Fiamme contro Vento
Enid sta sudando freddo, i due stregoni si stavano girando in torno studiandosi, entrambi con le fiamme ardenti che gli brillavano tra le mani.
"Non vorrete cominciare una rissa magica con il preside ancora dietro l'angolo e sopratutto dentro la scuola, usando il fuoco per giunta!"
Il professor Silivieri fa un ghigno divertito senza mai distogliere lo sguardo da Mercoledì.
"Non c'è da preoccuparsi, questa non è mica una rissa ma solo la prima lezione di Mercoledì, ed ora cominciamo con la teoria"
Enid adesso è ancora più spaventata il professor desso sembra proprio un Addams, con tutta la follia e lo sprezzo del pericolo intrisi nel loro sangue.
"L'elemento del fuoco, scaturisce dalla rabbia, dall'orgoglio e dall'ego, non c'è da stupirsi che sia l'elemento a te più affine, non mi stupirei se mi lanciassi anche qualche saetta."
In una sequenza rapita ed elegante il professore spegne il fuoco tra le sue mani, recita delle parole veloci che Mercoledì riconosce essere in spagnolo ma non le capisce, apre le mani in direzione della giovane strega che non fa in tempo a ragionare una contro mossa che le mani si richiudono e Mercoledì sente il fuoco tra le sue mani spegnersi, primi da cadere a terra con il fiato corto.
"Anche il mio elemento più affine è il fuoco, ma grazie a mia madre ho ereditato una buona affinità con l'aria, lei era una strega eccezionale, la definivano l'incarnazione stessa della magia, però dubito che tu ne abbia mai sentito parlare, la comunità magica Europea e quella Americana non sono esattamente in buoni rapporti"
Mercoledì rialza lo sguardo ed Enid perde un battito, quella rabbia, quel fuoco nei suoi occhi è lo stesso di quando ha quasi raso al suolo una parte del castello.
"Come ti ho già detto questa è una lezione di autocontrollo, tua madre mi aveva già informato dei tuoi elementi e mi ha detto che il miglior modo di provocarti era attraverso la tua compagna"
La luce di un fulmine e pochi secondi dopo il fragore di un tuono riempiono l'atmosfera, fuori dal castello delle nuvole nere ricoprono il cielo e un vento folle piega gli alberi sotto la sua forza, gli studenti di Nevermore lo percepisco, anche i normali capiscono che quella tempesta non è naturale.
"Controllo climatico..... impressionante... Ma il vero potere è nullo senza il controllo"
Le fiamme viola si riaccendono tra le mani di Mercoledì che non aspetta a lanciare lingue di fuoco verso il suo insegnante, che però le estingue senza battere ciglio.
"Cosa c'è, ti sei innervosita perché so il vostro piccolo segreto"
Un altra lingua di fuoco.... Anche questa spenta dal giovane insegnante senza che nemmeno la guardi, il suo sguardo è puntato in quello di Mercoledì, la sua rabbia cresce, il suo orgoglio è ferito e il suo ego vacilla, le sue fiamme non potrebbero essere più pericolose.
"Mercoledì Addams, se vuoi avere il potere, se vuoi innalzarti sopra i normali, se vuoi innalzarti sopra i reietti, SE VUOI INNALZARTI SOPRA IL NOME DI TUTTA LA TUA FAMIGLIA!"
Mercoledì ha smesso con le semplici lingue di fuoco, ora le fiamme scaturiscono libere dalle sue mani e si propagano tutte intorno a lei, ma ancora una volta, il professor Silivieri utilizzando la solo magia dell'aria che creato dei punti di vuoto attorno alla ragazza impedendo alle fiamme e al calore anche solo di intaccare l'ambiente circostante.
"SE VUOI CHE TUTTO IL MONDO TI RICONOSCA, TI RISPETTI E TI TEMA PER IL TUO NOME! SE VUOI CHE IL NOME DI MERCOLEDÌ ADDAMS SUPERI QUELLO DELL0INTERA FAMIGLIA ADDAMS"
Le fiamme diventano ancora più intense e le prime scintille cominciano a sfuggire al controllo del giovane prof e a bruciare l'ambiente circostante. Enid ha sempre più paura, non tanto per se stessa, ma per Mercoledì e sopratutto per le parole del professore, come fa lui a sapere certe cose, Mercoledì gliele confesso in segreto una notte, durante uno dei loro soliti picnic al chiaro di luna, il sogno di Mercoledì, oltre a quello di diventare scrittrice, era quello si elevarsi al di sopra del suo cognome, voleva che le persone non la temessero (i normali) o la rispettassero (i reietti) per quello che la sua famiglia ha fatto, voleva che fosse il nome di Mercoledì ad essere sulla bocca di tutti, voleva dare vita ad una nuova stirpe di quei lei ed Enid sarebbero state le progenitrici, a cui il cognome Addams avrebbe solo fatto da cornice.
Il professore comincia ad avanzare, con un passo lento e deciso senza che le fiamme violacee nemmeno lo sfiorino.
"ALLORA CONTROLLA LA TUA RABBIA, DIMENTICATI DELL'ORGOGLIO E SOFFOCA IL TUO EGO, PERCHÉ SOLO COSÌ AVRAI IL VERO POTERE!"
Mercoledì incrocia lo sguardo con Enid, aveva sentito le parole dell'insegnante ma non ci aveva dato peso finché lo sguardo della sua compagna non gli ha ridato quella lucidità mentale da comprendere totalmente quanto detto dal professore.
La strega che aveva le braccia completamente spalancate le chiude al suo petto stringendo i pugni e nel medesimo istante sia le fiamme che la tempesta scompaiono totalmente. La ragazza ha il fiatone, non si rende conto che il prof le si è avvicinato finché questo non gli mette una mano sulla spalla.
"Bene come prima lezione, ma dovremmo lavorare parecchio sul tuo autocontrollo."
Dopo che Mercoledì gli ha annuito, il prof la superare fino a girare l'angolo, dove si trova davanti il preside.
"Molto movimentate come prima lezione"
"Dovevo capire, lei sa cosa ci faccio qui..."
Il saggio preside annuisce prima di voltarsi e cominciare ad incamminarsi.
"Per questa volta ho tenuto io tutto in sicurezza, ma la prossima volta vedi di svolgere la lezione in un luogo più sicuro."
Mark annuisce e comincia anche lui ad incamminarsi.
"Sarà fatto preside"
Una volta che il preside scomparve nell'altro corridoio ed il giovane si ritrova solo, una lacrima gli solca il viso.
"Mamma...quanto mi manchi"
***
Il prof aveva ormai voltato l'angolo e Mercoledì si sente libera di farsi cadere seduta a terra, erano poche le volte in cui si era sentita davvero impotente, ma la pressione messa dal vedere tutte le sue fiamme estinte con una tale semplicità, le ha fatto capire che per quanto giovane e idiota fosse il suo insegnante, non era da sottovalutare.
Non ha ancora ripreso fiato quando si ritrova avvolta tra le breccia di un lupa mannaro troppo agitato da ricordare la sua forza sovrumana.
"Enid....non respiro."
Enid la allontana con vigore e poi le da un colpo sulla spalla.
"Ahio! E quello per che cos'era?!"
"Era perché sei un'idiota Mercoledì Addams, mettersi a fare letteralmente fuoco e fiamme contro un insegnante, avresti dovuto capirlo che lo stava facendo apposta a provocarti!"
Mercoledì si impettisce, il prof avrebbe potuto provocarla in cento modi diversi ma ha scelto il peggiora.
"Ti ha fissato per tutto il tempo con quello sguardo languido...."
"Sì, è vero mi fissava troppo, ma non era uno sguardo languido o almeno, non mi è sembrato"
Enid distoglie lo sguardo.
"Però ti ha messo comunque a disagio e questo mi basta!"
Mercoledì prende tra le sue le mani di Enid, facendo si che la ragazza porti i loro sguardi ad incrociarsi di nuovo.
"Enid devi capire che il mio amore per te è l'arma più pericolosa di questo mondo"
La giovane Addams si spinge in avanti e poggia la sua fronte contro quella di Enid.
"Allora non mi aspetto di avere molti invitate vivi al nostro matrimonio"
Entrambe le ragazze ridono prima di scambiarsi un tenero bacio.
Enid scatta in piedi.
"Ora forza andiamo! Abbiamo delle pagine da tradurre!"
Anche Mercoledì si alza, in maniera più composta ed elegante.
"Ti ricordo che il preside ci ha tolto i libri e sigillato la biblioteca dei Belladonna.
Enid ghigna malefica e Mercoledì piega il viso incuriosita dalla sua compagna.
"Dovresti fidarti di più della tecnologia"
Enid sblocca il suo telefono mostrando la fotocamera ancora aperta e poi la galleria con alcune delle pagine fotografate.
"Enid quando vuoi se proprio un genio"
La lupa si sporge per un altro bacio, ma rovina quasi per terra quando Mercoledì le prende invece il telefono dalle mani e parte spedita verso la loro stanza.
Lista limiti relazione sottoscritta da Mercoledì Addams e Enid Sinclair
Punto 12: Enid deve limitare l'utilizzo di parole o slang considerati "fighi" o "di moda" dalla società dei giovani moderni.
Angolo autore sfasato:
Per oggi un capitolo abbastanza breve, ma dovete capire che anch'io sono in vacanza e al momento ho più ustioni che pelle sana. Vi aspetto settimana prossima con il prossimo capitolo.
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