Capitolo 2

Allison tese la mano verso Logan il quale le sorrise, in un misto tra il sardonico e il divertito.

- Piacere - disse lei cercando di mostrare una fermezza nella voce che non le apparteneva.

- Piacere mio - rispose lui, ma non accettò la mano di Allison.

La preside li congedò e loro si ritrovarono insieme nel corridoio.
Il fatto che non avesse accettato la sua stretta stranì Allison, la quale presa dal dubbio lo affrontò subito.

- Perché non mi hai dato la mano prima?

Il sorriso che gli era apparso in presidenza, si fece nuovamente largo sulla sua bocca.

- Volevo evitare che andassi in combustione - i suoi occhi verdi scintillarono - ho visto come mi guardavi.

- Che cosa vuoi dire - Allison strizzò gli occhi e incrociò le braccia - come ti permetti? Io sono fidanzata.

-Beh allora poverino il tuo fidanzato.

- Sei insopportabile - sbottò lei.

I sentimenti che aveva provato in presidenza, si fusero con l'irritazione che lui le stava suscitando in quel momento creando un mix letale per la sua tranquillità.

- Senti se vuol il mio aiuto vedi di tacere, altrimenti comprati una cartina della scuola.

Lui per tutta risposta si mise a ridere e poi si posò l'indice sulla bocca.

- Ho le labbra cucite.

- Ok - rispose lei poco convinta - ti faccio vedere la scuola, dammi il tuo programma.

- Perché?

In quell'istante Allison comprese che non era del tutto spacciata, c'era un modo per mantenersi distante dal fascino di Logan ed era concentrarsi sulla sua idiozia.

- Perché devo mostrarti la scuola ... penso sia logico iniziare con le aule dove hai lezione.

- Ok ... ok - si sfilò un foglio dalla giacca della divisa e glielo perse.

- Andiamo.

Allison lo trascinò lungo i corridoi fermandosi di tanto in tanto per mostrargli le aule, poi lo salutò freddamente con la mano e tornò dal suo fidanzato e dai suoi amici.

- Cosa voleva la preside - chiese Jason?

- Nulla ... che facessi da guida a un ragazzo appena arrivato a scuola, comunque dovrò aiutarlo anche a scegliere le attività extracurricolari, quindi può essere che per i prossimi giorni non riusciamo a vederci spesso.

Gli occhi marroni di Jason si scurirono fino a diventare quasi neri e la mano gli scattò verso i capelli ricci. Alzò le spalle e sorrise.

Allison sapeva che stava tentando di fingere che ciò non lo ferisse, ma lo conosceva troppo bene, il suo sguardo si imbruniva solo quando un qualcosa lo rattristava. Allison si sentì in colpa per questo e a rincarare la dose c'era il fatto che non riusciva quasi più a guardare Jason negli occhi, senza pensare alle sensazioni che aveva provato quando aveva conosciuto Logan.

- Verrai domani sera però ... giusto? - le chiese Caroline.

Caroline era la migliore amica di Allison e aveva organizzato una serata per loro due e i loro rispettivi fidanzati. Avrebbero steso un telo per terra in un piccolo giardinetto pubblico, avrebbero portato cibo e coperte e passato la serata tutti e quattro insieme a contemplare le stelle.

Jason e Jasper, il fidanzato di Caroline, si erano lamentati per giorni quando ascoltarono quella proposta, ma alla fine cedettero.

- Non mancherei per nulla al mondo - rispose Allison e Jason sbuffò.

- Sia mai.

- Smettila Jason ne abbiamo già parlato e comunque non devo fare da tutor anche in città a quel ragazzo, solo qui a scuola ... quindi il problema proprio non si pone.

Jason alzò le mani in risposta e Caroline scoppiò a ridere.

Caroline era pura luce. Aveva I capelli rossi ricci, gli occhi azzurri le lentiggini e un sorriso contagioso.

L'indomani Allison aspettò alla porta d'ingresso della scuola Logan, non prima di aver fatto una faccia scocciata a Jason, mostrandogli un finto sentimento contrario riguardo al suo ruolo di tutor.

Si era sforzata di apparire ostile e totalmente disinteressata nei confronti di Logan, al punto di aver stranito i suoi amici e il suo fidanzato.

- Che ti succede Ally tu non sei così! - le aveva chiesto Jasper e lei si era limitata a balbettare, il tutto davanti a Jason. Da quel momento in poi lei aveva rincarato la dose di insulti nei confronti di Logan, ma il dubbio e la confusione fu tutto ciò che ottenne dal suo fidanzato.

- Eccomi - la ridestò dai suoi pensieri una voce alle sue spalle e il suo cuore perse un battito, così come era accaduto il giorno prima al suo cospetto e come sarebbe accaduto sempre.

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