La scusa più vecchia del mondo

Sapete qual è la frase che reputo più odiosa al mondo?

“Eh, ma son fatto così”.

Tutti noi siamo fatti in un certo modo, questo è molto vero, ma non è un limite né una scusa.
Una persona che tendenzialmente è portata a perdere la pazienza, per esempio, ha il diritto di urlare contro qualcuno e magari picchiare gente solo perché ha quel carattere? Solo perché “é fatto così”?
Sapete, psicologicamente parlando ci sono degli individui portati ad essere dei criminali.
C'è un gene e una questione di chimica del cervello che possono portare una persona, magari cresciuta in una famiglia esemplare, ad essere un ladro o addirittura un killer.
Ma non è detto che ci diventi.
Una persona è totalmente in grado di scegliere.
Siamo umani e come tali abbiamo la capacità di esaminare noi stessi, di guardarci dentro, e di trovare qualcosa che non va.
Basta essere sinceri con noi stessi.
Una volta fatto abbiamo persino il potere di mutare le nostre tendenze, quelle che inclinano il nostro essere persone per bene.
Se ho la tendenza a scaldarmi troppo per qualsiasi cosa posso, e devo, lavorare su ciò che sono così da limitare i danni.
È possibilissimo.
Se sono portata ad essere menefreghista e sono consapevole che questo mio atteggiamento non solo rovina me come persona ma, addirittura, può fare del male ho la piena capacità di cambiare o di limitare e controllare questo mio modo d'essere.
Questo mio ragionamento è possibile per ogni difetto, per ogni tendenza del nostro io interiore, per ogni cosa che non va.
La frase “Son fatto così”, almeno secondo me, implica chiusura mentale.
Tendiamo sempre a scusare noi stessi quando ci comportiamo da schifo o quando qualcosa in noi lascia a desiderare ma cosa facciamo quando è qualcun'altro a comportarsi male? Se siamo noi a dire “sono fatto così” va bene, è una buona risposta che secondo chissà quale standard dovrebbe sistemare le cose...
ma se, al contrario, lo dice qualcun'altro che, però, si è comportato male con noi come la prendiamo? Come reagiamo? È una buona motivazione?
Siate sinceri, non lo è.
Così come vorremmo che le persone si comportassero bene con noi e che lavorassero sui proprio difetti così da essere persone migliori, anche noi dovremmo fare lo stesso lavoro.
Meno scuse e più cambiamenti.
Mi rendo conto che è un lavoro duro quello su noi stessi e mi rendo conto che a parole sembra tutto così facile ma so che è tutt'altro che facile.
Una persona che è così da chissà quanti anni penserà che è difficile cambiare o migliorare proprio ora, proprio alla sua età, ma sappiate che l'età non conta per il cambiamento.
Quello viene da noi.
Un po' come i cani, avete presente?
Un cane anziano ha le stesse possibilità di uno giovane per diventare un cane addestrato, certo ci vorrà più pazienza e forse più tempo ma...allora?
La domanda è:
Se ci riesce un cane a migliorare sé stesso, io che sono un essere umano non dovrei farcela?
Sul serio?

Il punto è questo:
Volete un mondo migliore?
Migliorate.

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