Puoi farcela!
All rights reserved a midnite_ (EFP)
Cover by @herslaugh
PUOI FARCELA!
And I can't stand you
Must everything you do make me wanna smile
Can I not like you for awhile?
But you won't let me
You upset me girl
And then you kiss my lips
All of a sudden I forget
Can't remember what you did
But I hate it...
You know exactly what to do
So that I can't stay mad at you
For too long that's wrong
But I hate it...
You know exactly how to touch
So that I don't want to fuss.. and fight no more
Said I despise that I adore you...
[Hate that I love you_Rihanna ft Ne-Yo]
MAYA
Lavai i denti e la faccia, poi mi guardai allo specchio e mi pettinai i capelli come facevo tutte le sere. Per fortuna quella sera Cassie aveva mandato a casa tutti e mia madre stava per tornare. Ad ogni modo sarebbe stata una lunga nottata, insonne probabilmente. Sospirai e, involontariamente, mi toccai le labbra. Mi pareva di sentire ancora il sapore di quelle di Zayn. Non sapevo perché lo avesse fatto, non sapevo perché mi avesse baciato, ma sapevo che era stato un momento stupefacente. Il mio corpo aveva reagito come impazzito per quel semplicissimo e all'apparenza innocuo contatto, ma Zayn Malik non aveva nulla di innocuo, in verità. Era pericoloso dal modo in cui mi stava ricattando a quello in cui mi guardava. E il pericolo maggiore erano le sue labbra. Le sue labbra carnose e dannatamente sexy, le sue labbra perfette e morbide, le sue labbra, quelle labbra che avevo appena sfiorato e che in quel momento mi ritrovavo a pensare. Al solo ricordo ogni centimetro del mio corpo veniva invaso dal desiderio di sapere come sarebbe stato non fermarsi lì, andare oltre e scoprire in quanti altri modi poteva essere pericoloso quel ragazzo. Presi un profondo respiro e mi maledii per essermelo anche solo fatto passare per la mente. Stavo diventando pazza probabilmente. Avevo ben altro a cui pensare che non ad un ragazzino che provava a fare il bullo. Io ero l'unica che poteva fare certe cose e ne avrebbe avuto la prova. Non avrei docilmente fatto tutto quello che voleva come se nulla fosse. Non poteva competere con me, ma soprattutto non poteva competere con Dylan. Diedi gli ultimi colpi di spazzola. Ne facevo cento tutte le sere, come mi aveva insegnato mamma, li sistemai sulla spalla e mi chiusi in camera mia. Presi il cellulare e mandai un messaggio a Dylan: "Sfigato ho bisogno di te! Non crederai mai a quello che devo raccontarti!" Come previsto, Dylan mi rispose immediatamente: "Ti prego parla, non posso aspettare!" Sorrisi e scrissi: "Ti do un indizio, solo due parole, poi domani vieni a casa mia e ne parliamo: One Direction!" Inviai. Non si trattava veramente di tutti gli One Direction, ma solo di due di loro, ma era più breve così, tanto non gli avrei rivelato nulla di più. "Sei una stronza! Ci vediamo domani. Ti voglio bene, sfigata. Buonanotte!"Amavo quando Dylan diceva di volermi bene. Avevo bisogno di sentirmelo dire da lui, perché era il mio migliore amico e io gli volevo un bene che era impossibile classificare. A volte avevo persino desiderato di averlo come fratello, tanto era profondo il sentimento che mi legava a lui. Dylan mi aveva preso con sé e aveva accettato di sopportarmi ogni giorno, ogni ora, ogniqualvolta ne avessi avuto bisogno, per il resto dei suoi giorni. E lo stesso valeva per me. Io ci sarei sempre stata per lui. Niente poteva dividermi da Dylan. Mi rigirai nel letto fino a notte fonda, pensando a cosa fare. Non potevo lasciare che Zayn rivelasse il mio segreto. Lo avevo gelosamente custodito per quattro anni. Avevo vissuto nel buio della notte per quattro lunghi ed intensi anni. Mi ero gustata a pieno tutta l'adrenalina che quella vita poteva darmi. Ora che stavamo diventando qualcuno e che i nostri sforzi stavano per essere ripagati, non potevo lasciare che le cose si rovinassero per colpa mia e della mia cocciutaggine. Non potevo lasciare che Zayn Malik mettesse in pericolo me e anche i miei amici. Da questo punto di vista non vedevo altra soluzione che sedurre Harry e sperare che Cassie ci scoprisse in atteggiamenti per così dire intimi. Lo avrei al massimo baciato, come avevo baciato Zayn, anzi, per la verità come mi ero lasciata baciare da Zayn. Avevo ceduto come una stupida ragazzina invasata e con gli ormoni sballati. Non mi sarei certo fatta fregare anche da Harry. Un bacio era il limite che mi ero prefissata, se proprio dovevo stare agli ordini di Malik, ma in verità non ne avevo alcuna voglia.
-Sveglia dormigliona!- Dylan mi scosse fino a farmi aprire gli occhi e a farmi quasi cadere dal letto.
-Sei pazzo? Mi hai fatto perdere vent'anni di vita, cazzo!-
-Ah, quanto amo la tua finezza anche di prima mattina!- esclamò. Io risi.
-Dai scemo, aiutami va!- dissi quindi.
-Raccontami tutto!- Gli feci spazio sotto le coperte insieme a me. Dylan mi abbracciò e mi accarezzò i capelli. Gli raccontai la storia, tralasciando il bacio, e lui scoppiò a ridere.
-Cosa dovrei fare?- chiesi. Mi serviva davvero il suo consiglio.
-E lo chiedi pure, scema? Divertiti con il tuo amico Styles e fai preoccupare tua sorella! Hai la possibilità di stare con un grandissimo figo, a quanto ho capito, e di prenderti una piccola vendetta su Cassie allo stesso tempo! Mi sembra scontata come decisione!-
-Tu la fai semplice... e se poi...- Dylan soffiò tra i miei capelli, zittendomi.
-E se un cazzo! Tu puoi farlo! Dai a quello Zayn, o come cavolo si chiama, quello che vuole e poi penseremo anche a lui. Tanto per cominciare dimostragli che non sei una bambinetta e che puoi farlo impazzire!- Io scoppiai a ridere per le sue parole.
-Sul serio? Tu pensi che io sarei in grado di far cedere un ragazzo tanto... tanto bello? Hai presente che faccia abbia Harry Styles?-
-Sì... e secondo me sotto sotto è finocchio, ma non importa!- Gli diedi uno schiaffo controllato sulla guancia e sospirai.
-Ah l'invidia, che brutta faccenda!-
-Sì certo! Io non ho niente da invidiare ad Harry Styles! Cos'ha lui che io non ho?- Feci finta di pensarci qualche secondo, poi gli sorrisi.
-Cassie!- Dylan mi fulminò con un'occhiataccia e mi pizzicò la guancia così forte da farmi gridare.
-Il tuo amico Malik ti ha fatto diventare acida, o è una mia impressione?-
-Impressione! Zayn non ha fatto proprio nulla! Sono sempre stata una vera bastarda, lo sai!- Dylan mi strinse tra le braccia.
-Non saresti nella mia compagnia se non fosse così, e forse non saresti nemmeno la mia preferita!-
-Oh, ma quanta dolcezza!- Dylan mi fece alzare e si alzò anche lui.
-Lo so, per questo mi ami! Ora devo andare, mamma mi aspetta! Mi raccomando! Fatti valere, tu sei bellissima!- disse quindi, sorridendomi. Io ricambiai quel suo splendido sorriso e annuii. Sapevo che Dylan non era geloso né nulla del genere. Tra di noi c'era sempre stata solo una bellissima e duratura amicizia e da nessuna delle due parti c'era mai stato interesse nell'avere qualcosa di più. Ci eravamo baciati qualche volta, ma i nostri baci appena accennati, dimostravano solo il bene che ci volevamo. Se qualcuno ci chiedeva se ci fosse qualcosa tra noi, scoppiavamo a ridere entrambi. Non avevo mai creduto nell'amicizia tra ragazzo e ragazza, avevo sempre pensato che non potesse esistere e che presto o tardi sarebbe finita, rovinata dal desiderio del sesso, che travolgeva uno dei due amici, o spesso entrambi, comunque non destinato a durare. Non ci credevo nemmeno guardando lo splendido rapporto che legava me e Dylan. Nonostante sapessi che io non mi sarei mai innamorata di lui e che lui non si sarebbe mai innamorato di me, rimanevo ferma nelle mie convinzioni. Io e Dylan eravamo solo da esempio per gli altri. E non avremmo mai ceduto all'amore. Forse perché io e lui non credevamo nemmeno in quello. O almeno, io non ci credevo. Decisi di smetterla di pensare a cose inutili e di concentrarmi solo su quello che dovevo fare. Dovevo trovare un modo per trovarmi sola con Harry. E Cassie era l'unica scusa che mi veniva in mente, per quanto fosse stupido. Cercai disperatamente per tutta la stanza il bigliettino col numero che mi aveva lasciato Zayn. Avevo addirittura pensato di buttarlo, ma in quel momento evidentemente mi sarebbe servito. Lo trovai sotto il letto, schiacciato da un giornalino di Dylan Dog, stropicciato e strappato agli angoli. L'interesse che avevo nei confronti di Zayn era tanto che avevo quasi stracciato quel foglietto senza nemmeno accorgermene. Ringraziai il briciolo di autocontrollo che mi era rimasto per non avermelo fatto buttare o strappare del tutto. Composi il numero e presi un profondo respiro.
-Pronto?- La voce assonnata di Zayn riuscì ad infastidirmi a dismisura.
-Mi serve il numero di Harry- dissi secca, in tono perentorio.
-Ciao Maya! Mi fa piacere sentirti!-
-Sì certo, a me un po' meno. Dammi il numero di Harry!- ribadii, cercando di non farmi toccare dalle sue parole. Il suo tono era diventato un po' più dolce, mi era sembrato quasi contento.
-A che ti serve?-
-Vuoi che ti aiuti o no?-
-Sì, certo, ma...-
-Lavoro mio, metodo mio! Non fare domande!- lo interruppi. Non avevo voglia di spiegargli tutto quello che avevo intenzione di fare nei minimi dettagli. Soprattutto non avevo voglia di dirgli come avrei fatto cedere Harry. Zayn rise. Il mio sarcasmo e la mia freddezza non lo toccavano mai minimamente e non sapevo come facesse a restare così impassibile davanti a tutte le mie stoccate, ma quel suo atteggiamento mi dava fastidio, mi innervosiva e forse mi spaventava anche un pochino, perché lui era l'unico a non essere intimorito da me e dal mio "caratterino", come diceva sempre mia madre. Di solito facevo scappare tutti, tranne Dylan e gli altri ragazzi della mia compagnia, ovviamente.
-D'accordo, segnatelo... poi fammi sapere se il tuo metodo ha funzionato, capo!- Mi segnai il numero che mi dettò, poi sospirai.
-Fino a prova contraria sei tu il mio capo, ora!- riconobbi, a malincuore. Mi faceva impressione pensare che stavo esaudendo i desideri di quel ragazzo tanto bello quanto stupido. Non poteva arrivare da solo a capire che Cassie era una zoccola senza cuore e che non era affatto innamorata di lui? Lo avrebbe solo usato per farci i suoi comodi e per vantarsi con le amiche. Avevo capito fin troppo bene come funzionava Cassie. Dirglielo comunque non sarebbe servito a nulla perché sapevo fin troppo bene anche quanto Cassie ci sapesse fare con i ragazzi e quanto riuscisse a farli cadere nella sua trappola. Se Zayn si era fumato il cervello, niente sarebbe riuscito a farlo rinsavire. E, siccome non potevo lasciare che rovinasse la mia esistenza, avrei egoisticamente contribuito a rovinare la sua. Se voleva scottarsi, lo avrei fatto giocare col fuoco.
-Maya?-
-Che c'è?-
-Fa un buon lavoro, puoi farcela!- Annuii, anche se non poteva vedermi. Le parole di Dylan mi tornarono in mente. Aveva detto più o meno la stessa cosa, ma aveva aggiunto che ero bellissima. Sospirai. Mi stavo forse aspettando che lo avrebbe detto anche lui? Scossi la testa e chiusi la chiamata senza nemmeno salutarlo. Dove c'era Zayn, c'era pericolo. Il mio cervello cominciava ad impormi di stargli lontano. Mandai un messaggio ad Harry ed attuai la prima parte del mio piano. "Ciao, sono Cassie... puoi venire oggi alle 16? Ho voglia di vederti!" Lui rispose qualche secondo dopo. "Certo tesoro, non vedo l'ora!" L'orario ovviamente non era scelto a caso. Sapevo che Cassidy quel pomeriggio sarebbe uscita a fare shopping con le sue amichette. Non appena Cassie uscì dalla doccia, le dissi che aveva chiamato Harry e che sarebbe passato quel pomeriggio alle 17, perché aveva voglia di vederla. Avevo un'ora esatta per mettere in piedi qualcosa di concreto. Pensai accuratamente al da farsi, ma alle 16 meno 10 non sapevo ancora come avrei agito. Mi morsi un labbro e pensai in fretta a cosa poteva piacere ad un ragazzo. Mi infilai istintivamente dentro la doccia, mi sciacquai velocemente e uscii, poi mi avvolsi il corpo in un asciugamano azzurro e lasciai cadere i capelli bagnati sulla spalla. Presi un profondo respiro, giusto mentre suonavano il campanello. Corsi ad aprire. Un Harry alquanto perplesso mi fissò dall'alto al basso. Io sorrisi, cercando di sembrare imbarazzata, anche se per la verità il suo sguardo non mi aveva fatto alcun effetto. Non mi aveva infastidito come quello di Zayn qualche giorno prima, benché fosse ugualmente intenso.
-Io... ciao... scusa... sono appena uscita dalla doccia e sono sola in casa!- esclamai, marcando bene il fatto che fossi sola.
-Ah... ehm... Cassie aveva detto che mi aspettava per le 16...-
-Cassie dice sempre un sacco di cose! Mi aveva accennato che saresti passato! È in ritardo come al solito, tra dieci minuti arriva, tranquillo! Nel frattempo tu comincia ad entrare!- dissi, facendolo accomodare.
-Grazie...-
-Vuoi qualcosa... un bicchiere d'acqua, o...- Gli feci cenno di sedersi in cucina.
-Un bicchiere d'acqua, grazie!- rispose lui. Io annuii e gli feci un sorriso, cercando di farlo sembrare il più provocante possibile. Non sapevo bene come si facesse a sedurre un ragazzo, ma dovevo provarci, se volevo uscire da quella situazione compromettente. Harry si leccò le labbra, lasciandomi intendere che in qualche modo mi stavo muovendo nella giusta direzione.
-Maya... tu... hai un anno meno di Cassie, vero?- domandò.
-Sì, 18 anni...- esclamai, pensando al da farsi. Decisi di sfruttare il mio essere nana a mio favore, per una volta. Optai per i bicchieri che stavano nello scaffale più in alto. Mi sollevai in punta di piedi e con una mano tenni fermo sul seno quel misero indumento che indossavo. L'asciugamano, che mi arrivava poco sopra le ginocchia, si alzò fino a raggiungere il mio fondoschiena. Quasi potessi vedermi alle spalle, mi sentii lo sguardo di Harry addosso. Improvvisamente percepii il suo respiro caldo sul collo.
-Hai bisogno una mano?- chiese, troppo vicino a me. Era uno che non perdeva tempo o a cui piaceva scherzare, evidentemente. Scossi la testa.
-Non sono molto alta, ma prendo la sedia e faccio da sola, grazie!- sorrisi e presi una sedia, prima che Harry potesse anche solo sfiorarmi. Riempii il bicchiere mentre Harry tornava a sedersi. Lo appoggiai sul tavolo davanti a lui, abbassandomi leggermente, in modo che si intravedesse la mia scollatura, che per mia fortuna, o per mia sfortuna, era abbastanza generosa. Come previsto, lo sguardo di Harry si abbassò sul mio seno.
-Forse è il caso... che... mi vesta...- mormorai, cercando di assumere un tono malizioso.
-S... sì... forse sì...- bisbigliò lui, senza accennare minimamente a distogliere lo sguardo. Mi sollevai lentamente, molto lentamente, seguita dai suo occhi in ogni mio gesto.
-Vado su di sopra ad asciugarmi i capelli... se non ti va di stare solo...- esclamai, ammiccando. Salii al piano di sopra cercando di ancheggiare il più possibile e mi infilai in bagno, lasciando la porta aperta. Harry non lasciò passare nemmeno un minuto.
-Sai... non credevo che tu fossi così... carina...- sussurrò, avvicinando le labbra al mio orecchio.
-Non lo sono, infatti...- Harry mi voltò il viso verso di sé e mi fece un occhiolino. "Dritto al dunque" pensai. Osservai il suo viso. A prima vista poteva sembrare un angioletto, ma quegli occhi verdi erano un'arma di seduzione, in effetti, e le sue labbra parevano create apposta per essere baciate. Ma non sarebbe successo. Io lo avrei fatto cedere e ci saremmo fermati dove avrei deciso io.
-Uhm... ti sottovaluti, evidentemente!- disse. Ero stufa di sentire quella frase! Non mi sottovalutavo, solo ero brava in altre cose e lo sapevo. E soprattutto non mi sentivo così carina come Harry stava tentando di farmi credere. O come Zayn credeva. Mi divincolai dalla presa del ragazzo e scesi al piano di sotto di corsa.
-Che ti va di fare?- chiesi, fingendomi ingenua, come se la risposta non fosse ovvia. Lui mi raggiunse con un sorriso che lasciava intendere tutti i suoi pensieri.
-Beh... vedi tu! La casa è tua! Però... sai... accogliermi in asciugamano, tutta bagnata e mezza scoperta, beh... non aiuta se vuoi starmi alla larga!- esclamò. Io gli feci un occhiolino. Non avevo affatto voglia di stare con lui, perché non mi piaceva. Era stupendo, sotto tutti gli aspetti, ma non ero una che stava col primo ragazzo che passava, normalmente. Ed Harry lo era, era un perfetto sconosciuto che era entrato nella mia vita e la stava rovinando insieme al suo amichetto e a quella troietta di mia sorella. Harry avvicinò le labbra alle mie e le sfiorò con delicatezza.
-E... Cassie?- sussurrai. Lui scosse le spalle.
-Non sono innamorato di tua sorella...- rispose. Era la confessione che volevo. Avevo ancora un po' di tempo, ma speravo che Cassie sarebbe arrivata in anticipo per una volta nella sua vita, perché non avevo voglia di baciarlo. Mi sentivo una ragazza facile solo per averlo accolto mezza nuda sulla porta, se lo avessi anche baciato, sarei passata come una vera zoccola, e non era certo l'idea che volevo dare di me! Harry mi si avvicinò lentamente.
-Non sei uno che aspetta, eh!-
-Cedo facilmente alle provocazioni!- sussurrò. "Sì, me l'hanno detto" pensai.
-Beh, ma...-
-Ma cosa? Non dire che non hai fatto nulla, perché quel nulla ha funzionato! Sei... beh... mi piaci in questa veste da provocatrice!-
-Non mi conosci nemmeno, Harry!- Dovevo sedurlo, ci ero riuscita, ma stavo facendo di tutto per non far accadere l'inevitabile. Respirai lentamente, guardandolo. Harry sfiorò la mia bocca con la sua, con una dolcezza quasi snervante.
-Non credo ci sia bisogno delle presentazioni- bisbigliò, sulle mie labbra. Tornò sulla mia bocca, senza indugiare, questa volta con più urgenza. Lasciai che mi stringesse a sé. Harry sfiorò le mie labbra con la lingua e io le schiusi, lasciando che approfondisse il bacio. Improvvisamente mi ritrovai a pensare all'ultima persona a cui avrei voluto pensare: Zayn Malik e le sue fottutissime labbra perfette. Quel bacio era molto più passionale, eppure il sapore delle labbra di Zayn non abbandonava la mia testa. Cercai di rilassarmi. Chiusi gli occhi e gli circondai il collo con le braccia. Mi resi conto che l'asciugamano che mi copriva era scivolato e che il mio seno era premuto contro il petto di Harry. Ero preoccupata, perché non volevo che le cose andassero oltre e in qualche modo non volevo nemmeno che Cassie ci vedesse: nonostante tutto quello che mi aveva fatto da quando la conoscevo, non volevo che soffrisse, anche se ero certa che Zayn l'avrebbe abbondantemente consolata. Appoggiai la mano contro il petto di Harry e lo fermai. Basta così, non ero la bambolina di nessuno. Facevo quello che volevo.
-No, smettila... ho sbagliato, non è giusto quello che...-
-Dio come la fai difficile! Non ti ho mai vista lasciarti andare una volta da quando conosco tua sorella!- sbottò lui, deluso. Mi sollevai l'asciugamano avendo cura di coprirmi il più possibile e mi allontanai da lui.
-Dovrei fare la zoccola come Cassie? Non dirmi che non te ne sei accorto!- urlai. Harry mi prese il viso e lo sollevò in modo che lo guardassi.
-Qualcosa mi dice che non lo sei, ma... mi piaci comunque!-
-Che cosa?- gridò qualcuno alle nostre spalle. Io ed Harry ci voltammo e Cassie ci fissò a bocca aperta, lasciando cadere le borse a terra. Perfetto: non ci aveva visto baciarci, aveva visto giusto l'indispensabile e ciò mi consolava. Non volevo certo fregare il suo ragazzino! In quel modo non poteva darmi la colpa di nulla. Era come se avesse fatto tutto lui. Harry sospirò.
-Dai, Cassie! Non è come sembra!-
-Trovati una scusa migliore, idiota! In questa non ci casca più nessuno!- bisbigliai, cercando di non farmi sentire da Cassidy, ma solo da Harry. Lui mi lanciò un'occhiataccia. Proprio in quel momento mi resi conto che c'era qualcuno con Cassie e non era una sua amica. Zayn fece il suo ingresso trionfante in casa mia, col sorriso stampato in faccia, come fosse certo che io ero riuscita nei nostri piani. Non appena mi guardò, la sua espressione mutò completamente. Non potevo definirla esattamente. Sembrava sorpreso, ma riuscivo a vedere una certa irritazione in quello sguardo. Sorrisi compiaciuta, ma il fatto che lui fosse lì e mi avesse visto così, mi dava fastidio. Per qualche assurdo motivo, non volevo che anche lui mi vedesse con Harry.
-Certo che sei troia!- esclamò Cassidy, rivolta verso di me.
-Io?- mi lasciai scappare, poi mi tappai la bocca e salii al piano di sopra senza guardare nessuno. Io avevo fatto il mio lavoro, ora dovevano sbrigarsela da soli. Sentii Cassie urlare contro Harry e in mezzo riuscii a sentire un colpo secco sulla mia porta.
-Che vuoi?- dissi, sicura di chi si trattasse. Zayn non aspettò che gli dessi il permesso ed entrò.
-Cos'hai fatto con Harry? Non ti avevo chiesto di andare così oltre!- esclamò, irritato.
-Ora mi fai anche la predica? Ho fatto quello che volevi, no? Pensavi che non ci sarei riuscita e ti saresti divertito a vedermi fallire? Beh, ti sei sbagliato! Ora è il mio turno, Malik! Tu va a consolare la tua ragazza!- sbottai, pregustandomi già la mia vendetta, che presto sarebbe arrivata.
-Ora sta lontana da Harry!- sbottò, fissandomi.
-Che cosa?- Ora pensava anche di dirmi quello che dovevo o non dovevo fare? La mia vita non era sua.
-Hai capito bene! Anche se lui volesse provarci con te, tu sta lontana da lui!-
-E per quale motivo dovrei farlo?- domandai, infuriata.
-Perché? Perché io voglio che tu stia lontana da lui e che lui stia lontano da te! Perché lo voglio io, ecco perché!- ordinò, senza smettere di fissarmi. Per un secondo la speranza che mi baciasse di nuovo sfiorò qualche remoto angolo del mio cervello. Scossi la testa, e recuperai il mio buon senso. Bene, ora sapevo anche da dove partire per vendicarmi. Zayn Malik era davvero stupido!
Angolo darkryry
A quanto pare il piano di Maya è andato a buon fine, ma... la reazione di Zayn?! Mmmmmh, qui gatta ci cova, ma non vi rivelo nulla ;) Eheheh sono cattiva lo so, ma la suspence ci vuole o no?! :P
Al prossimo capitolo! xx
darkryry
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