"La cena in famiglia".
Jamie parcheggia davanti ad un ristorante lussuoso.
Una volta entrati si può vedere la bellezza di questo posto, appena entri si trova una enorme sala in cui sono disposti grandi tavoli di forma circolare, apparecchiati con piatti, bicchieri e posate molto raffinati, al centro di essi si trova un bellissimo centrotavola composto da fiori e candele.
Il cameriere, molto gentile, ci fa strada al nostro tavolo, prenotato con il nome "Bower".
Ci accomodiamo al tavolo, al mio fianco ho Jamie e Jason.
Una volta che sono tutti seduti, noto come al solito un posto vuoto, ma prima che possa chiedere di chi sia, un signore, sulla quarantina, alto, biondo e ovviamente con gli occhi azzurri, vestito molto elegante, si avvicina al nostro tavolo e dice:
"Salve", vedo Jamie serrare la mascella, l'uomo che ormai si è accomodato al posto che era vuoto, dice:
"Ciao figlioli, come state?", tutti e tre rispondono:
"Bene, papà", l'uomo continua a parlare:
"Noto dei visi nuovi in questo tavolo, chi sono?", Jamie risponde:
"Sono dei miei amici", l'uomo dice:
"Oh.... non pensavo avessi degli amici", Jamie risponde più duro:
"Beh, come vedi ne ho".
La serata trascorre tranquilla, parlando soprattutto di 'lavoro'.
Arrivati al dolce, però, il padre di Jamie è molto brillo, "Ci credo ha bevuto un bel pò di bicchieri di vino" mi ricorda la vocina dentro di me.
Posso capire che sta iniziando a sparare cazzate, quando tutti non ridono più e sono tutti tesi.
Ad un certo punto inizia a parlare con Jamie 'Oh Cavolo' .
"Allora, figliolo, come va lo studio?" chiede.
"Bene" risponde Jamie. Il padre continua:
"Con le ragazze come va? Continui ad andare con puttanelle?", a quella domanda mi irrigidisco.
"Non sono cazzi tuoi" risponde Jamie iniziando ad alterarsi.
"Scommetto che anche la ragazza al tuo fianco" dice indicando me "è una delle tue puttanelle, te la farai una volta e poi la scorderai", a quella frase sento le lacrime salirmi agli occhi, mi giro verso Jason e Jess e vedo che stanno fulminando con lo sguardo il padre di Jamie, quello stronzo mi ha dato della puttana, noto tutte le persone girarsi verso Jamie, come se si aspettassero che facesse qualcosa, e infatti Jamie sussurra "Ora basta", si alza di colpo e lancia il tovagliolo sul tavolo, che provoca la caduta di due bicchieri, ed inizia a parlare alzando il tono della voce:
"Senti, ora mi hai rotto il cazzo, se sei venuto per farmi girare le palle, ci sei riuscito. Se vuoi stare nella MIA famiglia, devi comportarti bene" dice.
"Altrimenti?!" lo provoca il padre.
"Altrimenti ti spacco la faccia e sai che ne ho il coraggio" dice.
"Smettila di fare il ragazzino" dice il padre bevendo un sorso di vino e ridendo, ops.... questo non lo doveva dire....
"Oh, io faccio il ragazzino? Sono più maturo di te, perché io non sono il coglione, non sono io quello sposato, che si va a divertire tutte le sere, ubriacandosi, non sono io quello che pensa solo al lavoro e a divertirsi e non gli interessa niente dei figli".
"Per favore siediti" gli dice il padre.
"Non darmi ordini" ringhia Jamie. A questo punto il padre si mette in piede e alza il tono della voce anche lui:
"Sei mio figlio! Devi obbedirmi". Jamie fa una risata e dice:
"Tuo figlio? Bella questa! Non lo sono più, non voglio un padre che non gli interessa nulla dei propri figli. Un padre non chiede a suo figlio se va ancora a letto con delle puttanelle, non è una domanda normale, non sai nemmeno che ho degli amici, ti rendi conto?" dice Jamie, si vede che si sta sfogando davanti a tutti.
"Continuo a pensare che la tua amica è una di quelle" dice il padre ridendo.
"Non sono una puttana" dico io alzandomi, attirando l'attenzione di tutta la sala.
"Oh si che lo sei, ti porterà a letto e stop, sarà solo una notte", ormai le lacrime scorrono sulle mie guance.
"Che ne sai tu? Non ci sei mai, come fai a dire una cosa del genere?" urla Jamie.
"Fidati lo so molto bene e so che per te le ragazze sono tutte uguali, tu non ti innamori, per questo so che lei è una di quelle" dice il padre.
"Smettila di chiamarla in quel Modo!!" urla Jamie.
"Altrimenti che mi fai?!" lo provoca ancora il padre, Jamie fa un respiro profondo, si avvicina al padre e nell'attimo di un secondo lo prende per il colletto e lo butta sul tavolo, tutti si alzano e vedo la mamma di Jamie che sta piangendo:
"Tu non sai un cazzo di me, e non saprai mai niente, Jacki non è una puttana, al massimo sono quelle che ti porti tu a letto che puoi definire in quel modo, e non dire che non è vero, ora ascoltami, tu prova solo ad offendere un'altra persona a cui voglio bene, prova solo a trattarla male o a farla soffrire, e lì non provare a fermarmi, perché ti avverto, andrà a finire male", detto questo, lo lascia andare, ed esce fuori incazzato, sotto lo sguardo dei presenti nella sala, che avranno ascoltato tutto visto che è calato il silenzio, ad un tratto tutti si girano verso di me, come per dirmi di fare qualcosa, così prendo la borsa e corro da lui con le lacrime agli occhi.
Lo trovo fuori a fumare, appoggiato ad una ringhiera, vado subito da lui e lo abbraccio da dietro, lui butta a terra la sigaretta e ricambia il mio abbracciando, girandosi verso di me:
"Mi dispiace tantissimo, immaginavo che sarebbe andata a finire così" mi dice, io annuisco e continuo a piangere sulla sua maglia, in questo momento quello di cui abbiamo bisogno entrambi è semplicemente un abbraccio, non serve parlare, basta quello.
Restiamo abbracciati per un bel pò, finché il resto della famiglia non esce fuori, compreso il padre di Jamie.
Ci stacchiamo dal nostro abbraccio, e senza guardare il padre di Jamie, saliamo in macchina e Jamie parte.
__________
Hey❤❤
Ecco a voi un'altro capitolo!!
Come state? Io così e così, odio l'influenza e mi è anche finita la voce!!
"Cosa ne pensate del padre di Jamie?!"
Spero che il capitolo vi piaccia, grazie a tutti quelli che leggono la mia storia, chi la vota e chi la commenta, spero che continuiate a farlo :) :)
Se volete seguitemi su Instagram, mi chiamo "magrofra0" (ricambio).
-Vi Voglio Bene-
Fra. xx
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