Col passare degli anni lavorando duro, dedicandomi alla compagnia e ricevendo promozioni anno dopo anno, il direttore che doveva andare in pensione, mi propose di cedermi il suo titolo. Accettai il posto di lavoro, tanto grata e felice. Una volta diventata direttrice decisi di avere una segretaria, selezionai la più brava che conoscevo nell'azienda. Lei mi aiuta ad organizzare le statistiche, gli aggiornamenti, e tutti i lavori che una direttrice dovrebbe fare.

Mia figlia è diventata un avvocato di eccellenza e si è sposata con il Dr Bradton. Mentre mio figlio è diventato un manager regionale di una azienda chiamata Lunar ed è fidanzato con il manager regionale di trucchi e bellezza.

Mio padre e mia mamma sarebbero stati molto fieri dei miei figli e di noi come famiglia.

«Ma i suoi genitori dove sono?» chiese un giornalista.

«Mio padre morì quando Ileana aveva tre anni e mia madre pochi anni prima che diventai direttrice. La cosa che ricordo e che mi pentirò per il resto della mia vita è che per il mio matrimonio dissi a mio padre» cominciò a piangere «che non doveva venire»

Era mio padre, la famiglia di mio marito lo dovevano conoscere, era una brava persona, umile, gentile con buon cuore. Amava tanto la sua famiglia, ma tanto solo che lui odiava tanto suo padre. Se tornassi indietro non farei mai una cosa del genere, perché la famiglia non si sceglie, i miei genitori hanno deciso di far nascere un essere con tanto amore e io non gli ho dato quell'amore che doveva ricevere in un giorno così importante della mia vita.

«È una donna molto forte e coraggiosa» disse una giornalista commossa.

«La ringrazio» rispose.

Non volevo annoiarvi con la mia storia, volevo solo far capire agli spettatori di casa, specialmente ai giovani che debbano essere grati dei propri genitori, di quello che gli danno e dell'amore che ricevono. Non devono dare niente per scontato nella vita, dare e ricevere amore sempre in qualsiasi momento. I genitori sono le uniche persone che non vi faranno mai e poi mai del male, vorranno sempre il vostro bene. Per gli spettatori adulti invece volevo dire che non si finisce mai di stupirsi dei propri figli, noi insegniamo loro a camminare e loro ci insegnano altre cose che noi diamo per scontato.

I giornalisti si alzarono e applaudirono alle parole di Aileen.

Si alzò e torno in macchina, dove l'autista e i bodyguard lo aspettavano. Entrò in macchina e disse di voler andare a casa.

L'azienda distava 1 ora e mezza da casa sua quindi dovette aspettare fino a quando rientrò dal suo cancello alto 15 metri, seguito da tre bodyguard che controllavano la macchina prima di fare entrare. C'era un giardino con fiori di tutti i tipi piantati, al centro prima di arrivare alla scalinata di casa sua c'era una fontana con una statua di delfino e una sirena che la decoravano. Scese dalla macchina e salì la gradinata, ringraziò l'autista e continuò a salire.

Casa
«Sei stata molto raffinata» disse Ian.
«Hai seguito l'intervista?» chiese Aileen.
«Come avrei potuto mancarmelo?» Rispose.
«Ti amo» disse Aileen
«Anche io Ti amo, però io di più» sorrise baciandola sulle sue labbra.

Ian mi preparò la vasca da bagno. Mentre era dentro la vasca, lui le lavava la schiena con la spugna ed era seduta nella ringhiera della vasca. Cominciò a fissare l'acqua.

Cominciò a ricordare quando era piccola e doveva fare la doccia, la sua mamma la metteva seduta su uno scoglio riempiva un secchio d'acqua. La prima lavata era per mettere il sapone e la seconda lavata era per togliere il sapone. Il sapone a quel tempo non faceva proprio le bolle e soprattutto non aveva alcun profumo.

«Mamma siamo a casa» urlavano in coro.
«Scendo io» disse il marito.

Aileen si lavò, si vestì e scese.
Mentre scendeva le scale dalle sue pareti c'erano i quadri dipinti a mano da lei in persona che decorava le scale.

Vide che erano Ileana con suo marito, i loro bambini ed Andrew con la sua ragazza. Era così felice di vedere i suoi nipoti e i suoi figli. La sua famiglia era completa, si sentiva amata, apprezzata, considerate e soprattutto felice proprio come tanto desiderava sentirsi da piccola.

Fine Storia