Capitolo 52

<<amore che stai facendo?>> chiedo mentre lo vedo guardarsi allo specchio tenendo Alexander in piedi sulla console dell'ingresso
<<niente>> ride <<guarda quanto è bello>>
<<lo so , amore, è bello vedervi finalmente insieme>> affermo con un mega sorriso.<<quante volte l'ho sognato>>
Si avvicina e mi bacia in bocca, <<ti amo, anzi vi amo>> mi abbraccia facendo attenzione a non schiacciare il piccolo.

<<posso dargli io il biberon? >>dice con entusiasmo
<<ovvio e poi a nanna tutti e due>> Ordino
Sdraiati sul letto della stanza di Thomas, giochiamo con Alexander
<<credo che avremmo bisogno di un letto più grande>>
<<decisamente>> dico
Poi rido vedendolo baciare e solleticare il pancino di nostro figlio che si diverte quanto me.
Sono così felice in questo momento, mi sembra tutto un sogno.
<< guardalo, ha il mio sorriso, i miei occhi, ha persino le macchie nell'iride,lo stesso naso e la stessa bocca, i capelli chiaramente sono come i miei.>> bacia ogni singola parte del corpo che elenca
<< Tom è da tutto il giorno che lo ripeti, lo so, non mi somiglia per niente>>faccio una linguaccia e poi mi alzo per mettere la crema viso e spazzolare i capelli.
<<non è vero, amore, guarda l'orecchio, è identico al tuo>>ride mentre lo dice ed io gli tiro addosso un cuscino. Poi sento ridere anche il piccolino, Tom gli starà ancora facendo il solletico nel pancino.
<<vedi di farlo addormentare!Tooommm,è tardi!>>
<<ok>> dice 
Quando ritorno, trovo Alexander  sdraiato sul petto del padre, le ascolta mentre gli racconta una storia di draghi, mai sentita prima, sono così teneri che non riesco a trattenere una lacrima, poi prendo il cellulare e immortalo questo momento.
<<mi spiace così tanto>> afferma d'un tratto Tom,
<<per cosa?>>
<< di essermi perso il giorno della sua nascita e per i mesi successivi >>
<<amore, dispiace anche a me, ma ci sarai per i giorni, mesi, anni a seguire. Non ci perderemo un solo istante della sua vita. E anche io mi sono persa il giorno in cui è nato>>
Mi fissa interrogativo con il sopracciglio alzato
<< io non ero cosciente, sono stata in coma farmacologico per tre mesi, lui è nato in anticipo, l'ho visto per la prima volta quando aveva 2 mesi, lo stesso giorno in cui ho saputo del tuo finto incidente. A proposito hai ricordato qualcosa?>>
<<mmm..non molto, ma penso anche che qualcuno sia entrato in casa nostra quel giorno, non è stato un caso che tu ti sia sentita male, Robert ha studiato tutto nei minimi particolari>> 
<<ovvio>> dico prendendo delicatamente Alexander per metterlo dentro la culla che ci ha prestato Shila, <<si è svegliato?>>
<<no,per fortuna>>
<<è  un bimbo meraviglioso>>
<<aspetta a dirlo fra qualche ora,
quando ti sveglierà  nel cuore della notte urlando e piangendo >>
Tiro via il copriletto per infilarmi tra le lenzuola. <<Gucci, amore non dimentichi niente?>>
<<no>> dico guardandomi attorno
<<conosci la regola,niente vestiti a letto, solo io e te, nudi>> Sorride e ammiro i suoi occhi macchiati a cui non so mai dire di no . E sfilo via la canotta, tenendo le culottes, mi lascio guardare un po', facendo un giro su me stessa, poi spengo la luce e Mi infilo dentro le lenzuola e lui si avvianghia a me, tenendomi stretta, <<È così bello essere di nuovo insieme che non riesco a credere che sia tutto vero.>>poi mi bacia
<< mi sei mancato, sei indispensabile per me, come l'aria che respiro.
Ti amo Thomas diavoletto Davis>>
Ride <<ti amo anche io Gucci>>
<<shhh, non urlare o sveglierai tuo figlio>>
<<già, mi devo ancora abituare a tutte queste novità. >>
<<sarai un ottimo padre>> dico baciandogli la punta del naso.
<<lo spero>> afferma disegnando piccoli cerchi e il solito simbolo dell'infinito sulla pelle nuda della mia schiena.
<<ti amo Annabelle>> dice poco prima di darmi uno dei suoi lunghi baci passionali, che ci trascinano sempre a fare l'amore.

Il giorno dopo mamma e papà ripartono, noi restiamo ancora qualche giorno.
Thomas parla al telefono con suo fratello Jordan, per cercare di sistemare la sua situazione. giuridicamente Tom è morto.
È quello che gli brucia di più è aver perso il suo posto all'università.
Qualche ora dopo, Tom cerca di far addormentare Alexander dondolandolo fra le sue forti braccia. Quanto sono belli insieme!
A volte mi sento così in colpa... se non mi avesse mai conosciuta non avrebbe mai passato tutto questo.
Jillian mi sorride<<tranquilla Jordan è in gamba, troverà il modo di risolvere tutta questa faccenda>>.
<<lo spero>> dico prima di bere il mio caffè

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<<Tom, mi spiace, ma devo ricordarti che siamo in tre adesso>>
<<lo so amore, volevo solo sentire il rombo del motore>>
Rido <<puoi fare un giro in moto, andiamo io e Alexander a fare la spesa>>  gli accarezzo la guancia.
<<no, posso farlo anche dopo. Adesso voglio  stare con voi>>afferma scendendo dalla moto e salendo in auto, mentre io sistemo il piccoletto nel seggiolino.

<<amore stai prendendo solo schifezze>>rido vedendo cioccolati, merendine e cibo molto poco sano.
Mi strizza l'occhio tenendo con un braccio il monello che guarda tutto con curiosità, mentre con l'altra mano infila altra roba nel carrello.
Una donna anziana si avvicina e prende la manina di Alexander. <<sei un bimbo davvero bello>>afferma con un accento inglese
<<signora Donowan, buongiorno, è mio figlio>>dice Tom con orgoglio
<< non è difficile capirlo>>
Poi presenta a me la sua maestra delle elementari
<<gran bella famiglia Thomas>>dice prima di andar via
<<Tommmm!!!>> lo rimprovero quando prende un enorme barattolo di nutella.
<<amore, la nutella non può mancare in una famiglia così bella come la nostra>> dice con quel sorrisetto irriverente ed ironico.
Rido e scuoto la testa, mentre lui si avvicina per baciarmi sulle labbra.
<< sei bellissima>> dice
<< lo dici solo per rabbonirmi>>
<<no, lo dico perché lo sei, è a quanto pare non sono l'unico. dovrò staccare la testa al commesso che fa finta di sistemare gli scaffali in basso solo per guardarti le gambe!!>> dice con decisione aumentando il tono della voce proprio per farsi sentire.
mi sposto mortificata e vergognata, poi rido quando lo fissa stringendo gli occhi.
Sono così felice di essere con i miei due uomini preferiti,tutto questo mi è mancato in questi mesi, l'amore, la serenità e la spensieratezza.
Inoltre Tom ha il potere di far sembrare tutto magico e divertente, anche fare la spesa.
<< Thomassssss>>
Riesco a sentire una voce stridula e il tichettio dei tacchi, poco prima che una folta chioma bionda abbracci il mio ragazzo.
Inconfondibile Molly, con un outfit più da cocktail  che da supermarket.
Batto il piede a terra diverse volte, quanto ancora deve durare questo abbraccio, il mio piccolo soffocherà e il mio uomo avrà il suo disgustoso profumo addosso per tutto il giorno.
<<<ciao Dolly, è un piacere anche per me vederti>> dico
Sento Tom sghignazzare, <<ciao Annabelle>> dice con aria di sufficienza,staccandosi, per poi dedicarsi completamente a Tom, tempestandolo di domande.
Pranziamo fuori, Tom ha comprato un nuovo cellulare e diversi vestiti per Alexander, scelti da lui, persino un giubbottino di pelle, molto simile al suo.
Compriamo un regalino per Felicity e passiamo a trovarli, mi diverto vedere Tom giocare sul tappeto insieme ai piccoli.
<< quanto tempo resterete qui?>>
Chiede Shila portandoci da bere.
<<non so>> dico aspettando la risposta di Tom che non arriva.
Più tardi in auto, gli pongo la stessa domanda
<<dove vorresti andare? Vuoi tornare davvero tornare a Washington?>>afferma con insolenza
<<non ho detto quello, abbiamo una casa ad Orlando>>
<<non c'è alcun motivo per tornare ad Orlando, non so se riavrò il mio posto all'università>> Dice accigliato
<<Tom sono passati 6giorni, tuo fratello ha detto di stare tranquilli, potremmo cercare una casa intanto>>
<< Annabelle, hai capito o no che al momento sono senza lavoro!!>> sbotta
<< Tom, ti assicuro che i soldi non sono un problema, ho di nuovo accesso al mio fondo, possiamo acquistare più di una casa>>dico con soddisfazione
Sbuffa <<io non voglio i soldi della tua famiglia!!>>dice con disprezzo e orgoglio
<<Tom sono soldi anche miei>>
<<non sono tuoi, non li hai guadagnati lavorando>>
Metto le braccia conserte<< ho delle azioni nella multinazionale della mia famiglia>>
<< da quando sei tornata ad essere la snob, viziata Annabelle Charlotte Mckenzie!?>> enfatizza il mio nome completo
Vorrei tanto prendere a pugni quella sua bella faccia, inspiro, cercando di calmarmi, non mi va di litigare
<<scommetto che adesso non vorresti anche un villa con piscina?>>
Non rispondo alle sue provocazioni e dico soltanto
<< posso tornare a lavorare al pub,di sera potresti badare tu ad Alexander>>
<< oh si, non vedevo l'ora che tu tornassi al pub>> afferma con ironia<<Ho sempre odiato quel posto>>

<<Non vuoi i miei soldi e non vuoi nemmeno che io vada a lavorare! Tom si può sapere cosa cazzo vuoi?>> dico alzando un po' la voce
<<non dire parolacce, vuoi davvero che Alexander dica "cazzo" come prima parola?>>

Rido con lui anche se sono ancora arrabbiata.
R

estiamo in silenzio fino a quando arriviamo a casa dei suoi.
Tengo ancora le braccia conserte e guardo fuori dal finestrino, mentre lui spegne l'auto.
<< non tornerai a lavorare al pub!!>> dice incazzato.
<<non sei il mio padrone ed io non rispondo più agli ordini di nessuno. Se voglio fare una cosa la faccio, ok?>>scendo dall'auto e vado a prendere Alexander che si è addormentato.
Tom sbatte la testa sul volante
<< non lo farai Annabelle!>> dice serio, uscendo dalla macchina.
<< sono già stata con un uomo che mi dava ordini e  che cercava di controllare la mia vita ...e ti assicuro che non farò lo stesso sbaglio di nuovo.
Non dirmi mai più  cosa devo o non devo fare!!>>
sbatto la portiera della macchina e mi dirigo verso casa ancheggiando, con mio figlio in braccio, mentre vedo  Tom uscire dal garage sfrecciando sulla moto del fratello.

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