•26

Siamo appena arrivati al ballo della scuola. Cerco subito Luigi con lo sguardo. Lo trovo subito. Sta ballando. Mi avvicino, non è da solo, sta ballando con Federica.
Trascino Ale in pista e ci piazziamo vicino a loro.
Inizia un lento. Appoggio la testa sul petto di Alessandro e gli metto le braccia al collo, lui mi cinge la vita con le braccia.
Verso la fine del lento Luigi e Federica si baciano. Non ci credo.
Mi sposto tra le coppiere in pista e mi siedo al bancone del bar. Alessandro mi segue.
"Non pensare a quel coglione" mi dice sorridendo soddisfatto.
"Non posso" ribatto acida trattenendo le lacrime.
Senza aggiungere un'altra parola mi giro verso il barista.
"Red bull e vodka a fragola" ordino.
"Ehm... Tu non puoi bere sei minorenne..."
"Non mi interessa"
"Problemi d'amore?"
"Forse"
"Aspetta tu sei la ragazza..."
"Ma si certo tu sei quello del McDonald... Lorenzo giusto?" lo interrompo.
"Si"
"Scusa non ti ho contattato perché ho perso il fogliettino, comunque io sono Sofia" sorrido.
"Beh il mio turno è finito vuoi venire a mangiare una pizza con me"
"Okay... Ma non sono troppo elegante per una pizza?"
"Sei stupenda"

-

"Quanti anni hai?" mi chiede il mio nuovo amico.
"14, tra una settimana 15, tu?"
"17"
"Pensavo fossi più grande"
"Lo stesso per te"
"Che scuola vai?"
"Non vado più a scuola"
"Per questo lavori al McDonald?"
"Beh non solo lì"
"Come mai non vai più a scuola?"
"Vari motivi"
Arrivano le nostre pizze.
Mentre mangiamo continuiamo a chiacchierare, poi si ostina a pagare.
Ora siamo in macchina. Appoggio la testa al finestrino.
"Dove mi porti?" chiedo guardando la strada.
"In un bel posto"
Poco dopo ferma la macchina. Scendo e il vento gelido mi attraversa fin dentro le ossa.
Lorenzo se ne accorge subito e mi abbraccia da dietro.
"Ti piace questo panorama?" mi sussurra all'orecchio.
Annuisco guardandomi intorno. Siamo su una collinetta da dove si vede tutta la città, si vede anche il mare, è un panorama stupendo, specialmente ora che è notte.
Mi fa girare verso di lui cingendomi la vita.
"Sei più bella tu" mormora avvicinando il suo viso al mio.
"Non è vero" sto arrossendo, lo so.
"Si invece" sorride e mi bacia. La sua lingua fa movimenti lenti, dolci. Metto le mani tra i suoi capelli morbidi e lui mi prende il viso come ad impedire che le mie labbra si stacchino dalle sue. Si stacca da me e mi mordicchia il lobo dell'orecchio.
"Mi ridai il tuo numero?" chiedo.
"Subito" mi prende il cellulare e si registra <amore>.
"Amore?" ridacchio.
"Beh si... siamo fidanzati giusto?" si mette una mano dietro la nuca.
"Si scemotto" gli lascio un bacio sulle labbra.
"Vuoi venire a casa mia?" sorride.
"Okay"
Mentre siamo in macchina invio qualche messaggio.

A: Mamma
Mamma dormo a casa di un'amica a domani

A: Ale❤️
Scusami... Spero ti stia divertendo al ballo, devo raccontarti delle novità a domani❤️

A: Luigi🔐
Ho visto con piacere che hai una nuova fidanzata. Dimenticati di me.

"Siamo arrivati" mi informa mettendomi una mano sulla coscia.
"Scusa ero impegnata a scrivere"
"Fa niente"
Scendo dalla macchina e lo seguo nella casa di fronte. Non riesco a vedere molto, è tutto buio.
"Vivi da solo?" chiedo sussurrando.
"No"
"I tuoi non si arrabbiano se porti sconosciute a casa?"
"Uno non sei una sconosciuta sei la mia ragazza" scandisce bene le ultime due parole "e due fino a mercoledì i miei non ci sono"
Saliamo le scale e dopo essere entrati in una stanza finalmente accende la luce.
Si toglie la maglietta e i jeans gettandoli a terra e si butta sul letto. Io resto lì in piedi.
"Vieni qui" mi dice battendo la mano sul letto.
"Non ho il pigiama e non voglio dormire con questo vestito"
"Puoi dormire in reggiseno e mutande"
"Ho vergogna" sussurro arrossendo.
"Hai vergogna del tuo ragazzo?"
Ha ragione non devo vergognarmi di lui. Mi tolgo il vestito e mi stendo affianco a lui.

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