«amore. Tocca a me adesso» dico maliziosamente. «vai bambola» risponde guardandomi. Cambio le posizioni, mettendomi sopra di lui. Inizio a entrare in lui con spinte, man mano più forti, tanto che veniamo insieme e ci addormentiamo abbracciati.
Quando mi risveglio, la mia gola è secca. Vado in cucina e prendo due sacche di sangue, una per me e una per Alex. Bevo dalla mia sacca e porto l'altra in camera mia, dove Alex è ancora steso sul letto. Sta dormendo. «Alex» dico. Lui mugugna qualcosa e apre gli occhi. Mi guarda. «ti ho portato il sangue» dico «grazie» risponde avvicinandosi a me. Resto a guardarlo con un sorriso ebete sul volto. «dammi la sacca amore» dice. Mi risveglio e gliela porgo. Lui la prende e ne beve il contenuto. Quanto può essere perfetto. «tu l'hai bevuto?» chiede Alex. «sì, grazie amore» rispondo. «bene. Dai usciamo» dice Alex. Annuisco e vado a prendere l' intimo, per farmi la doccia. Esco dal bagno dopo una decina di minuti, già vestita. Alex vi entra subito dopo.
Anche lui esce tutto vestito, dopo un po'. «andiamo» dico. Annuisce e, dopo che abbiamo preso i rispettivi telefoni, siamo usciti, verso una meta a noi sconosciuta e con il sole che puntava verso di noi, illuminando i nostri corpi.