Le guardie stavano per arrestarla quando Orecchiedoro si tolse il mantello e alzò i capelli per mostrare a tutti i doni delle Fate. 

«Chi ama i Venti mi donò orecchie per sentire la verità.»

Tutti tacquero tranne il Principe che domandò: 
«Perché ti nascondevi?» 

«Sette anni fa la mia famiglia mi rinchiuse nella Torre d'Avorio a morire di fame.»

Piccola la squadrò e le parlò ma, come sempre, lei non la udì.

«Hai sentito le accuse della principessa?» domandò l'uomo.

«A parte la Natura, la tua è l'unica voce che odo sempre.»

Orecchiedoro fronteggiò Piccola: 
«Mi hai imprigionato e hai vissuto la vita al mio posto nella menzogna. Ora non puoi più farmi del male.»

Per tutta risposta, la sorella rubò un pugnale a una guardia e le tagliò le orecchie.

Il Principe si chinò a raccogliere i doni d'oro delle Fate e, quando fece per riattaccarli alla testa della ragazza, Piccola alzò di nuovo il pugnale e gli trafisse il cuore.