Top of the serie: sitcom
Ultimamente (sarà l'età, chissà) sto rivalutando molto le sit-com. A me non sono mai piaciute, soprattutto perché ho sempre odiato le risate finte in sottofondo, ma negli ultimi mesi mi è capitato di seguirne un paio e di rivalutare anche quelle che avevo seguito in passato.
Quindi ecco a voi la Top 5 delle Sit-Com!
Per stilare questa classifica, mi sono informata prima sulla definizione delle "Sit-Com". La situation comedy, o sitcom, è un genere di commedia nata per la radio, ma successivamente rappresentata da serie televisive. È caratterizzata dall'uso di una singola ambientazione (o un insieme ristretto di ambientazioni) generalmente al chiuso.
5. LA TATA
«Mi scusi, ho bisogno un dottore».
«Quali sono i sintomi?».
«Ho trent'anni e sono single».
Dopo essere stata licenziata e lasciata dal suo datore di lavoro, Francesca Cacace bussa alla porta della famiglia Sheffield per vendere cosmetici. Il padrone di casa, Maxwell Sheffield, rimasto vedovo, la assume come tata per i suoi tre figli. Sarà l'inizio di una nuova vita per tutti gli Sheffield, che, da un giorno all'altro, si ritroveranno a dover gestire ed amare la nuova bambinaia e a conoscere la sua strampalata e invadente famiglia.
Forse questa è stata la prima, vera, sit-com che io abbia seguito in vita mia. Anche se è molto vecchia, e forse anche un pelino sessista, merita comunque di essere vista (ovviamente in lingua originale).
4. WILLY, IL PRINCIPE DI BEL AIR
"È meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!"
Willy è un ragazzo simpatico e svitato cresciuto a Philadelphia. La madre, visto l'ambiente violento e pericoloso in cui si trova continuamente il figlio, decide di mandarlo ad abitare dalla sorella, Vivian. Willy così piomba come un fulmine a ciel sereno in casa degli zii in uno dei quartieri più "in" della città di Los Angeles: Bel Air. La loro vita cambierà di colpo: pigiama party a tutte le ore, belle ragazze, musica a tutto volume alla domenica mattina. Willy riesce comunque con la sua simpatia a conquistare gli zii così diversi da lui.
Andiamo, chiunque si sia mai sentito un outsider nella vita o chiunque ami Will Smith (non è possibile che ci sia qualcuno che non lo faccia, ndA) non può non adorare "lo svitato di Bel Air". È possibile seguire la serie anche su Netflix.
3. THE OFFICE
"Disse la ragazza."
La serie inizia presentando i dipendenti della Dunder Mifflin tramite un tour offerto dal direttore di filiale Michael Scott sia per una troupe di documentari che per il primo giorno di Ryan Howard. Il pubblico apprende che il venditore Jim Halpert ha una cotta per la receptionist Pam Beesly, che lo aiuta a fare scherzi al collega Dwight Schrute, anche se è fidanzata con Roy, che lavora nel magazzino al piano di sotto dell'azienda. In tutto l'ufficio si è sparsa la voce che la sede centrale della Dunder Mifflin stia pianificando di ridimensionare un'intera filiale, generando ansia generale, ma Michael sceglie di negare o minimizzare la realtà della situazione per mantenere alto il morale dei dipendenti.
Non sono riuscita ancora a terminare questa serie, ma me ne pento. Ho seguito le prime tre stagioni ed erano davvero divertenti, purtroppo sono stata coinvolta in un vortice di serie drammatiche che per me hanno la precedenza. Ma la recupererò sicuramente.
2. BORIS
"Dai, dai, dai."
Alessandro, seppur come semplice stagista, entra nella produzione della fiction televisiva "Gli occhi del cuore 2". Ben presto si rende però conto che il mondo del piccolo schermo non è esattamente come lo immaginava, e fin dall'inizio si trova ad avere a che fare con persone che lo portano al limite della sopportazione. Boris rappresenta la società attuale, mediocre e alla ricerca del trash più puro.
Pur essendo un prodotto TROPPO ITALIANO, Boris è una delle mie sit-com preferite. Non c'è nulla da aggiungere, se non un: guardatela, amatela e dai, dai, dai.
1. THE SIMPSON'S
"D'oh."
La serie è incentrata sulla famiglia Simpson, composta da Homer, incarnante lo stereotipo dell'americano di classe media, pigro e pasticcione, ma capace di scatti di coraggio ed umanità; dalla moglie Marge, molto gentile e premurosa nei confronti della famiglia; e dai figli Bart, il classico combinaguai disobbediente, Lisa, la più sensibile e intelligente, e la piccola Maggie che non fa altro che tenere il ciuccio. Essi vivono insieme a Springfield, città americana fittizia nella sua costituzione e planimetria, al fine di confondere le idee su quale Springfield sia, con tutti i loro numerosi amici e parenti che appaiono spesso nella serie.
Vi confesso una cosa: sono molto legata alla famiglia Simpson perché condividiamo una cosa molto importante: la data di messa in onda!
Questa è, secondo la mia modesta opinione, la top 5 delle Sit-Com. Che ve ne pare?
Se avete suggerimenti per la prossima categoria, scrivetelo in un commento qui sotto!
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