Dì il mio nome
All rights reserved a midnite_ (EFP)
Cover by @herslaugh
DI' IL MIO NOME
I know you want me girl
You think about me in your mind,
Am I right?
I think about you too
I'm feelin' right here deep inside, it's all right yeah
And you tellin' me things
That you wanna do
And I got plans to do things too
You know I wonder why you took so long
And made me have to wait
Tell me where we start
Let's sit down i need to kill time
Sweep me off my feet after some wine
Slowly please undress me
I ain't even playin' when I say
We startin' now
Round and round, up and down, up in this bed
I don't want you to forget
Hope you remember my perfume, on you
After I
Sex you down
One o'clock, two o'clock, three o'clock, four
Hope you come back for more
Will you remember my perfume on you?
After I
Sex you down
[Perfume_Chris Brown ft Rich Girl]
ZAYN
Composi il numero di Cassie e la chiamai al cellulare. Era un paio di giorni che non la sentivo, esattamente da quando ce n'eravamo andati per lasciare soli Harry, Maya e Dylan. Avevo visto Harry il giorno dopo e stava bene. Mi ero sentito in colpa per averlo lasciato solo con quel tipo, mi sembrava parecchio preso da Maya. Già, Maya. Non avevo fatto che pensare a lei in questi giorni. Harry aveva detto che aveva mandato via Dylan e che continuava ad uscire con lui. Aveva detto anche che Dylan era un osso duro. Non l'avrebbe lasciata perdere tanto facilmente. Io invece non sapevo cosa fare. Ero rimasto a casa a pensare a lei e senza il coraggio di chiamare Cassie. Harry continuava ad uscire con Maya ed un altro ragazzo era perdutamente innamorato di lei. E io la pensavo. La pensavo e la odiavo sempre di più, perché mi allontanava da Cassie, mi allontanava dai miei amici e mi allontanava dal mio buon senso. Quale ragazza avrebbe potuto fare questo? Lei mi odiava eppure mi ostinavo a pensarla e, mio malgrado, a volerla.
-Pro... pronto?- fece qualcuno all'altro capo del cellulare. Non era Cassie.
-Maya?- chiesi, un po' incerto. La sua voce era molto diversa da quella di Cassidy, ma in quel momento non si riconosceva bene, sembrava tremarle.
-Sì... Cassie è fuori con le sue amiche. Ha... ha dimenticato il cellulare e...- un singhiozzo improvviso la interruppe.
-Maya stai bene?- domandai, d'impulso.
-S... sì, una... una meraviglia- balbettò, prima di tirare su col naso. Sospirai.
-Maya stai piangendo?- chiesi. Ero certo che qualcosa non andasse e per qualche motivo mi sentivo coinvolto.
-No, figurati... sto... sto bene...- sussurrò: la sentii appena. -Devo farti richiamare da... Cassie?-Scossi la testa. Cassie era il mio ultimo pensiero in quel momento.
-Maya... c'entra qualcosa Harry o... Dylan? Ti hanno fatto qualcosa?- domandai, nervoso. Facevo quasi fatica a pronunciare il nome di quel suo amico.
-Zayn ti ho detto... ti ho detto che sto bene. Quello che mi succede non deve riguardarti!- disse, sforzandosi di tenere la voce ferma, ma non aveva la sua solita sicurezza.
-D'accordo...- mormorai, prima di chiudere la chiamata. Presi un profondo respiro e mi misi buono a letto. Erano le 5 del pomeriggio e non avevo niente da fare. Cominciai a muovere le gambe nervosamente, non riuscivo a tenerle ferme e non sapevo come mettermi sul letto. Ogni minimo rumore mi dava fastidio e ogni volta che provavo a prender sonno mi svegliavo e pensavo alla voce di Maya. Aveva detto Zayn, ma non lo aveva detto come lo diceva sempre. Non c'era quello strano tono di superiorità che lo faceva apparire perfetto. Era solo Zayn, era come se non avessi riconosciuto il mio nome, perché non era stata lei a dirlo. Mi alzai di scatto. Dovevo fare qualcosa. Dovevo sapere. Ero stufo di pensarla e ciononostante di vivere nell'ignoranza più completa, ai margini della sua vita. Io c'ero nella sua vita, ne facevo parte: doveva capirlo. Presi la macchina e smisi di pensare. Prima che potessi rendermene conto mi ritrovai davanti a casa sua. Presi un respiro e suonai, un po' incerto. Maya mi aprì la porta e non appena mi vide il labbro cominciò a tremarle, lo morse con energia, ma scoppiò a piangere. Di nuovo, a giudicare dagli occhi gonfi e rossi.
-Maya... io...- tentai di dire qualcosa. Non volevo che piangesse a causa mia e sinceramente non ne comprendevo il motivo, ma stava piangendo e io non sapevo perché ero lì e cosa dovevo fare. Maya non mi lasciò il tempo di decidere. Mi tirò leggermente per la giacca e, non appena fui dentro casa sua, mi abbracciò. Sussultai per l'imprevedibilità del suo gesto. Senza pensare la strinsi contro il mio petto e ascoltai il battito accelerato del suo cuore. Restammo così, in silenzio, per secondi o forse minuti, che mi sembrarono un'eternità. Ma non volevo lasciarla andare. Stavo bene così, stavo maledettamente bene.
-Zayn... io... mi dispiace, sono una stupida, cogliona, idiota e...- La interruppi, sollevandole il viso.
-Ehi... smettila di insultarti così, solo io posso insultarti, chiaro?- dissi, con dolcezza. Con uno sforzo enorme, Maya si lasciò sfuggire un sorriso.
-Non puoi farlo nemmeno tu... idiota senza speranza!- disse, dandomi un debole colpetto sulla spalla.
-Maya... che succede? E non dirmi che non sono affari miei, perché mi hai appena tirato dentro casa tua e abbracciato. Mi hai coinvolto in questa storia e voglio sapere perché. Lo pretendo. E sai che ho tutti i diritti di pretendere, quando si tratta di te- esclamai. Maya mi guardò con la solita freddezza, segno che aveva ritrovato un po' di sé, ed era merito mio, anche se la facevo incazzare.
-D'accordo... lasciami... lasciami dare una sistemata e poi vengo da te...- disse e salì al piano di sopra. La seguii, indeciso sul da farsi. Il mascara le era leggermente colato sul viso e i suoi occhi erano gonfi e carichi di pianto, ma quella tristezza in qualche modo la rendeva ugualmente bellissima, almeno per me.
-Aspettami in camera mia- aggiunse, prima di scomparire in bagno. La sua stanza era buia, perché aveva già chiuso le finestre. Cercai a tastoni la luce, la accesi e mi tolsi la giacca. Mi sedetti sul suo letto e attesi qualche minuto. Maya tornò con i capelli legati e il trucco perfettamente rifatto. Non l'avevo mai vista struccata. Si sedette sul letto, accanto a me, ma mantenendo una certa distanza.
-Come faccio... Zayn tu non c'entri niente. Harry e Dylan non c'entrano niente... è tutto a posto, davvero!- Sollevai un sopracciglio, contrariato.
-Però stai piangendo! Qualcosa deve essere successo!-
-Sei maledettamente curioso e fottutamente rompicoglioni, sai?-
-E tu hai dannatamente voglia di parlare, o mi sbaglio?- Maya sbuffò e cercò il mio sguardo. Era un po' che non mi guardava negli occhi e mi faceva bene.
-Ha chiamato mio padre e... ha detto che non verrà a trovarmi, neanche questa volta...- disse, in un soffio.
-Oh... capisco... mi dispiace...- mormorai. Forse era meglio non parlarle. Cosa dovevo fare? Come potevo capire come si sentiva? Non avevo mai provato nulla di simile.
-A te non deve dispiacere, tranquillo! Al massimo è a me che dispiace! E sinceramente mi dispiace di più che tu mi abbia visto così!- Io risi e le sfiorai la guancia con la mano. Maya strofinò il viso contro il mio palmo. Non l'avevo mai vista così. Quella era l'altra faccia di Maya, la Maya dolce e sensibile, quella Maya che aveva un cuore e io non vedevo l'ora di scoprirla. Ecco perché mi attraeva così tanto. Ero curioso di sapere quanti altri aspetti nascondeva.
-Mi dispiace di averti coinvolto... io...-
-Va bene, va bene così... voglio solo sapere- dissi, forse con le maniere forti lo avrebbe capito, visto che erano le sue preferite.
-Senti... mio padre... non si fa vedere da quasi 8 mesi, 8 lunghissimi, fottutissimi mesi. E io sono sua figlia...- Mi avvicinai di più a lei, sul letto. Maya non si oppose.
-I figli non dovrebbero essere la cosa più bella che un genitore ha?- domandò, senza guardarmi.
-Ehi... sono sicuro che è così, chiaro? Non conosco tuo padre, non conosco la tua famiglia, non conosco nemmeno te... ma sono sicuro che ti ama, ti vuole bene e ci sarà un motivo se non può venire...- Le presi il viso fra le mani e cercai i suoi occhi. Non sapevo che mi stava succedendo, ma sapevo per certo che non potevo lasciarla. Aveva bisogno di qualcuno al suo fianco e in quel momento c'ero io, perciò aveva bisogno di me.
-E se fosse... e se fosse colpa mia? Se avessi sbagliato...- Si morse di nuovo il labbro. Io scossi la testa. Non potevo tollerare che scoppiasse di nuovo a piangere.
-Oh, no! Scordatelo! Non piangerai di nuovo! Non ora! Dov'è finita la Maya che ho conosciuto io? Quella che mi dà il tormento? Fatti valere! Non è colpa tua, se non vuole vederti è solo lui che ci perde, capito?- Maya sorrise, sollevandomi leggermente. Vederla in lacrime mi aveva fatto un certo effetto.
-Scusa è solo che... di solito non piango mai, ma... a volte ne ho bisogno anche io!- Le scostai i capelli dal viso. Avevo voglia di baciarla, di nuovo. Avevo voglia di levarle di dosso quella tristezza, ma avevo paura di peggiorare la situazione e di causargliene altra. In fondo lei mi odiava. Quella situazione era tremendamente assurda.
-D'accordo, ma non ora! Non finché ci sono io a romperti le palle, chiaro?-
-Sì, ma... tu non dovresti...-
-Niente ma! Dio, io credevo che tu fossi di ghiaccio e... vederti piangere... se tu piangi io non so che cosa fare!- dissi, riscoprendomi incredulo per le mie stesse parole. Non dovevo essere così dolce con lei. -Non piangere- la ammonii di nuovo, cercando di sembrare un po' più severo.
-Fa quello che faresti sempre... fa quello che faresti se io non piangessi- sussurrò. Annuii. Non ci misi molto a comprendere le sue parole. O almeno a dargli un senso che valesse per me. Sapevo cosa dovevo fare e lo sapeva anche lei. Avvicinai il viso al suo e le sfiorai le labbra con estrema dolcezza. Non ero mai stato così tenero, ma la cosa non mi infastidiva. Era un'esperienza nuova. Con lei scoprivo solo cose nuove, d'altronde. Maya quella volta non mi respinse. Infilò una mano tra i miei capelli e appoggiò l'altra sul mio petto, avvicinandosi a me. Le toccai le labbra con la lingua e lei le schiuse, permettendomi di approfondire il bacio. In un secondo mi resi conto che volevo di più, che non potevo trattenermi finché stavo da solo con lei. Le cinsi la vita e la tirai verso di me. Maya si sedette sopra di me e mi circondò la vita con le gambe, senza staccare la bocca dalla mia. Con un gesto veloce le sciolsi i capelli che ricaddero sulla sua spalla sollevando un dolce profumo di albicocca. Le morsi delicatamente il labbro e fui io a fermarmi, per primo.
-Maya...- mormorai. Lei fissò gli occhi nei miei. Amavo i suoi occhi, avevano un potere incredibilmente forte su di me. La sua mano scivolò dolcemente sul mio petto, provocandomi un leggero brivido.
-Ti appellerai anche questa volta al nostro patto, non è vero? Se io non volessi... non volessi andare avanti... tu parleresti, vero? Confesseresti il mio segreto, Zayn?- Le presi la mano e intrecciai le nostre dita. No, non quella volta. Ero lì perché la volevo, perché era il mio chiodo fisso, non per costringerla a fare qualcosa.
-No, non ho bisogno di abbassarmi a queste cose... non oggi, non questa volta... non sarò così bastardo come l'altro giorno... voglio solo che tu sappia che...- mi interruppi, indeciso se fosse meglio continuare o fermarmi.
-Che cosa, Zayn?- domandò, guardandomi incerta. Fissai il movimento che facevano le sue labbra quando diceva il mio nome e decisi che se ero arrivato a quel punto c'era un motivo. Decisi che volevo sentirglielo gridare il mio nome, decisi che volevo farla sentire felice, anche se solo per quell'attimo, con me. Le scostai i capelli dal collo e avvicinai le labbra al suo orecchio, poi soffiai quelle parole contro cui combattevo da quando l'avevo vista per la prima volta.
-Ti desidero da morire, Maya Evans- Maya sussultò e si mosse sulle mie gambe, facendomi eccitare più del dovuto. -Se non mi vuoi... fermami ora- bisbigliai. Poi non sarei stato in grado di bloccarmi e lei lo sapeva bene. Maya mi fissò per un eterno secondo. Sospirai. In fondo stavamo facendo un errore, era comprensibile che lei volesse tirarsi indietro, non glielo avrei impedito. Aprii la bocca per parlare, ma prima che potessi fare o dire altro, Maya si impossessò delle mie labbra. Sorrisi. Le presi i fianchi e la spinsi contro di me. Maya si lasciò sfuggire un gemito e una scossa mi percorse il corpo. Era incredibile l'effetto che mi faceva. Sentivo il corpo in fiamme, preso da lei e dal desiderio che avevo di farla mia. Infilai le mani sotto la sua canottiera e accarezzandola raggiunsi lentamente il gancino del suo reggiseno. Ci giocai per qualche secondo, mentre lei lasciava vagare le mani sul mio petto. Mi piaceva da morire il modo in cui mi accarezzava. Lo slacciai e Maya sollevò le braccia, perché le lavassi la canottiera. La buttai per terra e feci scivolare la mano lungo la sua schiena. Maya sussultò e reclinò il capo all'indietro. Il suo collo scoperto era troppo invitante per poter resistere. Abbandonai le sue labbra e premetti le labbra sul suo collo. Le succhiai delicatamente la pelle e lei gemette, di nuovo. Sorrisi compiaciuto e passai la lingua sul punto dove avevo appena lasciato un nuovo segno. Lasciai una scia di baci, scendendo sempre più giù. Senza riflettere le diedi un morso leggero. Non sapevo perché lo avessi fatto, ma il suo sapore era così buono che ne era valsa la pena. Maya ansimò e inarcò la schiena verso di me, invogliandomi a riprovare. Le morsi di nuovo la pelle, cercando di essere delicato. Maya ansimò di nuovo e si mosse impaziente, sfiorando la mia erezione col suo corpo. Quella volta fui io a lasciarmi sfuggire un gemito, che lei apprezzò. Ripresi il controllo, risalendo fino al suo orecchio.
-A quanto pare abbiamo trovato qualcosa che ti piace, Evans- sussurrai, mordicchiandole il lobo. Lei mormorò appena, lasciandomi intendere che avevo centrato il bersaglio. -Sai una cosa? Piace anche a me!- aggiunsi. Maya mi prese il viso e cercò le mie labbra, mi baciò con urgenza e prima che potessi rendermene conto, mi morse dolcemente il labbro inferiore.
-Davvero?- chiese, in tono di sfida.
-Da morire- risposi. In realtà preferivo mordere lei, per sentire il suo sapore, ma andava bene anche quello, era eccitante. Con una mossa decisa la spinsi con la schiena sul materasso e mi misi sopra di lei, sostenendomi con le braccia. Mi sfilai la felpa e la gettai a terra come fosse il mio più grande nemico. E in quel momento i vestiti erano un grande ostacolo, in effetti. Abbandonai le sue labbra e decisi di scoprire in quanti altri punti Maya era sensibile a quel contatto. Lei insinuò le mani sotto la mia maglietta. Fremetti a contatto con le sue mani e mi resi conto che, ovunque passassero, accendevano una miriade di scintille che mi stavano sconvolgendo. Stavo bruciando. La passione tra noi cresceva in maniera incontrollata e la volevo così tanto da non capire più nulla. La aiutai a sfilarmi la maglietta che finì a terra con il resto dei nostri indumenti. Mi abbassai e le baciai appena sopra il bordo del reggiseno che ancora la copriva. Maya si sporse verso il comodino e spense la luce, lasciandomi un attimo perplesso, poi fece scattare l'altro interruttore e accese una piccola lampada sulla scrivania, poco distante dal letto.
-Ti... dispiace?- mormorò, quasi chiedermelo dispiacesse più a lei.
-No, va bene- dissi. Quel giorno non l'avrei costretta a fare nulla. Se voleva farlo con la luce spenta mi andava bene, l'avrei assecondata, anche se preferivo vedere il suo corpo. Comunque la debole luce mi permetteva di ammirare le sue curve, anche se non perfettamente, ma almeno quanto bastava. Le sfilai il reggiseno e quella volta non guardai nemmeno dove lo avevo lanciato. Scesi con le labbra fino a baciarle il seno. Maya infilò una mano tra i miei capelli e spinse il mio viso contro il suo petto, alzandolo verso di me, come a chiedermi di fare di più. Assecondai la sua supplica e le presi un capezzolo con le labbra. Maya ansimò più forte di come aveva fatto fino a quel momento, lasciandomi intendere che, se i morsi le piacevano, quello era uno dei punti che stavo cercando. Continuai il mio lavoro, perché amavo sentirla ansimare così. Il suo respiro era affannoso e incontrollato.
-Dio, Zayn... ti prego...- ansimò, muovendosi sotto di me. Sorrisi compiaciuto. Risalii con una mano lungo la sua coscia, poi sul suo ventre fino al seno, senza lasciarle il tempo per reagire. Maya si sollevò e mi costrinse a baciarla, poi, prima che potessi comprendere le sue intenzioni, Maya si mise in ginocchio davanti a me e posò le labbra sul mio petto. Ansimai, e mi lasciai andare a quel piacere intenso. La sua lingua vagò sui miei pettorali, poi più giù, disegnando tutto il suo percorso, fino al bordo dei jeans. Maya baciò con dolcezza ogni millimetro della mia pelle, accendendo le ormai conosciute scintille, che mi provocavano un intenso e piacevole dolore, dovuto a quell'attesa. Maya accarezzò la mia erezione, sopra il tessuto dei jeans. Mi lasciai sfuggire un gemito soffocato e la sentii sorridere, prima di slacciare il bottone e la zip. Infilò le dita nell'elastico dei miei boxer e li sfilò insieme ai jeans. Li sfilai più in fretta che potevo e li lanciai per terra. Maya posò le mani sul mio membro e lo accarezzò, spezzando completamente il mio respiro.
-Ma... Maya...- mormorai, sorpreso e decisamente eccitato. Maya continuò il suo lavoro, muovendo la mano su e giù, senza sentire le mie proteste. Ansimai.
-Zayn- replicò lei, in tono soddisfatto, fermandosi solo per guardare la mia espressione compiaciuta. Chiusi gli occhi, scosso dal piacere.
-Dio, sì... continua, non ti fermare...- Maya non obbedì e si fermò poco prima che potessi raggiungere il limite. Sbuffai, cercando di recuperare fiato.
-Non è una cosa giusta, lo sai!- si giustificò. Sì, era sbagliato quello che stavamo facendo ed era sbagliato anche venire così. Volevo farla mia e lo sarebbe stata. Le sollevai il mento e la baciai con forza, per farle capire che facevo sul serio. La spinsi di nuovo sul materasso e, dopo essermi soffermato di nuovo sul suo seno, scesi a lasciarle una scia di baci, segnando il mio percorso fino al bordo dei suoi jeans, ora lei era troppo vestita, ma, prima di fare altro, risalii di nuovo, molto lentamente, sfiorandole la pelle con la lingua.
-Zayn...- disse. Il tono della sua voce si era improvvisamente alzato, più acuto. La sua era una supplica. Io non la ascoltai e scesi di nuovo, fino ai suoi jeans, dove indugiai qualche secondo, pizzicandole la pelle con le labbra. Alla fine le slacciai i jeans, Maya si sollevò e io glieli sfilai, insieme agli slip.
-Ora siamo quasi pari...- sussurrai.
-Quasi?- chiese, perplessa e senza nascondere una certa preoccupazione. Le diedi un bacio sulle labbra, per distrarla e, senza che se ne rendesse conto, infilai un dito dentro di lei. Maya urlò.
-Ecco... ora...- mi interruppi e aggiunsi un altro dito. Maya si morse il labbro, per non lasciarmi la soddisfazione di sentirla gridare di nuovo, ma non riuscì a trattenere un gemito incontrollato. Inarcò il bacino verso di me e cominciò a muoversi, sempre più impaziente, assecondando il mio ritmo. Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena, facendomi rabbrividire.
-Zayn... oddio... ti prego...- mi supplicò, di nuovo. Io sorrisi e quando la notai piegare il capo e chiudere gli occhi, mi fermai.
-Ora siamo pari!- conclusi, lasciandole un bacio sulle labbra. Maya mi prese il viso e mi invitò a continuare e ad approfondire il bacio, cercando la mia lingua con crescente avidità. Lasciai scivolare le mani lungo le sue cosce e le feci aprire le gambe.
-Comodino... cassetto... sotto i bracciali...- ansimò, sulle mie labbra. Allungai la mano verso il comodino e aprii il cassetto, poi scostai i bracciali fino a trovare la bustina del preservativo, tutto senza guardare. Non ero mai stato con nessuna ragazza che teneva i preservativi nel cassetto, ma non le chiesi nulla.
-Maya... sei sicura?- domandai, senza staccare le labbra dalle sue. Nei suoi occhi vedevo solo approvazione, desiderio. Ma sapevo che non avremmo dovuto fare quello che stavamo per fare.
-Ti voglio, Zayn Malik... ora- disse. Io annuii e entrai in lei, cercando di essere delicato. Maya si lasciò sfuggire un piccolo grido, carico di piacere, più che di dolore e si aggrappò alle mie spalle. Mi resi conto che non era vergine e la cosa mi sollevò. Non la conoscevo molto e non potevo saperlo, ma era molto meglio così. La penetrai con più decisione. Maya ansimò e io avvicinai l'orecchio alle sue labbra, per sentirla.
-Zayn...- mormorò, infilando una mano tra i miei capelli. La baciai con dolcezza.
-Dillo di nuovo-
-Zayn... Zayn... Dio ti prego... più forte...- mi implorò, ansimando il mio nome. Era perfetto, il suono migliore del mondo. Aumentai le spinte. Maya sollevò le gambe e assecondò i miei movimenti col bacino. Non c'era Cassie, non c'era Harry, non c'era Dylan. C'eravamo solo io e lei. Io, lei e la passione che ci legava. Era una cazzata, ma non volevo pensare alle conseguenze. Volevo solo vivere con lei, per quel momento.
-Maya... di' il mio nome... ancora...- Volevo che lo gridasse.
-Zayn... Zayn...- ansimò. Si fermò e mi resi conto che stava per venire e anch'io ero quasi al limite. Diedi un'ultima spinta e Maya gridò. La sua stanza rimbombò del mio nome. Venni anch'io, esplodendo finalmente di quelle scariche elettriche che lei mi aveva procurato. Mi lasciai andare al suo fianco. Aveva gridato il mio nome. Improvvisamente mi sentii invadere da una sensazione di felicità che non avevo mai provato. Mi voltai verso di lei e le lasciai un bacio all'angolo della bocca. Maya scosse la testa. Sì, ora cominciavo a rendermi conto anch'io di quello che avevamo fatto. Ma non potevamo fermarci. Non saremmo mai stati in grado di fermarci.
-Grazie, Zayn...- mormorò. Forse avevo cancellato la sua tristezza per quel pomeriggio, forse ce l'avevo fatta. Ma immediatamente realizzai che io e lei eravamo nati per farci del male a vicenda e ci eravamo riusciti anche quella volta. Era stato indubbiamente uno dei giorni più belli della mia vita, ma ora cosa avremmo fatto?
-Io...-
-Tra poco arriverà Cassie, ti conviene rivestirti...- sussurrò, prima che potessi parlare. Forse non avremmo affrontato l'argomento. Ma non ero sicuro di poter ridurre quello che avevamo condiviso ad una cazzata o ad un errore.
Angolo darkryry
...L'hanno fatto davvero?!
Già, hanno davvero fatto sesso! Eheh si sa che a giocare col fuoco ci si scotta, prima o poi.
Voi cosa ne pensate? Sono curiosa di scoprire le vostre opinioni a riguardo! :)
Al prossimo aggiornamento! xx
darkryry
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