Il nostro patto


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Cover by @herslaugh




IL NOSTRO PATTO


Dai baci con l'amore in bocca

Lasciati con l'amaro in bocca

Solo io e te

Distante da te, sappiamo perché,

Lo so solo io lo sai soltanto te.

E un modo non c'è, ognuno per sé.

Come sono io, come sei fatta te

Siamo solo io e te

A volere il bene dell'altro a ignorare chi abbiamo a fianco,

Insieme chissà ancora per quanto

Io e te

A stupirci per come fanno a mentirsi giurando il falso,

Ad avere il coraggio

Solo io e te

A farci ancora le scenate ad urlare per le strade

Con le persone affacciate...

[Io e Te_Marracash]


ZAYN

Cassidy ed io ci frequentavamo ormai da un po' di tempo. A volte mi sentivo in colpa, perché lei stava con Harry la prima volta che eravamo finiti a letto insieme. In verità stava ancora con Harry, non aveva voluto lasciarlo quando glielo avevo chiesto e ora le cose tra loro erano andate troppo avanti. Io mi ostinavo a vederla di nascosto, perché mi piaceva e non riuscivo a farne a meno. Cassidy era semplicemente ciò che tutti gli uomini desideravano. Era sexy, attraente e veramente stupefacente a letto. Anche Harry lo sapeva e la pensava come me, per questo non la lasciava. Sapevo che Harry non era innamorato di lei, le piaceva solo per farci sesso quando gli andava. Cassie diceva di preferire me e io le credevo, ma ancora non mi convinceva il fatto che non avesse voluto lasciare Harry. A preoccuparmi ulteriormente, poi, era sua sorella Maya. Le volte che io e Cassidy riuscivamo a vederci, di nascosto da Harry, se Maya era a casa, mi salutava distrattamente e poi se ne andava. Era sparita praticamente tutte le sere durante le vacanze di Natale. Usciva sempre con uno zainetto e non diceva mai a nessuno dove stava andando. Forse lo faceva per lasciare la casa libera a me e Cassie, ma non credevo che la motivazione fosse quella. Era sempre troppo agitata quando lasciava camera sua e quando le chiedevamo dove stesse andando, lei trovava un modo per sviare la domanda e scompariva prima ancora che io e sua sorella potessimo rendercene conto. Sapevo che quella ragazza nascondeva qualcosa e per qualche motivo mi sentivo attratto da quel mistero intorno a lei e da quel suo modo enigmatico di comportarsi. Come le avevo detto, Maya era una ragazza interessante ed io ero intenzionato a scoprire il suo segreto. Quella sera il padre di Cassie e la sua compagna non c'erano e lei aveva invitato me e i ragazzi. Maya ovviamente non era a casa, era andata via non appena eravamo arrivati.

-Vado a fumare una sigaretta- dissi, dopo aver mangiato una fetta di torta. Cassie fece spallucce e gli altri non dissero nulla, sapevano bene che ogni tanto mi andava di fumare. Il mio obiettivo però era un altro. Quando fui certo che nessuno dalla cucina poteva vedermi, salii al piano di sopra e mi introdussi in camera di Maya. Ci ero già stato una volta, ma non mi ero reso conto di nulla. Dopo che Maya mi aveva spinto fuori con tanta urgenza e l'aveva chiusa a chiave davanti ai miei occhi, però, mi ero convinto che in quella stanza ci fosse di più dei poster di Conor Maynard e delle foto di Maya con il padre e la madre. Doveva esserci qualcos'altro che non avevo notato e che voleva nascondere, ne ero sicuro. Guardai sotto il letto, dove aveva calciato qualcosa quando avevamo pulito insieme, ma non trovai nulla a parte una scatola zeppa di fumetti di Dylan Dog in Italiano. Aprii gli armadi, ma come avevo immaginato, c'erano solo vestiti. Ne vidi uno blu, molto corto, senza spalline e le balze sul davanti. Improvvisamente mi ritrovai a chiedermi come sarebbe stata Maya con quel vestito. La prima volta che l'avevo vista era infilata in una tuta deforme che non lasciava nemmeno intravedere il suo corpo. La mattina seguente al nostro incontro, invece, mi aveva stupito. Non era magra come Cassie, ma non era nemmeno grassa come si era definita lei stessa. Aveva tutte le curve al posto giusto e quella maglietta corta che indossava la mattina dopo la festa, me lo aveva confermato. Per quanto potessi fantasticare su di lei, credevo che il suo seno fosse anche migliore di quello di Cassie. E il suo sorriso sarcastico era delizioso. Scossi la testa e scacciai quei pensieri poco casti che stavo facendo su di lei. Chiusi le ante dell'armadio e cercai nei cassetti. La stanza di Maya era un vero disastro. C'erano peluche ovunque, alcuni anche molto grandi, alcuni buttati sul letto, altri sulle mensole, certi addirittura sul pavimento. La sedia azzurra davanti alla piccola scrivania era praticamente scomparsa, sommersa da numerosi vestiti. Pensai addirittura di mettere un po' d'ordine, ma non ero il tipo che si sarebbe messo a fare ordine nemmeno nella sua stanza, figurarsi in quella di una sconosciuta. Aprii tutti i cassetti, ma non trovai nulla di interessante. Mi ero quasi rassegnato, quando notai un enorme pupazzo a forma di pesce azzurro e giallo che spuntava da dietro la scrivania, schiacciato tra il mobile e il muro. Lo levai e lo misi sulla scrivania. Sotto trovai una scatola marrone, che ben si mimetizzava con il legno della scrivania, appiccicata contro il muro. Sarebbe stato quasi impossibile vederla, ma era proprio quello che stavo cercando, per quello l'avevo trovata. Aprii la scatola e spalancai gli occhi davanti a cinque maschere a forma di teschio, in colori diversi. Erano agghiaccianti. Potevano servirle come travestimento per Halloween o carnevale, ma erano troppe e nessuno le avrebbe conservate in modo così ordinato e nascoste dietro un mobile. Quelle maschere non dovevano essere trovate ed ero sicuro che ci fosse un motivo ben preciso. Ormai mi ero spinto troppo in là per tornare indietro. Non sapevo perché mi stessi comportando in quel modo e stessi frugando nella camera di una ragazza senza permesso. Non era educato e non avrei mai pensato di farlo, ma Maya mi incuriosiva così tanto da non poter resistere alla tentazione. Ne presi una: se le fossero importate così tanto come credevo, sicuramente si sarebbe preoccupata per la sua mancanza ed io me ne sarei accorto. Infilai la maschera sotto la felpa e scesi al piano di sotto. Nascosi quello che avevo trovato nella manica del mio giubbotto e tornai in salotto dagli altri.

-Tutto bene, Zayn?- chiese Niall, guardandomi.

-Una meraviglia!- risposi. Avevo voglia di sorridere, perché, anche se non sapevo cosa farmene, quell'oggetto misterioso infilato nel mio cappotto, mi sembrava una grandissima scoperta. Cercai di mostrarmi calmo per il resto della serata, ma continuavo a pensare alla mia scoperta e a Maya, soprattutto. Per qualche assurdo motivo non vedevo l'ora di vederla, per quanto mi stesse antipatica. Non sopportavo Maya, perché mi guardava sempre come fossi un deficiente e come se la infastidissi con la mia sola presenza. Non la sopportavo, eppure il desiderio di scoprire veramente chi fosse, era più forte di qualsiasi altro sentimento. Ero attratto da lei come da una calamita, perché sapevo che nascondeva una natura che solo io avrei potuto rivelare, perché nessun altro si era mai preoccupato di vedere oltre quel dolce faccino che aveva. Il suo sorriso furbo non mi era sfuggito, quella ragazza non mi incantava, non era affatto innocua come voleva sembrare, ne ero certo.

-Ragazzi avete visto che ci sono dei tizi che stanno quasi superando le vostre visualizzazioni su youtube, qui?- disse Cassidy, ad un tratto.

-No dai, veramente?- domandò Harry, incredulo. Cassidy annuì e accese il computer. Aprì youtube e cercò un video sotto il nome "I fuggitivi". Era il video di una ragazza che ballava su un treno, nulla di particolare, era una cosa già vista in tutti i film e già fatta, però lei era brava. All'improvviso mi resi conto del dettaglio più importante di quel filmato. Beh, in effetti era stata una botta di culo che a Cassie fosse venuto in mente quel video proprio in quel momento. Ed era incredibile anche che lei, la sua sorellastra, non si fosse mai resa conto che dietro quella maschera si nascondeva Maya. Il cuore prese a battermi più del dovuto e un sorriso spuntò incontrollato sul mio viso. Era lei, non avevo dubbi e io avevo appena fatto la scoperta del secolo, ma soprattutto, dal momento che nemmeno Cassidy, che le era così vicina, conosceva quell'aspetto della sua vita, potevo usare quel segreto a mio vantaggio e sapevo già come comportarmi. La ragazza che ballava su quel treno, con la stessa maschera che io avevo nascosto, era Maya, era ovvio che fosse lei. Maya sarebbe stata il mio trampolino di lancio verso Cassidy. Se non voleva aiutarmi di sua spontanea iniziativa, ed ero certo che si sarebbe rifiutata di farlo, sapevo come convincerla.

-Beh... però è brava!- esclamai, giusto per portare l'attenzione sul video.

-Sì non è niente male... e ha delle belle labbra!- puntualizzò Harry, prima di prendersi una gomitata da Cassie. Fingeva bene, ma a me faceva male quel suo modo di essere gelosa di Harry, quando lei stessa diceva di essere attratta solo da me. Non capivo Cassie e sinceramente non volevo capirla, ma avevo cominciato a credere di non poter fare a meno del sesso con lei, era troppo appagante per rinunciarci. Cassidy Parker era un'abile doppiogiochista, non c'erano dubbi in proposito. Magari aveva imparato a nascondere la realtà proprio da Maya. Guardammo altri video. Quei ragazzi erano bravi, in verità. In un video una di loro, probabilmente proprio Maya, faceva un graffito sulla fiancata di un vagone del treno. Era bellissimo, un'esplosione di colori e vitalità. Era puro mistero, esattamente come Maya. Ma io avevo quasi slegato il complicato filo della vita di quella ragazza.

-Ciao a tutti!- salutò ad un tratto qualcuno. Mi voltai di scatto verso Maya, che era appena rientrata e le rivolsi uno dei miei migliori sorrisi. Maya non mancò di notarlo e mi guardò con aria di sufficienza, come mi guardava sempre, come se io non esistessi per lei. Io e i ragazzi la salutammo di rimando, poi lei salì in camera sua. Rimasi in silenzio aspettando di vedere la sua reazione, per capire se avevo avuto l'intuizione giusta, anche se ormai si era praticamente trasformata in una certezza. Come mi aspettavo, Maya spuntò dopo circa un minuto in alto alle scale.

-Cassie... hai toccato le mie cose?- gridò. Nella sua voce riuscii a percepire una certa preoccupazione, che spazzò definitivamente i miei dubbi. Cassie scoppiò a ridere, divertita.

-Lo sai che non entrerei in camera tua nemmeno se mi pagassi! Chissà che animali si nascondono sotto i tappeti... mi fa schifo la tua stanza, ti prego!- rispose, secca. In effetti anche io avevo avuto paura in camera sua. Quella ragazza era davvero la regina del caos e la sua camera era il disordine sotto forma di stanza. Maya sbuffò sonoramente e tornò indietro con urgenza. Ovviamente non avrebbe mai sospettato di uno di noi.

-Vado in bagno- dissi, alzandomi in piedi. Era il momento giusto, il momento giusto per dimostrarle che non doveva comportarsi come se io non fossi esistito, perché ben presto si sarebbe resa conto che io c'ero eccome nella sua vita, più ancora di tutti gli altri, perché io ero l'unico che conosceva il suo segreto. Ripresi la maschera e salii al piano di sopra. La porta della sua stanza era aperta. Mi appoggiai allo stipite e la osservai mentre mi dava le spalle e rivoltava la sua stanza già di per sé devastata, alla disperata ricerca di quello che avevo io. Sorrisi compiaciuto, osservandola affannarsi così, poi decisi di alleviare la sua sofferenza.

-Cercavi questa per caso?- esclamai. Maya sobbalzò e si voltò di scatto, con l'espressione che mi riservava sempre già stampata sul viso. Le era bastato sentire la mia voce per riconoscermi. Spalancò gli occhi davanti alla sua maschera, che dondolava appesa al mio dito, davanti alla sua faccia.

-Dammela subito!- disse, con una sicurezza che mi fece quasi paura. La tirai indietro, mentre Maya veniva verso di me. La sollevai e lei saltò per prenderla.

-Scordatelo nanetta... prima farai tutto quello che ti dirò!- esclamai, cercando di mostrarmi sicuro anche solo la metà di lei. Su una cosa aveva avuto ragione quella sera quando l'avevo conosciuta: era alta un metro e una mentina, veramente bassa. Eppure aveva un certo fascino, che in Cassie non avevo trovato.

-Sei un bastardo idiota senza speranza!-

-Io sarò anche senza speranza, ma sei tu che stai saltando per prendere una stupidissima maschera!- Maya mi lanciò uno sguardo che non aveva bisogno di essere accompagnato alle parole. I suoi occhi erano gelidi e duri, di un verde intenso che li faceva somigliare a pietre. Eppure ero sicuro di aver visto anche delle sfumature di azzurro, e forse anche di grigio, nei suoi occhi. Erano i più enigmatici che avessi mai visto. Ed erano veramente stupendi. Li fissai per un istante, incapace di fare altro, improvvisamente addolcito da quello sguardo tanto intenso. Abbassai la maschera e gliela porsi. Maya sospirò, come se avesse compreso le mie intenzioni. Sapeva che non mi sarei limitato a quello, perché la maschera non era così importante, dopotutto. Lei la recuperò, sfiorandomi la mano con la sua. Presi un profondo respiro e poggiai la fronte sulla sua, facendola sussultare. Non avrei staccato gli occhi dai suoi finché non avessi finito di parlare, non avevo intenzione di farlo, perché dentro i suoi occhi trovavo l'energia e la freddezza di cui avevo bisogno e più io diventavo sicuro e cattivo, più lei diventava debole, ma non riusciva a resistermi, non riusciva a distogliere gli occhi dai miei, esattamente come facevo io.

-Che intenzioni hai, Zayn...?- bisbigliò. La sua voce si fece improvvisamente più bassa, quasi tremante. Sorrisi e le sfiorai la guancia con il pollice. Il suo profumo intenso e il suo respiro caldo sulle mie labbra mi invogliavano a distrarmi da quello a cui stavo pensando e a fare mia la sua bocca, come se me lo stesse chiedendo, come se mi stesse implorando. Sentii la sua mano posarsi dolcemente sul mio petto, per allontanarmi. Lasciò cadere la maschera per terra e fece pressione sui miei pettorali anche con l'altra mano, conscia del fatto che non mi sarei spostato di un millimetro. Presi le sue mani con le mie e le bloccai dietro la sua schiena.

-Non puoi sfuggirmi in eterno, Maya... ora so chi sei e se vuoi che io stia zitto, farai la brava ragazzina e farai tutto quello che ti dico!- sussurrai, sfiorandole l'orecchio con le labbra. Maya ansimò, provocandomi un leggero brivido. Non sapevo perché mi facesse quell'effetto, ma mi piaceva. Mi sentivo potente, perché potevo farle fare quello che volevo e lei era completamente inerme di fronte a me.

-Che... che cosa?- balbettò lei, perplessa, perdendosi nei miei occhi. Io annuii.

-Hai capito dolcezza, non fare finta di niente! Non posso credere di essere l'unico che si è accorto che sei tu su quel treno, che sei tu a fare quel graffito, che sei tu a nasconderti dietro ad una maschera e a comportarti da vandala come se fosse la cosa più naturale del mondo! So il tuo segreto, so chi sei-

-E... sei l'unico a saperlo...- mormorò d'un tratto. Sembrò più sorpresa del fatto che io fossi stato il primo e l'unico a rendersene conto che non di quello che potevo farle ora che lo avevo scoperto.

-Sai cosa significa questo, Maya?- esclamai, sollevandole il viso. Una fila di lentiggini appena sotto gli occhi addolciva la durezza del suo sguardo, coprendo interamente quel suo nasino leggermente a patata, che era davvero carino. Si passò la lingua sulle labbra, in un gesto involontario ed inconsapevole, che riuscì ad eccitarmi e non poco. Mi stava implicitamente implorando di baciarla, lo sapevo. Ma non ero certo di poterle resistere, era quello il punto.

-N... no... non lo so, Zayn- mormorò, la voce ancora più debole. Il mio nome sulle sue labbra era stupendo. Avvicinai il viso al suo, deciso ad alleviare quella sofferenza e a rispondere alla sua supplica. Maya staccò gli occhi dai miei, solo per portarli sulle mie labbra, consapevole di quello che stava per accadere tra noi due. Sfiorai la sua bocca con la mia, con una delicatezza che non credevo di poter usare con lei, con lei che mi mandava su di giri e che con un solo sguardo poteva farmi infuriare. Lasciai le sue mani e lei le riportò sul mio petto, più dolci. Prese la mia felpa e mi tirò verso di sé, non voleva allontanarmi. Sentii il desiderio crescere incontrollato per quel semplice contatto. Le sue labbra erano dolci e invitanti. All'improvviso il pensiero di Cassie mi riportò alla realtà: era lei che volevo, era lei il mio obiettivo. Ero arrivato a quel punto per fottere Maya e ottenere quello che volevo e invece stavo rischiando di farmi fottere da lei. Mi allontanai bruscamente, lasciandola a bocca asciutta davanti a me, quasi perplessa.

-Significa che ora farai tutto quello che voglio io, se non vuoi che io riveli il tuo segreto a Cassie e se non vuoi che Cassie poi lo dica a qualcun altro... o peggio ancora che io lo dica a qualcun altro!- dissi, riprendendo fiato. Quel semplice bacio era bastato per farmi uscire di testa, ma dovevo tornare sui miei passi.

-Le tue fan lo sanno che sei così bastardo?- chiese, acida. Non sembrava per niente preoccupata di quello che intendevo dire. Ci stavamo comportando esattamente come se tra noi non fosse successo nulla. E doveva essere così. Ci saremmo schifati come prima, come prima di quel contatto magico. In quei secondi non l'avevo disprezzata. Mi era piaciuta e nemmeno poco, ma era stato solo un attimo, ed era passato.

-Non sono così bastardo, sei tu che sei insensibile nei miei confronti e questo tuo modo di odiarmi, mi ha convinto che sei l'unica persona che può aiutarmi. Io non sono bastardo, ho solo intenzione di ottenere quello che voglio con tutti i mezzi possibili. Se vuoi aiutarmi meglio per te, altrimenti ti costringerò a farlo!- Maya sospirò, cominciando a dare un senso alle mie parole.

-E sentiamo... che cosa vorresti, Zayn?- chiese.

-Voglio Cassidy!- risposi, senza pensarci. Mi convinsi di non avere dubbi in proposito. Maya scoppiò a ridere.

-È davvero incredibile! Che cos'ha quella strega per piacervi tanto? Deve essere davvero abile... non sa neppure parlare, ma evidentemente la sua bocca la usa bene per fare altro!- Sorrisi davanti a quella battuta. Maya aveva ritrovato il suo spirito pungente. Quelle sue battutine erano divertenti, ma in grado di ferire allo stesso tempo.

-Potrebbe anche essere, ma... a te questo non deve importare, comunque...-

-Beh, allora spiegami cosa c'entra la sfigata di sua sorella in tutta questa storia!- chiese, rassegnata. Mi avvicinai di nuovo a lei, con più cautela quella volta. Dovevo starle a distanza, se non volevo che mi fregasse di nuovo.

-Ti sottovaluti, dolcezza! So cosa sei in grado di fare, perciò so che sarai in grado di aiutarmi a liberarmi di Harry... che è l'unico problema tra me e tua sorella!-

-Lei non è capace di lasciarlo e quindi vuoi che io lo uccida? Mi sembra un po' esagerato!- esclamò, distogliendo accuratamente lo sguardo dal mio. Io risi. Il suo sarcasmo era adorabile.

-Certo che no! Harry è troppo... beh... diciamo che è troppo debole nei confronti delle donne! Cede con eccessiva facilità!- spiegai.

-Dove vuoi arrivare?-

-Voglio che tu seduca Harry! Se Cassie vi scoprisse insieme avrebbe il pretesto giusto per lasciarlo!- conclusi quindi. Maya scoppiò a ridere senza ritegno e scosse la testa.

-Andiamo, Zayn! Hai visto il tuo amico... insomma è un dio greco! Come faccio a sedurlo?- esclamò. Era dolce quella sua insicurezza, dopo che mi aveva appena mostrato il lato di sé più sicuro e forte.

-Devi farlo... questo è un patto Maya! Posso ricattarti, ora!- dissi. Lei sussultò. -Sei mia, ora- aggiunsi, sorprendendomi poco dopo delle mie stesse parole. Ma era vero: Maya era appena diventata mia, perché potevo farle fare ciò che volevo. Scosse la testa e mi guardò con disprezzo.

-Ti odio, Zayn Malik. Ti odio perché sei uno stupido fighettino che si atteggia a cattivo ragazzo con scarsi risultati! Non la passerai liscia con me! Ti sei messo con la persona sbagliata! Un giorno il nostro patto del cazzo te lo metterò in culo, capito? E se non mi odi già anche tu, a quel punto mi odierai davvero e io diventerò il tuo peggior incubo!- esclamò, facendomi spaventare di nuovo per la sua energia.

-Usa un po' di questa tua sicurezza per fare quello che voglio io, invece di minacciarmi! Ora sei tu ad essere in mio possesso, mi dispiace!- Maya mi passò di fianco e uscì dalla sua stanza dandomi una spallata piuttosto forte.

-Ti tengo d'occhio, Maya! Ricordati il nostro patto del cazzo!- dissi, riprendendo le sue parole, alle quali in quel momento non avevo dato peso. Scendemmo al piano di sotto.

-Pisciata lunga, Zayn?- chiese Harry, ammiccando. Io sbuffai.

-Io e Maya dovevamo parlare di una cosa importante, vero Maya?- spiegai, guardandola.

-Sì, lo stesso discorso che avevamo cominciato l'altro giorno... ancora non l'avevamo finito! A Zayn serviva un consiglio!- rispose, recitando alla perfezione. La sua eloquenza convinse subito gli altri a non cercare ulteriori spiegazioni. Se fosse riuscita a sedurre Harry anche solo la metà di come ci era riuscita con me, ben presto Cassie sarebbe stata mia.





Angolo darkryry

Ahi ahi ahi, Zayn ha scoperto il segreto di Maya ed ora la tiene sotto il suo controllo/ricatto.

Cosa escogiterà Maya per sedurre Harry e farlo mollare con Cassidy? Eheh Zayn sembra ben determinato, ma... ok, meglio non dilungarmi o potrei rivelare qualcosa che non è ancora il momento di sapere ;)

Al prossimo aggiornamento! xx


darkryry


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