Io ed Alessandro abbiamo mangiato una pizza sul tetto, poi siamo venuti al luna park.
Prima siamo andati sulla pista di pattinaggio. Lui è caduto cinque o sei volte, è proprio negato, mi ha fatto morire dalle risate. Ora lo sto trascinando a prendere lo zucchero filato. L'uomo che ce lo sta preparando è alto un metro e una chewing-gum masticata ed indossa un grembiule a righe rosse e bianche.
"È enorme" esclama Alessandro quando l'uomo mi da lo zucchero filato.
"Eh già, ne vuoi un pò?"
"Certo" ne strappa un mezzo con i denti.
Arriviamo davanti alla ruota panoramica, lo guardo e lui subito dice "Ho capito, ho capito... Andiamo a fare un giro sulla ruota panoramica" rotea gli occhi e io lo abbraccio ridacchiando soddisfatta.
Sta tremando come una foglia "Hai paura per caso?" chiedo cercando di trattenere le risate.
"Forse, ma per te farei di tutto" lo fulmino con lo sguardo.
Saliamo sulla ruota e subito agitato mi dice "E se si ferma?"
Gli prendo la mano facendolo tranquillizzare.
La giostra parte e lui mi stringe la mano.
"Non mi dire che Alessandro, il ragazzo più desiderato di tutta la scuola, ha paura di una ruota panoramica"
La ruota si ferma in alto.
"Oh cazzo" esclama.
"Tranquillo è normale che si fermi"
"Okay"
Appoggio la testa sul suo petto e mi godo quel panorama spettacolare.
"Bello no?" mi chiede dopo un po'.
"Si è stupendo"
"Come te"
"Smettila..."
Quando fa così devo essere fredda con lui, in fondo è il solito puttaniere, il play boy della scuola che cambia ragazza ogni settimana, e poi io sono fidanzata, lui è solo il mio migliore amico.
"Perché?"
Intanto la giostra è ripartita e siamo arrivati a terra.
Quando scendo, lui mi segue e mi blocca.
"Mi hai sentito?" dice a pochi centimetri dalla mia faccia. Sa che se fa così i miei ormoni impazziscono e lo bacio, ma stavolta devo resistere, stavolta non devo lasciarmi andare.
"Si ho sentito, e devi smetterla perché io sono fidanzata e noi siamo solo migliori amici" sbotto.
Mi lascia dalla sua presa e mi abbraccia, io scoppio in lacrime, mi conosce meglio di chiunque altro, sa quando deve smetterla di fare lo stronzo e abbracciarmi.