38. I biscotti
JENNIFER POV
Dovetti fare appello a tutte le mie forze per non mostrare le mie vere emozioni.
Gli altri non avevano idea del vero rapporto che io ed Haely avevamo, nessuno lo sapeva e così doveva essere.
Mi dovevo impegnare se non volevo fargli capire niente.
"Sei caduto davvero in basso per guardare una come lei" mi sentivo uno schifo. Dire quelle cose su di lei...mi vergognavo di me stessa.
Le stavo gettando addosso tutto quella merda per puro egoismo.
Avevo il terrore che mi scoprisse e così stavo insultando l'unica persona che mi aveva aiutata nel momento del bisogno. Non meritavo il suo aiuto.
"Dai non dire così. Basterebbe che tu le parlassi per capire che è una ragazza stupenda" dio se lo sapevo bene quanto fosse magnifica quella rossa, anzi dire che era magnifica era riduttivo.
Non avrei mai dimenticato quello che aveva fatto per me, sarei stata in debito con lei per il resto della mia vita.
"Il giorno che le parlerò gli asini voleranno" secondo la mia logica volavano già da parecchio, ma lui non lo avrebbe saputo.
"Hai finito?" non avrei nemmeno voluto cominciare.
"No, ma continua" altra bugia. Ne stavo dicendo troppe.
"Lei mi piaceva, non come Olivia, ma comunque la trovavo motlo interessante. Così decisi di invitarla a cena, ma la prima volta non andò a buon fine"
"Come mai?"
"Bhe la colpevole sei proprio tu" disse grattandosi la nuca, era in imbarazzo, ma non ne capivo il motivo.
"Non mi dire che...era la sera della palestra?" mi veniva quasi da ridere, ma dovevo trattenermi. Mangiai l'ennesimo biscotto e lo usai per tapparmi la bocca.
Io e i dolci eravamo una cosa sola.
Inoltre nutrivo un amore particolare per quei cerchietti di felicità.
"Già, credevo mi avesse dato buca..."
"Mi dispiace, non avrei dovuto fare una cosa del genere"
"Dici tanto che non sopporti Haely, ma ti senti in colpa per quello che le hai fatto. Sono confuso" merda!
Le bugie hanno le gambe corte.
Lo sapevo bene, non avevo bisogno che la mia coscienza me lo ricordasse.
Nascondere quel rapporto si stava dimostrando più difficile del previsto.
"Infatti non sono dispiaciuta per quello che ho fatto a lei, ma a Dylan" tentai di metterci una pezza con un ulteriore bugia.
I miei ragionamenti facevano acqua da tutte le parti.
"Oh okay" ringraziai tutti gli dei per avergli fatto credere alle mie frottole.
"La seconda volta invece come è andata?"
"Bene. Sono andato a prenderla e poi siamo andati a cena. Mi sono trovato bene con lei, la serata è passata velocemente" i suoi occhi erano intrappolati in quel viale di ricordi.
Era come se in essi venissero proiettate tutte le immagini di quella serata, potevo quasi vederle anche io.
"Abbiamo fatto una passeggiata, con tanto di gelato, e alla fine l'ho riportata a casa. Prima di andarmene l'ho baciata e, diversamente dalle mie aspettative, non si è staccata, anzi, mi ha lasciato approfondire il bacio" quasi mi strozzai con un biscotto. Quella me la ero persa.
Sembrava una scenetta di quei film romantici che guardavo con una vaschetta di gelato e con il ciclo.
"Dovresti esserne felice eppure lo dici con tono quasi sofferente" mi stava tenendo sulle spine.
Non ero una persona estremaente curiosa però in quel caso chiunque lo sarebbe diventato.
"Ora ci arrivo. Avevo notato un comportamento particolare da parte di Dylan nei suoi confronti, ma all'inizio credevo non fosse nulla di serio.
La sera dopo uscimmo tutti insieme e la salutai baciandola nuovamente. Lei, però, si staccò quasi subito, ma pensai che fosse in imbarazzo dato che mi ero concesso un gesto del genere davanti a tutti" ero sempre più scioccata.
"Appena alzai lo sguardo incontrai gli occhi di Dylan e quello che ci vidi dentro mi lasciò senza parole. Sembrava quasi ferito, probabilmente nell'orgoglio. Gli avevo rubato la sua preda e non gli stava bene" mi dispiaceva per Theo, non aveva capito niente.
Il suo migliore amico non aveva lo sguardo ferito per orgoglio o cose del genere, era ferito perché sarebbe voluto essere lui ad assaporare le sue labbra, ma non lo avrebbe mai ammesso nemmeno a se stesso. Temeva troppo quelle sensazioni per definirle.
"Prima di entrare alla festa Haely mi chiese di parlare e io ovviamente acconsentii. Per fartela breve mi diede palo. Non ci vidi più. La rabbia si impossessò di me come una furia. Mi sentii come con Olivia, ero sicuro che il suo rifiuto fosse dovuto a Dylan. Finii per litigarci e dissi cose poco carine"
"Theo, cosa le ha detto?" era più forte di me, non riuscivo a frenare la mia lingua lunga. Sentivo il bisogno di coprirle le spalle, come lei aveva fatto e continuava a fare con me.
"Okay, l'ho insultata pesantemente e ho fatto lo stesso con Dylan" gli tirai un altro cuscino.
"Hey! Non ti preoccupare che a difendere entrambi ci ha già pensato lei. Dopo avermi letto la vita ha concluso con un bello schiaffo con tanto di schicco" fu inevitabile, un sorrisino di chi la sapeva lunga spuntò sul mio viso. Non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e lo aveva dimostrato fin da subito persino con me.
Era quel tipo di persona che ti portava rispetto solo se tu facevi lo stesso con lei. Potevi essere il papa, ma se le mancavi di rispetto lei non rimaneva in silenzio.
"Tranquilla ridi pure di me, non mi sento minimamente offeso"
"Vuoi un'altra cuscinata?"
"No, direi che due bastano e avanzano" lo ignorai e gliene tirari un'altra.
"E questa per che cos'era?" chiese indignato.
"Non c'è due senza tre" feci spallucce io.
Si portò una mano sulla fronte con fare disperato.
"Quindi ricapitolando hai insultato la ragazza che ti piace e il tuo migliore amico. Ottimo, poi?" un parto sarebbe durato meno.
"Ovviamente Dylan venne a conoscienza di quello che avevo detto alle sue spalle. Volevo sistemare le cose e così gli chiesi di vederci. Finii per fare un macello. Me la presi con lui perchè mi stava portando via lei come aveva già fatto con Olivia.
Stufo di tutti i guai che continuavo a fare mi mandò a fanculo e chiuse con me" per essere quello che aveva sbagliato mi sembrava che avesse raccontato le cose abbastanza oggettivamente, probabilmente se avessi chiesto a Dylan me la sarei "presa" di più con Theo.
Ogni storia era diversa in base al punto di vista da cui veniva raccontata. Ognuno avrebbe spiegato le cose con dei particolari e dei pensieri che avrebbero influenzato la visione di chi ascoltava.
"In conclusione ti sei reso conto di aver fatto una stronzata colossale e ora vuoi rimediare. Giusto?"
"Si, ci voglio provare sul serio, ma ne ho cominate davvero troppe a Dylan e me ne sono reso conto tardi"
"Meglio tardi che mai" era davvero pentito per quello che aveva fatto.
"Non sarà facile, ma ci dobbiamo provare. Come prima cosa, anche se ti sembrerà assurdo, dovrai provare a parlarci. Mi spiego meglio.
Ti devi scusare, devi spiegargli bene tutto come hai fatto con me. Deve capire che ci tieni davvero a sistemare le cose.
Dylan ti ha dato la fiducia una volta e tu l'hai persa, ora o ti giochi bene le tue carte o lo perderai per sempre. Sai come la pensa" per lui una possibilità bastava ed avanzava. Non ne dava quasi mai un'altra.
"E se mi manda subito a stendere che faccio?"
"Sicuramente lo farà"
"Ah, di incoraggiamento direi" non aveva capito.
"No, intendo che anche se con alte probailità lo farà non devi mollare. Tu continua il tuo discorso e assicurati di guardarlo negli occhi, sono l'unica cosa che non mentono mai e lui li sa leggere bene.
Devi fare un ultimo tentativo per un ultimo risultato.
Fatto ciò dovrai dargli del tempo e aspettare. Se vorrà verrà lui stesso altrimenti non avrai modo di riallacciare con lui. Se ti lascia giù dalla sua barca non puoi più tornare su, per lui sei out indipendentemente dal posto che avevi nella sua vita" ero stata forse un po' troppo sincera, ma era l'unico mezzo che conoscevo per comunicare.
"Facile no? Praticamente mi stai dcendo di andare all'inferno, ma senza la certezza di tornare"
"Esatto, hai colpito in pieno" lui era ironico, io no.
Infilai la mano nel sacchetto e mi accorsi che erano rimasti solo pochi biscotti.
"Uffaaaa" pronunciai lagnandomi.
"Adesso voglio capire, cosa ho fatto di sbagliato?" risi nel sentire quelle parole.
"Non sei tu imbecille. Ho quasi finito i biscotti" era una vera tragedia.
La gente faceva delle mega questioni per i propri problemi, ma quelli veri erano questi: finire i biscotti al cioccolato e non averne altri in casa per lo spuntino di mezzanotte o per la mattina dopo.
Come avrei fatto? Ero disperata.
"È una tragedia così grande?" non potevo credere a quello che le mie orecchie erano obbligate a sentire.
"Il cuscino non basta questa volta, ti devo tirare qualcosa di molto più pesante per l'eresia che hai appena detto"
"Oddio, come farai ora senza i biscotti?" chiese fingendosi davvero disperato per me.
"Non sei simpatico. Se non la finisci mi mangio gli ultimi che sono rimasti e ti metto la testa nel sacchetto" il suo era un affronto troppo grave.
"Cosa hanno di così speciale?" io già ero in una situazione critica e lui cosa faceva? Mi prendeva pure per il culo.
"Prima cosa sono dolci e già questa è una ragione più che sufficiente, ma dato che sei tosto ti farò un elenco.
Sono al cioccolato, sono biscotti, migliorano l'umore, sono buonissimi, hanno il cocco dentro, si possono mangiare tranquillamente da soli senza doverli pucciare nel latte, son-"
"Okay, okay. Ho capito. Potresti fare un'intera tesi solo su questi biscotti"
"Assaggiane uno e poi dimmi" volevo vedere se poi mi avrebbe sfottuta ancora.
Non appena lo morse i suoi occhi si illuminarono.
"Visto?"
"Ne posso avere un altro?" ora mi stava a sentire.
"No caro, non li meriti. Li hai offesi, non ne sei degno" prendevo la cosa molto seriamente.
"Sei seria?"
"Mai stata più di così"
Parlammo un altro po' e poi lo accompagnai all'uscita.
"Grazie Jen, non dimenticherò quello che hai fatto per me"
"Figurati. L'importante è che non ti dimentichi quello che ti ho detto.
Poi voglio sapere come è andata, mi raccomando" non appena chiusi la porta rimasi da sola con i miei pensieri, di nuovo.
Spazio autrice
Ciao bellissim*, come state? Spero bene.
Spesso ultimamente mi capita di ringraziarvi, ma sento che non lo faccio mai abbatsanza quindi grazie ancora per tutto.
Piccola informazione: questo è l'ultimo capitolo del mercoledì che uscirà. Pubblicherò solo il lunedì e il venerdì.
Ci sentiamo presto.
Vostra Clari🧡
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