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Metto un jeans strappato e un maglione nero. Raccolgo i capelli in una treccia ed esco di casa.
Busso alla porta di casa di Alessandro. Lui vive da solo. Quando viene ad aprirmi indossa solo i boxer. Il suo fisico è scolpito alla perfezione.
"Ti sei dimenticato che...che..." balbetto con la bocca asciutta.
"Non me ne sono dimenticato" sorride.
Andiamo in camera sua, e mi siedo sul suo letto.
"Qualcosa non va?" fisso le sue labbra mentre parla, quelle sue labbra tentatrici e carnose... devo smetterla sono fidanzata...
"Nono sto benissimo non si vede" rispondo velocemente mordendomi un labbro, lo faccio sempre quando sono nervosa.
Mi solleva il mento con un dito in modo che io lo guardi "Ehi sai che a me puoi dire tutto" sussurra a pochi centimetri dalla mia faccia. Abbasso lo sguardo poi mi avvicino a lui, sento il suo respiro sulle mie labbra. Sfioro le mie labbra sulle sue.
Schiude le labbra e ricambia il bacio. La sua ha un sapore strano, nuovo e la sua lingua calda scorre sulla mia.
Mi sento avvampare dentro, una sensazione nuova per me, che non avevo mai provato.
Mi attira a sè prendendomi per i fianchi e si sdraia sul letto senza smettere di baciarmi, appoggio le mani sul suo petto ritrovandomi sdraiata su di lui. Allontana le labbra dalle mie e io soffro alla perdita di quel contatto, ma prima che possa lamentarmene le sento sul collo. Mi afferra per i capelli per farmi sollevare il mento e continua a baciarmi sul collo, sulla gola. Sfiora la clavicola con i denti e inizia a succhiare delicatamente la pelle. Non ho mai baciato nessuno così, neppure Luigi.
Luigi!
"Alessandro fermati..." ho la bocca secca.
Si ferma. Vorrei continuare ma sembrerebbe sbagliato.
Mi allontano da lui, non riesco a non fissare i suoi muscoli, poi poso gli occhi sui suoi boxer. Arrossisco e distolgo lo sguardo.
"Scusa" farfuglia.
"No è stata colpa mia...ti ho costretto a baciarmi"
"Avrei potuto fermarti" dice con un ghigno.
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