capitolo 9
《Ok bambola, io vado a letto》
Tom mi da una pacca, e sposta delicatamente le mie lunghe gambe, rilassate e distese sulle sue cosce.
Si alza dal divano, mi da un bacio sulla testa ed io lo ringrazio per avermi fatto ripassare . Domani ho il mio primo esame dopo tanto tempo e sono un po' in ansia《 ripeto un altro po' e poi vado a nanna anch'io》
《Tranquilla, andrà bene. Non farti intimorire dallo sguardo severo della Prof. Simons. Cerca di nascondere l'ansia , altrimenti
le farai capire di non aver studiato abbastanza 》
Annuisco...fosse facile!! Io ho l'ansia appiciccata addosso da secoli ormai.
Gli sorrido mentre lui va in camera sua. Sono felice di come stanno andando le cose fra noi dopo quell'intenso bacio. Siamo coinquilini ma soprattutto amici, nessuno dei due parla mai di cosa è successo un mese fa..come se non fosse accaduto nulla. ma sono comunque attratta da lui.
Per la maggior parte del tempo andiamo d'accordo anche se continuiamo a punzecchiarci e farci piccoli e divertenti scherzetti . .. ha persino rovinato uno dei miei abitini preferiti, quello corto blu, mi stava cosi bene che avrei voluto soffocarlo nel sonno.
ma l'ho perdonato perché Viene frequentemente al locale dove lavoro e spesso mi aspetta per riportarmi a casa, non si avvicina quasi mai al bancone, lasciandomi libera di lavorare e parlare con i clienti ma ho la sensazione che mi controlli da lontano e che non sopporti Andrew.
Esco dall'aula, ancora tremante e carica di adrenalina. Cerco il telefono nella borsa Prada e senza pensare chiamo Tom. 《Ho passato l'esame! a pieni voti!!》dico tutta entusiasta
《Brava Gucci, sono orgoglioso di te》quelle parole mi bruciano . Avrei voluto sentirle dire ai miei genitori. Vorrei poter chiamare la mia famiglia, proprio come ha appena fatto Kim. La prima persona a cui ha chiamato è stata sua madre , io invece il mio coinquilino...
Mi piacerebbe sentire la voce della mia, abbiamo pareri, idee, abitudini, mentalità contrastanti e diverse, siamo state in lotta parecchie volte, mi ha sempre criticata e nonostante ciò mi manca.
Mi mancano i suoi gesti affettuosi, seppur piccoli e brevi , per me importanti e so che a modo suo mi amava.
È vero , eravamo e siamo ancora troppo diverse, forse non saremo mai d'accordo su nulla, ma non riesco ad odiarla e so che per lei è lo stesso. Talvolta chiedo informazioni a Tania sulla mia famiglia e sopratutto su mia madre, so che anche lei mi cerca e so che sarebbe troppo rischioso per me parlarle.
Forse se in passato , se mi fossi confidata con lei, adesso non sarei in questa spiacevolissima situazione.
《 Gucci, mi hai sentito? 》
《No, scusa Tom. Mi sono distratta》
《Stasera festeggiamo. Adesso devo chiudere. Sono a lezione》
《Oh scusa non ci avevo pensato 》
《Tranquilla, sto facendo fare un'esercitazione. Saranno contenti che mi sia distratto un attimo. A stasera》
Chiamo anche Tania mentre raggiungo il pub.
Oggi faccio il primo turno, stacco alle 22 e non vedo l'ora di potermi rilassare un po'.
Mi siedo sul letto, faccio una treccia ai miei lunghi capelli ancora umidi dopo la doccia e incomincio a leggere un romanzo mangiando la pizza ancora calda.
《Gucci, sei pronta? 》
《Per cosa?》chiedo a Tom che è appena rientrato
《Ti ho mandato un messaggio. Ti porto fuori》
Porto una mano sulla fronte《ho dimenticato di ricaricare il cellulare, mi si è scaricata la batteria mentre ero a lavoro. E comunque non mi va. 》
《Ti avevo detto che avremmo festeggiato ed è sabato sera. Non puoi sempre stare a casa》
《Credevo che avremmo festeggiato a casa con una bottiglia di vino 》
《Se è questo che vuoi ti accontento. Ma voglio portarti fuori》
Rifiuto e cerco di convincerlo a restare dentro
Avvicina la sua faccia alla mia ed io sfodero il migliore sguardo sbattendo le ciglia.
Degno di Audrey Hepburn
《non vincerai tu questa volta!》afferma.
Senza capire come ,mi trovo sulle sue spalle, con il sedere per aria, come fossi un sacco.
Scalcio e cerco di divincolarmi dalla sua presa. 《Mettimi giù subito》urlo ripetutamente mentre lui non si preoccupa nemmeno di rispondere. Chiude la porta di casa con forza 《Tom non sto scherzando. Voglio che tu mi metta giù adesso!!》
《Non sto scherzando nemmeno io》 ride
Batto i pugni sulla sua schiena, mentre aspettiamo l'ascensore《mi stai facendo male Gucci. Rassegnati, uscirai con me stasera. Non puoi sempre dirmi no》
Il trillo che segnala l'arrivo dell'ascensore suona, sento anche le porte aprirsi《Buona sera Signor Collins. Magnifica serata vero?》dice Tom tranquillo come se non avesse una ragazza a testa in giù riversa sulla sua spalla.
《 splendida. Buona sera Thomas e buona sera anche a lei Annabelle》entriamo, e lui ride quando le porte si richiudono
《Cosa hai da ridere stupido, mi hai fatto fare una figura del cavolo con l' avvocato!》
Ride ancora《non è curioso che il nostro vicino ti abbia riconosciuto senza nemmeno averti vista in faccia? questo significa che anche lui ti guarda il culo>>
Mi irrito 《Brutto idiota. Lasciami scendere. Ti giuro che ti strozzo prima o poi》l'afa che attanaglia Orlando anche di notte mi colpisce non appena usciamo dal nostro edificio
《Annabelle, non gridare. Non siamo soli. Il cortile è pieno》
Apre la sua auto e mi scaraventa sul lato passeggero, attaccandomi la cintura di sicurezza.
《Non puoi farmi questo, uscirò con te un altro giorno》
《Quel giorno è arrivato, cara Annabelle McKenzie. 》mi fissa negli occhi
《guarda che vestito indosso, non puoi presentarti in giro con una conciata così. Sono pure scalza》alzo la gamba e sventolo il piede , muovendo le dita accanto alla sua faccia.
《Stai benissimo con quel vestito. Ma hai ragione non posso farti uscire scalza》
Con un rapido movimento si toglie il foulard nero dal collo e lega le mie mani《che diavolo stai facendo? 》
《Vado a prenderti un paio di scarpe. E mi sto assicurando che tu non scappi》
《Tu sei completamente pazzo. O idiota o ...》
《Fai la brava Annabelle》
Chiude la macchina con me dentro
《Questo è sequestro di persona!!》urlo mentre lo vedo rientrare nel portone e sbatto la testa nel finestrino.
È davvero pazzo. Sorrido e alzo le mani con il suo foulard, lo annuso, è impregnato del suo profumo costoso misto a quello naturale della sua pelle. Mix perfetto.
Se fosse stato qualcun'altro a fare una cosa del genere, probabilmente sarei andata in panico, ripensando al mio passato con Robert. Ma so per certo che Tom non mi farebbe mai del male.
Porto le mani in grembo, appena in tempo per non farmi trovare ad annusare a pieni polmoni.
Apre la portiera e si infila in macchina 《 ho preso queste,vanno bene? 》mi porge un paio le ballerine beige con un fiocchetto sulla punta, che ho comprato a buon mercato, qualche settimana fa, ottime per le mie scarse finanze.
《Mi sleghi?》
《No, quando partiamo, così non potrai buttarti mentre camminiamo》
《Ne sei sicuro? 》dico alzando il sopracciglio
《Gucci, vanno bene si o no?》
《Si.》 Almeno non fanno a pugni con il vestito di lino verde che avevo messo per aprire al fattorino della pizza. Poteva andarmi peggio...
《E mia bella Gucci ti ho preso pure questa. ...ta daaaaa》afferma tutto entusiasta, mostrandomi la mia borsa gialla di Prada.
Sorrido ma cerco di nasconderlo
《So quanto ci tenete voi donne alla borsa》mette in moto e accende la radio, canticchiando un motivetto che non conosco.
Facciamo un paio di metri e con una mano mi slega, afferra uno dei miei polsi e se lo porta alla bocca. Le sue labbra calde e carnose si chiudono sulla mia pelle, regalandomi un sussulto. Indugia ancora un po', riportandomi alla mente l'eccitazione provata durante il bacio ,mi scappa un piccolo gemito, che per fortuna la musica riesce a coprire perfettamente.
Tolgo la mano e comincio a colpirlo sull'avambraccio. 《 Annabelle perché mi stai facendo il solletico adesso?》ride
《Stupido sono dei pugni.
Questo è per avermi sequestrato》
comincio a colpirlo un po' più forte
《Questo... per avermi fatto imbarazzare davanti all'avvocato Collins》
Ride《è lui che dovrebbe essere in imbarazzo. Ti ha riconosciuto dal tuo bel sederino》
Lo colpisco ancora e metto le braccia conserte.
Aumento il volume della radio e prendo qualche trucco dalla Prada, non ho granché ma può bastare.
Do' un ultimo colpo ben piazzato a Tom《Questo è per non aver abbinato le scarpe alla borsa!!》
Ridiamo entrambi.
Posteggia e ci fermiamo in un locale dallo stile moderno, un gruppo Jazz, suona nel giardinetto pieno di divanetti e poltrone colorate.
《Ecco i miei amici》
Indica un tavolo ed io sospiro《qualcuno lo conosci già》
Annuisco. 《si ma prima Ho bisogno di un drink》dico avvicinandomi al bar
《Anche io. Ho sete. Ho faticato a portarti giù. Sei pesante sai?》
《Cattivo, non è una cosa bella da dire ad una donna, sai?》lo fisso negli occhi
《Lo dicevo , solo perché tu potessi offrirti per farmi dei massaggi》
Sorrido, sciolgo la treccia,
, scuoto i capelli che adesso saranno diventati mossi <<sei bellissima anche se non eri preparata per uscire>>
sorrido <<sei la più bella>>
e mi avvicino a lui, alzandomi sulle punte, tocco la sua spalla con estrema lentezza, facendo piccoli movimenti circolari, indugio respirando accanto al suo orecchio, quanto vorrei baciarlo...
Lui mugugna proprio mentre gli sfilo il foulard per attorcigliarlo al mio collo. 《Questo lo prendo io》. Voglio sentire ancora il suo odore sulla mia pelle e poco mi importa se sembro arlecchino. Nessuno dei colori che indosso si sposa con l'altro...... ma infondo sono esattamente in pendant con lo stile del locale.
《andiamo Gucci》mi passa il bicchiere del mio cocktail e intreccia le sue dita alle mie, dirigendosi dai suoi amici, mentre io mi lascio guidare dal calore della sua forte mano e dalla vista delle sue enormi e muscolose spalle.
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