Capitolo 48

<< hai chiamato il dottore?>> chiedo a bassa voce a Tania
<<si, ma e' in Giappone, credo che tornera' la prossima settimana>> dice prima di bere un sorso del suo frullato
<< non le stai prendendo,vero?>>faccio cenno di no con la testa
<< non le prendo da quasi due settimane>>afferro un biscottino al cioccolato e lo infilo in bocca
<<brava, stai gia' meglio, sei piu' colorita in viso,mi pare che tu abbia appetito adesso>>
Faccio spallucce
<<hai mangiato un'intera confezione di biscotti>>ridacchia
In effetti, mi sento meglio, dormo un po' di piu', non avverto quel continuo senso di stanchezza e la mie mente è piu' lucida. Il mio umore non sembra pero' essere migliorato,penso continuamente a Tom.
<<potremmo toglierci subito il dubbio chiedendo ai tuoi piu' informazioni sulla cura che ti ha dato il medico,sulle pillole che ti ha prescritto>>
<<non so>>dico<<le cose fra noi stanno decisamente migliorando, non voglio ancora mettere legna sul fuoco. Voglio dire..potremmo anche sbagliarci>>
<<Anny, guardati, stai meglio, sei rinata. E poi quel cameriere è inquietante, mi pare che ti tenga d'occhio per assicurarsi che tu le prenda, e poi mi chiedo perchè è sempre lui a portatele...tre volte al giorno>>
Sospiro, non posso darle torto
<<faccio finta di ingoiarle, per adesso non voglio insospettirlo,devo capire meglio cosa diavolo sono>>
<<siete pronte bambine?>>
Chiede mia zia,seguita da mia madre che mi fissa con un cipiglio.
<<che bisogno c'era di portarsi Alexander>> mi rimprovera
<<mamma, hai organizzato una festa per festeggiare il quinto mesiversario di mio figlio e non vuoi che le porti?è assurdo!>>
<<nessuno vuole sentire piangere bambini ad una festa, volevo che ti rilassassi, era una buona occasione per farti uscire e divertirti>>
sbuffo, non so nemmeno io perchè ho accettato..sai che divertimento <<non mi va di lasciarlo, ok?>>
Ed è la verità,non mi fido di nessuno, da quando Tania mi ha messo nella testa la storia delle pillole, sospetto di tutto e tutti.
<< paghiamo la tata per nulla!!!>> si rivolge alla madre di Tania facendo un gesto con la mano
<<mamma è dietro di noi!!!>> la ammonisco
<<che bisogno c'era di portarla con noi?>>dico a voce bassa
<<Santo cielo, Annabelle, non vorrai mica cambiare il pannolino davanti a tutti?>>
Sto per aprire bocca e risponderle che non c'è nulla di male a farlo, ma sarebbe fiato sprecato.
Roteo gli occhi e spingo la carozzella arrabbiata,non ho nessuna voglia di andare a quella stupida festa.

<<potresti essere un po' più socievole?>>mia madre dice a denti stretti,porgendomi un bicchiere di champagne.
<<tata>>chiama <<puo' occuparsi lei di Alexander per un po'>>
<<non c'è bisogno>>affermo
<<per favore Annabelle,siamo, tutte qui per te,vogliamo fare un brindisi>>si rivolge a tutte le donne presenti. Ci sono molte delle sue amiche, con le figlie,mie ex amiche e compagne di scuola, ci sono anche Katie,Danielle e Michelle...praticamente gente di cui non mi importa nulla e con cui non ho più niente in comune.
Lancio un'occhiata a Tania che mi fa cenno di si con la testa
<<ok> le porgo il bambino e con aria minacciosa dico  <<ma resti  nei paraggi, voglio sempre vedere dov'è mio figlio!!>>guardando la tata dritta negli occhi.
<<Belle,rilassati e goditi il brunch>> mia madre mette un mano sulla mia schiena invitandomi a fare discussione con una delle sue amiche.
<<dammi un altro bicchiere>>dico avvicinandomi a Tania dopo aver retto per troppo tempo una inutile conversazione
Ride<<tieni sorella>>
<<avevo dimenticato quanto fosse noiosa la Signora Vygotsky>> ne bevo un grande sorso
<<e stai lontana dalla Signora Castano, non ha perso il vizietto di sputare e di metterti le mani addosso quando parla>>
Arriccio il naso<<giusto in tempo>>dico voltandomi per prendere un'altro bicchiere
<<a quanto pare nemmeno tu hai dimenticato che l'unico modo per uscire vive da queste genere di feste è bere>>
Ridiamo
<<amen sorella>> la invito a fare cin cin con i bicchieri.
<<non si brinda senza di noi!!>>afferma Katie avvicinadosi a noi e trascinando con se' Michelle,Eva e Danielle.
Facciamo tintinnare i bicchieri e parliamo di cose futili, in realtà non riesco a stare dietro a tutti i loro discorsi,su uomini, pettegolezzi vari,su gente dello star system, sulle ultime sfilate o collezioni di Prada,Dior, Vuitton,Blanik...sono davvero fuori dai giri. Guardo Tania,lei ci riesce benissimo, mi sembra così diversa dalla Tania di Orlando,quella vera, quella che adoro...è come se fossero due persone differenti, come se avesse due diverse personalità.
Mi domando cosa ci faccio di nuovo qui!?Tom avrebbe trovato tutto questo divertente, avrebbe preso in giro le donne presenti,i loro abiti costosi ed egocentrici, il locale estremamente bon ton, il cibo troppo raffinato e complicato..e si avrebbe preso in giro anche me, perchè niente di tutto ció mi appartiene più.
Mi sento come un pesce su un albero.
Mi perdo nei pensieri,quando Danielle mi sfiora il braccio
<<tutto bene cara?>>
Mi scuoto leggermente<<si>>sorrido debolmente poi mi avvicino al tavolo per prendere dell'acqua
<<è davvero bello il tuo bambino>>dice mentre io sorrido guardando nella direzione della tata che continuo a controllare in maniera ossessiva
<<si lo è>>dico con orgoglio,è la fotocopia di Thomas, adesso posso dirlo con chiarezza.
piu' cresce e più mi ricorda lui.
Credo che sia l'unico caso al mondo in cui non è la madre ad essere certa, ma il padre.
Sorrido di nuovo, << cosa farai adesso,che suo padre è morto?>> chiede con poca delicatezza
Non rispondo,me lo chiedo spesso anche io
<< non dirmi che hai di nuovo intenzione di sposare Robert?>>ride << lo lascierai di nuovo qualche mese del matrimonio? >>afferma ridacchiando di nuovo.
<<sai una cosa Danielle!avevo dimenticato quanto tu potessi essere stronza!!!>>mi allontano da lei e vado a prendere il mio bambino.
Trattengo le lacrime mentre vado a cercare mia madre, voglio dirle di andare via,ma vengo fermata da un gruppetto di donne, che vuole vedere Alexander.
Mi volto quando sento chiamarmi <<Annabelle, stai magnificamente>>afferma la signora Turner,prendendo un grosso pacco regalo dalle mani di una grossa guardia del corpo.
mi stupisco che sia qui.
<<grazie>>dico in maniera fredda,poi mi allontano di nuovo,
<<posso parlarti?>>chiedo disturbando mia madre nel pieno di una conversazione
<<cosa c'è tesoro?>> ci spostiamo un po'
<< non posso credere che tu abbia invitato la madre di Robert>>
<<è qui?>>cerca tra la folla
<<si>> dico secca
<<non la ho invitata ,Annabelle, come avrei potuto? Avra' saputo della festa da quella pettegola di Charmenne>>
<<io vado a casa>>affermo decisa
<<Francis>>
<<Cristiane>>afferma mamma con falsa gioia, si sfiorano le guancie << perdonatemi se sono piombata qui senza invito, ma volevo dirvi che non serbo rancore per Annabelle, hai lasciato Robert due volte ,poco tempo prima del matrimonio ma capisco perfettamente che sposarsi con un Turner possa mettere paura>>poi mi bacia la guancia<<ti ho vista crescere Belle, sei come una figlia per me>>mi sussurra ma non riesco a dire nient'altro.
<<oh dimenticavo, il mio Robert ti manda questi>> chiama qualcuno che si avvicina con un enorme e sfarzoso mazzo di fiori e un cavallino a dondolo <<Per Mindy>>leggo sul dorso del bigliettino
<<Robert è proprio un tesoro>>sento dire alle mie spalle. Mi giro,cerco Tania ma vedo soltanto Danielle fissarmi con invindia.
<<non apri il biglietto?>>chiede Charmenne
<<lo faro' dopo>>dico sistemando meglio Alexander fra le mie braccia, <<fammi vedere questo piccolino>> dice facendo avvicinare altre donne che cominciano a giocare con le manine di mio figlio.
Guardo di nuovo Danielle,parla al telefono e sembra litigare con qualcuno.

Ne approfitto della distrazione di mia madre
<< puoi tenere tu Alexander?>>chiedo a Tania
<<dove vai?>> quando mi vede prendere il cappotto dal guardaroba
<<voglio prendere un po' d'aria>>
<<non scappi vero?>>
<< non senza te e il mio piccolo amore >>accarezzo la guancia di mio figlio
Tania sorride ed esco fuori, fa un pó freddo,mi stringo nel cappotto bianco e mi godo quel tenue raggio di sole
Sto per rientrare quando lo vedo,proprio lì davanti a me, mi fissa con un ghigno stampato sul volto<<che ci fai qui Robert, non sei il benvenuto>>
<<volevo assicurarmi che ti fossero arrivati i miei regali e sapere la risposta alla mia domanda?>> lo guardo perplessa
<<non hai letto il biglietto?>>
<<sinceramente no e non intenzione di farlo>>
<<lo immaginavo ,è per questo che sono qui. Vieni a cena con me domani sera? Voglio solo stare con te e parlare di noi>>
<<non c'è nessun noi ,Robert>>
Giro i tacchi ma lui mi blocca per un braccio,stringendolo forte <<toglimi quelle cazzo di mani di dosso o mi metterò a gridare come una pazza e sono sicura che anche se hai uno stupido capello dei Washington Redskins e un costoso paio di occhiali, qualche passante riconoscerà il figlio del presidente degli Stati Uniti>>dico con decisione.
Lui toglie subito la mano
<<e tu mettiti bene in testa che sei mia e che io e te staremo insieme ...per sempre>> suona un po' come una minaccia, si avvicina verso di me ringhiando a denti stretti,facendomi indietreggiare fino a toccare il muro con le spalle
<<che ti piaccia o no, tu sei mia, Annabelle McKenzie!!>>
Riduce la distanza tra i nostri volti e mi bacia, mentre io cerco di spingerlo,pressa forte le labbra sulle mie,come se volesse marchiarmi <<mi fai schifo >>dico passando una mano sulla bocca, enfatizzando l'espressione disgustata
<<non farlo mai più,>>lo minaccio con un dito<<io non sono tua,io appartengo solo ad un uomo e non sei tu!!>> mi tiene ancora bloccata contro il muro
ride << e tu quello me lo chiami uomo? Lo sai Annabelle,sono davvero contento che sia morto bruciato, in quella strada deserta e la cosa assurda è che è morto a causa tua, non dare la colpa al tempo,alla pioggia, al Suv da sfigato, all'auto blu che lo ha sorpassato, ma a te stessa, sei tu che ti sei sentita male,lui stava correndo da te, è solo colpa tua>> quelle parole fanno più male di mille pugnalate,più delle percosse che mi ha dato,più delle bastonate. Ricaccio via le lacrime,tiro su' con il naso, ma non riesco a dire nulla,non posso smentire,non posso dargli torto,se io non mi fossi sentita male,se fossi stata più attenta,Tom probabilmente sarebbe vivo e io non mi sarei di certo trovata qui. <<fa male perdere la persona che ami,vero Annabelle?so esattamente cosa si prova, mi hai lasciato per ben due volte pochi mesi prima del matrimonio,mi hai fatto fare la figura del coglione,mi hai umiliato,sei una persona spregievole,meschina e tanto tanto stupida, forse troppo >> guardo a terra,non voglio dargli la soddisfazione di vedermi piangere ,<<ma nonostante questo,ti amo ancora,ti voglio con me,ti desidero da impazzire>>mi accarezza la coscia destra,un brivido di paura mi scorre lungo le spalle
<< desidero toccare questo stupendo corpo e scoparti fino a farti male,come i vecchi tempi..ti ricordi Annabelle?>>mi sussurra all'orecchio,mentre io singhiozzo,guardando a terra.
<<adesso sei sola, quell'idiota del tuo amichetto non c'è più! Niente e nessuno puó impedirti di stare con me>>
<< non staro' mai più con te>> dico a voce bassa, forse troppo,
<<cosa hai detto ?>>
respiro profondamente <<non ti vorrei nemmeno se fossi l'ultimo uomo sulla faccia della terra,mi fai schifo>>lo guardo negli occhi,la sua espressione cambia<< sei tanto bella quanto stupida!!>> raccolgo tutta l'energia che ho dentro,chiudo gli occhi, alzo la gamba e  faccio partite una ginocchiata perfettamente piazzata sulle parti intime,lo sento gemere dal dolore e inveire contro di me.
Rientro affannata e mi dirigo velocemente in bagno, voglio prendere fiato, cerco di darmi una sistemata quando Danielle entra in bagno, mi fissa con aria di sfida <<non hai perso tempo eh Annabelle?>>Continuo a sciacquarmi le mani senza rispondere, sto ancora pensando a quello che ho appena sentito << ho visto te e Robert che vi baciavate, non hai perso tempo!!>>
<< Robert non mi interessa>>
<< ti avverto tesoro, Robert sta cercando di andare avanti,stai lontana da lui,lo hai già fatto soffrire abbastanza>>
Urta  volontariamente contro la mia spalla,prima di uscire di nuovo.

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<resti a dormire qui?>>chiedo a  Tania,non mi va di restare da sola.
<<certo>>mi sorride, <<ma cerca di non russare>> dice
Le butto addosso uno dei miei tanti pigiami. Alexander dorme sereno dopo la visita di mio padre.
Lo bacio e mi metto a letto, dopo un'ora sono ancora sveglia, mi giro e rigiro continuamente, fisso mia cugina e penso ad un modo per farla svegliare senza che ricada su di me la colpa. Mi metto su un fianco e comicio a soffiare sul viso,ridacchio. Lo facevo spesso anche da bambina,lo ripeto un paio di volte e poi
Sento  finalmente Tania sbuffare << che diavolo vuoi Annabelle?>>
<<non  lo so Tania,ma continuo a pensare sempre la stessa cosa!>>
<<credi davvero che..>>
<<non alzare la voce o svegliarai   
Alexander>>
<<tzè, quel bambino non si sveglierebbe nemmeno se facessimo un concerto rock qui dentro>>
Roteo gli occhi,è vero , come è vero che lei sta cercando di cambiare discorso.
<<notte>>dico delusa
Dopo pochi minuti,accende la abat jour e tira su per sedersi sul letto.
<<pensi davvero che Tom non sia morto?>>
<< adesso si. In realtà ci penso da quando ho parlato al telefono con Jordan, nessuno ha visto realmente il corpo di..TTom>> non riesco nemmeno a dirlo
<< la macchina è esplosa, c'erano solo le macerie bruciate e se fosse solo una messa in scena?>>
Tania sbarra gli occhi << non guardarmi così,non sono pazza!!>>
Prendo fiato
<<Robert ha detto delle cose oggi, cose che non sono menzionate da nessuna parte,in nessun giornale,nemmeno nei verbali della polizia che mi ha inviato Jordan qualche settimana fa>>
<<cosa di preciso ?>>
<<ha menzionato un auto blu che avrebbe sorpassato il Suv di Thomas.>>
Mette una mano sulla bocca
<<credi che possa essere stato Robert?>>
<<si,ha detto che era felice che Tom fosse morto e che merito di provare lo stesso dolore che ha provato lui quando io sono andata via>>
<<è una cosa assurda, non ho parole>>
<<e poi rifletti, Tom che ci faceva in quella strada  deserta? Perché avrebbe dovuto prendere da lì>>
<<be'  da lì accorci molto per arrivare in ospedale>> mi alzo e cammino avanti e indietro per la stanza
<<si , se Tom fosse stato in facoltà..ma c'è una cosa che mi è venuta in mente solo adesso, non so come io abbia fatto a dimenticarmene. Ho cercato di ricordare le ultime ore passate con lui, era in ritardo e nervoso, rileggeva il suo discorso e ho cecato di calmarlo, gli ho preparato io i vestiti da mettere. Quel giorno lui e il Prof Kennet, tevevano una conferenza,in una sala congressi in centro, l' ospedale dista solo pochi isolati da lì, perché mai avrebbe dovuto prendere quella maledetta strada!?!>>

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