Mi risveglio nel mio letto, con vicino l'amico di Sam. «cosa è successo?» chiedo un po' intontita. «sei svenuta. Stai bene?» mi chiede lui. «sì. Avrò avuto un calo di pressione» dico. «sì» risponde lui. «allora me ne vado?» chiede lui. Non so cosa dire. Vorrei farlo stare con me. «no. Resta» rispondo. Lui annuisce, per poi cambiare argomento. «quindi tu sei Erika. La sorella di Sam» dice lui. «sì. E tu come ti chiami?» chiedo incuriosita. «Alex» risponde lui. «piacere» dico.
Mi alzo dal letto sotto lo sguardo di Alex e inizio a ricordare tutto. Istintivamente mi giro e guardo Alex. «che mi hai fatto?» chiedo spaventata. Lui non risponde. Mi guarda intensamente. I suoi occhi catturano i miei. Si alza dal letto e mi si avvicina. I suoi occhi nei miei. Mi avvolge con un braccio. Riesco finalmente a parlare. «cosa vuoi?» gli chiedo impaurita. «niente» mi risponde vagamente. «cosa mi hai fatto?» chiedo ancora. «ti ricordi cosa è successo prima di svenire?» chiede. «sì. Ho iniziato a ricordare quando mi sono alzata dal letto» rispondo. «cosa ricordi?» mi chiede Alex. «che tu ti sei avvicinato al mio collo e ho sentito pungere dopo un po'» rispondo spaventata. «hai sognato» mi dice. «ma sento un dolore al collo» rispondo. «a volte quando ci facciamo male nei sogni lo sentiamo anche nella realtà» dice lui. Andai a toccare il collo e sentii colare qualcosa. Sangue?