Capitolo 56

<<amore dai, vieni a cenare, tua madre ha preparato l'arrosto che ti piace tanto>>
Accarezzo la sue spalle chine sulla scrivania piena di fogli. Ben e Tania sono già seduti a tavola insieme a Jillian che tiene Alexander in braccio.
Mi fissa con i suoi occhioni azzurro cielo e poi mi tira verso di se facendomi sedere lateralmente  sulle sue ginocchia.
<<dimmi che verrai domani sera alla cena>> dice guardandomi le labbra
<<certo che verrò! le nonne hanno acconsentito, dormirà in hotel con loro>> dico baciandolo  e succhiando quelle sulle labbra morbide e carnose.
<<basta con le smancerie e venite a mangiare..lasciala respirare ogni tanto!! >> Ben da una forte pacca sulla nuca del suo migliore amico e tira me per un braccio!
<<Benjiamin, lascia in pace i due futuri sposi>> Afferma Jillian con tono di rimprovero.
Tom sghignazza. <<Benjiamin>>
Ripete divertito alzandosi dalla sedia e tenendomi ancora in braccio.

<<Annabelle, santo cielo, questi vestiti non sono adatti per la serata>> mamma si intromette
Mentre cerco qualcosa da mettere stasera.
<<non ho nient'altro di elegante  >>
<<oh ma dove è finita mia figlia?non ti avevo mai sentito dire nulla del genere. A Washington la cabina armadio è pieno di abiti da sera>> si rivolge a Jillian ed io la guardo implorante, cercando il suo aiuto <<mi spiace tesoro, ma Francis ha ragione, non sono adatti, con il fisico che hai , puoi permetterti di meglio>>
Mi butto sul letto esausta. <<ok, andiamo a fare shopping>>dico controvoglia.
Mentre guido riesco a convincere mia madre ad andare in negozi poco rinomati ed anonimi
<<tesoro, sei una McKenzie non puoi andare lì con questi straccetti  e di collezioni vecchie >> ecco  La solita snob Francis McKenzie
<<mamma, qui non hanno idea di chi io sia. E non mi importa nulla se sono datati >> dico solo per contrariarla ma so perfettamente che ha ragione, sono davvero brutti e passati da decenni.
<<mon cherie>> Risponde alla chiamata ed esce fuori senza nemmeno salutare il personale.
Rimetto velocemente il mio abito corto di un nero un po' sbiadito ormai e dei sandali colorati, faccio lo chignon, c'è troppo caldo in questi camerini
Jillian sorride felice, anche lei sembra sollevata che non abbia acquistato nulla qui. Riprendo mio figlio in braccio ed usciamo dal negozio. Mamma ci viene incontro,
<< ho parlato con Michelle, sta avvertendo diversi atelier che stiamo arrivando>> batte le mani proprio come avrebbe fatto Tania
No Michelle no!》 Dico

<< Santo cielo, cosa hai contro il mio personal shopper?
Annabelle potevi almeno vestirti decentemente, dai una sistemata a quei capelli, sembri che  ti sia appena svegliata>> abbassa uno dei suoi tanti occhiali da sole subito dopo avermi squadrato da capo a piedi, con aria sdegnata
Sbuffo e sciolgo i capelli cercando di pettinarli con le dita.
Provo e riprovo decine di abiti costosi e altri appariscenti...fin troppo per me.
Non lo facevo da secoli, mi sembra cosi lontana e diversa quella Annabelle.
Mamma sorseggia champagne dal divanetto in velluto rosso in stile classico insieme a Jillian che arriccia il naso quando provo qualcosa che non le piace, proprio come fa spesso anche Tom.
È così difficile essere tutte d'accordo..

<<sei uno splendore>> Jillian mi fissa con sguardo tenero, mentre mamma guarda ancora una volta l'abito Gucci che ho scelto....abbiamo scelto.

<<hai visto quanto costa la roba qui? >>sussurra Jillian preoccupata
<<si ho visto, ma mamma non ha problemi economici e poi...per Francis McKenzie è tutto gratis, gli stilisti se la tengono cara, è molto influente nel mondo della moda, tutte le case di moda fanno a gara per farle indossare le loro creazioni>> dico a bassa voce mentre lei sgrana gli occhi <<bella questa borsa, vero?>> affermo poggiandola al braccio
<<si molto>>
<<ti piace ?>>le chiedo
<<si, a chi non piacerebbe una originale hermes rossa nuova di zecca >>risponde distrattamente mentre fissa inorridita un abito succinto.

<<bene, così potrai sfoggiarla con le tua amiche>> le strizzo l'occhio. << la puoi abbinare al foulard che ti ho regalato a Natale>>
<<Margot Loward e sua figlia moriranno di invidia>> dice come se le conoscessi anche io
<<chi?>>
<<la madre di Molly>>
Alzo gli occhi al cielo

<<allora, come sto?>> chiedo a mamma, Tania e Jillian
<< magnifica tesoro, sei splendida >> afferma mia madre con gli occhi luccicanti,
mentre Jillian tiene i pollici in su'

<<Anny, hanno appena consegnato questi>> afferma pimpante Tania  con un enorme mazzo di rose rosse.
Mi consegna il biglietto mentre cerca un vaso.
Leggo velocemente, ovviamente sono da parte di Thomas, sorrido, non vedo l'ora di vederlo in smoking.
<<cosa dice?>> chiede mia cugina
<<niente che ti riguardi, curiosa>> le faccio una linguaccia
<<Annabelle non essere scortese>> mamma mi ammonisce
sbuffo<< sta mandando un' autista a prendermi, il resto non posso dirlo>> faccio un sorriso malizioso poco prima di sentire il campanello
Vado ad aprire la porta e ridacchio <<autista Benjiamin al suo sevizio>> afferma sistemando un cappello troppo grande per la sua testa.
Sento Tania ridere in maniera sgraziata dietro le mie spalle<<dove diavolo hai preso quel coso?>>
Saluto tutti e bacio il mio piccolo angelo biondo
<<madame, da questa parte>> mi indica la sua auto e poi mi apre lo sportello di dietro.
<<grazie ma non voglio sedermi dietro>> dico
<<so che ti aspettavi la jaguar o la limousine ma ...le ho prestate entrambe>> afferma Ben con ironia
arriviamo davanti l'hotel di lusso che ospiterà il gala' organizzato dall'università e da quella odiosa Gin.
Mi sento nervosa e non ne comprendo il motivo. Scendo dall'auto e saluto il mio amico. Mi liscio il vestito color cipria, toccando delicatamente le pailettes con cui è ricoperto. Il vestito è sagomato e molto aderente, con uno scollo a V sul seno, sistemo il velo che parte dalla mie spalle per congiungersi con la coda a sirena e controllo che i miei capelli siano ancora ben ordinati. Sospiro, mi giro di nuovo verso Ben che mi sorride <<sei bellissima>>dice con molta spontaneità. Gli lancio un bacio e mi avvio verso le scale, piene di fiori, sono tremendamente in ritardo. Entro nella sala gremita di persone, non ne conosco la maggior parte, intravedo soltanto pochi volti familiari dei professori della mia facoltà , cerco insistemente il mio fidanzato.
Mi fermo ed un giovane cameriere mi porge un bicchiere di champagne che accetto volentieri, mi giro e rigiro continuamente, due uomini distinti che si presentano con garbo e gentilezza, devo essergli sembrata spaesata e a disagio. Fanno in tempo a dire i loro nomi e a chiedermi chi sto cercando con così tanta foga, <<io..>>
Una mano familiare si poggia su uno dei miei fianchi molto, molto vicino al fondoschiena <<vedo che avete appena conosciuto la mia futura moglie Annabelle>> Thomas sorride con quel suo cipiglio irriverente e provocatorio. I
Suoi occhi sono splendenti, sorridenti e felici...Quanto cavolo è bello  il mio uomo?!
<<non ci credo che stai per sposarti con questa Venere?! >> chiede uno dei due
<<Thomas Davis sei sempre stato un uomo fortunato...sin dai tempi dell'università>> dice l'altro
<<e voi due non siete cambiati per niente, sempre pronti a fare i playboys>> rido e quello più alto si rivolge a me<<eravamo compagni di corso e di stanza,aveva sempre le ragazze migliori >>
<<quella fortunata sono io>> gli prendo la mano, lui la accarezza e disegna i soliti cerchi dell'infinito, poi fa quel suo sorriso sexy che mi fa impazzire. Vederlo in smoking mi fa impazzire...
Lo fisso da capo a piedi senza sentire una sola parola della loro discussione.
Thomas si accomiata da loro e mi attira a se
<<non ricordavo che Barney parlasse così tanto, ho bisogno di bere qualcosa>> mi sussurra all'orecchio tenendomi per i fianchi e baciando i miei capelli. <<sei bellissima piccola, non ho mai visto niente di così splendido e meraviglioso, sei incantevole>>dice prendendo la mia mano, mi fa arretrare di un passo e questa volta è lui ad osservarmi <<la più bella di tutte>> facendomi fare una giravolta al centro della sala, in mezzo a tante persone così impegnate a chiacchierare che non si accorgono di noi <<grazie, anche tu lo sei amore mio. Quindi...dai complimenti deduco che il mio abito ti sia piaciuto>> affermo con soddisfazione
<<si, da morire, ma non vedo l'ora di togliertelo di dosso>>afferma con uno sguardo malizioso<< e sto trattendo a stento l'istinto di portarti nella suite al piano di sopra e spogliarti, ti morderei tutta e..>> Arrossisco e cambio discorso anche se a giudicare dal suo ottimo umore penso sia andata bene
<<dimmi subito com'è andata?>>
<<alla grande..>> dice e poi mi racconta tutto nei minimi dettagli, parla senza fermarsi con una luce negli occhi e capisco che ama da impazzire il suo lavoro. <<...e i finanziatori sono entusiasti del progetto, sebbene il maggiore azionista ha avuto un contrattempo all'ultimo minuto e non è potuto essere presente all'incontro, ma ci hanno appena informato che anche lui ha confermato il suo appoggio>>
<<Wowww>>dico poco prima di buttargli le braccia al collo con troppo entusiamo, emettendo un gridolino, poi mi scosto subito guardandomi intorno <<oh, forse non avrei dovuto abbracciarti così. non è consono alla serata. Guardali sono tutti così seri e composti>> lui ridacchia << pensavo che la figlia del senatore Mckenzie fosse abituata a questo genere di cose>> dice a bassa voce
<< be' si,lo ero...ma tu sai che la figlia del senatore McKenzie è sempre stata una ribelle e se l'è sempre svignata a metà serata>>ride
<<Buona sera Thomas>> una donna sui 60 saluta Tom con cordialità<< siete l'unica coppia che sembra che si stia divertendo, gli unici a sorridere>> dice con spontaneità <<Annabelle ti presento la dolcissima e bellissima signora Kennet>> afferma il mio ragazzo
Parliamo ed è davvero una donna molto piacevole, cose che non si può dire del marito.
<<amore potevi chiederle se è lei a fare il colore ai capelli al prof Kennet>>sussurra piano dopo essersi assicurato che sia andata via<<so che te lo sei sempre chiesta!>> continua con una ghigno
Io rido cercando di contenermi e lo guardo storto.

<<Thomas devo parlarti, in privato>> Gin si avvicina agitata, appoggiando una mano sul  braccio del mio uomo. <<dov'eri finita?>> domanda lui
<<buonasera>> dico guardando la mano di Gin, la quale sembra aver recepito il messaggio, infatti la sposta all'istante.
<<Annabelle, scusa non ti avevo vista>> afferma con un sorrisetto falso, sto per risponderle male ma poi preferisco mordermi la lingua, non voglio far storie qui.

<<scusa, ma devo dirti una cosa che devi assolutamente sapere ..subito..sono così eccitata e sorpresa, ma forse è meglio che te lo presenti prima , ma non qui>> si guarda circospetta. È un mix fra stupore ed entusiamo
<

<Annabelle, posso rubartelo per un po'?>> chiede rivolgendosi a me che a quanto pare non sono invisibile
Fisso Tom con aria implorante, non conosco nessuno qui e mi sentirei a disagio a restare completamente da sola e voglio stare con lui
<<preferirei che Annabelle venisse con noi, Gin>> Tom tiene stretta la mia mano
<<non credo sia il caso, il maggiore dei finanziatore, quello che aspettavamo , è finalmente riuscito ad arrivare, ma ,vuole incontrare solo noi al momento.
ha chiesto massima privacy, è una persona distinta e importante. E non so se sia il caso di portare lei>> mi fissa con aria da superiore
Sono certa che si annoierebbe >> mi guarda con superbia
<<lei viene con me>> Tom afferma deciso, conosco quell'espressione del volto, non sarà facile fare cambiare idea al mio uomo
<<Annabelle non si annoia, forse hai dimenticato che è una studentessa della nostra facoltà e  questo progetto  è come se fosse anche un po' suo>> dice Tom fissandomi con orgoglio
ed io tiro un sospiro di sollievo mentre lei annuisce e ci indica da che parte andare. " Grazie " mimo tra le labbra e gli bacio il collo.
Ci avviamo in un lungo corridoio ed io fatico a tenere il passo di Gin che corre entusiasta quasi saltellante sui suoi tacchi alti
<<perché non possiamo parlare in sala? >> Tom chiede nuovamente a Gin
<<Thomas, è una persona importante, molto molto importante e ti assicuro che non appena arriverà in sala tutti vorranno chiacchierare con lui e non ci sarà tempo di parlare del nostro progetto>> squittisce infastidita per le troppe domande. 《E deve andare via di nuovo con il suo jet privato subito dopo la festa 》
Una porta in legno enorme e intarsiata, si staglia possente davanti a noi, le mie gambe tremano e il nervosismo che mi ha accompagnata per tutto il pomeriggio torna a farsi sentire, tiro la mano di Tom e mi fermo poco, <<iiioo, io ho un brutto presentimento>> dico a voce bassa
<<su', cosa state aspettando, sono tutto già dentro>> bussa e il prof Kennet apre , mi tranquillizzo quando lo vedo...chissà cosa mi aspettavo!
Ci offre un altro bicchiere di champagne e mi osserva con curiosità, per poi spostare lo sguardo verso la porta che si riapre. Il mio cuore batte all'impazzata...

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