Ho bisogno di te
All rights reserved a midnite_ (EFP)
Cover by @herslaugh
HO BISOGNO DI TE
Hold still right before we crash,
'Cause we both know how this ends
A clock ticks till it breaks your glass
And I drown in you again
Cause you are the piece of me,
I wish I didn't need
Chasing relentlessly,
Still fine and I don't know why
If our love is tragedy,
Why are you my remedy?
If our love's insanity,
Why are you my clarity?
[Clarity_Zedd ft. Foxes]
ZAYN
-Mi sono arrivate! Non è successo nulla, te l'avevo detto!- urlò, correndomi incontro. La strinsi tra le braccia e la baciai, decisamente sollevato.
-Anche questa l'abbiamo superata, piccola- sussurrai, accarezzandole dolcemente la guancia. Avevamo aspettato e da quella volta eravamo sempre stati più attenti a letto. Sarebbe potuto accadere comunque, com'era successo a Sheila e Dylan, ma era sempre meglio prendere precauzioni.
-Già- Forse avrei dovuto dirle che, in fondo, mi sarei impegnato, se fosse successo l'inevitabile. Avevo solo 20 anni e il mio cervello non articolava ancora la possibilità di diventare padre. Ero troppo... immaturo. Però forse lo avrei fatto, per lei. O almeno... ci avrei provato. Dylan non aveva ancora lasciato Sheila. Ne avevano parlato con i loro genitori e avevano deciso di tenerlo. Forse era stata la decisione migliore, dopotutto. Li stimavo, per quello. Ci voleva coraggio, ci voleva forza, ci voleva... amore.
***
-Stasera non posso uscire con te, Zayn, lo sai... - disse, sussurrando sommessamente al telefono, per non farsi sentire da sua sorella. Erano passati 5 mesi e tutto sembrava andare per il meglio, tra noi due. Eccetto il fatto che nessuno lo sapesse. Non aveva voluto parlarne con sua sorella, perché avrebbe compromesso la sua situazione familiare già abbastanza fragile. Io avevo approvato la sua decisione, anche se desideravo solo far sapere al mondo intero che l'amavo. Invece Zayn Malik stava con una dj mascherata, senza un nome e senza un volto. E non facevamo altro che scappare, entrambi. Non sapevo fino a che punto sarebbe andata avanti così, ma sapevo che volevo stare con lei. Perciò sapevo anche che avremmo dovuto trovare una soluzione al più presto.
-Sì, certo, lo so...- risposi, contrariato. I fuggitivi avevano accettato di lavorare con noi per il prossimo tour, ma fino a quel momento restavano i soliti vandali notturni, non avevano rinunciato alle loro scorribande e ai loro piani. E il fatto di aver ripreso Maya con loro, significava che anche lei ci stava. E purtroppo a volte la cosa m'infastidiva. Sapevo che loro erano la sua vita, ma... non poteva lasciarmi sempre in disparte. O meglio, non poteva sempre credere che non m'importasse di quello che faceva. Teneva i Fuggitivi separati da Zayn. E questo andava bene solo fino ad un certo punto, perché quando era lei a rischiare, tutte le notti, io non ne ero affatto felice. Avevo paura. Era cominciato quando mi avevano raccontato di tutte le volte che la polizia li aveva seguiti, di tutte le volte che avevano avuto a che fare con altre bande di writers nei quartieri. Sapevo che a lei piaceva la sua vita ed io non ero nessuno per costringerla a cambiarla, ma non potevo nemmeno permettere che si facesse del male.
-Maya...-
-Dimmi-
-Sta attenta, per favore- dissi, prima di staccare la chiamata. Tanto, come al solito, mi avrebbe risposto: 'Sì, non preoccuparti' con quel tono che significava: 'Sì, ma smettila di rompere!' Sospirai. Io in fondo l'amavo anche per quello.
MAYA
-Sheila! Che ci fai qui?- domandai sorridente, vedendola arrivare con Dylan. La pancia le era già cresciuta un bel po' ed era da tanto che non la vedevamo. Preferiva evitare di venire con noi e non potevamo certo darle torto.
-Mi mancavate! Volevo salutarvi!- spiegò, correndomi incontro. La abbracciai, lasciando cadere a terra la bomboletta con cui stavo aiutando Nathan a colorare il muro. Avevamo intenzione di riempire il muro intero. Doveva essere un graffito enorme, perché quella era una delle zone della città dove non avevamo ancora fatto nulla e volevamo cominciare con il piede giusto.
-Come stai?- domandai, guardandola. Lei sorrise.
-Benissimo! Il bambino cresce bene e per il momento non ha problemi!-
-Maschio o femmina?- chiese Amanda, incuriosita.
-E che ne so! È ancora troppo presto, Mandy!- borbottò. Amanda storse le labbra in una smorfia contrariata.
-Uffa! Ero solo curiosa! Come lo chiamate se è un maschio? E se è una femmina?- incalzò, divertita.
-Beh... se è un maschio ancora non lo sappiamo... se invece è una femmina... Dylan insiste per chiamarla Maya!- esclamò, guardandomi sorridente. Mi portai la mano sul cuore e abbozzai un sorriso.
-Sul serio? Che cosa dolce... sarebbe un onore!- dissi, prima di abbracciarla. Lei mi strinse. Jess ci raggiunse saltellando e strappò Sheila al mio abbraccio.
-Se fosse un maschio... che ne diresti di... Louis?- propose, seria. Sheila sbuffò.
-Non è che perché tra di voi va tutto a meraviglia e sei pazzamente innamorata di lui devi ripetere il suo nome ogni due secondi!- le ricordò Nicholas, quasi infastidito dalla gioia di Jess. In effetti era tre mesi che non faceva altro che parlare di lui. A volte se non stavamo facendo nulla di importante ci lasciava in piena serata perché Louis aveva la casa libera. Però ero felice che le cose tra loro andassero così bene. Tra me e Zayn in realtà c'era qualcosa di strano. Io lo amavo e non volevo certo lasciarlo, ma... lui sembrava strano, a volte preoccupato. E non ne capivo il motivo. Era diventato molto protettivo nei miei confronti, ma, per fortuna, non era mai soffocante, capiva quali erano i miei spazi e li rispettava.
-Ehi, May... tu e Zayn?- domandò Sheila. Alzai le spalle.
-Tutto okkei...- mormorai, rendendomi conto che il mio tono non era molto convincente. Lei annuì.
-Capisco... se vuoi parlarne...- Le presi la mano e sbuffai.
-No, è tutto okkei... sono innamorata di lui e lui di me. Stiamo bene insieme, ma da un po' di tempo... non so, lui mi sembra strano...- spiegai, tirandola da parte. Non volevo sbandierare i miei problemi con Zayn a tutto il gruppo. Anche perché non erano veri e propri problemi. Io con lui stavo bene, era solo una sensazione, un'impressione. Sheila mi strinse la mano e ci incamminammo per la stradina.
-Dove andate ragazze?- domandò Dylan, preoccupato.
-Ci facciamo una camminata qui intorno, sta tranquillo amore!- rispose Sheila, sorridendo tranquilla. Lui si tranquillizzò un po' e ci lasciò andare.
-Dylan è cambiato un sacco, Sheila! Tutto merito tuo!- dissi, divertita. Lei sospirò.
-Già... mi ama!- rispose, orgogliosa. -Ma ora parliamo di te e Zayn! Che succede?- Mi strinsi nelle spalle e sbuffai.
-Nulla, davvero... è da un po' di giorni che non ci vediamo e credo che lui non sia contento del fatto che io passi tanto tempo con i Fuggitivi...- spiegai. In effetti lo sospettavo da un po' di tempo. Era sempre contrario al fatto che io uscissi di notte per andare con loro. Sheila mi strinse contro di sé, abbracciandomi.
-Dai, tesoro... è normale che si preoccupi... quello che fai è... pericoloso, dopotutto!- Annuii.
-Lo so, però sa che voi siete tutta la mia vita!-
-Certo! Infatti tu continui ad uscire con noi, però... riflettici, mettiti anche nei suoi panni! Tu non sei un po' preoccupata quando lui va a cantare da qualche parte?- Scossi la testa.
-No! Perché dovrei?- risposi, sentendo la voce alzarsi di diverse ottave involontariamente.
-Sì, certo! Le fan? I paparazzi? I giornalisti?- incalzò. Sbuffai.
-D'accordo, d'accordo! Odio quando i giornalisti gli fanno domande sulla sua vita privata perché dover dare risposte gli mette ansia e ho paura che qualcuno scopra che la dj sono io. Odio quando i paparazzi lo inseguono perché ho sempre paura che si faccia male e non sono gelosa... però ogni tanto... potrebbe evitare di abbracciare le fan... e di mettere le mani dietro la loro schiena quando fanno le foto!- dissi, tutto d'un fiato, liberandomi finalmente da quei problemi di cui non potevo parlare con nessuno.
-Ho capito! Allora vedi? Anche a te preoccupa lui... è normale, penso!-
-Sì... suppongo... è solo che... io non voglio rinunciare a voi, ma... nemmeno a lui...- mormorai. Non potevo lasciare Zayn, ma passare più tempo con lui, significava passarne meno con loro. Già una volta avevo scelto Zayn, ma ora che li avevo ritrovati era ancora più complicato, perché non erano loro ad essere infastiditi, ma Zayn. Era una situazione... diversa. Sheila ed io decidemmo di tornare indietro. Erano le 3 di notte e non c'era nessuno per strada, a parte qualche macchina di passaggio. Proprio in quel momento si sentirono delle grida provenire dalla parte opposta rispetto ai ragazzi, ci voltammo e una banda di ragazzini ci raggiunse di corsa. Dovevano avere più o meno la nostra età.
-Buonasera bellezze... tutte sole?- domandò uno, barcollando, evidentemente ubriaco. Sbuffai.
-No, gira al largo!- dissi, in modo autoritario.
-Eh dai, non fare così... cerchiamo solo un po' di compagnia- biascicò. Sheila indietreggiò preoccupata ed io la seguii.
-Stacci lontano- protestai. Possibile che non si rendesse conto che avevo una maschera a forma di teschio? Non era rassicurante... eppure più noi indietreggiavamo, più lui avanzava. Presi la mano di Sheila e le feci segno di correre in direzione dei ragazzi. Scappammo il più in fretta possibile, ma neanche qualche metro più in là sentii le mani di uno di loro afferrarmi per le spalle. Lasciai la mano di Sheila.
-Corri- le dissi, prima di vederla sparire. Stava già chiamando Dylan, ne ero sicura. Uno dei ragazzi mi tirò a terra, facendomi sbattere la schiena. Imprecai.
-Simpatica la ragazzina! Te l'avevo detto di non fare la spiritosa... vediamo che bel faccino si nasconde sotto la maschera! Così finalmente sapremo chi ci ruba il lavoro- disse, allungando la mano verso il mio viso. Lo morsi con decisione e lui imprecò sonoramente, prima di tirarmi uno schiaffo. I suoi amici mi immobilizzarono a terra. Non era la prima volta che avevamo a che fare con qualche gruppo di ragazzi di notte. Il paese ne era pieno. Però era la prima volta che dovevo affrontarli da sola. E... avevo paura. Da un po' di tempo molti gruppetti avevano cominciato ad odiarci, perché facevamo atti di vandalismo nei loro quartieri al loro posto, perciò non sarebbero stati per niente indulgenti con me. Mi stavano facendo male ed io non avevo nemmeno la forza di gridare. Forse dovevo aspettarmelo che a giocare col fuoco rischiavo di rimanere scottata, ma l'idea di finire picchiata non aveva mai sfiorato la mia mente, fino a quel momento. Cercai di liberarmi, ma inutilmente. Forse me lo meritavo. Forse Zayn aveva ragione a preoccuparsi per me. Zayn... sempre così preoccupato. Ora volevo solo lui. Volevo sentire la sua voce calda e profonda mentre mi rassicurava che sarebbe andato tutto bene. Volevo sentire le sue braccia stringermi e le sue labbra sulle mie. Volevo che sapesse che lo amavo e che non m'importava se ogni tanto guardava le sue fan con un po' di malizia, perché mi fidavo di lui e sapevo che non mi avrebbe tradita. Volevo che sapesse che non lo avrei mai lasciato e volevo che mi dicesse che non mi avrebbe mai lasciato. Ma, no! Perché ero l'ignorante che non lo aveva mai ascoltato e che anziché uscire con lui quella sera, si era addentrata da sola in un quartiere sconosciuto facendo la finta criminale per farsi picchiare da quelli veri, di criminali. Che stupida ero stata. Bastava solo dirgli: 'Sì, a dopo! Ti amo'. Invece quel pensiero ora moriva con me.
ZAYN
La portarono fuori dall'ambulatorio qualche minuto più tardi. Sospirai sollevato. Sheila mi aveva detto di correre da loro perché era successo un incidente, ma non mi aveva detto di cosa si trattava, finché non ero arrivato al luogo che mi aveva indicato. Grazie al cielo i ragazzi erano intervenuti subito. Maya era solo svenuta e aveva qualche ferita dovuta agli schiaffi e alle botte, ma i medici, una volta arrivati in ospedale, avevano detto che non era nulla di grave. Avevo passato tutti quei minuti a cercare di non pensare a lei. Già, perché se ci avessi pensato, forse, sarebbe stato peggio. Avrei cominciato a domandarmi cosa sarebbe stato se fosse accaduto qualcosa di più grave. Sentivo un peso opprimente nello stomaco. In fondo era colpa mia. Io non ero lì. Io non l'avevo protetta. Io non l'avevo costretta a smettere perché le cose stavano prendendo una piega pericolosa. Dovevo essere più protettivo. Invece avevo lasciato che la Fuggitiva e Maya si separassero. Mi ero tenuto solo la parte migliore di lei, ma io le amavo entrambe, per quanto fosse strano. Era come se avesse due personalità, in fondo. Vedevo quanto si sforzava per non far prevalere né l'una, né l'altra, ma le cose non andavano mai nel verso giusto. Sua madre e David entrarono in stanza per vederla, senza Cassidy, che era stata trascinata fin lì a forza. Aveva passato gli ultimi venti minuti ad urlarmi contro, ma io ovviamente non l'avevo nemmeno ascoltata. Sapevo che era arrabbiata e un po' ne aveva anche le ragioni, ma... in quel momento non avevo voglia di ascoltarla. Suo padre aveva tentato in tutti i modi di farla stare zitta, ma ovviamente era stato tutto inutile. Così avevo sopportato.
-Vuole vedere te- mormorò sua madre, uscendo dalla stanza e puntandomi un dito contro. Annuii ed entrai.
-Si può sapere che cazzo combini? Vuoi farmi morire per caso?- urlai, prima ancora di vederla. Ero egoista, forse, ma lo facevo anche per lei. Non volevo che si rovinasse la vita. Non era un buon modo per salutarla, ma volevo che capisse e in fondo con lei non avevo mai usato modi dolci e affabili. L'essere brutale non la infastidiva.
-Zayn... mi dispiace, avrei dovuto ascoltarti, ma...- Mi sedetti sulla sedia di fianco al letto. Aveva le braccia coperte di lividi, ma sembrava stare abbastanza bene.
-Sì, lo so...- ripetei, consapevole di quello che stava per venire. Loro erano la sua vita! Che senso aveva ripeterlo ancora per farmi soffrire così? Che senso aveva ricordarmelo quando per me, invece, buona parte della mia vita era lei? Il mio futuro senza Maya era uno schifo, era inutile anche solo porsi la domanda. Mi presi il viso tra le mani, sospirando. Maya mi prese la mano con la sua. Alzai gli occhi per guardarla.
-Mi hanno visto tutti, vero? Ora... sanno chi sono?- Annuii.
-Ti hanno tolto la maschera prima di portarti all'ospedale, ma... hanno dovuto chiedere la tua identità per informare i tuoi parenti e...-
-E... i ragazzi?-
-Sono qua fuori-
-Ma allora nessuno sa che...- Le strinsi la mano con forza e saltai in piedi, nervoso.
-Cazzo... io sono qui e domani lo saprà tutto il mondo! Puoi inventare una cazzata delle tue, ma prima o poi lo scopriranno, May! Il gioco ormai è diventato troppo pericoloso, non ti sembra?-
-Non ti scaldare, Zayn- Le lasciai la mano e la guardai scioccato. Aveva appena rischiato la vita e riusciva a preoccuparsi solo che non l'avessero scoperta?
-Come cazzo faccio a non scaldarmi, eh? Esci tutte le sere con loro e rischi in continuazione cose come... come questa e... io non posso fare nulla per impedirlo!- Mi chinai su di lei e appoggiai la fronte sulla sua, cercando di calmarmi. Maya infilò la mano tra i miei capelli e ci giocherellò, in modo da farmi rilassare. Sospirai.
-Ho... paura- sussurrai.
-Di cosa?-
-Ho paura che ti succeda qualcosa di brutto... non voglio perderti dopo aver fatto tutta questa fatica per trovarti, io... ho bisogno di te, perché...- Lasciai la frase in sospeso, fissandola in modo indecifrabile. Da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato.
-Perché che cosa, Zayn?- Sospirai e mi chinai a sfiorarle le labbra con un bacio, uno di quelli dolci che era da un po' che non le davo.
-Perché io ti amo- dissi, tenendo la voce bassa, quasi per paura che qualcuno mi sentisse. Ma non avevo paura. Era vero. Era quello che sentivo. Avevo solo paura che nessuno capisse, soprattutto lei.
-Zayn...- mormorò, stringendomi a sé. Sentii gli occhi pizzicare, per una delle prime ed uniche volte nella mia vita. Volevo piangere perché mi vergognavo di quello che stavo per fare, ma sapevo che era giusto. Dovevamo dare un taglio a quel gioco che ormai si era fatto pericoloso.
-Quella maschera ti sta distruggendo... l'ideale che hai difeso per tutto questo tempo ti sta soffocando e lo sai... la Fuggitiva mi sta strappando la mia Maya ed io non voglio che succeda. Non puoi continuare ad essere due persone... non puoi continuare a rischiare la vita e a mentire a chi ti ama. Non puoi continuare a far finta che a me non importi...- mormorai, affondando il viso nei suoi capelli, sparsi sul cuscino. Lei restava in silenzio, ad ascoltarmi.
-Se mi ami come io amo te, o anche solo la metà, allora... allora pensa a quello che stai facendo, pensa a quello che stai diventando. Se credi che per me non ci sia più spazio nella tua vita allora dimmelo subito e me ne andrò... ci siamo già fatti del male tante volte, questa non sarà che l'ennesima. So che hai già dovuto scegliere, ma questa volta sono io a non sopportare più la situazione...- Mi sollevò il viso, per guardarmi. Era spaventata e confusa, lo capivo.
-Zayn... stai cercando di dirmi che devo... scegliere?- Annuii.
-Io sono follemente innamorato di te e per questo sosterrò e capirò la tua decisione, qualunque essa sia, ma... è proprio per questo, è proprio perché ti amo, che ora ti chiedo di pensarci e di scegliere una volta per tutte: o me o i Fuggitivi!-
Angolo darkryry
Ed ecco un colpo di scena davvero inaspettato. Maya è finita in ospedale per colpa del suo lato da Fuggitiva, ed ora Zayn le ha confessato non solo di amarla ma anche di scegliere perchè la situazione è diventata insostenibile.
Cosa deciderà la nostra Maya? Continuerà ad essere la Fuggitiva oppure finalmente diventerà la Maya di Zayn?
Penultimo capitolo, quindi col prossimo la storia si conclude.
A presto!!
darkryry
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top