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La pioggia batteva sul tetto della piccola casa in legno, un odore di salvia bruciata inebriava l'abitazione.
Il vento batteva contro la porta in legno di quercia.
Una donna si agirava nello spazio circostante della culla, ove dormiva un bambino; il quale stringeva in mano un piccolo pendente di roccia lunare.
"Sorella Hester, sei venuta" disse la donna, sentendo la porta chiudersi dietro ad una figura incappucciata.
Il cappuccio cadde e rivelò dei boccoli biondi, i quali caddero su un ciondolo in sospensione su un collo piccolo;
"Certo sorella Dahalia. Arrivo sempre se tu chiami"
La donna guardò la culla "È lui?"
"Si, lui è Axel. È figlio mio e di un lupo mannaro"
Hester si avvicinò alla culla, guardò gli occhi neri del bambino, poi notò la pietra che teneva tra le mani.
Il bambino la guardò e lasciò la presa; il sasso cadde sul pavimento.
Gli occhi di Axel si illuminarono di giallo, si mise a piangere, mentre si sentiva il rumore delle sue ossa rompersi.
Dahalia raccolse subito la pietra e la pose a contatto con il fagotto di pelle che copriva il bambino; subito smise di piangere.
"Il gene del lupo è già attivo, io non riesco a calmarlo se non così" e indicò la pietra " e il padre non ne vuole sapere niente. E io non riesco più a compiere il mio lavoro da strega del villaggio. Ti chiedo sorella di accudirlo."
Hester si bloccó. Non sapeva fare la madre e cosa avrebbe detto a Mikael?
Accettò e prese il bambino e la pietra
"Ricorda sorella Dahalia, mi dovrai un favore" e poi sparì nel temporale
17 anni dopo da qualche parte nella nuova terra
"Axel aspetta... Non correre così" gridò un ragazzo dai capelli corvini nel bosco. Aveva il fiato corto.
"Cosa c'è Elijah? Non ce la fai?" gridò Axel di rimando adentrandosi di più tra la vegetazione.
Andò a sbattere contro un uomo, che subito si girò e mostrò i denti. "Fai attenzione ragazzo" poi notò il pendente di pietra di luna che penzolava dal suo collo e gliela strappò.
Axel si impietrì "Ridammela, mi serve" disse all'uomo; Elijah arrivò giusto in tempo per bloccare Axel da maledire il licantropo
"Dai Axel Hester ci attende per la cena"
L'uomo rimase stupito "Hester la moglie di Mikael? Quella che si è divertita con l'Alpha della Luna Crescente?"
"Cosa?" gridò Elijah
Axel lo guardò "Elijah guardami fisso negli occhi Dimentica tutto, non ricordare niente... È un illusione della tua mente" le pupille del più piccolo si dilatarono e successivamente si restrinsero segno che l'incanto aveva avuto successo, poi guardó fisso l'uomo "occhio lesto cuore leggero... Che tutto venga a galla con tono sincero. Ora dimmi cosa sai su quell'Alpha"
"Si sa che 17 anni fa si è portato a letto una strega potente di nome Dahalia"
Axel si bloccò "cosa centra mia madre? Quindi io e Niklaus saremmo fratelli?" guardò il sole calare; tra poco meno di 8 ore la luna sarebbe stata piena e al suo apice "ora se mi dai il pendente puoi tornare illeso dal tuo branco" il licantropo ci mise un attimo poi accetto.
Axel e Elijah tornarono nel villaggio in tempo perchè poterono mangiare e chiudersi in casa, ad Axel fu permesso di uscire, d'altronde tutti conoscevano la sua parte animale.
Quello che non avevano calcolato fu che Niklaus e Henrik uscirono per vedere i lupi
...
Il mattino seguente
Furono tutti svegliati da un urlo lancinante di dolore
"Madre... Madre" si sentì urlare da Niklaus che portava il cadavere del più piccolo dei Mikaelson.
Hester supplico la reggente del villaggio, ma la soluzione era proibita. Era magia oscura... Rendere i figli innocui al passare del tempo, renderli Eterni.
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