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Prima che questa storia inizi, abbiamo una piccola premessa da fare: è una parodia (che scoperta eh? Immaginiamo che nessuno lo avesse capito dalla presentazione 😂). Comunque, tornando alla nostra premessa, vi vogliamo avvisare che tutti gli errori, dai tempi verbali a quelli di battitura, sono voluti (e non sapete la fatica che abbiamo fatto a scrivere appositamente così male). Speriamo che la parodia vi piaccia. Ci raccomandiamo di votare e di commentare (come le vere storie vogliono) e di farci sapere se vi piace.
Ah, last but not least, ultimo may non meno importante, non ci saranno note da parte delle autrici a fine capitolo (ma qualche foto si, perché non fa mai male).
Bascini e cuoriscini a tutti piskelletti ❤️❤️

Mi presento, sono Speranza Fabbro, ho 17 anni e vivo a Camacicci. Questa è la mia storia.

Era la mattina del mio primo giorno di scuola nella città dove sono costretta a vivere dopo la morte dei miei genitori. Vivo con mia zia e mio zio da ormai 10 anni, e la vita con loro non era il massimo per una diciassettenne come me. Ma procediamo per gradi.

Quella mattina non ne volevo sapere di alzarmi, ma la zia viene in camera a chiamarmi perché dovevo andare a scuola. Il primo giorno del mio ultimo anno.

"Speranza forza alzati. Sono le 7 in punto, il sole è già alto in cielo e tu sei quasi in ritardo." mi fa notare.

Mal volentieri mi alzai da letto e mi precipito in bagno, tolsi il mio caldo pigiama e mi infilati in doccia. Amavo la sensazione delle gocce di acqua calda sulla mia pelle al mattino. Presi il mio bagnoschiuma al lampone comprato all'eurospin ed iniziai a massaggiare, facendo crescere la schiuma su tutto il corpo, mi sciacquai e presi lo shampoo ai mirtilli comprato alla Lidl procedendo nel lavarmi i capelli. Una volta finito mi sciacquai ed esco. Avvolsi il mio corpo in un telo bianco e morbido e feci lo stesso, con un altro asciugamano, con i capelli. Uscii dal bagno e tornai in camera per indossare l'intimo, un completo di pizzo bianco, e i vestiti scelti la sera prima: un paio di short in jeans e una canotta nera con la stampa di una rosa rossa sulla pancia. Indossai i calzini bianchi e tornai in bagno ad asciugarmi i capelli, decisi di tenerli naturali e di fare una coda di cavallo alta, per poi passare al trucco. Non amavo truccarmi così misi solo un po' di mascara, di matita nell'interno occhio, matita per le sopracciglia, blush, illuminante ed un lucidalabbra alla fragola, non volendo sembrare un pagliaccio.

La mia migliore amica, Destina, mi manda un messaggio per avvisarmi che era già sotto casa mia, era venuta a prendermi perché io non avevo ancora la patente, e neanche una macchina, non potevamo permettercela con il misero stipendio di zia, che lavorava come lavapiatti in un ristorante della città.

Scesi le scale e salutai zia con un bacio sulla guancia, zio invece stava ancora dormendo, come tutte le mattine. Presi il mio zaino e le chiavi di casa ed uscii chiudendo la porta. Corro nel vialetto di casa, ero eccitata di rivedere la mia migliore amica e farmi raccontare tutto sulla sua estate.

"Hey" la salutai aprendo lo sportello e salendo in macchina.

"Hey bellezza! Allora pronta per il primo giorno di scuola?"

"Come sempre no!"

"Dai, questo è il nostro ultimo anno. Ci divertiremo e passerà in un baleno!" una volta dentro la panda 4x4 rossa di Destina, chiudo lo sportello. Guardo il paesaggio fuori dal finestrino, sentendomi come una di quelle ragazze dei video musicali, senza nemmeno accorgermi che eravamo già arrivate a scuola. Scendiamo dalla macchina, e immediatamente mi passò accanto un ragazzo, porgendomi un volantino.

"No guarda non sono interessata" dico sventolando la mano in aria.
"Tranquilla non sono un testimone di Genova . Volevo solo invitarti alla festa di inizio anno. Gli sorrisi prendendo il volantino che aveva in mano.

QUESTA SERA FESTA IN VIALE EUROPA, ACCORRETE IN NUMEROSI!

"Comunque mi chiamo Giovanni Chiedi, piacere." il ragazzo mi porse la mano, ed io non ci metto tanto a stringerla, notando solo in quel momento quant'è bello.

"Mi chiamo Speranza Fabbro, il piacere è tutto mio."
"Allora stasera ti aspetto?" domanda il ragazzo speranzoso. Quasi mi persi nei suoi occhi marrone chiaro, quasi ambrati.

"Certo, a stasera!" gli dico mentre la mia migliore amica mi trascina da lui.

"Spery ma che fai?!" mi domanda quasi urlando, trascinandomi verso l'ingresso della scuola.
"Che succede?"
"Sai chi è lui?" scossi la testa, non capendo quale sia il problema.
"Lui è Giovanni Chiedi, il trapparo della scuola. Devi stare lontana da lui... Altrimenti finisci nella sua macchina a fumare erba ed ascoltare la Dark Polo Gang. I tipi come lui sono pericolosi." Mi portai una mano alla bocca. Quelle informazioni erano troppe da assimilare, ed io mi sento quasi svenire.
E pensare che lo avevo trovato un ragazzo carino. Ma solo in quel momento, girandomi, lo vidi da lontano. Aveva i pantaloni col cavallo basso, praticamente alle ginocchia, una felpa dell'adidas, degli occhiali da sole rosa ed un cappellino della nike. Inoltre le sue air force davano un tocco in più al suo stile.
Forse Destina aveva ragione, devo stare lontana da quel ragazzo, ma la voglia di conoscerlo era troppa.

  Cara Delavigne è Speranza Fabbro

    Shawn Mendes è Giovanni Chiedi
  

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