Aaron Dormer
Nome: Aaron
Cognome: Dormer
Età: diciannove anni.
Genitore di Wonderland: Ghiro
Genitore mortale: Leah Moore
Aspetto fisico: Aaron è molto alto e ha un fisico snello e longilineo che gli permette di essere agile e scattante. I suoi occhi color verde pallido sono cerchiati da occhiaie marcate, mentre i capelli disordinati, originariamente neri, sono tinti di un blu profondo, che ricorda il cielo notturno, e contrastano con la sua carnagione chiara. Solitamente indossa felpe scure ed ha al collo una piccola collanina d'argento da cui non si separa mai.
Sapeva di essere figlio del Ghiro: no.
Personalità: sarcastico e sfuggente, Aaron ama causare disordine e caos ovunque vada. Il suo divertimento, sta soprattutto nel provocare gli energumeni che si trova davanti, fino a far perdere loro le staffe, per poi fuggire. Pur essendo stato cresciuto in una famiglia all'antica, non è un ragazzo viziato e, anzi, proverebbe solo disgusto per una persona del genere. Non ha mai avuto un amico, perciò non ha la più pallida idea di come comportarsi con essi e, in sostanza, come relazionarsi con persone a cui tiene.
Storia: Aaron nasce da Leah Moore, figlia del capo di una famiglia in buone condizioni economiche, ma di antiche tradizioni. Da subito il bambino e la madre vengono discriminati dal resto della famiglia, poiché Leah aveva partorito un bambino prima del matrimonio e da un uomo che non si era più visto. Nonostante tutto, il nonno del bambino decide che lui debba essere cresciuto come un Moore, così Aaron cresce nel mezzo di una contraddizione: viene servito ed educato dagli stessi servi e parenti che lo scherniscono alle spalle. La madre è e sarà sempre l'unica a prendere le parti del ragazzo, che svilupperà verso di lei un forte attaccamento. Durante l'adolescenza, Aaron continua a venire educato in casa, ma a lui quel piccolo mondo diventa ben presto stretto. Una notte riesce a sgattaiolare via di casa, senza farsi vedere e si inoltra nei vicoli più bui della città dove ne scopre uno diverso, che lo affascina e lo attrae irresistibilmente: i bassifondi della sua città. Durante quella prima notte, assiste a una rissa tra ubriachi, ma non ne è spaventato, anzi avrebbe voluto unirsi e lottare anche lui poiché quegli uomini, seppur violenti, erano più liberi di quanto fosse mai stato lui in tutta la sua vita. Il ragazzo si addormenta, poi, riparato da dei cassonetti dove lo troverà la madre preoccupata il giorno dopo, ancora addormentato. Da quel momento, Aaron inizierà a vivere più di notte che di giorno, utilizzando la maggior parte del suo tempo per scoprire e visitare ogni singola parte di quell'universo a lui sconosciuto. Si scoprirà anche piuttosto bravo nell'arte del provocare e dell'usare il coltello, abilità molto utili per difendersi da chi volesse fargli del male.
Abitudini:
-ogni giorno alle cinque del pomeriggio, prende il tea con sua madre.
Hobby:
-girare per i bassifondi della sua città, dove aizza le risse tra ubriachi talvolta unendosi anche lui alla lotta;
-tirare di scherma.
Sogni: Vorrebbe poter smettere di dormire per sempre.
Segreto mortale: se passa più di dodici ore senza fare una dormita, si indebolisce. Il corpo e la mente di Aaron sono al loro massimo solo dopo un periodo di sonno, così, nonostante lo odi con tutto sé stesso, deve dormire molto di più delle altre persone. Le occhiaie marcate sono il risultato del suo non voler arrendersi al sonno e alla voglia di addormentarsi, purtroppo i suoi sforzi non hanno portato a nulla se non ad una serie di dormite nei posti e nei momenti più impensabili.
Cosa ama:
-il tea e i dolci;
-le zuffe;
-sua madre;
-l'originalità spontanea.
Cosa odia:
-annoiarsi;
-dormire;
-essere obbligato a fare qualcosa;
-le persone che eseguono ordini senza discutere;
-quando si appisola mentre sta facendo qualcosa di importante;
-quando qualcuno insulta sua madre;
-quando qualcuno ostenta originalità.
Altro:
-O/S: eteroflessibile;
-O/R: demiromantico;
-ha sempre un piccolo coltellino dal manico elaborato con sé;
--sulla schiena ha una lunga cicatrice, risultato di una delle tante risse.
Per MAD, storia a OC di AnnabethWoods_
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