Johnny, non è più magia Johnny

Avete presente Mads Mikkelsen?

Quello che ha costruito la Morte Nera, con giusto quel piccolo difetto che ne permetterà la distruzione, o che ha lottato contro Doctor Strange o che, ancora, uccideva persone per poi ricavarne gustosissimi manicaretti con la loro carne?

Ecco, lui... Questo danesotto qui, che interpreta quasi sempre ruoli "controversi" ma che nella realtà sembra essere un panzerotto ripieno di bontà, è stato scelto per interpretare l'oscuro mago Gellert Grindelwald. Wow, un altro personaggio controverso.

E stavolta non perché sia un villain.

O perché sembra aver avuto una sorta di relazione sentimentale con Albus Silente (sebbene questo aspetto sia talmente confuso, che nemmeno la sua stessa creatrice riesce a tirarsene fuori).

O perché sia uno dei protagonisti principali di una saga creata da un'autrice che sembra essere un cicinin transfobica. Giusto un cicinin, eh.

Il motivo per cui questo ruolo sia così... problematico è che apparteneva a un altro attore, e non uno qualunque.

Per chi in questi ultimi tre anni e più sia vissuto sotto un sasso, sto parlando di Johnny Depp che, checché ne dicano i detrattori, ha interpretato il ruolo dell'antagonista della saga Animali Fantastici in modo davvero eccezionale. Una di quelle pochissime perle di un film che, altrimenti, sarebbe stato solo meh!

Warner, stacce.

Ma perché Johnny, non è più magia Johnny (con questa mi sotterro, giuro... ma lo dovevo fare) non ha più questo ruolo?

Bene, inizio con il dire che io non ho niente contro Mikkelsen, anzi (anche perché lo reputo un piccolo orsacchiotto tenerello con i capelli giusto un po' untini): il suo lavoro è quello dell'attore e se lo hanno chiamato per fare un ruolo così importante non avrebbe dovuto dire di no; inoltre fisionomicamente potrebbe essere una scelta azzeccata, con il giusto trucco non dovrebbero stravolgere troppo il character design di Grindelwald (se non si volesse adottare l'idea di un completo restyling). E poi è un attore bravo, ma bravo assai, quindi per lui va tutta la mia stima e la mia solidarietà; anche perché ha ereditato da Depp non solo un ruolo non semplice, ma anche la possibilità di un'infinita rottura di cabbasisi che il Dottor Pasquano con Montalbano può solo accompagnare.

Dunque, facciamogli un immenso in bocca al lupo per un ruolo potenzialmente figo, in un film che sta andando lentamente alla deriva per vari motivi, ma da cui i signori della Warner pensano di poter ciucciare ancora un po'.

Fatta questa breve premessa, addentriamoci nel torbido. Perché a me la voglia di litigare viene a Natale. Co sto fatto di essere tutti più buoni, ma quannu mai!

Dunque...

Il ruolo di Gellert Grindelwald è stato "abbandonato" da Johnny Depp pochi giorni dopo la sua sconfitta in tribunale contro il tabloid inglese The Sun, che lo aveva definito "wife beater", ovvero picchiatore di mogli, in un articolo che trattava la vicenda giudiziaria tra l'attore e la sua ex-moglie, Amber Heard.

Ok, dire "abbandonato" è forse un po' fuorviante: diciamo che Warner Bros. ha chiesto gentilmente a Depp di levarsi dalle... dalle... suvvia che avete capito. E perché mai? Ah, è qui che viene il bello perché le motivazioni vere e proprie non sono molto chiare, e il fatto che ciò sia avvenuto poco dopo una sentenza in cui si sosteneva che The Sun non abbia sbagliato a usare il termine incriminato, ha contribuito ad alzare ancor di più il polverone.

È qui che sta l'inghippo, ma andiamo con ordine.

Uno dei motivi per cui Johnny Depp è stato licenziato è imputabile al fatto che l'ultimo film della saga Animali Fantastici abbia fatto... ehm... schifo (in generale; a me è piaciucchiato ma devo ammettere che forse la presenza di Redmayne e dello stesso Depp hanno contribuito parecchio). Non ha, infatti, ottenuto gli incassi sperati e non è per niente piaciuto né alla critica né al pubblico. Ma perché dovrebbe c'entrare Johnny? Beh, perché è stato ingaggiato principalmente per far cassa!

È vero, Animali Fantastici è (o meglio, era) un prodotto molto goloso, che cavalca il successo non solo dei libri, ma anche dei film e di tutto il maledettissimo merchandise di Harry Potter (studios compresi, che prima della pandemia incassavano un fraccata di soldi); ma per poterlo rendere ancor più appetibile a un pubblico di scettici e adulti è stato necessario introdurre attori di un certo calibro che, anche se la sceneggiatura fosse stata una schifezza (come appunto è stata per il secondo film), avrebbero garantito un certo seguito (o, meglio detto, i picciuli).

Mettere in campo un attore figo come Colin Farrell, uno reduce da film meravigliosi come The danish girl e La teoria del tutto e vincitore del premio Oscar Eddie Redmayne e una colonna come Depp, avrebbe dovuto garantire un incasso sicuro. Cosa che è effettivamente stata con il primo capitolo della saga.

Il problema del secondo film è stato non solo la sceneggiatura scritta a membro canino, ma anche il fatto che ci sia stato una sorta di "boicottaggio" proprio a causa della presenza di Depp: non essendo ancora uscito il famoso audio in cui la Heard confessa di aver picchiato più di una volta il marito, l'unica versione che circolava era quella dell'attrice e si chiedeva, così, che l'ex Jack Sparrow venisse rimosso dal film (io mi ricordo benissimo come, in diversi gruppi dedicati al fandom, molti avessero scritto di non voler vedere il film al cinema per "non dare i soldi a Johnny Depp").

A ciò va aggiunto che la Warner ha avuto grandissimi problemi con altre due persone legate a Animali Fantastici. Primo fra queste è Ezra Miller, che - apparentemente, perché anche qui la vicenda è davvero poco chiara - avrebbe preso per il collo e tentato di strozzare una ragazza che gli aveva chiesto di fingere di lottare; ciò ha scatenato un putiferio, una bella battaglia legale e soprattutto migliaia e migliaia di commenti molto offensivi nei confronti del giovane attore. Tuttavia Miller non può essere licenziato perché legato alla Warner non solo per questa saga, ma anche per quella della Justice League (ovvero all'Universo DC) in cui ricopre il ruolo di Flash: in questo modo, quindi, si potrebbero perdere potenziali spettatori (e dunque tanti soldi) che andrebbero a vedere entrambe le saghe perché vi è l'attore che più amano. E non si può recidere il contratto per una produzione e non per l'altra.

L'altro problema è - prendiamo un bel respiro - la "ormai non più" nostra J.K. Rowling, sceneggiatrice nonché creatrice della saga. Questo discorso, tuttavia, è davvero molto, ma molto lungo... e io ho la vena polemica già abbastanza ingrossata, quindi sarò breve con la promessa che, se vi interessa e se si crea una bella discussione pacifica, potrei tornare sull'argomento. La creatrice di Harry Potter ha - come posso dirlo in modo cortese? - scapocchiato: negli ultimi tempi ha scatenato l'ira dei suoi seguaci più accaniti e non solo, scrivendo diversi tweet in cui prendeva posizioni che potremmo giudicare transfobiche e poco inclusive (ci provo a essere neutra, lo giuro). Ciò ha suscitato un altro polverone, ben più grande di quello creato dalle vicende di Depp e Miller, perché i seguaci della Rowling sono milioni, di ogni genere ed età, che si sono spesso identificati nelle parole della saga e che ad oggi si sentono quasi traditi (e leviamo anche il quasi), tanto da volersi allontanare in ogni modo dalla scrittrice e di non supportarla più in qualsiasi maniera.

Qui mi tocca fare, però, un piccolissimo appunto: il fatto che l'autrice sia una persona con delle idee discutibili, non rende l'opera meno bella e importante. Comprendo benissimo il sentimento che spinge alcune persone a bruciare i libri di Harry Potter o subire dolorosi interventi per la rimozione di un tatuaggio a tema, perché anche io mi sono sentita molto offesa per i tweet, i like e le parole in generale della Rowling; ma ciò non toglie che la saga - magicamente, è il caso di dirlo - contiene messaggi di speranza e di inclusione: in un modo o nell'altro, questa saga ci ha fatto sentire meno soli e ci ha riuniti. Certo, poi il fandom è leggermente tossico... ma almeno ci ha unito sotto un'unica bandiera "hogwartsiana".

Detto ciò, perché la Rowling non può essere licenziata, soprattutto se la Warner si professa "amica di ogni persona, di qualsiasi genere" e che quindi potrebbe essere danneggiata dal pensiero della scrittrice? Perché possiede buona parte dei diritti, ovvio. E perché è lei la creatrice. Molto probabilmente, però, il suo potere sarà "ridimensionato" (si vocifera che la sceneggiatura non sarà del tutto opera sua, grazie al cielo) e il suo nome non sarà ingombrante tanto quanto lo era nei primi film.

Quindi, non si può licenziare Miller, non si può licenziare la Rowling... Qual è il terzo sassolino che bisogna assolutamente togliere? Johnny Depp, che ormai è amato solo da una nicchia di fan (nicchia che sta, misteriosamente, crescendo in questi ultimi tempi) e che, quindi, non fa incassare abbastanza. Inoltre il personaggio di Grindelwald è quello che più facilmente può essere sostituito, dato che lo abbiamo già visto con un altro volto. 

Ma, carissima Warner, è davvero colpa solo di Depp se l'ultimo film di Animali Fantastici ha fatto annoiare e inca...volare le persone? È davvero solo colpa sua, dell'unico attore (sì, unico... gli altri saranno stati bravi ma non come Depp, stateci tutti) che ha messo d'accordo critica e pubblico sul fatto che il suo sia stato l'unico momento accettabile nel film? È solo colpa sua se avete voluto tenere quella stupidaggine di Aurelius-ComeMin**iaSiChiama-Silente e tutte quelle aggiunte che voi dite "Eh, ma non sono fanservice" e invece sono fanservicissmi?

Ok, sto sbroccando! Ma in ogni caso, se il film è andato male non è solo colpa di Johnny Depp... ma è ANCHE colpa TUA, Warner!

Ma andiamo avanti, prima che mi fa u sangu acqua.

Un altro motivo per cui Johnny Depp è stato licenziato è fondamentalmente legato al modo in cui vengono redatti i contratti a Hollywood (o, meglio, nel mondo del cinema in generale).

Una casa cinematografica (non solo la Warner, ma anche la Disney e tutte le altre, persino i brand di case di moda o di profumi e via dicendo) può rescindere un contratto con un attore/attrice per diversi motivi, come la presenza effettiva di pesanti accuse criminali nei confronti di quest'ultimo/a che possono rovinare l'immagine della casa.

Molti, me compresa prima di spulciare bene le informazioni, si sono chiesti perché lo stesso trattamento riservato a Depp non è stato messo in atto per la Heard; in fondo anche lei, da quanto risulta dagli audio e dalle informazioni uscite, è stata molto violenta nei confronti dell'ex-marito. E la risposta è che la sentenza che ha favorito il The Sun (tra l'altro uno dei più infimi in Gran Bretagna, quasi a livello di liberi giornali qui) ha avuto due effetti: ha riportato la Heard nello status "vittima" e ha condannato legalmente Depp. In questo modo la Warner ha potuto sbarazzarsi di Johnny, perché in questo momento ha un'accusa criminale nei suoi confronti giustificata da una sentenza che sostiene che "il tabloid non ha sbagliato perché non ci sono abbastanza prove per smentirlo", ma non può fare la stessa cosa con la Heard, perché - a differenza dell'attore - non è (ancora) stata accusata legalmente e un suo licenziamento (al momento attuale) sarebbe per ingiusta causa. Inoltre, con questo responso, Depp sta mettendo in cattiva luce la Warner.

Questa cosa potrebbe però cambiare se Depp dovesse vincere la sentenza per diffamazione contro l'ex-moglie. Staremo a vedere, perché il processo sarà nel 2021... sempre che il mondo non decida di esplodere prima, ma credo che in quel caso la questione Depp-Heard sarà messa in secondo piano.

Arrivati a questo punto, è lecito chiedersi "Ma la carriera di Depp è davvero finita?". E la risposta che io vi posso dare è "Boh". Perché ancora adesso continuano ad uscire notizie su notizie a riguardo, moltissime delle quali vengono o riportate o tradotte in modo conveniente (per non dire male), quindi ad oggi - nel momento in cui scrivo - non si sa bene quanto la sua carriera sia definitivamente finita. E ci sono già tantissimi aspetti da considerare.

Da un lato potremmo dire che Depp non avrà vita facile a Hollywood: si mormora che si sia inimicato persino quelle persone che fino a qualche giorno prima della sentenza lo avrebbero difeso a spada tratta, come il produttore Bruckheimer che, sebbene fosse stato inizialmente un suo paladino, sembrerebbe aver preso le distanze dall'attore non includendo nel progetto televisivo Harry Houdini; inoltre, come riportato in un articolo del The Hollywood Reporter (a mio personalissimo avviso fin troppo fazioso...), la carriera di Johnny sta letteralmente implodendo sia per le sue scelte sbagliate, sia per una sete di vendetta e un comportamento aggressivo, rendendolo un soggetto radioattivo e persona non gradita negli studios di Hollywood.

Dall'altro lato l'attore ha molte persone che gli stanno accanto, prime fra tutte le sue ex-mogli Vanessa Paradis e Winona Ryder; si vocifera anche che Tim Burton, che sarebbe in trattativa (ancora) per realizzare un reboot de La Famiglia Addams, potrebbe volerlo nei panni di Gomez. Ma queste, purtroppo, sono solo speculazioni e non c'è nulla di confermato (non sappiamo nemmeno se Burton potrà farla sta serie... per dire). Inoltre Johnny ha una fanbase solidissima che, sentendo che Dior lo ha voluto nuovamente come volto per il profumo Sauvage, ha acquistato il prodotto pur di supportarlo (tanto che ora, sul web, lo chiamano Il profumo di Johnny Depp). Ma tutto ciò basterà? 

Chi mi conosce, anche solo un poco, sa bene che io ho una cotta viscerale per Johnny Depp e che lo reputo un attore eccezionale, di un carisma ineguagliabile e di un'immensa bravura; quando ho saputo delle accuse di violenza sessuale e fisica rivoltegli, sono rimasta davvero di sasso. Non potevo davvero crederci, mi sentivo divisa tra il mio "amore" incondizionato per quello che considero "il mio attore preferito" e la mia coscienza, che mi imponeva di analizzare la situazione con freddezza e con l'idea "non lo conosci di persona, sappiamo che ha avuto problemi con sostanze varie e, soprattutto, non puoi farti condizionare dal tuo affetto per lui".

Ho amato Depp da quando vidi per la prima volta Chocolat, e con il tempo l'ho apprezzato sempre di più... Ma devo essere obiettiva.

Ha sempre avuto un qualcosa di auto-distruttivo, probabilmente dovuto anche alla sua infanzia non proprio felice o per tantissime altre ragioni che non possiamo trattare in questa sede (perché non le conosciamo appieno). Il rapporto con la Heard è stato, secondo me, violento da entrambe le parti, ma io non sono un giudice e non posso permettermi di giudicare; posso solo esprimere quale sia il mio pensiero.

Il problema, a mio personalissimo avviso, non sta solo nel comportamento dell'attore; forse bisognerebbe guardare anche ai media, diventati spesso una sorta di "tribunale" in questi casi: basti pensare proprio al The Sun e al fatto che abbia potuto scrivere certe cose perché, sostanzialmente, in Gran Bretagna articoli che potremmo considerare diffamatori rientrano nella libertà di stampa (parlo in generale, non del caso specifico). È capitato molto spesso che il pubblico giudicasse un evento proprio perché letto sui giornali, ma non è sempre detto che questi siano onesti perché, lo sappiamo bene, un articolo "controverso" suscita scandalo e si hanno più lettori e quindi più denaro. È anche vero che non tutti sono così... ma non possiamo escludere che certi giornali, come The Sun appunto, riportano notizie false o fuorvianti solo per attirare lettori.

Inoltre l'industria cinematografica, da come abbiamo capito, non è molto interessata alla fine degli attori... ma più al guadagno. Una cosa che non è del tutto sbagliata, vero, ma non è nemmeno molto carina.

Spero davvero che Depp possa riprendersi da questo momento, ma (ed è un ma doveroso) è giusto che - se abbia davvero commesso quello di cui viene accusato - paghi le conseguenze, pur essendo un attore eccezionale; e spero che, qualora entrambi siano colpevoli, siano puniti nello stesso modo. 

madamepadfoot

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