capitolo 1

-Aiuto! Vi prego aiutatemi!

Ma a quel richiamo non venne nessuno...

Però una domanda sorge spontanea!

Chi è che stava urlando? E perché?

Il suo nome è Claxy. È un bambino di dodici anni. Appare piccolo e magro, con i capelli castani, gli occhi verdi e la carnagione chiara.

La sua vita è stata sconvolta a causa di un incidente, nel quale ha perso entrambi i genitori, e così è stato affidato alla crudele zia, Grimilde.

Essa era tutto sommato una bella donna: alta, giovane e magra. Anch'ella aveva i capelli castani, ma, a differenza del bambino, i suoi occhi erano di un grigio spento e proprio da essi potevi capire all'istante la sua perfidia.

Lo aveva sempre considerato come un peso. Nonostante il bambino eseguisse alla perfezione ogni suo ordine, lei lo maltrattava talvolta picchiandolo e insultandolo senza un apparente motivo.

Purtroppo a scuola le cose non erano migliori. Era preso di mira dai bulli, non tanto per il fatto che andasse bene a scuola, ma perché era orfano. Lo sappiamo tutti! I bambini a volte possono essere più crudeli di quanto possiamo pensare!

Era un pomeriggio d'autunno. Claxy stava tornando a casa, dopo essere andato alla biblioteca per studiare, quando ad un tratto il suo cammino venne interrotto proprio da quei bulletti.

-Hey ragazzi, guardate chi c'è!- disse uno di loro -Claxy! Vai a casa dai tuoi genitori? Oh giusto tu sei orfano!-

Nonostante sentisse i loro insulti, Claxy cercò di ignorarli e di continuare per la sua strada. Ad un certo punto il più grande di loro lo prese per il colletto della maglietta e gli chiese:

-Dove credi di andare?-

-A casa- rispose il bambino con un lieve filo di voce - Mia zia mi starà cercando!-

- Oh no! Tu vieni con noi adesso!

Lo presero e lo portarono nei pressi di un boschetto fuori dal paese.
Lo picchiarono talmente tanto che faceva fatica persino ad alzarsi.
Poi lo abbandonarono lì, fregandosene di lui.

Ormai era calata la sera. La luna regnava nel cielo, acclamata dall' ululato dei lupi.

Claxy era accasciato a terra. Riusciva a muoversi a malapena.
Cercò di alzarsi aiutandosi con un albero.
Camminò a lungo per trovare una via d'uscita, ma finì per perdersi. Così capendo di non potercela fare si fermò.
Era stremato e infreddolito.

Inizio a piangere e ad urlare, sperando che qualcuno venisse ad aiutarlo.

-Aiuto! Vi prego aiutatemi!-

Ma a quel richiamo non venne nessuno...

Oh almeno così sembrava.

Infatti, quando aveva quasi perso le speranze, gli si avvicinò un ragazzo alto e magro. Aveva la carnagione molto chiara, degli occhi celesti e portava i capelli corti e blu. Indossava dei pantaloni grigi, un mantello scuro con una spilla a forma di stella.

-Hey piccolo, che ci fai qui tutto solo?- chiese il ragazzo -Ti sei perso?

-Sì- rispose Claxy un po' preoccupato.

-Tranquillo non ho intenzione di farti del male! Ti puoi fidare di me!

-Chi sei?

-Oh che sbadato! Non mi sono nemmeno presentato! Comunque piacere! Il mio nome è Owl e sono il guardiano della notte. E tu?

- Mi chiamo Claxy!

-Allora Claxy che cosa ci fai di notte in un posto come questo?

-Dei bulli mi hanno portato qui. Poi mi sono perso cercando di uscire.

-Oh mi dispiace! Se vuoi ti posso aiutare!

-Davvero?

-Certo! Coraggio seguimi!

- Ahia! Aspetta!

-Che succede?

-Non riesco ad alzarmi!

-Non c'è problema!

Detto questo, Owl prese Claxy in braccio e i due si diressero verso l'uscita dal boschetto.

Dopo poco tempo si allontanano da quel luogo e si diressero verso il paese di Claxy.

Una volta arrivati, Owl lasciò il bambino davanti alla porta della sua casa.

-Bene! Eccoci arrivati!- esclamò il ragazzo più grande -Ora devo andare!

-Dove vai?- chiese il bambino.

-Ovunque ci sarà bisogno d'aiuto! Spero di rivederti presto!

Detto questo il guardiano sparì nel nulla.

Claxy entrò in casa e si prese l'ennesimo rimprovero dalla zia.

Non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo. Aveva ancora molte domande da porgli.

Nonostante fosse ancora pervaso da questi pensieri riuscì a dormire tranquillamente.

Nel frattempo Owl era ritornato in quel boschetto.
Se ne stava tranquillamente seduto su un albero, quando all'improvviso gli si presentò davanti una ragazza.

Era alta e magra. Indossava un abito giallo, ai polsi portava dei bracciali dorati e al collo una collana con un ciondolo a forma di sole. I suoi capelli lunghi erano biondi e arancioni. Mentre i suoi occhi erano come quelli di Owl, ovvero celesti.
I due ragazzi erano molto simili tra loro, nonostante il differente colore di capelli e nell'aspetto fisico in generale.

-E tu che ci fai qui?

Continua...

Ciao a tutti 💜

In teoria doveva essere un compito che ci aveva dato la prof di Geografia (non fatevi domande), però la storia mi è piaciuta ed ho pensato di pubblicarla.

Spero che l'abbiate apprezzata anche voi! Perdonatemi se saranno presenti errori di scrittura! 😅

Volevo ringraziare KitaAchab, che mi ha aiutata per la scelta dei nomi😂

Detto questo vi saluto e ci vediamo al prossimo capitolo.

Angela 💜

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