* * *
I ragazzi stavano scendendo lungo la Via Maestra quando notarono il subbuglio. Meadow disse a Cecil di andare avanti e a Vince e Deisdre di seguirlo. Cecil aveva una faccia che era tutto un programma. Era teso e gli occhi che brillano in quelle spelonche che aveva per orbite sembravano quelli di un uomo con un febbrone da cavallo. Aveva l'estremità di una corda che girava intorno al pomolo della sella e terminava in un bel nodo. L'altra estremità era legata alla bardatura di un mulo. Sul dorso del mulo, legata a dovere da una disordinata ragnatela di cordoni, c'era una cassa anonima. Dentro la cassa, una discreta scorta di trikki trakki. Abbastanza da far saltare il mulo, Cecil, il cavallo di Cecil e chiunque sostasse nel raggio di diversi metri.
Mentre i tre asesinos proseguirono, Meadow e Abel si fermarono a osservare il trambusto che avveniva in una via laterale. Meadow vide un uomo correre in quella direzione e lo chiamò. Il tizio si voltò.
«Che succede?» chiese l'asesino.
«Hanno ammazzato un tizio», fece l'uomo, e corse a conquistarsi un posto in prima fila.
Meadow si rivolse ad Abel. Al cantonese bastò una sola occhiata: smontò da cavallo e si infilò nel vicolo. Tornò pochi minuti più tardi.
«Hanno ammazzato uno stalliere», disse a Meadow.
«L'ha fatto sul serio», mormorò Meadow.
«Chi?» chiese Abel. Poi capì. «Quello stronzetto? È stato lui?»
«A-ha.»
«E tu sapevi che l'avrebbe fatto?»
«Mi ha detto che aveva intenzione, ma non pensavo avesse le palle.»
«Dovevi dissuaderlo. Potevano beccarlo e allora tanti saluti a lui e ai nostri soldi.» Abel rimontò in sella. «Perché, poi, l'ha ucciso?»
«Te lo dico strada facendo», disse Meadow, spronando il cavallo.
Si lasciarono alle spalle le alte mura di cinta e raggiunsero il ragazzo, che aspettava all'interno di una mezzaluna rocciosa. Lo informarono che aveva sollevato un bel polverone.
«Dovevi proprio ucciderlo?» chiese Abel. Il ragazzo rispose con un'alzata di spalle. «Almeno hai ripreso la grana?»
Il ragazzo sollevò la borsa e la agitò. Il tintinnare di monete rispose alla domanda.
«Direi che possiamo squagliarci», fece Meadow. Si rivolse al ragazzo. «Facci strada.»
Il ragazzo spronò il cavallo e si diresse verso sud-est.
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