Capitolo 4

La mattina seguente Claxy si svegliò pieno di lividi e con il corpo ancora dolorante. Notò immediatamente che la finestra era chiusa. Cercò di alzarsi dal letto, ma era troppo debole e non ci riuscì. Proprio in quel preciso istante Owl entrò nella stanza con un vassoio in mano, che posò successivamente sul comodino.

- Buongiorno Claxy! Spero tu abbia dormito bene.

- Owl, che ci fai qui di mattina? Non eri il guardiano della notte?

- Semplice. Lavorando solo la notte, mi resta un sacco di tempo libero durante il dì.

- Ma come fai a dormire?

- Noi guardiani dormiamo solamente due ore. Quindi una volta che si è svegli; ci si annoia più facilmente, almeno fino al tramonto.

- Accidenti!

- Se vuoi ti ho preparato la colazione!

- Non sapevo che tu fossi in grado di cucinare.

- Me la cavo abbastanza.

- In realtà non sarebbe riuscito a fare nulla senza il mio aiuto indispensabile- aggiunse lo scoiattolo.

- Hai solamente riempito un bicchiere d'acqua...

- E ti pare poco? È stata una faticaccia!

L'animaletto salì sul letto del bambino.

- Ciao! Tu devi essere Claxy. Il mio nome è Cristian Albert Cornelius Smiters.- disse con un accento inglese lo scoiattolo.

- Non è vero! Si chiama Ghianda ed è uno scoiattolo notturno- dichiarò Owl

- Uffa...

- Ciao Ghianda! È un onore conoscerti!- disse Claxy sorridendo.

Tale sorriso venne poi ricambiato da Ghianda.

- Beh... Forse è meglio spalancare le finestre e far entrare un po' d'aria.

- OWL, ASPETTA!- urlò Ghianda- POTREBBE ESSERE PERICOLOSO...

Owl aprì le finestre, ignorando le parole di Ghianda.

Sapeva molto bene che non poteva restare esposto alla luce del sole. Il suo corpo sopportava a malapena la lieve luce dell'alba o del tramonto.

Se fosse venuto a contatto con il sole sarebbe potuto andare incontro a delle conseguenze orribili...

Per fortuna il cielo era completamente coperto dalle nuvole e si preannunciava un temporale.

- Aspetta... tu lo sapevi!- dichiarò l'animaletto.

- Me lo aveva detto Cloud- disse il giovane guardiano.

- Ma vai a quel boschetto pieno di rovi appassiti!

- Strano modo per mandarmi a quel paese!

- Mi hai fatto preoccupare!

- Da quando ti importa di me?

- Che razza di domanda è? Da quando ti ho conosciuto...

Il viso di Owl si incupii, mentre il suo sguardo era rivolto verso la finestra senza che guardasse un punto preciso.

Claxy se ne accorse e preoccupato gli chiese:

- Owl, è tutto apposto?

Owl accennò un sorriso alquanto malinconico.

- Tranquillo! È solo un po' di malinconia...

- Mi dispiace, non avrei dovuto fartelo ricordare...

- Ghianda, non devi essere dispiaciuto! Anzi penso che quel giorno tu lo abbia migliorato.

- Cosa è successo quel giorno?- chiese il bambino.

Owl raccontò quella storia dolorosa del suo passato.

"È successo molto tempo fa, quando non ero ancora un guardiano.
Sembrava un giorno come tutti gli altri.

Ricordo che il cielo era completamente coperto dalle nuvole.

Io e mia sorella, Devy, stavamo giocando su un prato accanto ad un bosco. Ad un certo punto decidemmo di giocare a nascondino. Così mentre lei era intenta nella conta, mi nascosi su un albero del bosco. Dall'alto potei scrutare una radura.
Vidi i miei genitori che stavano parlando con un uomo.

Ci fu una lunga discussione... Poi l'uomo prese quello che mi sembrava un fucile e sparò due colpi.

Vidi i miei genitori cadere a terra... Erano morti!

Inseguito giunsero i guardiani supremi che, invece di combattere contro l'aggressore, gli diedero un sacchetto pieno di monete d'oro.

- Hai fatto un lavoro impeccabile!- rispose il loro capo - Ora vai in città prima che qualcuno ti veda.

Lui obbedì e se ne andò col malloppo.

La mia gemella uscì dal bosco e si ritrovò nella radura. Vide i corpi dei nostri genitori senza vita e scoppiò in lacrime. Quei bastardi si misero a consolarla. Le avevano fatto credere che la colpa fosse di un cacciatore che aveva pensato fossero degli animali.

- E dov'è Owl?- chiese la piccola Devy.

- Credo che sia scappato... Non ti preoccupare ci penseremo noi a te, Guardiana del Dì.

Se ne andarono senza lasciare traccia, allontanandomi sempre di più dall'unico componente rimasto della mia famiglia.

In quel momento mi misi a piangere...

Un po' per tristezza, un po' per il dolore della perdita e soprattutto per odio.

E proprio quell'odio prese il controllo della mia mente, risvegliando una parte di me che non conoscevo.

Sentì dentro di me una specie di sete... Sete di vendetta. Ero diventato folle, non ragionavo lucidamente.

Scesi dall'albero e mi misi a cercare i colpevoli, ma non li trovai.

- CODARDI! VENITE FUORI!- gridai come un disperato.- SO TUTTO! AVETE UCCISO I VOSTRI STESSI SIMILI!

- Ragazzino va tutto bene?- disse lo scoiattolo.

- BENE? I MIEI GENITORI SONO APPENA STATI UCCISI DAVANTI AI MIEI OCCHI, SENZA ALCUNA PIETÀ DA DEGLI SPORCHI GUARDIANI. MA STA PUR CERTO CHE LA PAGHERANNO PER I LORO CRIMINI! LI UCCIDERÒ IO CON LE MIE STESSE MANI E...

All'improvviso le nuvole sparirono e venni illuminato dalla luce della luna. Tutti i miei pensieri di vendetta svanirono all'istante.

Era come se la Luna mi stesse aiutando.

Scoppiai nuovamente in lacrime.

- Mi dispiace...- disse Ghianda

- Non ho più nessuno! Hanno ucciso i miei genitori e portato con loro mia sorella. Sono solo...- gli risposi

- Non sei solo! Vieni con me! Ti faccio conoscere una persona.

Ghianda mi portò in una casetta nascosta nel bosco. Aprì la porta ed entrai. Vidi dei ragazzi e un uomo molto alto e possente che mi si avvicinò e mi parlò.

- Qual è il tuo nome?

- Il mio nome è Owl, signore!- risposi timidamente.

- Il figlio di Solar e Soir?

- Sì, signore! Oh almeno lo ero.

- I guardiani rivali hanno ucciso i suoi genitori e hanno portato via la sua gemella.- dichiarò Ghianda.

- È la verità?

- Sì, signore!

Lui mi prese e mi abbracciò. Io lo ricambiai volentieri.

- Se vuoi puoi stare con noi.

Gli altri ragazzi si avvicinarono, appena il guardiano fece loro un segno.

- Loro sono Tarik, Lune e Yume. Poi lo scoiattolo si chiama Ghianda. Infine il mio nome è Dark e sono un caro amico di tua madre.

- Vi ringrazio."

- Accidenti!- esclamò Claxy- Io non immaginavo che fosse così triste il tuo passato...

- E come avresti potuto? Il passato è storia ormai. Ora mangia qualcosa, dopo ti riposerai un po'! Sei troppo debole per andare a scuola.- Disse Owl.

Continua...

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Ci vediamo alla prossima 👋

Angela 💜

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