CAPITOLO 12 (2/3)

La strada si stava facendo piuttosto lunga, ma ormai che avevamo iniziato, non ci tirammo indietro. "Inutile piangere sul latte versato" mi diceva spesso mia mamma, quando combinavo qualche guaio, tuttavia non mi pentivo di aver preso quella strada di campagna, anzi, era molto piacevole camminare lì, in quel posto. - Sei stanca? - chiesi a Greta, che teneva con la mano sinistra la borsa con i tre panini che ci aveva dato la mamma dei tre ragazzi. Glielo chiesi perché lo sembrava. - Solo un po', ma ce la faccio - rispose. Forse si era ricreduta sul viaggio che stavo facendo, e probabilmente, in quel momento, avrebbe preferito stare a casa, piuttosto che camminare, senza sapere dove stare andando. Anche io lo avrei preferito."E se sarebbe successo qualcosa a mia mamma?" continuai a pensare, e a farmi domande di cui non sapevo una risposta. - Sarai tu a sostituire la Grande Quercia - disse uno, indicando un albero vicino. La strada infatti, si era divisa in due, e in quella a destra, che dava su un vasto prato, notammo un gruppo di circa dieci ragazzi seduti a terra su una tovaglia, che probabilmente, per la presenza di bottiglie d'acqua, di vino e vari cibi, tra cui panini, e frutta, stavano facendo un picnic. Inoltre, ci avrebbero potuto aiutare a capire la strada da seguire per Celvonia. Piano piano, ci avvicinammo, e il gruppo ci notò. - Avete saputo che la Grande Quercia è morta? - domandò uno abbastanza più alto di me, dai capelli biondi, che indossava un paio di jeans, una giacca sopra una maglietta rossa, e delle belle scarpe da ginnastica, credendo che fossimo di quel paese. - Anche voi siete venuti per vedere la quercia che la sostituirà? - continuò, e sembrava fosse abituato a vedere persone aggirarsi in quei dintorni, per vedere quell'albero, verso il quale si era voltato, due metri circa distante dove erano seduti. - In realtà noi non conoscevamo quella quercia... - risposi confuso. - Noi volevamo... - pronunciai, ma mi interruppero poco prima di finire la frase. - Non conoscete la Grande Quercia? Davvero? - spezzò la mia frase un altro ragazzo con un bicchiere in mano, poi guardò gli altri, come se con i soli occhi gli avesse detto qualcosa. - Venite con noi, e ve la faremo vedere: è il simbolo del nostro paese. Non è molto lontana da qui. - continuò. Io e Greta eravamo piuttosto perplessi, se andare o no. Un'ultima occhiata al paese, tuttavia, gliela volevo dare prima di andare via. Ci eravamo stati poco tempo, neanche una mattinata. Domandai a Greta cosa volesse fare lei, e sembrò d'accordo alla proposta del ragazzo.

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