"Una giornata tra amiche".

"Jacaline Hall".

"Presente", dico alzando la mano all'anziana prof. di Storia che sta facendo l'appello. Una volta chiamati tutti, comincia a parlare:

"Bene ragazzi, manca meno di un mese ed è quasi finito il primo trimestre, questo vuol dire, <mettere dei voti>. Quindi dopodomani inizierò ad interrogare (a caso), quindi vi conviene iniziare a studiare". Un 'Noooo', parte da metà classe, poi si sente solo il rumore di sbuffi.

'Driiiiinnnn....'

Suona la campanella di fine prima ora e chiudo subito il libro di Storia.

Guardo affianco a me il mio compagno di banco, ovvero Jamie, e vedo che ha le braccia incrociate sul banco, e il viso al di sopra.

Sta per caso dormendo?

Gli batto il dito sulla spalla un paio di volte, e sussurro al suo orecchio:

"Jamie dormi?", lui alza la testa e stropiccia gli occhi.

"Quasi", risponde accennando ad un sorriso.

Vedo Jess avvicinarsi.

"Hey piccioncini!", dice. Poi riferendosi a Jamie continua:

"Oggi la tua principessina starà con me", Jamie sbuffa e dice:

"Lo so".

"Dai te la porto via solo per qualche ora", dice Jess.

"Si si, va bene ho capito", dice Jamie.

La mia amica sta per continuare a parlare, ma entra la prof. della seconda ora, quella di matematica.

"Ragazzi, la settimana prossima faremo il compito", dice subito.

Ma che è oggi?

Compiti.. Interrogazioni..

Non ho voglia di studiare.

Sbuffo e crollo sul banco, Jamie ride e dice:

"Troppo studio?".

Annuisco semplicemente.

--

Dopo 6 lunghe ore di scuola, finalmente si esce.

Oggi niente mensa, mi aspetta una giornata intera con Jess, definita da lei 'Una giornata tra amiche'.

Ci incamminiamo verso l'uscita, e quando stiamo per varcare il cancello, qualcuno mi si piazza davanti.

Alzo lo sguardo, e quella persona inizia a parlare.

"Non mi saluti?", mi chiede Jamie, con sguardo furbo.

Voglio lasciarlo con l'amaro in bocca, Jess sembra capire le mie intenzioni e inizia a fare qualche passo avanti, ridendo.

"Certo", rispondo a Jamie.

Mi avvicino e inizio a lasciargli qualche bacio sul collo.

"Se fai così non ti lascio andare via", sussurra, io sono rossa come il fuoco. Jamie sorride e chiude gli occhi, sta per avvicinarsi alle mie labbra, quando sussurro:

"Mi dispiace, Jess mi aspetta, non voglio fare tardi", mi sposto, gli lascio un bacio di sfuggita sulla guancia e inizio a correre con Jess.

Jamie si gira verso di me e urlando dice:

"Questa me la paghi Hall", gli mostro un sorriso a 32 denti, che lui ricambia, e gli urlo in risposta:

"Sono pronta Bower".

--

Dopo esserci allontanate da scuola di corsa, ci fermiamo a prendere fiato.

"Sei una grande Jacki, nessuno riesce a mettere i piedi in testa a Jamie, solo tu", sorrido, non riuscendo a parlare per la fatica, si vede che non sono abituata.

"Ma Jason?", domando a Jess.

"L'ho salutato prima, stava dentro con alcuni amici", annuisco.

"Allora che si fa?", chiede la mia amica.

"Pranzo e chiacchere?", chiedo.

"Perfect", mi risponde Jess.

--

Dopo aver pranzato e parlato di tutto e di più, Jess se ne esce con questa frase:

"Ma lo sai che tu e Jason vi assomigliate molto", rimango stupita.

"In che senso?", chiedo.

"Non lo so, noto che avete molte cose in comune", curiosa di sapere di più, chiedo:

"Ad esempio?".

"Emh.. fisicamente, direi.. gli occhi".

"Jess tutti possono avere lo stesso colore di occhi, la nostra sarà una coincidenza", dico.

"Si lo so, ma anche la forma è identica, e poi il vostro è un colore particolare.. Mentre caratterialmente siete uguali".

"Spiegati meglio", dico.

"Allora.. siete entrambi timidi, ma allo stesso tempo litighereste con metà popolazione mondiale, fregandovene della gente intorno..", dice Jess, e io rido.

".. Poi.. anche il modo di fare, di muovervi, avete anche tutte e due il tic di spostarvi in continuazione i capelli.. poi non so.. non ho notato altro al momento", dice.

"Jess, come ho già detto saranno coincidenze".

"Si sicuramente", afferma lei.

"Ah Jacki, ho scoperto di non sapere una cosa fondamentale su di te", mi dice Jess.

"Dimmi", rispondo bevendo un goccio di acqua.

"Quando fai il compleanno?".

"Il 28 Dicembre", affermo. Pensandoci manca meno di un mese.

"Non ci credo..", dice Jess con bocca e occhi spalancati.

"Che è successo?", chiedo preoccupata.

"Anche Jason è nato il 28 Dicembre", ci guardiamo per due secondi e poi scoppiamo entrambe a ridere.

"Beh.. sarà un'altra coincidenza", dico ridendo. Lei annuisce.

"Tu invece Jess?".

"Uh, io sono nata il 29 agosto, ho iniziato un anno prima scuola, voluto così dai miei, poi un giorno ti racconterò anche la mia infanzia", dice.

"Si anch'io ti racconterò la mia. Comunque che bello, sei nata in estate", dico.

"Già", dice lei sorridendo.

--

Dopo aver passato il pomeriggio a parlare, ridere e studiare, è arrivata l'ora di andare a dormire, visto che mi sto addormentando sul divano di casa mia. Jess è rimasta da me, visto che anche lei, era sola a casa.

Ci buttiamo sul letto di camera mia, infilandoci sotto le coperte e restiamo in silenzio ad ascoltare i nostri respiri. Dopo qualche minuto, però:

"Sai Jacki..", inizia a dire Jess, mi giro con il viso rivolto verso di lei e la incito a continuare:

"Dovremmo andare a vivere insieme, almeno ci facciamo compagnia visto che siamo sempre sole, mio fratello vive costantemente dai miei nonni ormai, e tua sorella e tuo fratello passano più tempo all'asilo, che a casa.. Non so nemmeno dove sono ora.. ma io non capisco questi poveri bambini come fanno, senza l'affetto di un genitore.. certe volte prendo mio fratello e lo tratto come se fossi sua madre, mi manca averlo a casa sempre.. pensa vede i miei genitori solo nel weekend.. io li vedrò si e no 2h al giorno, poi la sera dormo, quindi non li sento rientrare e la mattina vanno via presto.. e tante altre cose..", dice.

"Ti capisco.. i miei fratellini sono da zia.. abita vicino all'asilo, diciamo che con me non parla mai, ma i piccoli devono stare pur con qualcuno.. e io tra scuola e studio non posso starci sempre vicino, però diciamo che li vado a trovare spesso.. e i miei.. la Domenica non lavorano, almeno così dicono.. ma non restano a casa con me, vanno a casa di zia a vedere i piccoli..", dico.

"E comunque.. Sarebbe una cosa fantastica vivere insieme", ammetto.

Lei sorride e prima di addormentarsi dice:

"Ti voglio bene", sorrido e dico:

"Anch'io, tanto".

Detto questo spengo la luce e cadiamo entrambe tra le braccia di Morfeo.

_________

Sorpresa!!

Lo avevo detto che avrei aggiornato presto..Spero che il capitolo vi piaccia..

Mi aspetto tante stelline e commenti, almeno mi rendete felice..

Al prossimo capitolo mie amate lettrici..

Buona Lettura e Buon Pomeriggio!!

-Vi Voglio Bene-

              Fra. xx



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