"La nonna di Jason".
Sono passati due giorni da quando Tessa e Richard si sono sentiti male, sono usciti la sera dall'ospedale, alla fine non era niente di grave, e d'ora in poi non mangeranno (sicuramente) più arachidi.
Ora vivono di nuovo a casa di zia.
Per quanto riguarda i miei genitori, beh loro sono partiti, come al solito per lavoro, da quel giorno non mi hanno più rivolto la parola.
Come mi sento io?
Io sto una merda.
Li sento sempre più lontani, non lo do a vedere che sto male, ma penso che Jamie se ne sia accorto, per fortuna non chiede nulla.
Una cosa buona c'è, so di non essere sola, al mio fianco ho il mio ragazzo, è strano chiamarlo così, non ne sono nemmeno sicura che lo sia, non siamo ancora fidanzati ufficialmente, al momento stiamo ancora 'Provando a stare insieme', anche se sono consapevole del fatto che man mano passano i giorni, più io mi innamoro di lui, ma sono stufa di ripeterglielo, se ci dovremmo fidanzare sul serio, succederà, spero di avere una dose molto alta di 'pazienza'.
Oltre a lui, mi sono vicini, la mia migliore amica, che stando anche lei spesso sola, abbiamo deciso di dormire insieme, quando non ci sono i nostri genitori in casa, o da me o da lei.
Infine, c'è Jason, anche con lui ho instaurato un bellissimo rapporto di amicizia, in più ho scoperto che ho molte cose in comune con lui, chissà il perché..
Lasciati da parte i pensieri, ritorno alla vita reale.
Sono le 6.30 di mattina, e questa notte non ho chiuso occhio, come è già successo ieri, e l'altro ieri.
Mi alzo dal letto e scendo in cucina a prepararmi un caffè.
Mentre lo sorseggio, guardo il calendario e mi accorgo che mancano pochi giorni al Natale.
L'anno scorso è stato orribile..
<<Vivevamo in California, sembrava che i rapporti con i miei si stessero sistemando, mamma aveva cucinato, c'era mia sorella, mio padre preparava la tavola, i piccoli giocavano, sembravamo la famiglia perfetta, quando.. una volta seduti a tavola, il tempo di mangiare un oliva, che i telefoni dei miei hanno iniziato a squillare, per avvertire dell'arrivo di due messaggi, è bastato guardare le loro facce per capire che di lì a poco se ne sarebbero andati a lavorare, mi hanno lasciato dicendomi "E' il lavoro, una cosa importantissima",ovviamente più importante dei loro figli. Ci hanno lasciati soli, nemmeno un 'mi dispiace'. Mia sorella è rimasta un po' con me, ma io non parlavo, avevo rinunciato anche a mangiare quel giorno, mi sono seduta sul divano e sono rimasta lì, ferma a pensare, così lei, stufa di stare con una muta, è uscita e se ne è andata dai suoi amici, io ero rimasta sola con i piccoli, avevo ancora 15 anni, di l' a poco li avrei fatti 16, mio fratello e mia sorella si erano addormentati, ed io sono rimasta sola con i miei pensieri ad ascoltare la musica, per poi addormentarmi sul divano>>.
Visto, lo avevo detto che era uno schifo.
Tra poco sarà anche il mio compleanno, per non parlare di quel giorno, sempre dell'anno passato, cosa è successo.
<<Mi ero svegliata tutta emozionata, i miei genitori erano tornati la sera prima, così tutta felice mi sono preparata e sono scesa in cucina, con un sorriso a 32 denti, aspettandomi la colazione pronta, il regalo.. ma quando sono entrata nella cucina il mio sorriso è svanito, e l'unica cosa che ho trovato è stato un post-it che diceva 'Siamo a lavoro, era urgente', non si erano ricordati nemmeno del mio compleanno. Avevo ricevuto solo un messaggio da mia sorella che diceva: "Auguri sorellina <3 I piccoli sono con me, torniamo domani, un bacio :*", avevo risposto con un: "Grazie", senza faccine, senza emozione. Mi sono preparata un muffin e gli ho scritto sopra: "+16", senza nemmeno candeline. Il giorno dopo mia sorella mi ha dato u regalo che consisteva in un bellissimo orsacchiotto, mentre i miei genitori, essendosi accorti che avevano dimenticato che era il mio compleanno, si erano inventati una scusa, come: "Non siamo stati un attimo liberi", e io da stupida annuivo. Il loro regalo? Una spilla con la foto di Ed Sheeran, l'unica cosa bella di quel regalo era lui. Ogni anno mi regalavano una spilla, infatti avevo iniziato a farci la collezione>>.
Comunque.. tra poco è il mio compleanno.. beh di sicuro non farò niente, sono abituata ormai.
Guardo l'ora sul telefono..
7.20
Dopo aver bevuto il caffè mi preparo ed esco di casa.
Per una volta arrivo in tempo a scuola.
Una volta lì, scorgo tre figure familiari, mi avvicino e vedo: Jessie, Jason e Jamie, intenti a conversare.
Mi schiarisco la voce e dico:
"Emh.. ciao", si girano in contemporanea tutti e 3, la mia amica mi guarda stupita.
"Già qui sei tu?", mi chiede.
"Esatto, non ho chiuso occhio tutta la notte", dico.
Jamie si avvicina e mi abbraccia.
"Buongiorno", sussurra.
"Giorno", dico io sorridendo e lasciandogli un bacio sulla guancia.
"Allora raga all'uscita di scuola venite con me", dice Jason, noi annuiamo.
Oggi faremo un pranzo insieme, a casa dei nonni di Jason, visto che lui vive lì.
Suona la campanella e noi ci ritiriamo tutti in classe.
--
6h dopo..
Esco dalla porta d'entrata della scuola e mi fermo al cancello aspettando gli altri arrivare.
Pian piano mi raggiungono.
Ci avviamo tutti verso l'auto di Jason.
Io mi siedo dietro con Jess, mentre i due uomini, si siedono ai sedili avanti.
Nemmeno 10 minuti, che mi ritrovo davanti la porta di casa dei nonni di Jason.
Quest'ultimo prende le chiavi di casa e apre la porta.
Una volta entrato urla:
"NONNA SIAMO ARRIVATI!!", la nonna spunta dalla cucina sorridendo.
E' una bella signora, non troppo anziana, avrà almeno 60 anni, non di più.
Si avvicina e la cosa che subito mi colpisce sono gli occhi, identici a quelli di Jason.
Jamie fa un passo avanti e la abbraccia.
"Ciao Natalie", dice, presumo che si chiami così.
"Ciao tesoro", risponde lei.
Jason presenta la mia amica:
"Nonna, lei è Jessie, la mia ragazza", sorridono entrambe e la nonna abbraccia Jess, che emozionata dice:
"E' un piacere conoscerla".
"Oh no tesoro, dammi del tu", dice la nonna.
Lei annuisce.
Perfetto, ora tocca a me.
La nonna appena mi vede si blocca, poi però si riprende, e io dico:
"Piacere signora Murray, io sono Jacaline", lei sorride e abbracciando anche me dice:
"E' un piacere conoscerti, ma chiamami Natalie", annuisco sorridendo.
Una volta pronto da mangiare, ci sediamo tutti a tavola.
Poco dopo arriva il nonno di Jason, rifatte le presentazioni iniziamo a mangiare.
I nonni fanno un po' di domande a Jessie per conoscerla e lei dopo un po' si sente a suo agio.
Ora tocca a me il giro di domande.
Per fortuna ho Jamie vicino che per tranquillizzarmi mi poggia una mano sul ginocchio.
La nonna mi chiede, sempre sorridendo e con gentilezza:
"Tesoro, sei di qui?".
"No, sono nata in America, solo che per il lavoro dei miei genitori ho cambiato molte città", dico.
"Jacaline cara, sei fidanzata?", mi chiede il nonno.
"Beh.. si.. una specie", dico abbassando lo sguardo, so che Jamie mi sta guardando.
"E chi è il fortunato?", mi chiede la nonna curiosa.
"Direi che è un ragazzo che voi conoscete molto bene, e non sto parlando di Jason", dico sorridendo.
La nonna si gira subito verso Jamie.
"O MIO DIO, tesoro sei fidanzato e non mi dici nulla? Ma è una notizia fantastica, sono proprio felice che voi due stiate insieme, siete perfetti", dice la nonna emozionata. Io e Jamie ci guardiamo e sorridiamo entrambi.
"Bene, passiamo al dolce", dice il nonno.
--
Dopo pranzo ci accomodiamo tutti sul divano.
Parliamo un po' e poi la nonna mi fa una domanda.
"Tesoro, solo per sapere, come si chiamano i tuoi genitori?".
"Mia mamma si chiama Lessie e mio padre Andrew", dico.
Vedo i nonni di Jason guardarsi.
"Un ultima domanda, scusami".
"Nessun problema", dico.
"Come fai di cognome?".
"Hall", dico.
La nonna si alza di fretta e dice:
"Scusate, vado un attimo in bagno", il nonno invece rimane fermo a pensare.
Jamie mi richiama:
"Hey, stai bene?".
"Si si", rispondo.
Ma cosa gli è preso alla nonna?
Restiamo insieme fino alla sera.
I nonni sembrano essersi ripresi, ora stiamo cenando.
"Oi Bro, tra poco è il tuo compleanno", dice Jamie a Jason.
Tutti sorridono.
"E il tuo quand'è?", mi chiede Jamie.
Io e Jess ci guardiamo.
"Credo proprio che sia lo stesso giorno di quello di Jason, da quel che mi ha detto Jess", dico.
Cala il silenzio.
Jason parla:
"Forte! Allora che farai al tuo compleanno?", mi chiede.
"Penso niente", dico.
"Come mai?", mi chiede la nonna.
Inizio a spiegare in brevi parole, il rapporto con i miei genitori, senza risalire a come mi hanno cresciuta, e gli dico di come ho festeggiato lo scorso anno.
"Wow", dice Jess.
"Jacki non ti preoccupare, quest'anno festeggiamo insieme", mi dice Jason sorridendo.
Ricambio.
Restiamo lì fino alle undici.
Salutiamo i nonni, e Jason ci riaccompagna a casa.
Questa notte resterò da Jess.
_________
Ecco a voi il capitolo!!
Spero vi piaccia :)
Se è un SI, votate e commentate, mi rendete molto felice.
Volevo approfittare di questo spazio autrice per pubblicizzare una scrittrice.
Vi chiedo di passare a leggere:
-Nient'altro che te di Stylesismydroug
E vi chiedo anche di pubblicizzare la mia storia, se magari potreste dirlo ad amici, a me farebbe molto piacere, ovviamente ricambio.
Buona Lettura e Buona giornata.
-Vi Voglio Bene-
Fra. xx
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top