"Una passeggiata sulla spiaggia". (Parte 1)


Mi sveglio con il mio telefono che sta suonando.

Questa non è la sveglia.

Rispondo senza leggere il nome di chi mi sta chiamando.

*Pronto?*, rispondo assonnata. Dall'altro capo del telefono si sente una risatina, ma non una qualunque, quella di Jamie.

Controllo l'ora al telefono.

Ore 6.00AM.

*Jamie, cosa vuoi? Sono le sei di mattina, lasciami dormire*, dico lamentandomi.

È passata una settimana da quando è venuto a casa mia e abbiamo deciso di provare a stare insieme, siamo stati spesso insieme a scuola, ogni giorno mi baciava, anche in mezzo al corridoio, e ogni volta c'erano molte ragazze che appena ci vedevano insieme, sbuffavano e se ne andavano incazzate, mi vergognavo spesso quando Jamie, nel bel mezzo dei corridoi di scuola iniziava a baciarmi, con tutte le persone che ci guardavano, non ero abituata a tutta quella attenzione, a lui non sembrava fregare nulla, mi baciava come se intorno non ci fosse nessuno a guardarci, e questa cosa a me piaceva, e mi innamoravo sempre di più.

*Fungo mi stai ascoltando?*, ops, ero sovrappensiero, ero così impegnata a pensare, che nemmeno mi ricordavo che Jamie mi aveva chiamato, aspettate....

FUNGO?!

*Come mi hai chiamato?*, gli chiedo.

*Fungo, perché non ti piace?*, risponde lui.

*No*, rispondo io. Lui se la ride. Ma caspita, come fa ad essere così allegro, ma soprattutto così pimpante di prima mattina.

*Ok Jamie, smettila di ridere oppure attacco*, dico.

*Ok tesoro*, risponde lui, già va meglio.

Con più calma chiedo:

*Come mai mi hai chiamato?*.

*Questa notte non riuscivo a dormire, per questo ho iniziato a pensare a te, e poi mi è venuta un'idea*, uh che carino, mi pensa.

*Quale idea Jamie?*, chiedo io, ormai del tutto sveglia.

*Ti va se oggi saltiamo le lezioni e andiamo a fare una bella passeggiata al mare?*, saltare le lezioni, non so.... Va be dai, per una volta potrei, tanto oggi ci sono solo materie noiose.

*Va benissimo*, rispondo io.

*Perfetto, ti passo a prendere tra poco, preparati*, detto questo non mi da il tempo di rispondere, che riattacca la chiamata.

Mi alzo dal letto, prendo dall'armadio i panni da mettermi, ovvero un fuson, con una felpa lunga sopra, visto che siamo a Novembre, prendo le Nike e filo in bagno.

Mi faccio una treccia laterale, metto un pò di mascara, blush e lucidalabbra, prendo la borsa nella quale infilo il portafoglio, i fazzoletti e le cuffiette, prendo il telefono e scendo giù in cucina, facendo piano.

Sento delle voci provenire dalla cucina, saranno i miei genitori.

Sto per entrare, quando vengo fermata da quello che stanno dicendo.

"Dobbiamo dirglielo", dice mio padre.

"No, non è pronta ad affrontare questa cosa, vuoi rivederla stare male come poco tempo fa?", dice mia madre, allora se ne sono accorti che stavo male, ma non hanno fatto comunque niente, mi viene da piangere a ricordare quello che ho passato, lo so solo io.

Cerco di non pensarci e continuo ad origliare.

"Prima o poi dovremmo dirglielo, altrimenti sarà troppo tardi", dice mio padre.

Sento che sta prendendo le chiavi dell'auto.

Oh no!!

Stanno per andare a lavoro, corro subito di sopra.

Una volta usciti entrambi, mi si illumina il telefono, mi è arrivato un messaggio.

Da: Jragazzolunaticoxx

Sono qui fuori! <3

Ancora non gli ho cambiato il nome, sorrido, prendo le chiavi ed esco di casa.

Jamie è appoggiato alla sua auto e sta maneggiando con il suo cellulare, mi piazzo davanti a lui e lui alza lo sguardo sorridendo.

Non lo avesse mai fatto.

Sto per svenire per quanta bellezza ho davanti.

Mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia.

"Ciao piccola", dice. Io sorrido e saliamo in auto.

Per tutto il viaggio in auto rimango in silenzio, e ripenso alle parole dei miei genitori.

Jamie sembra accorgersi che c'è qualcosa che mi turba e infatti mi domanda:

"Che succede Jacki?".

Non so se dirglielo, ma non posso nemmeno tenerlo per me, non ci riesco, di lui posso fidarmi.

"Prima che tu arrivassi, ho sentito i miei parlare, io ero dietro la porta, non potevano vedermi, Jamie, mi stanno nascondendo qualcosa, mio padre dice che dovrei saperlo, mia madre dice di no perchè ha paura che....", mi blocco prima di finire la frase.

"Paura di che Jacki?", chiede Jamie.

"No niente", rispondo.

"Jacki....", dice Jamie.

"Non sono pronta ad affrontare questo argomento, quando lo sarò te lo dirò", dico.

"Ti prego", aggiungo. Lui annuisce e dice:

"Non ti preoccupare, aspetterò", gli sorrido e proseguiamo il viaggio in silenzio.

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Finalmente siamo arrivati. 

Pensavo andassimo nella casa al mare, invece siamo in un luogo pubblico.

Ci sono molte persone, chi corre, chi cammina, chi porta a passeggio il cane....

Oggi è una di quelle giornate magnifiche, con un sole splendido che ti illumina la giornata e un mare calmo e limpido.

E' stupendo.

"Come vedi, oggi non avevo voglia di isolarmi, per questo ho pensato di fare una passeggiata, nonostante ci sia la gente, va bene?", mi dice Jamie, io annuisco soltanto.

Ci avviciniamo alla riva, mi prende  la mano ed iniziamo a camminare.

Nessuno dei due parla.

Ci godiamo la pace di questi attimi insieme, respiriamo l'aria del mare e per un pò i nostri problemi spariscono, si sta tranquilli.

Ecco perchè amo il mare.

Ad un tratto Jamie dice:

"Ci facciamo le foto?", sembra un bimbo per come lo ha detto.

"Non ci penso proprio", rispondo io.

Noto che ci siamo fermati.

"Eddaiiii, ti pregoooo..... Jacki.....", dice lamentandosi come un bimbo di 2 anni, mi metto a ridere e rispondo:

"Va bene piccolo Jamie", lui sorride e prende il suo cellulare in mano, ci scattiamo diverse foto: una buffa, una seria, una normale e.... 

Jamie ad un tratto si gira verso di me, mi da un bacio a stampo e scatta la foto.

Questo non me lo aspettavo.

Dopo essermi ripresa da quel bacio, durato troppo poco secondo i miei gusti, rivediamo le foto e vedo che sono tutte bellissime.

Jamie riposa il suo telefono in tasca e mi guarda sorridendo.

"Sei bellissima", dice, io sorrido e abbassando la testa dico:

"Tu di più", lui risponde:

"Va be, questo era ovvio", alzo lo sguardo e dico:

"Ecco come rovinare un momento romantico". 

Lui ride e ad un tratto dice:

"So anche come sistemarlo", io sorrido e dico:

"Allora sistemalo", mi rivolge uno dei suoi sorrisi più belli, si abbassa un pò, visto che sono bassissima in confronto a lui, e mi da un bacio, non è come gli altri, in questo c'è molta più passione, chiede l'accesso alla mia bocca, picchiettando la sua lingua sul mio labbro, e io glielo concedo.

Il bacio dura un pò, finchè....

__________

Hey!!

Ecco il capitolo.

Scusate dovevo pubblicarlo ieri ma non sono stata a casa.

Poi volevo pubblicarne due oggi, ma si è fatto tardi e non ho tempo.

Quindi godetevi questo capitolo, che è anche un pochetto lungo, e se ho tempo ne pubblico un'altro in questi giorni, altrimenti Domenica.

Allora....

Secondo voi cosa gli nascondono i genitori a Jacki?

Cosa ne pensate della storia?

Commentate please.

Buona Lettura!!

-Vi Voglio Bene-

    Fra. xx

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