Resta con me stanotte
All rights reserved a midnite_ (EFP)
Cover by @herslaugh
RESTA CON ME STANOTTE
Stay with me tonight, night...
Never say goodbye, bye...
Close your eyes, be mine...
Remember the good time, together
Stay with me tonight
[Stay with me tonight_Deepside Deejays]
I wanna be...
The last number you call late at night
Said I wanna be
The first one that you dial when you open your eyes.
Wanna be the one you run to,
wanna be the one that ain't gonna hurt you,
I wanna be yeah, I wanna be yeah
Be the man making your girl jealous,
Be the guy shuttin' down all the fellas
Whatever you need, girl, it's all on me:
Soldier, your friend or your lover, girl,
I wanna be...
[I wanna be_Chris Brown]
ZAYN
"D'accordo... cosa vuoi che sia? Maya lo fa tutti i giorni, figurati se non puoi farlo tu!" mi dissi, infilando un paio di occhiali da sole, in una fredda serata di inizio Febbraio. In realtà avevo già fatto qualcosa del genere, ma non in quel contesto. Non mi piaceva molto il mio piano, ma dovevo provare. Questa volta non lo facevo solo per me, ma anche per i ragazzi, anche se ero certo che Maya non avrebbe mai accettato. Indossai un cappellino con la visiera larga e calai il cappuccio della felpa sulla testa, praticamente fin sopra gli occhi. Sì, dai, ero abbastanza irriconoscibile. Indossavo un paio di jeans così consumati e sciatti che nessuno avrebbe mai potuto attribuirli a me, erano a dir poco terribili. Chiusi la zip della giacca fino al limite, presi il bordo e me lo tirai sopra la bocca. Sembravo un deficiente, ma almeno nessuno mi avrebbe riconosciuto, o almeno così speravo. Raggiunsi la casa di Maya quando ormai credevo che Cassie se ne fosse andata. Sapevo che sarebbe rimasta a dormire da un'amica quel sabato sera e suo padre e Sarah erano fuori città. Il fatto che Maya fosse sola significava sicuramente che sarebbe uscita per andare dai suoi amici vandali. Parcheggiai qualche isolato più avanti rispetto alla sua casa e poi aspettai. Evidentemente avevo avuto fortuna. Dopo meno di dieci minuti, Maya uscì di casa, con una tuta da ginnastica extra large, l'immancabile zaino in spalla e i capelli sciolti. Era bellissima. Non me ne ero nemmeno reso conto il primo giorno che l'avevo vista, ma lo era. Non era una ragazza perfetta, ma era come se i suoi difetti, in qualche modo, fossero perfetti. Mi maledissi per non aver notato prima quanto fosse meravigliosa. Mi tenni a distanza e, sperando che non mi vedesse, la seguii.
MAYA
La casa di Dylan non era molto distante dalla mia, per fortuna. Sì, beh... ero una che usciva di notte a fare graffiti sui treni e organizzava concerti abusivi, ma camminare da sola al buio, alle nove di sera, mi creava comunque qualche problema. In più mi sentivo osservata, ne avevo la netta sensazione. Aumentai il passo, ma decisi di non guardarmi indietro. Se avessi sentito dei passi farsi più vicini, avrei pensato sul momento a qualcosa da fare. Sbuffai e guardai la nuvola creata dal mio respiro. Faceva un freddo allucinante e avevo le mani praticamente congelate, le infilai in tasca. L'aria ghiacciata annullava almeno un poco le capacità del mio cervello, ma mi resi conto che nemmeno quello era sufficiente per smettere di pensare... per smettere di pensare a Zayn. Non lo vedevo da due settimane, esattamente dalla cena a casa mia. Il giorno dopo avevo comprato tutti i giornalini possibili ed immaginabili che parlavano dell'evento che aveva sconvolto il mondo delle Directioners, ma che per certi versi aveva sortito un effetto più che positivo. E la cosa migliore era il fatto che sui giornali c'erano anche le nostre foto. Appena si era saputa la notizia, era aumentato il numero dei nostri fans su youtube. I ragazzi non la smettevano più di ringraziarmi per la mia idea geniale. Modestie a parte, dovevo ammettere che avevo superato me stessa, in effetti. Eppure non ero contenta di quella serata. Qualcosa non era andata come volevo. Ovviamente era colpa di Zayn Malik, di Zayn Malik e della sua fottuta capacità di rovinare la mia vita. Come aveva potuto lasciarmi così? "Non posso starti lontano!" aveva detto. Quella frase l'avevo sentita solo in Twilight e, sinceramente, non credevo nemmeno in quello. Ero convinta che persino Edward sarebbe riuscito a stare lontano da Bella, se solo lo avesse voluto veramente. Eppure c'era qualcosa nel modo in cui mi aveva lasciato che non mi tornava. Aveva detto di non potermi stare lontano, allora perché mi aveva abbandonato in quel modo quella sera? Forse era colpa mia, dopotutto. Gliel'avevo chiesto io di andarsene. Mi resi conto, con orrore, che una parte di me, quella sera, avrebbe fatto di tutto per tenerlo lì, per non lasciarlo fuggire. Mi sentivo come se, all'improvviso, io avessi smesso di fuggire e avesse cominciato a farlo lui. Ed io in qualche modo lo stavo seguendo. Forse perché volevo torturarlo come avevo fatto fino a quel momento, ma cominciavo a temere che Zayn avesse ragione: quella dell'odiarlo e di rovinargli la vita era solo una scusa, perché più io gliene combinavo e più lui mi rispondeva a tono e questo nostro modo di renderci pazzi non faceva altro che tenerci vicini. Così realizzai che anche in quel momento, probabilmente, avrei fatto qualsiasi cosa pur di potergli fare un dispetto, pur di potergli dire che lo odiavo, solo perché così lui avrebbe ricambiato e sarebbe rimasto con me. Scossi la testa e smisi di pensare a quel contorto giro di assurdità non appena arrivai a casa di Dylan. Bussai sulla clear del garage e lui mi aprì uno spiraglio per passare. Non appena fui dentro, un rumore assordante all'esterno attirò la nostra attenzione. Probabilmente qualcuno aveva urtato i bidoni sul vialetto di Dylan.
-Lo sapevo che mi stavano seguendo!- esclamai, spaventata e sollevata che non fosse successo nulla in tutto il tragitto. Presi la mazza da baseball di Dylan e decisi di vedere chi aveva avuto l'idea geniale di seguirmi fino al covo dei fuggitivi. Dylan alzò la clear e uscì con me, insieme a Nick e Jess. Ci ritrovammo di fronte una sagoma. Era un ragazzo, ma era vestito tutto di nero e di sera non si riusciva certo a vederlo.
-Chi diavolo sei?- chiesi, scontrosa, mentre sollevavo la mazza sopra la testa. Il ragazzo si levò il cappuccio e gli occhiali e io spalancai la bocca, incredula. Il mio cuore cominciò a battere più del dovuto, provai in tutti i modi a controllare la mia reazione, ma fu tutto inutile. Nessuno lo aveva riconosciuto a parte me, perché ancora non lo si vedeva in faccia, ma io ero sicura. Sapevo bene di chi si trattava. Lasciai cadere la mazza per terra e Jess sobbalzò spaventata.
-Che succede May?- mi chiese Dylan.
-Che... che ci fai tu qui? Perché sei venuto?- domandai. Improvvisamente il tornado ricominciò a girare nel mio stomaco. Lui era lì, era vicino a me e quell'effetto che mi faceva standomi solo vicino, riattivò improvvisamente tutti i terminali del mio corpo, che reagì istintivamente. Tutto quello per la sua sola presenza. Ero pazza, maledettamente pazza. Perché per quanto provassi a negarlo, adoravo averlo vicino e adoravo il fatto che non riuscisse a starmi lontano. Gli corsi incontro, senza pensare. Non lo vedevo, ma, in un certo modo, mi fidavo ciecamente del mio istinto e in quel momento tutto di me sapeva che lui era lì. Spensi il cervello e mi lanciai praticamente addosso a lui, che allargò le braccia e poi mi strinse contro il suo petto. Forse gli ero mancata e quel pensiero mi piaceva. Un moto di inaspettata felicità attraversò tutto il mio corpo, facendomi sentire dannatamente bene, quando lui mi accarezzò il viso e lasciò un bacio delicato tra i miei capelli.
-Non lo so... ma sono qui...- sussurrò, rispondendo alla mia domanda. Improvvisamente mi resi conto di quello che avevo fatto e mi staccai da lui. Per fortuna era buio e non poteva vedere le mie guance in fiamme.
-May? Che succede? Chi è?- domandò Dylan, accompagnato anche da Jess e dagli altri ragazzi che uscivano in quel momento dal garage, attirati dal chiasso. Sospirai e presi la mano di Zayn, senza rendermi conto di quello che facevo. Lui mi sollevò il viso, come a chiedermi il perché del mio gesto, ma io non risposi e lo trascinai verso gli altri.
-Ragazzi... lui è Zayn!- annunciai.
-Tu?- chiese Dylan, fingendosi scontroso. Doveva ancora recitare, fino a nuovo ordine, ma sapevo che dentro stava morendo dal ridere. Zayn lo squadrò seccato dalla testa ai piedi. Avevo paura che se non avessi fatto nulla, sarebbe successo qualcosa di inaspettato, ma sapevo che Dylan non avrebbe combinato cazzate, così lo lasciai fingere, per vedere la reazione di Zayn. Mi faceva piacere vedere che non gli piaceva Dylan. Beh, in realtà avrei voluto che fossero amici, ma il fatto che lo avesse guardato così male, stava a significare che non fosse molto felice della sua presunta cotta per me: era questo a piacermi.
-Zayn? Zayn Malik? Proprio tu? Oh... Mio... Dio...- esclamò Sheila, sull'orlo di una crisi d'ansia. Stava per andare in iperventilazione. Lo aveva già visto, ma il fatto che glielo stessi presentando la rendeva nervosa e troppo, troppo emozionata.
-I... Io... sono una... Directioner!- balbettò, tentando di non soffocare.
-Ciao, piacere- rispose lui, sciogliendo la presa della mia mano e porgendo la sua a Sheila, che la strinse, non accennando minimamente a volerla lasciare andare.
-Perché sei qui?- domandò Dylan.
-Devo parlare con Maya, ti crea problemi la cosa?- rispose Zayn, cercando inutilmente di non far notare l'irritazione nella sua voce. Sorrisi. Voleva parlare con me.
-Zayn... forse è meglio se andiamo da un'altra parte- proposi. Lui cercò la mia mano e la strinse di nuovo.
-Sì!- disse. Ci allontanammo di qualche passo e lui cominciò a spiegare.
-I ragazzi ti stanno cercando... o meglio cercano la Maya "fuggitiva", quella con la maschera!-
-E... per quale motivo?- Lui rise.
-Hanno adorato i tuoi remix delle nostre canzoni, mi hanno - mimò le virgolette e continuò -"licenziato" come dj e hanno deciso che vogliono te... ne abbiamo parlato coi produttori e a tutti piace l'idea che nel prossimo album collabori con noi per qualche canzone!- Lasciai andare la sua mano e mi bloccai, fissandolo esterrefatta.
-C... cosa?- boccheggiai, incapace di dire altro.
-Già... però non sanno come trovarti!- Io sospirai.
-Non posso farlo, lo sai...-
-Sì, lo so... però... considera almeno la nostra proposta. I ragazzi sono entusiasti e... potresti coinvolgere anche il gruppo, così fareste più in fretta a farvi conoscere... in più credo che Lou si sia innamorato della tipa che gli ha toccato il culo!- disse. Io risi divertita.
-Oh, sì, lei è fantastica!-
-Continua a dire: "La devo ritrovare, la devo ritrovare!" Lo ripete ogni due secondi, girando per casa. Sembra impazzito! Harry non fa altro che prenderlo in giro!- Senza pensarci ripresi la sua mano e risi con lui. -Sono quelli i ragazzi della compagnia?- chiese poi.
-Negare sarebbe inutile, vero?-
-Beh... è piuttosto evidente, ma... lo sai che non dirò nulla!-
-No, certo! Finché farò tutto quello che vorrai!- dissi, innervosendomi. Lui sospirò sonoramente e mi prese il viso. Cercò i miei occhi.
-Ehi... mi sei mancata in queste settimane- disse. Ecco, se volevo che il mio cuore si fermasse, ora avevo ottenuto l'effetto desiderato. Aveva perso un battito solo per quelle parole, ma ora aveva ripreso la sua corsa, ancora più veloce di prima, dannazione. Ma che mi stava succedendo?
-Zayn... io... torniamo indietro... è il caso che ne parli con gli altri!- sospirai. Lui annuì. Sapeva che la cosa era reciproca e non aveva bisogno di sentirselo dire: anche lui mi era mancato, incredibilmente, molto più di quanto avessi potuto pensare.
-Ragazzi... devo proporvi una cosa...- dissi.
-Maya... adesso non possiamo, lo sai... Zayn... deve andarsene...- esclamò Nick, allusivo. Sospirai e mi passai una mano tra i capelli.
-Nick... Zayn sa tutto...- mormorai. Lui spalancò la bocca. Dylan mi guardò allucinato e gli altri ragazzi ricambiarono, adeguandosi al suo sguardo.
-Sei impazzita per caso? Gliel'hai detto?-
-No... l'ha scoperto da solo... evidentemente non è scemo!- dissi, tentando di non diventare scontrosa: quella situazione mi preoccupava.
-Maya che hai combinato? Ti rendi conto?-
-Sta tranquillo Nick! Zayn non parlerà... io non lo farò parlare!- dissi. Significava promettergli che avrei fatto qualsiasi cosa mi avesse chiesto, che gli avrei obbedito ed ero pronta per farlo.
-Maya tu... sei sicura di quello che fai?- chiese Jess.
-Sì io... mi fido di lui- dissi, sorprendendomi io stessa delle mie parole. Avevo paura di quello che mi stava succedendo, di come stavo cambiando. Maya Evans non si era mai fidata di nessuno!
-Sentite... se non vi va di parlarne stasera... capisco di aver fatto una cazzata e mi dispiace... se volete vedermi ancora sapete dove trovarmi, altrimenti... in ogni caso per stasera è meglio che io me ne vada!- Infilai le mani in tasca e me ne andai delusa. Non sapevo perché, ma il fatto che loro, i miei migliori amici, non si fidassero di me e non avessero fiducia in quello che volevo fare, mi aveva dato fastidio. Sentii dei passi dietro di me, mentre mi allontanavo svelta e silenziosa verso casa mia.
-Tornatene a casa, Zayn!- dissi, sicura che solo lui si sarebbe permesso di seguirmi.
-Prima di tutto lo sto facendo, visto che la mia macchina è parcheggiata fuori da casa tua e poi... che cazzo stai facendo?-domandò. Sentii le sue mani sulle mie spalle, mi fece voltare. Abbassai lo sguardo, per non dover incontrare il suo.
-Me ne vado! Ora che lo sai, seguimi fino a casa senza fare domande!- dissi, dandogli le spalle e tornando sui miei passi. Zayn mi raggiunse e una volta al mio fianco riattaccò con l'interrogatorio. Odiavo il fatto che proprio lui venisse a farmi la predica!
-E lasci perdere così? Solo perché ti hanno detto che hai fatto una cazzata?-
-Ho tradito la loro fiducia, Zayn!- Beh, anche loro avevano tradito la mia, ma c'ero io dalla parte del torto e la colpa era sempre di Zayn.
-Non ti riconosco! Dovresti farti valere in questi casi! E quel tipo? Quel Dylan... dice di essere innamorato di te e ti lascia andare così?- Mi fermai, improvvisamente colpita dalle sue parole.
-Ma tu che ne sai, Zayn!- sbuffai. In fondo era vero, Zayn non sapeva nulla di Dylan e del vero motivo che lo aveva spinto a dichiararsi, non sapeva nulla della nostra farsa.
-Ne so abbastanza per capire che se ti amasse veramente si fiderebbe di te e non ti lascerebbe tornare a casa da sola e triste!-esclamò, guardandomi quasi le sue parole lo avessero sorpreso. Senza lasciarmi il tempo per reagire, mi prese la mano e ricominciò a camminare, trascinandomi. Ci fermammo davanti a casa mia, che avevamo raggiunto in totale silenzio. Zayn mi fece voltare verso di lui e mi sollevò il viso. Improvvisamente mi sentii mancare, le gambe minacciarono di cedermi. Il suo sguardo, il suo sguardo intenso e provocatore mi era mancato come l'ossigeno.
-Quella compagnia... immagino sia la cosa che più ami al mondo e io non lascerei mai ciò che più amo al mondo... combatterei... mi impegnerei...- Lo bloccai, appoggiando la mano sul suo petto. Per quel semplice contatto mi sentii bruciare. Lo volevo. Lo volevo disperatamente e... non potevo averlo.
-Tu... tu, le tue parole dolci e i tuoi improvvisi cambi d'umore! Un giorno mi odi, il giorno dopo sei la persona migliore del mondo... ricuci le mie ferite e poi ne apri altre più profonde! Dici di voler capire me, ma giuro che... sono io a non capire te!- dissi, senza pensare. Era quello che sentivo. Zayn mi faceva stare bene, poi mi demoliva nel profondo. Non sapevo come ci riuscisse.
-Io... non so cosa dire... giuro che non voglio...- Non lo lasciai finire. Non era vero che non voleva farmi soffrire. Mi avrebbe fatto soffrire anche quella sera, perché se ne sarebbe andato. Mi avrebbe lasciata sola anche lui. Senza ragionare cominciai a tirare pugni contro il suo petto, facendolo indietreggiare. Più mi sforzavo di sembrare cattiva, più le lacrime facevano prepotentemente capolino sui miei occhi. Non dovevo piangere, ma non volevo restare sola quella sera, non volevo che lui mi lasciasse e sapevo che lo avrebbe fatto.
-Non vuoi farmi soffrire, vero? Come faccio a crederti? Dite sempre tutti così e poi?- gridai, continuando a battere pugni contro di lui. Zayn mi prese le mani, bloccandomi. Abbassai il tono della voce, rassegnata, mentre lasciavo che le lacrime scorressero lungo le mie guance. Mi sentivo sola, tremendamente sola e delusa.
-E poi? Hai detto di non potermi stare lontano, ma...- Appoggiai la testa contro il suo petto, soffocando i singhiozzi. Zayn lasciò andare le mie mani e mi circondò con le braccia, stringendomi a sé.
-Infatti è così...- mormorò.
-Allora non farlo... non starmi lontano, ti prego...- Zayn sussultò e mi accarezzò la guancia, asciugandomi le lacrime. Non credevo che fosse possibile, eppure Edward Cullen non aveva smesso di vedere Bella Swan, dopo che lei glielo aveva detto e lui aveva anche un buon motivo per starle lontano. Non sapevo perché in un momento simile stessi pensando a Twilight, anche perché non era una saga che adoravo, onestamente, ma... era come se sperassi che in qualche modo lui avrebbe compreso quell'esempio stupido, che in qualche modo però riassumeva quello che provavo. Alzai il viso e cercai i suoi occhi.
-Edward non ha lasciato Bella...- bisbigliai, sperando con tutto il cuore che capisse.
-Guarda che io non brillo alla luce del sole!- mi ricordò lui, sorridendo dolcemente. Mi lasciai contagiare da quel sorriso. Zayn prese la mia mano e lasciò scivolare le dita tra le mie.
-Zayn... Resta con me stanotte, ti prego- Il suo sorriso si allargò ulteriormente. Si chinò e mi baciò delicatamente la guancia, raccogliendo con le labbra un'altra lacrima che se ne stava andando.
-Resterei con te tutte le notti che tu volessi- sussurrò. Sorrisi. Nessuno mi aveva mai detto nulla di simile. Senza lasciare la sua mano, cercai le chiavi di casa nello zaino, aprii la porta ed entrai, seguita da lui. La casa mi sembrava meno desolata con lui al mio fianco.
-E poi io sono più bello di Edward Cullen, comunque!- mi ammonì. Io risi di gusto e mi voltai verso di lui. Presi il suo viso fra le mani, mi alzai sulle punte dei piedi e premetti le labbra sulle sue. Zayn si appoggiò alla parete e mi strinse tra le braccia. Poi si fermò e lo sentii sospirare.
-E... Harry e Dylan?- chiese, accarezzandomi la mano.
-Zayn... tu... ti fidi di me?- Fu la prima cosa che mi venne in mente. Non sapevo ancora se raccontargli la verità.
-Io... sì...-
-Allora fidati- mormorai.
ZAYN
Cercai le sue labbra. Sì, mi fidavo. Non sapevo perché lo stessi facendo, ma mi fidavo ciecamente di Maya, anche se la conoscevo da così poco tempo. Non provavo compassione per lei e per la sua situazione, non era quello il motivo per cui avevo deciso di restare. Sapevo che quella era la vera Maya. Sapevo che Maya Evans era se stessa solo quando era con me e aveva bisogno di me, per quello non l'avrei lasciata. Per quello e perché anch'io, in fondo, avevo bisogno di lei. Feci correre le mani sulle sue gambe, lei saltò ed io la sollevai. Avevamo tutta la notte. Tutta la notte per noi. Quella notte Maya non era una fuggitiva, era semplicemente Maya Evans, era semplicemente mia. E quella consapevolezza era una soddisfazione immensa. Mi circondò il collo con le braccia, senza staccare le labbra dalle mie. Mi allontanai dalla parete e mi diressi a passo sicuro verso le scale. Ormai sapevo fin troppo bene dove fosse camera sua.
-Zayn! Sei pazzo?- mi apostrofò, divertita. Io non accennai a metterla giù e feci tutte le scale con lei avvinghiata alla mia vita.
-No è che... non resisto più, mi dispiace! Voglio fare sesso con te, adesso, qui... ovunque, ma con te!- dissi. Beh, avevo centrato il punto. Era lei che volevo, più di quanto avessi mai voluto qualunque altra ragazza. Quella consapevolezza mi spinse ad accelerare i tempi.
-Aspetta... il letto di mia madre è più grande e poi... non ci sono i poster di Conor Maynard!- disse lei, indicandomi una porta con la testa. La aprii con il piede ed entrai, poi la lasciai cadere sul letto e mi sdraiai sopra di lei. In effetti non mi andava molto l'idea di farlo nella stanza dei suoi genitori, ma il suo letto era troppo piccolo, come avevo constatato, e anche l'idea di avere di nuovo Conor Maynard che mi fissava non mi andava molto a genio.
-In effetti mi sono sentito osservato, l'altra volta!- mormorai divertito, baciandola. Maya mi morse il labbro.
-Beh, dovresti ringraziarmi! Nella mia stanza almeno c'è la faccia di Conor, non la tua e quella dei tuoi amici!- disse, alludendo alla stanza di Cassie, tappezzata dai poster dei One Direction.
-Touché! Ora sta zitta e impegna la lingua per qualcos'altro!- esclamai, sorridendo. Maya scosse la testa divertita.
-Agli ordini!- disse, prima di posare di nuovo le labbra sulle mie. Infilai le mani sotto la sua maglietta, con un'urgenza quasi snervante. Dovevo averla. Le mie labbra scesero sul suo collo, che mordicchiai con dolcezza, facendola ansimare.
-Zayn... muoviti, ti prego... non ce la faccio!- mormorò, infilando la mano tra i miei capelli e l'altra intorno al mio collo. Io risi.
-No, dai... non così in fretta! Godiamoci il momento!- Le succhiai la pelle, poi la sfiorai con la lingua, facendola ansimare.
-Quanto sei bastardo! Ti prego... voglio...- Le sollevai la maglietta fin sotto il seno e la baciai, scendendo lentamente fino al bordo dei pantaloni.
-Cosa? Cosa vuoi, Maya?- domandai.
-Te... voglio te... ti voglio dentro di me... adesso...- ansimò, mentre risalivo con le labbra.
-Davvero?- chiesi. Amavo farla impazzire così. Le levai la maglietta, che finì per terra. Le accarezzai il seno con la mano, lei ansimò più forte.
-Mio dio... sì! Davvero! Ti prego, ti prego...- Percorsi la sua schiena con la mano e lei si inarcò verso di me. Le sganciai il reggiseno e glielo sfilai. Lo stavamo facendo con la luce accesa e lei non aveva problemi. Sorrisi guardandola. Mi piaceva così tanto...
-Che c'è Zayn?- chiese lei, quasi si fosse resa conto del mio attimo di esitazione.
-Maya... sei... meravigliosa- mormorai. Non ero solito dire certe smancerie alle ragazze mentre facevo sesso, ma lei mi faceva uscire pazzo e come al solito mi faceva provare cose nuove. Alzai la testa, ma lei distolse lo sguardo, arrossendo. Le accarezzai la guancia, voltandole il viso e cercai le sue labbra. La baciai con dolcezza e Maya fece correre le mani lungo la mia schiena.
-Io non credo, Zayn- disse. Le baciai l'incavo del collo, poi la spalla e infine scesi sul suo seno, cercando di farla sentire importante e bene con se stessa, com'era giusto che fosse. Le presi un capezzolo con le labbra, facendola gridare. Maya si morse il labbro per reprimere i gemiti.
-Ci siamo solo io e te, piccola- dissi, passando all'altro seno e consigliandole di non trattenersi. Maya ansimò.
-Mi stai uccidendo!- sussurrò.
-E tu stai uccidendo me, siamo pari!- risposi. Maya infilò le mani tra i miei capelli e mi fece sollevare il viso.
-Togliti quella maglietta!- ordinò, imitando me quando le avevo intimato di baciarmi.
-Non prendermi in giro!-
-Non ti sto prendendo in giro! Voglio che ti tolga quella fottuta maglietta!- ripeté. Io risi e presi le sue mani, appoggiate al mio petto. Maya mi sfilò la t-shirt e si sollevò fino a baciarmi il petto. Mi lasciai sfuggire un gemito. Amavo le sue labbra sul mio corpo.
-Hai visto? Anche tu... così... mi uccidi...- ansimai, mentre lei lasciava scendere la mano sui miei jeans, che ormai mi erano solo d'impedimento. Me li slacciò e io la aiutai a togliermeli.
-Carini i tuoi boxer!- disse, ridacchiando. Alzai gli occhi al cielo, esasperato. Maya era davvero incredibile! Mi prendeva in giro, quando stavamo per fare sesso! E io la adoravo.
-Dici? A me ora non piacciono tanto...- dissi, allusivo. Lei annuì e me li levò senza indugiare. La spinsi di nuovo con la schiena sul letto e mi sostenni sui gomiti per non pesarle.
-Muoviti!- ansimò, mentre le accarezzavo la coscia con la mano. Quei preliminari erano favolosi, ma ci stavano uccidendo. Avevo voglia di lei e lei di me. Stavo per sfilarle l'intimo, ma lei mi fermò. Si alzò di scatto, scansandomi e si coprì il seno. Mi fece cenno di aspettare e uscì dalla stanza. Dopo venti secondi ritornò e mi lanciò una bustina praticamente addosso. Io scoppiai a ridere.
-Mi spieghi perché hai i preservativi nel cassetto?- chiesi, senza pensarci. Lei alzò le spalle.
-Perché tu puoi averli e io no? Perché tu puoi fare sesso e io no?- rispose lei, eludendo la mia domanda. Sorrisi e le feci cenno di raggiungermi. Maya si sdraiò sotto di me e io la feci mia, di nuovo. Quella volta però fu anche meglio della prima, se possibile. Non c'era una sola microscopica parte di me che non le appartenesse. Maya mi aveva preso più di quanto credevo fosse possibile e temevo che non sarei riuscito a fare a meno di quella magia. Avrei ricordato ogni singolo dettaglio di quella notte. Non volevo dimenticare. Non volevo dimenticare lei e come mi faceva sentire. Maya mi stava stregando. Quando ero con lei il resto del mondo non c'era. Era lei il mondo intero. Sarei riuscito a fare a meno di sentirle ansimare e gridare il mio nome?
-Maya...- mormorai, come volessi dirle qualcosa. Mi limitai a guardarla negli occhi e a prendere le sue mani sul lenzuolo. Non volevo andare veloce quella volta, volevo averla il più possibile per me. Maya assecondava le mie spinte lentamente e dolcemente, accarezzando le mie mani, strette nelle sue. Chiuse gli occhi e gridò, facendomi rabbrividire. Qualche secondo dopo venni anch'io e mi sdraiai al suo fianco. Maya appoggiò la testa contro il mio petto. Il mio cuore batteva troppo velocemente. Non ero abituato a sentirlo così. Recuperammo un po' di respiro, poi le diedi un bacio sulla fronte.
-Tutto bene?- domandai, con una premura non giustificata, come se fosse stata la sua prima volta.
-Sto benissimo...- mormorò, baciandomi il petto. Sospirai.
-Sì, anch'io...- ammisi, accarezzandole i capelli, che, sciolti sul mio corpo, mi provocavano piccoli brividi. Era bello, semplicemente bello. Restammo in silenzio per un po'. Avevo voglia di una sigaretta, ma in realtà se alzarmi significava doverla lasciare, preferivo aspettare e fumare più tardi.
-Pronta per il secondo round?- domandai ad un tratto.
-Secondo round?- chiese, perplessa.
-Mi hai chiesto di restare con te tutta la notte! Pensi che me ne starò qui buono?- Lei sorrise.
-Uhm... l'idea era quella, ma se non ce la fai proprio... ti faccio stare buono io!- disse, prima di voltarsi e sedersi sopra di me.
-Che vuoi fare?- chiesi, senza poter nascondere una nota di preoccupazione. Sapevo che se Maya voleva farmi soffrire, sapeva esattamente come fare. Lei mi fece un occhiolino, poi posò le labbra sul mio collo. Mi baciò dolcemente, poi le schiuse e mi sfiorò la pelle con la lingua. Lo fece su tutto il collo, scendendo verso la spalla. Il respirò cominciò a venirmi meno, per quel semplice contatto. Lei gemette, non appena si accorse che mi stavo eccitando e non poco. Continuò il suo lento e devastante lavoro, scendendo fino alla spalla, poi sul petto.
-Dio... Maya... ma cosa mi stai facendo?- chiesi, ansimando. Lei mi baciò di nuovo, senza rispondere. Segnò tutto il mio corpo con piccoli baci. Erano devastanti. La sua bocca e la sua lingua sul mio corpo erano un mix maledettamente provocante. Gemetti, dopo l'ennesimo bacio. Lei riportò le labbra sulle mie, poi sulla mia guancia, infine mi mordicchiò il lobo.
-Mi piace da morire che mi baci così- mi lasciai sfuggire, ammettendo la mia debolezza. Maya soffiò nel mio orecchio, poi prese un profondo respiro.
-C'è un altro posto dove ti piacerebbe che lo facessi?- chiese. Le sue parole mi provocarono un lungo e favoloso brivido. Il respiro mi si mozzò e non riuscii a dire nulla.
-I... io... beh... un posto ci sarebbe- mormorai. Lo aveva chiesto, senza imbarazzo. Ero quasi più in imbarazzo io di lei e la cosa mi piaceva. Era consolante il fatto che tra noi non ci fosse quel tipo di imbarazzo che a volte c'era tra le coppiette appena nate. E io e lei non eravamo nemmeno una coppia. Lei non era una ragazza facile, lo sapevo per svariati motivi. Sapevo che con Harry non aveva fatto nulla, perché in caso contrario lui se ne sarebbe vantato. Sapevo che anche con Dylan non aveva fatto nulla, perché me ne sarei accorto, perché usciva con Harry e perché mi fidavo di lei. In pratica lo faceva solo con me e il fatto che il suo piacere fosse solo per me, mi faceva sentire bene. Maya scese lentamente con le labbra, poi si inginocchiò davanti a me, toccò la mia erezione con le mani e poi la prese in bocca.
-Oh... dio...- ansimai, portando istintivamente le mani nei suoi capelli. Maya si lasciò guidare da me, sollevando gli occhi ogni tanto per guardarmi. Chiusi gli occhi, scosso dal piacere.
-Maya... dio... continua ti prego... non ti fermare...- Lei obbedì e continuò finché io non gemetti e cercai di avvisarla che stavo per venire. Lei tolse le labbra e si scansò, mentre io tentavo di reprimere un piccolo grido di piacere. Maya mi guardò e solo a quel punto arrossì leggermente, pulendosi le labbra. Sembrava così fragile in quel momento. Era bellissima. E solo allora mi accorsi di quello che era appena successo.
-Tu... era la prima volta, vero? Non lo avevi mai...- Lei scosse la testa.
-No... mai prima d'ora... scusa se ho sbagliato... volevo solo darti piacere- sussurrò, abbassando il viso. Sorrisi. Ora sembrava anche tenera! Era davvero sorprendente. Mi chiedeva scusa quando era riuscita a farmi sentire così speciale, come lo era lei per me.
-Scusa? Scusa di cosa? È stato fantastico e tu...- "Tu sei speciale" suggerì il mio cuore. Rifiutai il suggerimento. Non potevo dirle nulla del genere.
-Io...?- Alzò finalmente il viso. Sorrisi e le accarezzai le guance, che le andavano a fuoco.
-Tu sei una stupida! Perché ti fai un sacco di problemi per niente!- conclusi. Lei alzò gli occhi e sospirò.
-Comunque... se pensi che qualcosa non sia andata bene... ho tutta la notte per insegnarti!- dissi, poi le feci un occhiolino. Maya rise e si sdraiò al mio fianco. Si voltò dandomi le spalle, io la abbracciai e appoggiai il petto contro la sua schiena, stringendola. Lei sollevò il lenzuolo, coprendoci e sospirò.
-Nessuno sa tante cose di me quante ne sai tu!- sussurrò. Sorrisi, sperando che non mi vedesse. Quella rivelazione scatenò una rivoluzione improvvisa e devastante nel mio corpo, che fu invaso da una felicità quasi spaventosa. Era mia, più di quanto lo fossero state tutte le altre ragazze fino a quel momento. Ed io ero suo, più di quanto lo fossi stato di tutte le altre fino a quel momento.
-Beh... dimmi di più- dissi, incitandola. Mi resi conto che non avevo più voglia di fumare e me ne stupii. Di solito si fumava sempre dopo aver fatto sesso!
-Non c'è molto da raccontare!- rispose.
-Provaci!- la incoraggiai. Maya cominciò a parlarmi della sua famiglia, della scuola, di quanto le mancasse suo padre. E io la ascoltavo, senza stancarmi.
-Dylan?- domandai ad un tratto.
-Dylan è il fratello che non ho mai avuto!- rispose, tranquilla. Sorrisi. Stavo diventando un maledetto egoista!
-E...-
-Ora tocca a te parlare!- Stavo per chiederle di Harry, ma lei mi aveva interrotto, come se avesse capito di cosa volevo parlare. Sospirai e compresi che non era ancora il momento di affrontare l'argomento. Passammo gran parte della notte a parlare di noi due, della nostra infanzia, dei nostri sogni. Lei voleva fare la giornalista. Io volevo cantare, ma avevo paura del futuro e lei era l'unica a sapere le mie debolezze. Fu anche l'unica persona che riuscì a farmi sentire un po' più forte solo accarezzandomi.
-Canta per me- disse ad un tratto, sbadigliando. Risi.
-Stai morendo di sonno! Sono ore che parliamo!- risposi. Lei sospirò.
-Tu canta!- ribadì.
-Cosa?- chiesi.
-Beh... i One Direction o... qualcosa di Chris Brown...- La strinsi più forte, avvicinai il viso al suo e cominciai a cantarle "I Wanna be" di Chris Brown, che conoscevo molto bene. Dopo poco sentii il suo respiro farsi più irregolare. Smisi di cantare e la guardai dormire per qualche secondo, poi chiusi gli occhi e mi addormentai tenendola stretta, per il resto della notte.
Angolo darkryry
Qui le cose credo si stiano facendo sempre più serie tra Zayn e Maya.
Cosa faranno ora i fuggitivi? Lasceranno Maya sola o la riaccoglieranno tra loro?
Beh, per saperlo credo bisognerà aspettare i prossimi aggiornamenti ;)
Avviso importante: sarò assente da domenica 14/06 fino a domenica 21/06 perchè vado al mare! Ibiza mi attende e questa pausa comprenderà l'assenza di internet e soprattutto del computer, quindi gli aggiornamenti arriveranno al mio rientro dall'isola spagnola :)
Intanto ne approfitto per augurare a tutti un buon inizio di vacanze!! xx
darkryry
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