15.


Louis rimase alcuni istanti a contemplare la chiesa perplesso e, mentre si stava decidendo ad andarsene, fu raggiunto dallo sceriffo Malik.

" Ciao, Louis! Sei stato alla funzione?"

" Sì, sceriffo Zayn. Proprio un Bianco Natale, eh?"

" I ragazzi con le slitte nuove ne saranno felici. Sai dov'è il pastore Wigger?"

" In chiesa. C'è qualche novità?"

" Una cosa strana. Ora ti racconto " ma, prima che potesse farlo, la figura familiare del pastore apparve sulla soglia della chiesa, ancora con la lunga tunica nera, ma senza cotta bianca.

Per un attimo un raggio di luce parve riflettersi sui suoi occhiali spessi.

" Pastore Wigger!" chiamò lo sceriffo avviandosi verso di lui.

Il pastore rientrò invece in chiesa, urtando contro lo stipite della porta.

Era come se la vista dello sceriffo l'avesse improvvisamente terrorizzato!

Zayn e Louis lo seguirono, varcando la soglia appena in tempo per vedere la sua tunica svanire su per la scala del campanile.

" Dannazione!" esplose Zayn. " Si è chiuso dentro. Ma che fa? Scappa da noi?"

Louis provò la maniglia, ma Wigger aveva tirato il chiavistello dall'altra parte.

" Non sarebbe salito lassù se avesse voluto scappare. Non c'è nessun'altra uscita!" disse il medico.

" Scostati dalla porta..." mormorò Zayn.

Era una vecchia chiesa e una poderosa spallata del giovane spezzò il legno intorno al chiavistello.

Un altro colpo e la porta si aprì.

Zayn salì per primo i gradini di legno.

" Pastore, stiamo salendo..." gridò a gran voce.

Dall'alto non venne nessuna risposta.

I due ragazzi raggiunsero la cella campanaria e spinsero la botola sopra le loro teste.

La prima cosa che videro fu il pastore Wigger, steso sul pavimento a forse un metro di distanza.

Era supino e l'impugnatura gemmata di uno stiletto sporgeva dal centro del suo torace.

" Mio Dio!" boccheggiò lo sceriffo. " L'hanno assassinato!"

Dalla botola Louis vedeva l'interno del campanile vuoto e, oltre le finestre, la neve turbinante.

Non sembrava esserci anima viva lassù!

Poi qualcosa lo fece voltare e guardare dietro lo sportello della botola.

Harry era accoccolato là, con un'espressione di terrore sul suo bellissimo viso.

Gli occhi verdi erano sbarrati e lucidi di lacrime, il corpo tremava vistosamente e la spavalderia che l'aveva sempre contraddistinto era sparita.

" Non l'ho ucciso io! " gridò con voce strozzata. " Dovete credermi...non sono stato io! "

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