Nuove pagine
Ieri Susanna ha compiuto tre anni. Lorena era a casa mia da più di un'ora prima della festa. È dolcissima. Nonostante abbia solo tre anni in più sembra essere una donna adulta che si occupa di una bimba più piccola.
Vederle insieme mi ha riempito il cuore. Sono sorelle, ma non lo sanno. Che situazione!
Leo continua a dirmi che appena Lorena avrà abbastanza anni da poter capire, lascerà Rossella. Io aspetto, aspetterò per tutta la vita. Di certo non posso fare altro.
Anche io ho spesso pensato di andarmene e lasciare Arturo, ma dovrei tornare da mia madre e la piccola Susanna non avrebbe più un padre. In fondo Arturo le dà tutto quello di cui ha bisogno e, seppur assente per via del suo lavoro, le regala tutto l'affetto che una figura paterna può dare.
Dalla nascita di Susanna non mi chiede... beh, non mi cerca... non mi ha più toccata, fortunatamente. Non so se sia un bene o un male, in effetti è strano, ma a me va benissimo. Dopo ciò che ha fatto anni fa, credo sia la migliore cosa che potesse accadere. Magari non mi sfiora più perché si è pentito di ciò che ha fatto, voglio pensarla così. Forse ha avuto timore che lo lasciassi e per questo si è rassegnato... Oppure ha qualcun'altra e, in tutta onestà, non mi importa saperlo.
È stato meraviglioso avere Leo qui per la festicciola di Susanna. Hanno scattato tantissime foto insieme. Lei è felice tra le sue braccia. Non so se sto dicendo una cosa stupida, ma mi dà la sensazione che senta quest'attaccamento verso di lui in modo naturale, quasi istintivo. Come avrei voluto fare una foto di famiglia! Io, Leo e Susanna... e anche Lorena. Noi quattro. Una famiglia felice. Ma ovviamente l'unica foto simile a questa è stata quella in cui c'eravamo, sì, noi quattro, ma anche Rossella e Arturo.
Mi chiedo fino a quanto potrò sopportare tutto questo. L'amore per lui è così forte che mi spinge a non pensare al resto, ma se mi soffermo un attimo, la mia mente comincia a vagare tra sensi di colpa e malesseri. Arturo: dovrei odiarlo per ciò che mi ha fatto, ma io l'ho tradito, e continuo a farlo da più di quattro anni. Rossella: che dire di lei? La cosa strana è che non ho mai avuto la complicità di un'amica, nemmeno prima. Sono sempre stata più vicina a Leo, nei suoi interessi, nel suo modo di fare. Rossella ha qualcosa dentro, non so cosa, sin da quando l'ho conosciuta, sin da quando si sono trasferiti accanto casa mia. I suoi occhi hanno un vuoto perenne, un'angoscia che s'impossessa del suo sguardo. Credo che non ami il suo corpo, ma che il cibo sia diventato il suo unico obiettivo. Ha sempre avuto una battuta pronta per deridermi o addirittura umiliarmi, come se si volesse sentire migliore. Ma qualunque difetto abbia, io ho tradito anche lei. Lorena: la dolcissima e meravigliosa Lorena! Beh lei è la vera vittima in tutto questo ed è l'unica su cui non ho nulla da dire. Il rapporto con il padre è speciale. Lo cerca in qualunque momento della giornata, anche quando è fuori per lavoro. Spesso Leo usava il telefono dell'hotel di Mazara per chiamare a casa e parlare con lei. Io stavo lì ad ascoltare quella voce calda e paterna, chiudevo gli occhi e ne assaporavo ogni tono amorevole. Lorena è come un'altra figlia che amo più di me stessa, ecco perché non voglio che lui lasci adesso Rossella, non deve, non può perdere sua figlia. Tradisco la fiducia di Lorena ogni giorno.
Non c'è nulla che possa farmi stare meglio, i sensi di colpa li ho, solo che li silenzio pensando a Leo e al mio amore per lui.
Denim asciugò velocemente una lacrima che gli solcava il viso, tentando di nasconderla. Adagiò quel foglio tra i mazzi del "già letto" e stirò la mano per prenderne un altro.
«Non ti credevo così sentimentale...» bisbigliò Liana. «Cerca di restare lucido e freddo, altrimenti non riusciamo ad aiutare Susanna...» spiegò con tono dolce la donna.
Poi prese uno dei foglie che aveva lei e sussurrò: «Guarda...» Glielo porse.
Da qualche tempo mia madre tira strane battute. Come se sapesse. Continua a ripetere "Chissà da chi ha preso? Non somiglia né a te né ad Arturo!"
Magari è solo una mia sensazione, ma credo che c'entri qualcosa con la storia di Mazara. Continuo ad andare lì con la scusa di passare del tempo con un'amica e, nel periodo estivo, di andare a trovare i miei. Porto sempre con me Susanna che a volte lascio con Pina. Quella donna è diventata come una sorella per me, la bambina la chiama "zia". Solo così Leo può passare del tempo con Susanna come un "padre". Le dico sempre di non raccontare a nonna e a papà delle nostre gite perché è un segreto... Se Susanna avesse detto qualcosa? O se mia madre avesse parlato con Arturo?
«Ok, dobbiamo trovare le pagine successive a questa! Sono sicura che in qualche modo Renata c'entri. Nella lettera chiedeva perdono ad Aurora e a Susanna. Cerchiamo di scoprire per cosa!»
Denim annuì, teneva in mano ancora il foglio che aveva preso, lo posò tra gli altri e li mise tutti in fila, leggendo a stralci qualche frase, per capire dove potesse essere la parte che continuava. Poi però fu attirato da parole che non si aspettava di leggere.
Forse comincio a essere paranoica, ma a Mazara a volte mi sento come seguita. Quattro giorni fa, stavamo passeggiando nella zona del porto. Io e Leo tenevano dalle manine Susanna, al centro tra noi, accanto a me c'era Pina. L'abbiamo pregata di venire con noi, per staccare un po' dal lavoro. All'hotel c'era il marito, quindi tutto era sotto controllo.
All'improvviso mi sono sentita come "osservata"... mi sono voltata di scatto... giurerei di aver visto l'auto di mia madre svoltare l'angolo!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top