Le vicende del trio (parte I)
(Vera)
Mantenne la promessa.
***
Dopo la notizia dell' uscita di "Vita e menzogne di Albus Silente", non fu tarda ad arrivare quella dell' elezione del nuovo preside di Hogwarts: Severus Piton, che turbó non poco coloro che sapevano dell' omicidio accaduto nella torre di Astronomia.
Ma questi furono solo i primi di una serie di annunci, evidenziati sulla Gazzetta del profeta con caratteri cubitali, che riempirono di sorprese quell' anno scolastico
Il due settembre fu la volta de "Infiltrazione nel ministero della magia dell' Indisiderabile n. 1" , denominazione attribuita da poco ad Harry Potter, "in compagnia di Ronald Bilius Weasley, figlio di Arthur Weasly, impiegato del ministero, noto filobabbano e di Hermione Jean Granger, attesa alla commissione per il censimento dei nati babbani"
Ad Hogwarts, quest' ultima notizia, fu interpretata come un segnale di rivolta contro i nuovi insegnanti assunti, i Carrow e determinò la riunificazione dell' esercito di Silente, che, all' inizio, interessò ben pochi studenti.
Vera, nonostante i continui avvisi che le comparivano sul falso galeone, datole da Luna l' anno precedente, non volle mai presentarsi agli incontri settimanali: non se la sentiva di stare in compagnia della moltitudine di Grifondoro che ne faceva parte e, poi, non aveva voglia di parteciparvi in quegli orari improponibili che fissavano per cercare di non attirare troppo l' attenzione dei Carrow.
Roxie, in un pomeriggio di fine autunno, la sorprese ad osservare, assorta, la moneta. Vera riuscì a reinserire il galeone nella tasca, prima che lei potesse notarlo
-Ti ho visto Vera; è inutile che lo nascondi- Non era sicura del motivo per cui non glielo voleva mostrare: era dalla prima volta che si era acceso che continuava a conservarlo nella tasca, al sicuro dagli occhi dell' amica.
In realtà, nel profondo, (lei preferiva ritenerlo tanto profondo), c' era quell' ignota ragione che la portava a considerare l' idea di andarci a quegli incontri e, tutto ciò la spaventava; inoltre aveva timore che a Roxie non sarebbe andata a genio quest' idea: Vera avrebbe dovuto trascinare anche lei a parteciparvi perché sapeva che, anche se non lo voleva ammettere, l' amica ci sarebbe rimasta delusa se non l' avesse coinvolta.
Nel tempo, quell' ignota ragione acquisì un nome: Harry Potter. Si sentiva quasi obbligata ad andarci... lui era quello che aveva dato inizio all' esercito di Silente e, sicuramente gli avrebbe fatto piacere che lei avesse partecipato. Ma quando l' avrebbe rivisto? "Può essere tra cinque mesi, come potrebbe essere tra due anni"
-Te l' avevo già detto l' anno scorso- la voce dell' amica, la distolse dai pensieri; si affrettò a cancellare la sua tristezza dal viso -non c' è da tener tanto conto di quella profezia, dai. Lo so che all' inizio avevo detto che era importante, ma non ci pensare. È inutile...-
Vera la interruppe prima che potesse parlare oltre -Ehi, non stavo leggendo la profezia, Roxie-
Lei scosse il capo -Ma non c'è motivo di mentirmi-
-Non ti sto mentendo e, poi, quel foglietto non lo posseggo neanche più- le confidò, abbassando il tono della voce
-Cosa significa che non lo possiedi più? L'hai perso? Ancora?!- esclamò lei isterica
-Tranquilla, ce l' ha Potter. Sono riuscita a darglielo prima che uscissimo dell' Hogwarts Express-
-Perché?- domandò confusa
-Ah, tra l' altro, credo che lui pensi che me lo abbia sottratto di nascosto- disse, incurvando l' angolo della bocca- L' ho messo lì in bella vista, è stato facile-
-Non riesco ancora a capire il motivo-
-Credo... credo che potrebbe riguardargli in un certo senso- mormorò
***
I grifondoro non erano mai stati così agitati come lo furono quella mattina del 21 dicembre. In realtà, Vera si accorse, non erano i soli ad esserlo: gli infiniti gufi e civette sfrecciavano fulminee da una parte all' altra della Sala Grande, distribuendo numerose lettere e giornali a tutti gli studenti, alimentando così la tensione generale.
Neanche il tavolo dei professori non era da meno: la McGranitt, bianca come un cencio, si scambiava occhiate tese con la Sprite, visibilmente rossa in viso; Sibilla Cuman invece, con occhi pazzi, accompagnati dai suoi soliti movimenti teatrali, iniziò a proferire parole disconnesse -Le mie antenate, ooh... cosa direbbero le mie antenate!- facendo un fracasso con i suoi eccentrici braccialetti.
Sembrava letteralmente una pazza -Orgoglio! "Quella vive con le sue sfere di cristallo", "predire morti degli studenti è il suo passatempo preferito"- esclamava scimmiottando dei commenti sgradevoli che probabilmente aveva sentito nei corridoi; Vera era d'accordo con loro -Eh? Ora che mi dite?! L' avevo visto!! L' ho visto appena l' ho visto!!!- concluse mettendosi a ridere da sola e alzandosi dalla sua sedia. Dietro di lei, la ragazza intravide il mezzogigante che cercava di asciugarsi il faccione, grondante di lacrime, usando la Gazzetta del profeta come fazzoletto.
La Gazzetta del profeta.
la Gazzetta del profeta compariva sotto i nasi delle persone e sconvolgeva le loro espressioni. Erano sconvolti tutti tranne Severus Piton che, seduto in silenzio, mostrava assoluta tranquillità.
Doveva leggerla al più presto
Ne individuò una proprio dietro il suo piatto, ma non riuscì mai ad impossesarsene perché Roxie la precedette. Non le sembrò un caso che l' amica avesse afferrato il giornale proprio in quel momento -Dammi qui- le disse con tono autoritario, aprendo il palmo della sua mano
-Ora sto leggendo io- le rispose, stringendosi, se possibile, ancor di più il giornale tra le mani
-Ma pensa- disse Vera, osservando i piccoli scorci della Gazzetta del profeta, non ancora coperti dalle mani dell' amica -Non pensavo che ora si dovessero leggere i giornali al contrario-
Resasi conto della gaffe, lo girò nel verso giusto, dicendo -Ma è una stupidaggine, sai cosa ci scrivono sempre qui sopra-
Le narici di Vera si dilatarono, prima che dette le spalle all' amica e acciuffó un altro giornale velocemente, così che Roxie non potesse rubarle di mano pure quello. Per sua sfortuna, le capitò il Cavillo: "Cadavere di Harry Potter non ritrovato a Godric Hollows. I Mangiamorte hanno nascosto il corpo? O non c' è stato alcun omicidio?
Noi crediamo che..."
Rilesse quelle parole tante volte, senza battere le ciglia, tanto che gli occhi le iniziarono a bruciare e le sembrò impossibile da contenere tutto quel bruciore, ma lei provò comunque a resistere, a non alzare lo sguardo verso Roxie mentre questa sussurrava, nervosa -Può non essere...- si schiarì la voce -Non hanno ritrovato nessun cadavere, quindi...- quelle parole non alleviarono quel bruciore persistente. Anche il cadavere di Alastor Moody non era stato ritrovato ma questo non cancellava la sua morte.
Percepí la mano di Roxie sulla sua e Vera non riuscì a fare altro se non guardarle e a rafforzare la stretta ed a intravedere la Gazzetta del profeta che non mostrava alcun dubbio sulla sua morte.
"Ti prometto che, prima di quel giorno, non morirò"
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