Capitolo LIV
- Grace..! -
Quel nome mi stupisce non poco.
- Come scusa? -
Il biondo però si zittisce.
- Adam?! -
Dato che ancora non risponde inizio ad agitarmi tra le sue braccia.
Quando cerco di allontanarlo mi stringe più forte poggiando la testa sulla mia spalla.
- Adam, per favore! Spiegati! -
- Non posso.. - sussurra con voce rotta.
- Che vuol dire che non puoi?! -
Staccandosi un po' da me si mette a controllare la ferita.
- Non sembra profonda.. meno male! - la guarda come se si sentisse colpevole.
È ridicolo!
Non è stato lui a tagliarmi.
- Andiamo a medicarti! - mi prende per mano.
- Adam..! Che c'entra Grace con l'aggressione?! - punto i piedi impedendogli di proseguire.
Dopo poco sospira pesantemente.
- Ne parliamo dopo.. ora andiamo via di qui! Subito! -
Per un momento penso di ribattere, ma la sua serietà mi fa cedere.
Forse sta tergiversando solo per farmi pensare ad altro così che me ne dimentichi, però ha davvero uno sguardo irremovibile.
Allo sbocco del vicoletto in cui siamo si ferma di colpo.
- Adam? -
Si volta di scatto afferrandomi per le spalle - C'è un'altra strada? -
- Per andare dove? -
- Tornare a scuola! -
- Beh.. - mi guardo attorno.
- Tecnicamente l'altro lato del vicolo dovrebbe portarci vicini al museo, da li si può fare una strada alternativa e.. -
- Ok, perfetto! Dal museo so tornare a scuola! -
Non convinta del suo cambio strada guardo dietro di lui.
- Ma quello non è Pierre?! -
- No, sbagli! - cerca di non farmi guardare.
- Ti dico che è lui.. dall'espressione confusa mi sta cercando! -
Adam non ribatte, ma afferrando la mia cartella ne tira fuori il cellulare spegnendolo.
- Che fai? Devo andare a dire a Pierre che non posso uscire con lui.. è qui per me! -
Piazzando il suo viso ad un palmo dal mio mi fissa serissimo.
- Dobbiamo andarcene! Non deve vedere che sei con me! -
- Adam.. sei impazzito? -
- No.. ti prego! Ascoltami! -
Davvero non riesco a capire che gli prende, però.. non sta scherzando.
In più sento che se non lo seguissi non mi direbbe più nulla riguardo Grace.
Cosa c'entra con tutto questo?
È anche vero che non posso lasciare Pierre così da solo ad aspettarmi.
Non voglio che creda che gli ho dato buca.
- Adam.. ok, lasciami però mandare un messaggio a Pierre! O chissà per quanto mi aspetterà! -
Dopo uno scontro di sguardi vinco io e serrando i denti mi porge il telefono.
Lo riaccendo solo per un rapido avviso dove gli spiego che sono stata aggredita da due tizi che ho atterrato.
Così ho pure rispettato la richiesta di Adam di non fargli sapere che era con me.
Non capisco cosa ci sia di male.
Dovrebbe essere fiero di avermi aiutata non temere chissà cosa.
Finito di avvisare, Adam inizia a portarmi via.
Lungo il cammino è più che guardingo e arrivati a scuola lo diventa pure di più.
Il tempo di raggiungere il suo dormitorio che mi porta al parcheggio.
Entriamo nel suo box privato dove tiene la moto.
Ci tiene così tanto che ha voluto un parcheggio solo per lui perché temeva gliela graffiassero.
- Aspettami qui! - mi getta in braccio un casco.
Sparisce solo per qualche minuto tornando con un sacchettino dal quale estrae il necessario per disinfettare la mia ferita.
La cura in maniera estremamente delicata che quasi non sento nulla e in fine la incerotta.
- Metti il casco e sali in sella! - dice in fine mettendo il suo.
- Dove andiamo? - domando confusa.
- Ti porto a casa! -
- Ehi..! Avevi detto che ne avremo parlato.. devi spiegarmi.. -
- Non qui! - ribatte irremovibile.
- E a casa si? -
- Esatto! -
Decido di dargli fiducia e allaccio il casco.
Ho ancora il terrore di quella cosa.
Credo però che, anche se mi buttassi a terra a fare i capricci, otterrei solo di farmi portare via di peso.
Il viaggio, dopo una partenza da infarto, si fa davvero tranquillo.
Arrivati al castello mi dirigo subito ad avvisare Yuuto che non dovrà passare a prendermi.
Ora che non ho più gente da avvertire posso dedicarmi a ciò che davvero mi preme sapere.
- Che è tutta sta storia? - mi volto verso Adam che sta mettendo via i caschi.
- Hai troppa fretta! -
- Al contrario! Ti ho dato corda fino ad ora senza lamentarmi! Ora voglio delle spiegazioni! -
- Non possiamo parlare in un posto più tranquillo? -
- Stai cercando di perdere tempo! - incrocio le braccia.
- Vuoi davvero discuterne qui? -
Ammetto di aver piuttosto freddo qui.
- Mm.. andiamo! - sospiro.
Entrando in casa incontro solo un paio di cameriere ed Eli.
Appena vede la mia guancia sbianca - Cecy che è successo?! -
- Elise.. devo parlare con Cecily, dopo ti spiega tutto! -
Oh.. quindi ha davvero intenzione di parlarne.
Buono a sapersi.
Eli lo guarda confusa per un attimo poi sembra capire.
Capire cosa?!
Elise sa che sta succedendo?
Perché Eli si e io no?
Mi farò spiegare anche questo.
- Andiamo in biblioteca, scricciolo! - si avvia il biondo.
- Perché in biblioteca? -
- È l'ultimo posto dove rischiamo d'incontrare Luise! -
- Perché non vuoi vedere Lu? -
- È il mio migliore amico, ma.. ammettiamolo, non è bravo a mantenere i segreti! -
- Stai per dirmi un segreto? -
- Chiudi la porta! - ribatte quando entriamo in biblioteca.
Perché così prudente?
Mi sto davvero preoccupando.
Voltandomi trovo il biondo camminare avanti e indietro agitato e questo non mi tranquillizza per nulla.
- Adam.. è chiusa.. -
- Cazzo! - ringhia scompigliandosi i capelli con entrambe le mani.
- Adam così mi preoccupi! -
- Sono io quello in crisi! Non avrei dovuto lasciami scappare il suo nome! -
Confusa e in ansia mi avvicino a lui.
Vedo quanto anche Adam sia irrequieto e deve sapere che se c'è qualcosa che lo preoccupa può affidarsi a me.
Gli poggio una mano sulla spalla e sussulta.
- Fidati di me.. -
- Mi fido! - alza lo sguardo per incastrarlo nel mio.
È così tormentato.
Cosa mi ha nascosto?
È davvero così terribile da roderlo a tal punto?
- Mi fido.. solo, non volevo che finissi in mezzo! Ho già coinvolto tua sorella e la cosa non mi sta bene! -
- Elise sa tutto? -
- Sì.. mi ha pressato a capodanno fino a che non ho parlato! -
- Devo chiedere a lei o ti decidi ad arrivare al punto? Lo vedo che la cosa ti logora.. puoi parlare con me! -
Sospira pesantemente per poi lasciarsi cadere sul divanetto.
Mi siedo accanto a lui.
- Non ti è mai sembrata strana la mia relazione con Grace? -
Lo fisso sconcertata.
- Io.. -
- Cecy.. - mi prende il viso tra le mani.
- Davvero pensi che sia innamorato di quell'arpia?! -
Il suo sguardo cristallino mi confonde.
È serio?
Non mi sta fregando ancora?
Decido finalmente di ascoltare il mio cuore.
No.. Adam non sta mentendo.
In più è vero che quella relazione era strana sotto un sacco di punti di vista.
- No... - rispondo in un soffio.
- Adam.. se non l'ami.. perché.. -
Sospirando poggia la fronte sulla mia.
- Mi ricatta.. -
Sgrano gli occhi - Che cosa?!?! -
- Sì.. -
- Come?! -
- Ha modificato delle foto.. in esse ha fatto si che io sia in atti molto.. particolari con lei.. poi "chissà come" sono arrivate nelle mani di suo padre che mi ha costretto a fidanzarmi con lei o.. -
- O..? - inizio a sentirmi male.
Come diavolo può essere così subdola?
- Oppure si sarebbe prodigato a radere al suolo Fohamy! -
- Ma è terribile!! - sussulto.
- Cecily.. io non dovrei dirti tutto questo.. - sospira.
- Perché?! Se hai paura che io venga coinvolta.. -
- Sei già coinvolta.. Dannazione! Se non fossi passato per caso.. sentendo la chiamata di Grace ora tu.. - non finisce la frase.
- Quindi è stata davvero Grace a mandarli? Ma.. a quale scopo? -
- Nella telefonata diceva che voleva che vedessi Pierre come un eroe così da innamorartene.. di più.. - fatica a finire la frase che implica che io sia già innamorata del moro.
Benché non sia la verità non lo correggo.
C'è una cosa che non quadra.
- Ma se voleva che vedessi Pierre come un eroe.. perché pensi che la cosa riguardi te? Hai detto che sono già coinvolta.. -
- Credo che le sia venuta questa trovata dopo quello che è successo ieri.. visto che ti ho protetto dalla caduta avrà pensato di dover mettere in risalto Pierre! -
- Oh.. che ragionamento.. -
- Che vuoi.. è una manipolatrice! -
- Però.. ora che si fa? Cioè.. mica puoi continuare a farti controllare! Non puoi sposarla!! - mi agito.
- Non ho intenzione di sposarla! - scatta tirandosi indietro di poco.
- Come posso aiutarti?! -
Prendendo le mie mani tra le sue - Fingi di non sapere nulla! -
- Cosa? - lo fisso stupita.
- Sì, parla con Elise.. lei ha trovato un piano che penso funzionerà! Ma la cosa più importante è che, finché non sarà tutto pronto, sembri che tu ed Elise non sappiate nulla! -
- Io.. ci proverò! - mi acciglio.
Come ci riuscirò?
Già non la sopportavo di mio.
Ora proprio la detesto.
- No! Non devi provarci! Devi riuscirci.. ti prego! - mi prende per le spalle.
- Se capisce che anche solo sospettate qualcosa lei.. - serra i denti in ansia.
- Ok.. io non so niente? Anzi.. perché mi stai vicino? Io sono ancora arrabbiata con te! - levo le mani di scatto.
Dopo un attimo di shock nota il mio sorrisetto e si calma.
- Spero tu sappia fingere meglio! -
- Prometto! - gli scompiglio i capelli.
Sorridendo afferra la mia mano e portandosela alla bocca la bacia facendomi avvampare.
- A-Adam..? -
- Cielo.. quanto mi sei mancata! - mi inchioda con lo sguardo.
- Odio così tanto me stesso per essermi fatto fregare! Quel giorno.. è un ricordo indelebile nella mia mente, le tue lacrime, le tue urla.. il tuo dolore.. Cecily perdonami.. -
La sofferenza nei suoi occhi è evidente.
- Adam.. io devo scusarmi.. non sono stata lucida.. sono un'idiota che non ha riflettuto.. tu per quanto dispettoso e a volte rompi palle non arriveresti mai a giocare così con i sentimenti di qualcuno.. scusa.. - inizio a sentire la forte voglia di piangere.
Si può essere più stupide?
- Sei pazza? Sono stato io a non rendere chiare le cose.. quel giorno eri venuta a cercarmi proprio perché non credevi in quelle stupide voci, vero? -
Annuisco.
- Sono stato io ad essere evasivo.. -
Rianalizzando la conversazione di quel giorno realizzo alcune cose.
- Non hai mai detto di non amarmi.. e nemmeno di amare lei.. anzi, quella volta ho fatto quasi tutto da sola! -
- Ti ho però indirizzata io a pensare certe cose! -
- Sì, ma passato lo shock iniziale avrei dovuto realizzarlo! Ogni cosa faceva acqua da tutte le parti! -
Mettendosi a cercare in tasca mi porge qualcosa che mi sorprende molto.
- Sono.. le mie orecchie da gatta? -
- Beh, si.. -
- Oh! Ora ricordo.. te le avevo lanciate addosso! -
- Sì.. -
- Ma.. perché le hai con te? -
- Le ho portate con me sempre.. a ricordarmi il dolore che ti avevo causato! In più.. erano un monito per farmi risolvere la situazione in fretta! -
Che stupida.
Non sono stata l'unica a soffrire.
Adam forse ha sofferto più di me.
Costretto a stare con qualcuna che non amava.
Dover far soffrire persone a cui teneva.
Cercare da solo una soluzione.
La pressione deve essere stata indicibile.
- Aspetta.. quindi la tua retrocessione al club di calcio è stata causata da tutti i pensieri che avevi in testa? -
- Non avevo più voglia di far nulla.. ed ero irascibile con tutti e tutto! -
- Adam.. - mi getto tra le sue braccia.
Non so che altro fare se non stringerlo.
Stringerlo e fargli sapere che ci sono.
- Non posso cancellare la mia stupidità passata però.. ti giuro che d'ora in poi mi fiderò sempre ciecamente di te! - mi scappa un singhiozzo.
- Io non posso dimenticare il dolore che ti ho causato, ma manderei anche a farsi fottere tutto il mondo se fossi sicuro che così saresti al sicuro! -
- Non esagerare.. - mi spunta un sorriso.
Mi stacca guardandomi serio.
- Non sto scherzando! Oggi.. ho perso letteralmente il controllo! Stavo seriamente per ucciderlo.. se si tratta della tua sicurezza non guardo in faccia nessuno! -
Non c'è traccia d'ironia in lui.
- Cecily io.. - dal suo tono capisco ciò che sta per dire.
Un campanello scatta nella mia testa smorzando il mio desiderio di sentirgli dire quelle parole.
Puntando le mani sul suo petto lo spingo lontano.
- Adam no.. non dirlo! -
- Come scusa? - mi guarda scioccato.
- Non dirlo.. non ora! -
- Ma.. -
- Per favore, aspetta! Anche se Grace è la vipera che è.. suo fratello non è della stessa risma! Non posso fare questo a Pierre.. devo almeno lasciarlo prima.. -
- Cecily.. Pierre non è buono come credi, però.. va bene! Non lo dirò.. ora! -
- Grazie.. davvero! - gli sorrido.
Prendendo nuovamente il mio viso tra le mani - Dimmi solo una cosa prima che torni a casa.. -
- Cosa? -
- L'hai mai amato? -
Gli sorrido.
- Ti ricordi quella volta che abbiamo litigato vicino al dormitorio maschile? -
- Quando ho cercato di avvertirti su Pierre? -
Annuisco.
- Sì, quindi? - chiede confuso.
- Prima che me ne andassi cosa mi dicesti? -
Dopo un attimo di silenzio sorride.
- "Tu sei mia, ricordatelo scricciolo!" -
- Ti basta come risposta? -
Avvicina il suo viso al mio - Sei mia? -
Sorridendogli mi alzo allontanandomi.
Benché desideri ardentemente un suo bacio non posso.
- Chiedimelo di nuovo la prossima volta! -
- Sei davvero dispettosa! - si acciglia.
- Oh.. ho imparato dal migliore! -
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