30. Tutta una questione di tempo
DYLAN POV
Più mi ripetevo che dovevo starle lontano e più non lo facevo.
L'avevo vista correre in bagno, ma non ero riuscito a capire subito le sue intenzioni.
Volevo starle vicino, ma dovevo allontanarmi prima di fare altri danni.
Fuori da quel bagno le sue labbra erano state così vicine alle mie. Mi era stato inevitabile non ripensare a quando le mie si erano posate sulle sue.
Volevo assagiarle di nuovo, provare di nuovo quel contatto, quel sapore...
Mi avrebbe mandato fuori di testa, dovevo allontanare quelle idee pericolose.
Finimmo di guardare quel film e tornammo a casa.
Quando scese dall'auto non la salutai e lei fece lo stesso.
🤔🤔🤔🤔🤔🤔🤔
Mi ero imposto di ignorarla e lo avrei fatto. Ci sarei riuscito.
Come tutte le mattine ci ritrovammo davanti al cancello.
Dovevo scaricare un po' di tensione così mi accesi una sigaretta.
"Devi per forza fumare anche alle 8 di mattina?" non le risposi e le buttai il fumo in faccia.
"Megan non hai mai pensato di farlo fuori durante la notte?"
"In realtà no" ridacchiò mia sorella.
Lei sbuffò, ma io la ignorai.
"Dylan possiamo parlare?" era Mindy. Me la ero portata a letto qualche volta, ma niente di che.
Esteticamente era perfetta, ma non andava oltre.
"Non ora"
"Ti ho fatto mille chiamate e non hai risposto a mezza" sapevo cosa voleva, ma non ero disposto a a darglielo. Si scopava chi voleva e quando ne aveva voglia tornava da me.
"Se non ti ho risposto ci sarà un motivo non credi?" notai che intorno a me era calato il silenzio, mi stavano guardando tutti e tre.
Odiavo dare spettacolo così presi Mindy dal braccio e la portai lontana da lì.
"Cosa vuoi?"
"Secondo te? Sono più di due settimane che mi ignori" urlò con la sua voce stridula.
"Non ne ho voglia" si avvicinò e appoggiò le sue mani sul mio torace. Solitamente non mi dava fastidio il suo essere intraprendente, ma in quel momento mi stava urtando parecchio.
"E dai, una cosa veloce"
"Ti ho già detto di no" senza preavviso si alzò in punta di piedi e mi baciò.
"Dylan dobbiamo entr-" avrei riconosciuto la sua voce ovunque.
Mi staccai subito da quel gesto che mi aveva nauseato. Era stato completamente diverso da quello che avevo dato a lei.
Non riuscii a decifrare i suoi occhi, non mi diede il tempo.
La rincorsi, ma era troppo tardi.
Non dovevi ignorarla?
Non ti ci mettere anche tu.
Provai a cercarla all'interno della scuola, ma niente da fare. Doveva essere entrata in classe. L'avrei fermata all'uscita. Mia sorella la portava a casa Jake. Nessuno lo avrebbe saputo a parte noi due.
La mia macchina l'avrei recuperata dopo.
Le lezioni non erano mai state così lunghe.
Prima dell'inizio della terza, qualcuno si sedette al mio fianco. Era Jen.
Dopo quello che aveva fatto non le avevo più rivolto la parola.
A lei ci tenevo. Tra di noi c'era sempre stato un rapporto diverso rispetto a quello che avevo con le altre che, un tempo, mi portavo a letto.
Eravamo amici, ma questo prima che lei si comportasse in quel modo. Da lì per me aveva cessato di esistere.
"Ciao" la ignorai.
"Dylan ti devo delle scuse"
"Te le puoi ficcare su per il culo le tue scuse"
"Personalmente non ci tengo, ma a qualcuno magari fa piacere" dovetti trattenermi per non scoppiare a ridere. Lei era così, spontanea.
"Jennifer sparisci dalla mia vista"
"Non ti sto chiedendo di perdonarmi, ti conosco abbastanza da sapere che per te un torto basta e avanza per cancellare una persona dalla tua vita, indipendentemente da chi era per te.
Voglio solo farti sapere che so di essere stata una stronza colossale e per questo ti chiedo scusa, anche se so che non te ne farai niente. Volevo solo dirtelo"
"Oltre che a me dovresti chiedere scusa a qualcun altro" per l'ennesima volta lei tornò nei miei pensieri.
Appena la nominai il suo voltò cambiò. Aveva un' espressione indecifrabile.
"Lo so. Lei merita molto di più di delle insignificanti scuse...Comunque, se vuoi rifletti su quello che ti ho fetto. Mi raccomando non ti sforzare troppo altrimenti poi il tuo neurone suda. Ci vediamo" non freuentava quel corso con me infatti se ne andò.
Qualcosa mi sfuggiva, a cosa si riferiva con quella frase? Dove voleva andare a parare?
Appena sentii il suono della campanella mi fiondai fuori.
Quando uscii la vidi già avviarsi verso casa sua a passo spedito. Sapeva che l'avrei cercata.
"Dove corri?" le chiesi raggiungendola.
"Il più lontano possibile dall'imbecille che sei" era infastidita parecchio.
"Come mai?" di colpo si fermò.
"Non me lo chiedere, non fare finta di non saperlo.
Ho troppi insulti che si adatterebbero alla tua persona, ma sono così tanti che non riesco a decidermi" prese fiato e tornò alla carica.
"Io davvero non ti sto più dietro. Prima fai il coglione e mi baci, poi mi ignori, poi ti preoccupi per me e poi baci un'altra" fu inevitabile, un sorrisino comparve sul mio viso.
"Sei gelosa?"
"Tu sei completamente fuori. Io gelosa di te? Tatti vedere, ma da uno bravo" ricominciò a camminare.
"Allora come mai hai accentuato le parole sull'ultima frase?"
"Preferisco quando mi ignori o sembri un cubetto di ghiaccio" usare quel tono con lei era stato difficilissimo, ma necessario.
"Ti puoi fermare un attimo?"
"No, per te non sperco nemmeno un secondo" dovevo provare un approccio diverso.
La superai, le bloccai la strada e le impedii di muoversi poggiando le mie mani sui suoi fianchi.
"Togli quelle mani o giuro che te le taglio" dovevo impegnarmi un po' di più.
"So che sei incazzata, ma ascoltami" usai una voce roca a livello del suo orecchio.
"Sono stufa di ascoltarti"
"Non è stato lo stesso. Le labbra non erano le tue, il profumo non era il tuo, gli occhi non erano i tuoi, non eri tu" la guardai negli occhi per farle capire la sincerità delle mie parole.
Dovevo mettermi a nudo di fronte a lei altrimenti non sarei riuscito a fermarla.
Il suo volto era vicinissimo al mio. Mi guardava, ma non parlava.
"Fermami" le dissi ormai al limite.
"E se non lo facessi?"
"Faremmo l'ennesimo sbaglio" si avvicinò un altro po'.
"L'unico errore che è stato commesso è stato il tuo. Mi hai sottovalutata" mi tirò un pugno dritto sul fianco obbligandomi a lasciarla andare.
Non mi aveva fatto male, ma la botta mi aveva colto di sorpresa.
"Non puoi tenermi i fianchi se non sai tenermi testa. Ricordatelo bene" se ne andò lasciandomi lì come un totale imbecille.
HAELY POV
Appena mi allontanai gettai fuori tutta l'aria che avevo trattenuto. Cosa mi stava succedendo?
Mi avrebbe baciata di nuovo, ma cosa peggiore io non mi sare spostata.
Non volevo farlo.
Le sue parole rimbombavano ancora nella mia testa. Poi la sua voce, dio mio.
Quel bacio aveva cambiato tutte le carte in tavola e io odiavo i cambiamenti.
Un botto assordante mi destò dai miei pensieri. Quel rumore...
Corsi immediatamente nella direzione da dove era provenuto quel rumore.
Dovetti tornare indietro rispetto a casa mia.
Due macchine si erano scontrate. Avrei voluto fare qualcosa, chiamare qualcuno, ma non riuscivo a muovermi.
Ero immobile, pietrificata davanti a quella scena.
Qualcun altro ci pensò a fare quello che io non ero stata in grado di compiere.
Dylan chiamò subito i soccorsi.
Non riuscivo a capire chi ci fosse dentro l'auto.
"Haely?" mi voltai nella sua direzione, ma non riuscii a parlare.
"Devo...devo aiutarli"
"Non possiamo fare niente. Dobbiamo aspettare i soccorsi"
Un presentimento negativo si imposessò di me. Dovevo sapere chi ci fosse dentro a quelle macchine.
"Dobbiamo vedere chi sono. Ti prego. Ci avviciniamo solo un po' " piano piano ripresi possesso delle mie azioni.
"Non tocchiamo niente chiaro?"
"Okay" ero davvero disperata.
Accadde tutto a rallentatore.
Dentro alla prima auto c'erano due persone.
Un ragazzo e una ragazza, non due qualunque.
Dylan cadde in ginocchio, io non mi mossi.
Era surreale, non poteva essere vero.
In lontananza sentii le sirene delle ambulanze, ma erano ovattate.
Il mio cuore si era fermato, non lo sentivo più.
Spazio autrice
Ciao bellissim*, questo capitolo è un po' più breve del solito, ma è ricco di avvenimenti.
Non odiatemi per come ho lasciato il capitolo. Spero che vi sia piaciuto.
Se volete ho aperto un account instagram: clarissapyt_
Lì posto un po' di cose inerenti alla storia, ma se avete bisogno di parlare i miei direct sono sempre a vostra disposizione.
Ci sentiamo presto.
Clari🧡
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