CAPITOLO 10 (3/4)

Greta apparve sconvolta, e forse non aveva mai visto un uomo in quelle condizioni. Il vecchio prese degli occhiali dalla sua tasca bucata dei pantaloni, afferrò il libro che aveva accanto e iniziò a sfogliare le pagine con delicatezza. - Va bene, non mi volete dare dei soldi. Ma qualcosa da mangiare me la date? Ho finito ieri il mio ultimo barattolo di tonno. Qui il cibo scarseggia. - affermò, alzando gli occhi dal libro. Poi li riabbassò e continuò a leggere. Io, stupefatto e dubbioso, guardai a Greta: credo che neanche lei sapesse cosa fare. Alla fine dicemmo che saremmo andati dai nostri amici per chiedere se loro avessero qualcosa da dargli. Il vecchio non ci credette, ma ci lasciò andare. Corremmo verso il camper, sperando di trovare sveglio qualcuno di quella famiglia di contadini che ci avevano aiutato. - Come avete dormito, ragazzi? - domandò Andrea, mentre stava riportando l'ultima tenda rimasta nel camper. - Dove eravate finiti? - continuò. Noi, un po' affannati e preoccupati, spiegammo tutto. - Purtroppo non abbiamo molto nel camper: solo della frutta e verdura. Dite a quel povero vecchietto se vuole una mela. Fate subito però, perché adesso dobbiamo ripartire. Anzi, facciamo una cosa: vengo anche io! - disse. Affagottò due mele in un tovagliolo, e dopo averci chiesto in che direzione si trovasse il mendicante e di dirgli la strada, ci seguì. Lo trovammo di nuovo che dormiva, con il libro sulle gambe, e gli occhiali ancora messi. - Ehm...Vuoi una mela? - dissi, quasi a bassa voce, per paura di svegliarlo. - Chi siete? Ah...Quei due di prima. Avete trovato una moneta? Chi è quello? Cosa avete nel fazzoletto? - rispose, svegliandosi di lampo. Sembrava molto preoccupato, sempre di più. "Chissà da quanto tempo è in questo posto" pensai. - Ti abbiamo portato due mele - affermò Greta. La faccia di Andrea, era più o meno quella che avevamo avuto io e Greta all'inizio: sbalordito, e forse per la paura, immobilizzato. - Mele? Va bene, posale a terra. - rispose - Quanto vorrei...tuttavia...lasciamo stare - concluse con aria di mistero. - Cosa vorresti? - intervenì Andrea, dopo aver preso coscienza. - Bè, signore: vorrei andare a Brus. Lei ci è mai stato? Qui, seduto in mezzo a questa immondizia non posso fare molto e se provassi a camminare, piomberei a terra anche per un leggero venticello. Vuol dire che Dio ha voluto così... - rispose, e gli occhi si persero nel vuoto. - Noi ci stiamo andando. Se vuole le possiamo dare un passaggio. Mancano due orette di strada per arrivare. - - Che Dio la benedica! - augurò il vecchio ad Andrea, che, dandogli una mano, lo aiutò ad alzarsi. Io raccolsi il bastone e il cappello, Greta il libro. Quando ritornammo nel camper, sotto gli occhi spalancati degli altri, ricevemmo diverse domande. Sara non sembrò molto d'accordo a portare quel mendicante con loro, tuttavia, anche lei aveva pietà di quel vecchio, e decise di acconsentire la proposta di Andrea. Lo sconosciuto si sedette in uno dei divani del camper, e dopo aver sistemato due cose, partimmo: il viaggio proseguì. Eravamo di nuovo in cinque seduti sul letto, e io guardai dalla finestra. Qualche nuvola iniziava a comparire e il cielo non assunse un bell'aspetto: presto diventò nuvoloso. Il tempo trascorse piuttosto in fretta, anche se questa volta parlammo di meno, forse per la presenza di quell'uomo misterioso, di cui non conoscevamo nemmeno il nome. Spesso il mendicante alzava gli occhi al cielo, come per paura gli fosse successo qualcosa, poi prendeva il suo libro e continuava a leggere. Altre volte chiudeva gli occhi, cercando di dormire, ma rinunciava e prendeva sempre il suo libro: lo aveva sempre tra le mani, e chissà forse lo considerava un oggetto prezioso come io facevo con il mio amico, cioè il libro a cui avevo dato tale nome. Un semaforo ci fermò per qualche istante, e io ebbi l'occasione di leggere un cartello stradale, che riportava la scritta: Brus a 10 km: mancava davvero poco. Mangiammo tutti una mela e bevemmo un bicchiere d'acqua. In breve arrivammo a destinazione, e ciò fu anche segnalato da un ulteriore cartello e dalle diverse case sparse che iniziavamo a comparire. Successivamente entrammo in paese.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top