"Il bisogno di parlare".

"Ei Jess posso chiederti un favore?", le domando appena la vedo entrare in classe e sedersi affianco a me.

"Certo dimmi tutto"

"Questo pomeriggio hai da fare?"

"Emh.. No dovrei essere libera perché?"

"Bè siccome mio padre è a lavoro e la macchina di mia madre è dal meccanico non so come andare alla casa al mare di Jamie.. sai mi ha chiesto di passare una serata insieme lì.. non è che tu mi potresti accompagnare? Odio il fatto di non avere ancora la patente..", dico.

"Oh certo.. non c'è problema", mi risponde sorridendo.

"Stai bene? Dopo quello che è successo ieri?", domando.

"Credo di si..", risponde e subito dopo ci zittiamo con l'arrivo del professore in classe.

....

"Jacaline a che ora ti passo a prendere?"

"Alle 17:30.."

"Va bene a dopo", mi saluta e va via.

Decido di mandare un messaggio a Jamie visto che oggi non è venuto a scuola.

*Ei! Come mai non sei venuto? Comunque per stasera tutto ok.. Jessie mi accompagna*

5 minuti dopo il telefono segna l'arrivo di un messaggio..

*Ei scusami ma stamattina avevo delle cose da fare.. comunque perfetto ci vediamo più tardi..*

Poso il cellulare nello zaino e torno a casa.

"Mamma dove sei?", urlo una volta dentro.

"In cucina", mi risponde.

La raggiungo e gli dico:

"Senti stasera non torno a casa, vado a dormire alla casa al mare con i miei amici.. va bene?"

"Certo tesoro", risponde calma.

La cosa bella dei miei genitori è che anche se non ci sono mai mi permettono di andare dove voglio.

Sto per dirigermi verso le scale quando la voce di mia madre mi ferma di nuovo.

"Senti Jacki per caso hai visto un mazzo di chiavi?"

Penso di essere sbiancata.

"Emh.. No perché?", faccio l'indifferente.

"Non so è da un pò di giorni che le cerco ma niente pensavo tu le avessi viste.."

"Oh no mi dispiace.. magari le hai scordate da qualche parte", dico terrorizzata che possa scoprire che sto mentendo.

"Può darsi.. ora cerco di ricordare.. se le vedi avvertimi", dice.

"Certo", faccio un sorriso tirato e salgo sopra in camera.

Diamine!

Speriamo che quando le troveranno non mi chiederanno nulla..

....

Sono le 16:30..

Forse è ora di prepararsi.

Decido di mettermi dei jeans lunghi stretti e strappat con sopra un maglioncino bordeaux.

Sono sicura che farà freddo.

Mezz'ora dopo sono pronta e Jessie è in anticipo così la faccio entrare.

"Buonasera signora Hall", dice salutando mia madre.

"Ciao tesoro come stai?"

"Tutto bene grazie.. lei?"

"Bene.. ma dammi del tu"

"D'accordo", continuano a conversare e mia madre insiste nel conoscere la sua famiglia..

"Un giorno di questi potremmo invitarli a cena, che dici Jacaline?"

Alzo la testa dal mio telefono visto che essendo esclusa dalla conversazione ho deciso di mettermi a parlare con Jamie riguardo a questa sera.

"Sarebbe perfetto", rispondo sorridendo.

"Oh allora glielo dirò", risponde la mia amica.

"Bè Jess è ora di andare altrimenti facciamo tardi.. ci vediamo domani mamma", dico prendendo il borsone dove ho messo i miei panni e anche quelli per Jessie che gli presterò.

....

In macchina..

"Allora cosa organizzerà per questa sera il tuo bel fidanzatino?", mi chiede.

"Non so ultimamente è pieno di sorprese", mento.

"Da quando è con te lo vedo molto più felice", commenta la mia amica.

"Oh.. Penso sia una cosa bella.."

"Ma certo che lo è!", sorride lei.

Poco dopo la vedo rabbuiarsi..

"Che succede?"

"Riguardo a quello che è successo ieri.. c'è una cosa che dovresti sapere..", inizia a dire.

"Dimmi tutto"

"Bè purtroppo non è la prima volta che mi capita un fatto del genere e la maggior parte delle volte ci sono Jason e Jamie a farmi calmare..", dice e una lacrima gli scorre lungo la guancia.

"Jess non sei obbligata a parlarne"

"No no voglio.. Tu sei la mia migliore amica, l'unica ragazza di cui io mi sia mai fidata e devi sapere queste cose"

"Va bene", rispondo sorridendo.

"Da piccola mi succedeva di restare chiusa dentro una stanza e non riuscire ad aprire la porta perché ero troppo bassa per arrivare alla maniglia ma lì i miei genitori venivano in mio soccorso e non andavo in panico.. Ma una volta in primo superiore, ancora non ero amica amica a loro due, stavo camminando in corridoio per andare verso il mio armadietto, e per arrivarci era obbligata a passare davanti al ripostiglio dove per giusto possono entrare solo i bidelli, girando l'angolo ho visto Sidney e alcune sue amiche..", alzo gli occhi al cielo a sentir nominare il nome di quella vipera che è sempre presente nei discorsi della mia amica, ".. Bè loro erano lì, ero e sono del tutto sicura che stavano aspettando me.. mi disse che un professore aveva chiesto di me, e che avesse bisogno di un attrezzo che si trovava nello sgabuzzino, ed io ingenua gli ho creduto e quando sono entrata in quel posto accompagnata da loro mi sono ritrovata bloccata in una piccola stanza.. avevano chiuso la porta a chiave e se ne erano andate.. non sapevo di essere claustrofobica a quel tempo ma l'ho capito quando poco meno di cinque minuti mi sono sentita soffocare.. sono rimasta chiusa lì dentro sei ore.. battevo pugni alla porta, urlavo, piangevo ma nessuno mi sentiva.. fino a quando ho perso le forze e sono crollata.. non avevo amici che chiedevano di me non ci stava nessuno..", piange.. ecco cosa fa.. non sorride più, non la vedo più scherzare.. la vedo debole e questo mi distrugge..

"Jess.. Chi ti ha liberato?", chiedo con voce tremante.

"Il pomeriggio la squadra di basket aveva gli allenamenti, il coach aveva mandato due sue alunni a prendere degli attrezzi che si trovavano qui dentro.. hanno provato ad aprire ma era chiuso, non sapevo chi fossero, ma non avevo più le forze nemmeno per dire 'aiuto' così sono rimasta in silenzio.. li sentivo parlare fuori e chiedersi perché non era aperta la porta, ma non sentivo bene le voci, non le riconoscevo.. penso che siano tornati venti minuti dopo, tra le mani avevano la chiave e mi hanno trovato lì.. avevo un aspetto orribile.. trucco colato, occhi e capelli gonfi..", per fortuna ora siamo ferme altrimenti col le lacrime avrebbe visto offuscato.

"Chi erano Jess?"

"Jason e.. Tyler"

"Tyler? Quel Tyler? Quello che mi ha trattata male all'inizio ma quando sono caduta in piscina ha fatto una strigliata a Sidney?", chiedo sorpresa.

"Esattamente.. Jacaline in realtà lui non è cattivo, è uno stronzo che vuole farsi notare ma se lo conosci veramente è un grande amico.. quella volta si sono avvicinati entrambi e mentre Jason cercava di farmi riprendere parlandomi Tyler è corso a chiedere aiuto.. sono andata in ospedale quella volta.. e da quando è successa Jason è sempre stato l'unico in grado di farmi riprendere senza andare a chiamare dottori.. quando siamo rimasti soli mi parlava, mi diceva che dovevo stare tranquilla e che lui era con me e non mi avrebbe lasciata.. quella volta non ho ripreso del tutto i sensi con lui ma quando è risuccesso in altre occasioni si.."

"Quante volte Jess?"

"Con quella di ieri.. cinque", sussurra.

"Merda", dico.

"Lo so.. ma ieri quando ero lì dentro aspettavo di essere salvata da lui ma aveva paura che non sarebbe mai arrivato"

"È stato molto d'aiuto Jess non sapevo cosa fare"

"Tre volte è capitato con la presenza di Jamie.. e solo una volta quando è successo Jason mancava e i miei 'salvatori' erano stati Jam e Tay, cercavano di fare come Jas ed io continuavo a ripetere il suo nome.. mi hanno detto che stava arrivando e mi sono tranquillizzata ma tremavo e allora mi hanno messo il telefono vicino all'orecchio e lui mi parlava"

"Per oggi basta Jess", dico asciugandomi le lacrime.

"Non volevo farti ricordare tutto questo mi dispiace"

"Ei tranquilla.. ne avevo bisogno.. grazie", dice accennando ad un sorriso.

Ci rimettiamo in strada e poco dopo arriviamo davanti alla casa.

"Senti scendi.. ti vieni  bere un bicchiere d'acqua", dico.

Lei annuisce e mi accompagna dentro.

Dopo aver suonato Jamie apre e ci fa entrare.

"Bene ora vado", dice la mia amica facendo per uscire dalla cucina ma va a sbattere contro qualcuno.

Appena alza lo sguardo dicono all'unisono:

"E tu che ci fai qui?"

Decido di andargli vicino e prima di uscire dalla stanza dico, riferito ad entrambi:

"Avete bisogno di parlare.. a dopo"

Raggiungo il salone mentre Jamie gli chiude la porta della cucina a chiave.

"Almeno ci ammazzeranno più tardi", dice divertito.

Ed io sorrido allacciandogli le braccia al collo ed iniziando a baciarlo.

__________

Nuovo capitolo!

Buona lettura..

Vorrei leggere dei vostri commenti e se vi piace il capitolo vedere le vostre i vostri voti😊❤

Domandina:

Quanto vi inizia la scuola?

A me il 12..😩😢

Un bacio,
         Fra

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top