In un luogo al di fuori dal tempo e dallo spazio l’Inglese era seduto nella sua stanza buia, totalmente in disordine, con i vestiti sparsi sul letto. 

Rifletteva, mentre abbottonava gli ultimi bottoni della camicia bianca e indossava il suo classico giaccone marrone.

Guardò quella foto che aveva salvato sul suo vecchio computer, in quel posto era l’unico in grado di usare tecnologie dell’ormai passato XXI secolo.

Guardava quella figura nera dagli occhi rossi, maestosa, imponente, che guardava dall’alto i popoli liberati.

Quell’uomo che aveva avuto il coraggio di ribellarsi.

Lo invidiava.

Con che coraggio avrebbero dovuto giustiziarlo?

Bussarono la porta, era arrivato il momento. Quel giorno avrebbe avuto l'ultima chiacchierata con quello che lui considerava un eroe.

L’oppressore degli oppressori.

Si alzò.

Avrebbe parlato con lui un’ultima volta, poi, qualcuno lo avrebbe definitivamente cancellato dalla storia e lui sarebbe tornato al lavoro.

Un incarico lo attendeva nel 1944.