Non ricordava nulla di quello che era successo la notte precedente.

Sapeva solo che, adesso, Savannah non lo voleva più vedere. Lo aveva bloccato su WhatsApp e basta: non c'era nessun messaggio di addio, nessuna spiegazione al perché di quel gesto. E Savannah non era il tipo che faceva cose senza senso e senza nessuna spiegazione. Si sforzò di ricostruire le immagini della festa: lui e Savannah erano stati tutto il pomeriggio ad allestire la palestra – esattamente come le aveva promesso – e poi lei era rimasta a dormire a casa sua, come al solito.

Poi c'era stata la festa. Musica, luci verdi, la palestra sovraffollata. Odore di alcol, di pelle sudata, di teste svuotate dai pensieri. Savannah che ballava con le sue amiche, lasciandolo agli angoli. Lasciandolo agli angoli della scena, a guardare.

E poi quella ragazza.

Aileen.

Gli si era avvicinata, guardandolo con gli occhi arrabbiati di chi ti sputa in faccia il rancore senza rimorsi. Avevano parlato; immagini sfocate gli baluginavano in testa, come diapositive nascoste nel retro della sua scatola cranica. Erano piene di sfumature, però, e non avevano una conclusione. Andavano avanti senza senso, c'erano troppi buchi.

Era successo qualcosa – qualcosa che gli mancava. Doveva essere successo qualcosa, perché adesso non si sentiva più lo stesso, Savannah lo aveva bloccato su WhatsApp senza nemmeno un messaggio che lo spiegasse, e la sera prima era un gigantesco buco nero.

Capelli biondi e occhi chiari che lo guardavano. Vicini, che sprofondavano nei suoi come qualcosa di inarrestabile. Come quando un sasso cade in un pozzo e si sente il suono di quando tocca il fondo.

Afferrò il cellulare e chiamò Savannah. Il cellulare squillò a vuoto, squillò, squillò.

James sentì le mani prudere per la rabbia.

Appoggiò l'iPhone sul comodino con calma, ancora avvolto nelle lenzuola. I suoi occhi blu si fissarono nel vuoto, in un punto imprecisato sul soffitto. Lo distrasse il rumore di una notifica, che si insinuò nella sua testa come la punta di uno spillo.

Savannah:

Non chiamarmi. Mai più.