Crescere o non crescere
Non ho mai lasciato andare la bambina che è in me, tutt'altro, la alimento ogni giorno in ogni momento perché da piccola qualcuno ha cercato di portarmela via, di portarmi via l'infanzia, e adesso la custodisco gelosamente perché ne ho bisogno.
Credo sia quella bambina col cappellino al contrario ad alimentare la fantasia, la pazienza, la voglia di vivere nonostante tutto, a farmi vedere il mondo sotto un'ottica semplice che però nasconde la profondità delle cose.
Io ho bisogno di questo.
Perché crescete? A cosa serve? Il mondo degli adulti è solo complicazioni.
La mia idea è che bisogna avere l'età che si vuole quando si vuole, mi spiego meglio:
Io voglio avere dai quattro ai sei anni quando vedo qualcosa di bello e semplice, come un tramonto o una farfallina, così da non darlo per scontato e vedere quel qualcosa come se fosse la prima volta vivendola al cento per cento.
Voglio avere dai dodici ai diciotto anni quando devo provare dei sentimenti forti, come nell'adolescenza quando tutto è amplificato e persino quel bacio dato di sfuggita sembra un evento senza paragoni.
Voglio avere dai venti ai trenta anni quando devo trovare la giusta maturità per affrontare le cose, per sopravvivere ai problemi, e prendere le giuste decisioni.
Voglio avere dai cinquanta ai novant'anni quando necessito di saggezza di fronte una qualsiasi cosa, un qualsiasi evento, nella mia vita.
Io non cresco, io non invecchio.
Io scelgo di mutare in base alle situazioni, in base alla vita.
E voi? Che età vi sentite?
E cosa più importante:
Che fine ha fatto il bambino o la bambina che era in voi?
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