Capitolo 9





«Ti amo.»

La sua voce aveva tremato mentre glielo diceva in faccia. L'unica reazione che suscitò fu una sonora risata; una risata gutturale, brutale.

Alzò gli occhi su di lei; la studiò per un po', a metà tra il concentrato e il divertito, le iridi chiare come pezzi di ghiaccio che la bruciavano. Quegli occhi iniettati di un'espressione folle avevano iniziato a perseguitarla anche nei sogni.

«Tu non mi ami» disse poi, soffiando l'accenno di una risata. Scoprì i denti in un ghigno rabbioso, che lo fece assomigliare a un lupo che sta per avventarsi sulla preda. «Tu» la lama fredda del coltello le toccò la gola, e le sfuggì un gemito di paura, «Hai solo una dipendenza. Una dipendenza da me, da come ti faccio sentire. Ci sono tante cose, di me, che vorresti avere, e che non avrai mai. Ecco perché sei qui – ecco perché non mi temi. Sei come una falena con la fiamma» continuò a fissarla con i suoi occhi infuocati. Rise di nuovo, una risata che riempì il corpo di Aileen di un formicolio insopportabile.

«Sei abituata a soffrire – a essere invisibile» ogni parola era una stilettata. «E con me non lo sei. Non c'è altro» aggiunse. «È un equilibrio fatto di dolore» il coltello le sfiorò la gola in una puntura che avvertì con ogni fibra del suo corpo, «La verità è che hai paura, ma almeno ti senti viva.»

Aileen era pietrificata nel guardarlo, eppure non ne poteva fare a meno. Non riusciva a dire niente; era come se le avesse strappato anche la lingua, oltre che il cuore.

«Non ho paura» disse, con voce tremante.

Lui fece passare la lama sulla sua guancia, in una carezza repentina che le fece piangere lacrime di sangue. «Sì che ce l'hai. La sento. Ed è bellissima.»

Silenzio.

«Ti amo anche io, a proposito» disse poi. «Davvero tanto.»

Sapeva che non era vero, ma non le importava.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top