Operazione Libro!


Vuoi pubblicare il tuo libro? 

Un'ottima idea, senza dubbio. Sai, però, quali sono gli step fondamentali affinché la tua potenziale pubblicazione vada a buon fine? E che differenza c'è tra una pubblicazione in self e una con una casa editrice? In questo articolo vi spiegheremo tutto, incluso quanto avviene una volta che il libro viene accettato da un editore, al fine di aiutarvi a fare un po' di chiarezza e capire meglio come procedere.

Partiamo con il dire che, con tutta probabilità, siete al corrente della differenza sostanziale tra una pubblicazione in self e una con una casa editrice, ma ci teniamo comunque a fare un breve ripasso. Quando si pubblica un libro in self, lo si fa a proprie spese, infatti "self" significa letteralmente "da solo" e spesso si sceglie Amazon come piattaforma preferita, perché consente all'autore di procedere con una pubblicazione veloce, digitale e con possibilità di stampa e relativamente economica. Amazon promuove le proprie pubblicazioni attraverso Kindle, che è lo strumento di sua proprietà per lettura di ebooks, perciò l'autore che vorrà pubblicare su questa piattaforma dovrà aprire un account Kindle Direct Publishing (KDP) e caricare il proprio manoscritto, comprensivo di copertina. Quindi si passa al prezzo: Amazon ha un listino molto preciso di prezzi, basati sulla categoria del romanzo e sul numero di parole. Infatti, un autore non può vendere il proprio manoscritto a un costo superiore al valore dello stesso, valore che deve rispondere obbligatoriamente a questi parametri. Tecnicamente, quando si controlla sulla pagina di Amazon relativa alle pubblicazioni in self, ci viene detto che pubblicare è gratis: questo è vero, in quanto Amazon non richiede dei costi di pubblicazione, tuttavia, nel momento in cui si cominciano a vendere copie del romanzo, vengono trattenute delle royalties sul costo di copertina, che potremmo definire come una commissione di vendita. In genere, all'autore è concesso di scegliere tra il 35% e il 70% di ricavi sul prezzo pieno del libro, quindi nel primo caso Amazon tratterrà il 65% sul costo totale e nel secondo il 30%: attenzione, però, perché non tutti i volumi che si pubblicano su Amazon sono soggetti all'opzione 70% di royalties, un dato che dipende dal paese di pubblicazione. Il contratto virtuale che si firma con Amazon prevede che alla fine di ogni mese l'autore percepirà il ricavato delle vendite, al netto di questa percentuale e dei costi di consegna, che verranno applicati solamente nel caso in cui si scelga di ricevere il 70% dei guadagni. Il calcolo viene fatto automaticamente dal sito, anche per non farvi correre il rischio di avere dei costi di consegna e di commissione superiori a quanto ricaverete. Inoltre, Amazon si riserva il diritto di modificare il prezzo del vostro libro nel caso in cui, in futuro, decidiate di pubblicarlo con una casa editrice o di caricarlo su altre piattaforme a pagamento, al fine di venderlo a un prezzo che dovrà essere sempre più basso di quello di un competitore. Amazon offre ai propri autori anche l'opzione di entrare a far parte del programma Kindle Select, attraverso il quale promette dei periodi di sconto limitati per i romanzi in lista e una maggiore visibilità; il rovescio della medaglia, però, è che una volta che si entra nel programma i diritti di vendita del romanzo diventano di proprietà di Kindle Select, finché non si decide di non farne più parte.

Insomma, pubblicare con Amazon offre di sicuro un metodo veloce per vedere il proprio libro sul mercato, ma senza nessuna sicurezza sulle vendite, né una correzione di bozze o una revisione, le quali, manco a dirlo, dovranno essere a carico dell'autore. Per chi è disposto a farle, mi duole aggiungere. Uno dei problemi più grandi della pubblicazione "libera" è che non c'è alcun controllo effettivo sui prodotti che si mettono in vendita online in termini di qualità e quindi ci si ritrova un mercato ricco di romanzi non editati, pieni di refusi o dal contenuto semplicemente di poco valore. D'altro canto, tra di essi sarà di certo più difficile distinguere i prodotti validi, romanzi ben fatti, curati, che varrebbe la pena leggere, ma che non emergono perché mancanti di un'adeguata pubblicità o del marchio di qualità di una casa editrice, che tanto si cerca, al di là della veridicità del tale.

Come avviene, invece, la pubblicazione passando attraverso una casa editrice? Qual è il primo passo da compiere? È bene distinguere tra l'evenienza fortunata in cui si venga contattati da un editore che si offre di pubblicare il nostro romanzo, forse un sogno per tutti gli scrittori amatoriali, e l'invio non sollecitato del proprio scritto a una delle tante case editrici esistenti. Non indagherò nel dettaglio le varie modalità di invio di un libro in base alla casa editrice che si seleziona, perché ne abbiamo già parlato in altri articoli del nostro giornalino, quindi mi concentrerò sulla parte più tecnica del procedimento. 


Supponiamo che una casa editrice abbia accettato o si sia offerta di pubblicare il vostro romanzo. La prima cosa che avviene, in genere, è l'assegnazione, da parte loro, di un revisore, che leggerà la vostra opera e evidenzierà delle parti che ritiene siano da modificare, da rivedere o da accorciare/approfondire. Il revisore è una figura fondamentale in questa fase, poiché è la persona che si occupa di rendere il vostro romanzo il più possibile fruibile a un potenziale pubblico e di mettere in luce le caratteristiche che funzionano e che potranno lasciare i lettori soddisfatti e piacevolmente colpiti. Un bravo revisore, però, non va a intaccare l'essenza del romanzo stesso, né vi chiederà di cambiarlo drasticamente: in un certo senso, sarebbe anche sciocco visto che è stata la casa editrice a manifestare un interesse per il vostro scritto nudo e crudo, quindi vorrà mantenerlo coerente con la sua versione originale.

Il revisore non si occupa di riscrivere intere parti del romanzo al posto vostro, ma esprime i propri dubbi e vi sprona a lavorare sulle sezioni che sono meno fluide, non scorrono, sono prolisse o poco coese. Il lavoro con un revisore è fondamentale per qualsiasi scrittore al fine di comprendere quali sono i propri punti di forza e quelli sui quali lavorare: si tratta, di fatto, di una possibilità di apprendimento e di miglioramento delle proprie capacità.

Una volta terminata questa fase, di durata variabile, si consegna il manoscritto revisionato al correttore di bozze, che è una figura professionale che rilegge per intero il romanzo e si occupa di correggere eventuali refusi, analizza le concordanze grammaticali, rivede la sintassi e controlla l'aspetto tipografico del testo, quindi corsivi, rientranze, uso delle maiuscole e così via.

Nella grande editoria oltre queste due figure appare anche quella del curatore editoriale, che a volte fa anche opera di scouting o di "scova talenti", operazione che ora avviene moltissimo sulle piattaforme di scrittura online. Negli ultimi anni, questo ruolo ha assunto confini sfumati ed è stato spesso concentrato in quello del revisore, ma di fatto si distingue da quest'ultimo perché è responsabilità del curatore mantenere i rapporti con l'autore, assicurarsi che rispetti le scadenze e che l'opera di revisione e correzione del testo avvenga secondo i parametri richiesti dalla casa editrice. Essenzialmente, il curatore editoriale è la connessione che c'è tra l'autore e la casa editrice, colui che lo introduce nell'ambiente professionale dell'editoria e si accerta che comprenda a pieno le sue funzioni.

L'ultimo passaggio è quello che si definisce quality control, ovvero una rilettura generale e analitica del testo prima che si lanci su mercato, in formato cartaceo, digitale o entrambi. Durante queste fasi, in genere tra la correzione della bozza e il quality control, la redazione grafica si occupa del lavoro di copertina, studiandolo insieme all'autore, ma pur seguendo lo stile e lo spirito della casa editrice. Alcune case editrici hanno spesso un gruppo ristretto di lettori ai quali vengono inviate le a.r.c., advanced reading copies, ovvero copie del manoscritto che vengono distribuite prima che questo venga introdotto nella distribuzione di massa. Queste copie, talvolta, mancano della formattazione finale e del quality control, ma consentono al consulente editoriale e allo stesso autore di avere un'idea generale della ricezione del romanzo da parte dei lettori, comprensiva di commenti e prime impressioni. Tra le case editrici più piccole è uso inviare le a.r.c. a dei blogger, selezionati in base al loro interesse per il genere del manoscritto, che poi faranno delle recensioni sul loro blog dedicato alla lettura a ridosso dell'uscita del romanzo, al fine di incrementarne le vendite.

Ci possono essere delle leggere variazioni tra i passaggi di questo processo, ma è essenzialmente questo il percorso che un libro dovrebbe fare prima di cominciare a venir distribuito sul mercato. Negli ultimi anni si è vista una tendenza, anche tra i grandi nomi dell'editoria, di saltare uno o più passaggi, come conseguenza del ritorno delle produzioni letterarie di massa, annesse alla sete, da parte dei consulenti editoriali, di scoprire e accaparrarsi scrittori-meteora, far sfornare loro un paio di titoli accattivanti e poi abbandonarli di nuovo nel dimenticatoio delle piattaforme di scrittura.

Capita spesso, quindi, di sfogliare un romanzo pubblicato da un editore e notare refusi e assenza di coesione di testo, proprio a causa della mancanza di uno o più step, essenziali alla buona riuscita di un libro; è altresì vero che i romanzi pubblicati in self molto volte sono veri e propri contenitori di castronerie e storie improbabili e che chi pubblica in self non ha idea di come funzioni il mercato editoriale, pensando addirittura di poter revisionare da solo il proprio romanzo. O di farlo fare a un amico, a un famigliare, al cugino della suocera del fratello che conosce uno che lavorava al giornale del villaggio, quindi sicuramente espertissimo nel campo della scrittura.

In conclusione, il consiglio che vorremmo darvi oggi, nel caso abbiate deciso di tentare di pubblicare il vostro romanzo da soli o spedendolo a qualche editore, è di tenere gli occhi aperti e, magari, usare questo articolo come piccola guida che potrà aiutarvi a cavarvela una volta entrati nel complesso mondo dell'editoria.

Se vi va di condividere qualche esperienza al riguardo, vi aspettiamo curiosi!

Kendra_cat


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