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Alessandro Pov
Torno di corsa a casa con quell'immagine in testa. Mi vengono i conati di vomito, giuro.
Mi arrendo, alzo la bandiera bianca, Luigi ha vinto.
Prendo il cellulare e chiamo subito mio padre.
"Pronto" risponde con voce roca e sottile.
"Piccolo dimmi"
"Non chiamarmi così, ho un nome" dico freddo.
"Okay Alessandro"
"Ti ho chiamato per dirti che ho deciso di andare in quella scuola" il mio tono non è convinto ma è comunque la scelta giusta, devo andarmene, qui non c'è posto per me, lei non mi ama...
"Non vedo l'ora che tu venga"
"Sisi anch'io" dico ironico e riattacco, è abituato ormai.
Sofia Pov
Luigi mi sta riaccompagnando a casa di Alessandro. Non ha detto niente quando ha saputo che dormivo a casa sua, non so se è un bene o un male...
Siamo scivolati in due o tre pozzanghere siamo tutti fradici e sporchi. Ora stiamo ballando sotto la pioggia, è una cosa così romantica.
Dopo un po' arriviamo a casa di Alessandro e Luigi mi lascia un ultimo bacio e va via.
Nel frattempo il cielo è diventato più chiaro e la pioggia è diminuita.
Busso alla porta.
Alessandro Pov
Qualcuna bussa alla porta. È Sofia. Non so se essere felice o meno. La faccio subito entrare, è grondante d'acqua e sta morendo di freddo.
La spedisco in bagno per una doccia calda e le do dei miei vestiti.
Quando esce dal bagno ha i capelli bagnati ed indossa la mia maglietta bianca che le evidenzia le forme. Faccio di tutto per non sbavare.
"Dove sei stata? Ti ho cercato ovunque..."
"Ero con Luigi"
"Potevi dirmelo, ero preoccupato. Ti ho chiamato tante volte e ti ho lasciato dei messaggi"
"Scusami ho messo la modalità aereo, volevo stare sola"
"Sola ma con Luigi" preciso senza far trasparire alcuna emozione.
"Beh si ma..."
"Ma non è vero che mi amo e che sei indecisa, tu ami lui"
"Ma cosa..?!"
"Vi ho visti"
Mi guarda confusa.
"Vi ho visti al parco che vi baciavate. Sei scappata dopo aver baciato me per baciare lui"
"Scusa" farfuglia.
"Non servono scuse" le metto davanti il cartone con la pizza e salgo al piano di sopra.
Poco dopo Sofia mi raggiunge e si stende vicino a me sul letto. Ci osserviamo per un po' poi senza dire niente ci abbracciamo. Restiamo così. Lei che mi stringe a sè, io che le accarezzo i capelli. Lentamente chiude gli occhi e si addormenta, i suoi lineamenti si rilassano, con la poca luce della luna che entra dalla finestra riesco ad intravedere il suo viso e le sue forme.
Sofia Pov
Apro di scatto gli occhi. Le urla indecifrabili di Alessandro mi hanno svegliata. Lo scuro per le spalle, non si sveglia, cerco di chiamarlo, ma continua ad urlare, poi delicatamente gli asciugo il sudore e sussurro all'orecchio il suo nome. Pian piano si calma ed apre gli occhi.
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