Epilogo


Julia si strinse nella giacca. Aveva un freddo terribile e la neve scendeva abbondante dal cielo scuro. I tacchi affondavano nel terreno fangoso.

-Ti vuoi muovere?- urlò.

-Un attimo- esclamò Megan, sua sorella, le braccia piene di regali.

-Non possiamo fare tardi alla cena della vigilia di Natale-

-Lo so, ma prima sono dovuta passare a prendere una cosa-

Julia aggrottò la fronte. –Cosa?-

-Una sorpresa per stasera- disse, avvicinandosi –dove hai lasciato la macchina?-

-Dietro l'angolo...sbrighiamoci, quella casa non mi piace per niente-

-Dici la casa dei Sullivar, quella dove sono morti tutti quei ragazzi?-

Julia si voltò a guardare la casa. Era vecchia e decadente, pareva proprio una casa infestata. –Morti?-

-Già, mamma non ha mai voluto che ti raccontassi la storia, ma ora sei grande- posò i pacchi su un muretto –la storia è questa: una vigilia di Natale i ragazzi Sullivar si radunarono per fare un gioco, come tutte le vigilie, mentre i genitori parlavano in salotto. Nessuno ha sentito nulla, questo rende la storia ancora più angosciante, il fatto che nessuno abbia sentito nulla fino a quando sono stati richiamati da alcune urla provenienti dalla soffitta, lì hanno trovato Susan, una delle ragazze, completamente coperta di sangue, quando le hanno chiesto cos'era successo non ha saputo dire nulla, riusciva solo ad urlare...i cadaveri sono stati ritrovati solo il giorno seguente, erano nel sottoscala...ed ora ecco la cosa più assurda: ognuno era morto in modo diverso, chi annegato, chi sventrato, chi aveva tracce di morsi...Susan non ha mai saputo dire nulla di questa storia anche se era palese che sapesse qualcosa, alla fine l'hanno rinchiusa in una casa di cura, mentre tutti mormoravano che era un'assassina...comunque non visse molto, morì di crepacuore prima che le nevi si sciogliessero-

-Ma è orrendo!-

-E questo non è tutto, la giovane è stata sepolta nel vecchio cimitero proprio accanto al cugino Peter, c'è chi dice che alcune notti si possano vedere i due uniti da un rovo di spine, insieme per sempre-

Julia deglutì, quella storia non le piaceva. –Andiamocene- mormorò.

-Certo- Megan sollevò i pacchi e Julia poté vedere che in un sacchetto c'era una casetta, simile a quella delle bambole, solo che era scura e sembrava abbandonata. –Non volevo che la vedessi!- esclamò Megan –Fa parte del gioco che faremo stasera, l'ho preso in un negozietto che non avevo mai notato prima-

-Sono proprio curiosa di giocarci allora-

-Il negoziante mi ha promesso un enorme divertimento ed un'esperienza davvero indimenticabile-



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