Brutte notizie

Han arrivò a casa di Eloise in tarda serata, la giovane aveva messo a dormire il figlio e se ne stava davanti la tv sorseggiando una tazza di tè. La giornata era stata piuttosto stancante, in ospedale avevano avuto l'ennesimo caso di avvelenamento degli ultimi tempi e, inoltre, il piccolo Scorpius ultimamente non ne voleva sapere nulla della scuola. Da quando, qualche giorno prima, Julius gli aveva raccontato un paio di avventure avvenute al collegio privato il piccolo si era messo in testa che l'unica cosa importante era poter raggiungere quel posto. Anche riuscire a farlo addormentare e svegliare al mattino adesso era un'impresa. Eppure Scorpius non mancava d'intelligenza, aveva ottimi voti e si dimostrava un bambino molto sveglio.

Il campanello suonò all'improvviso e Eloise, che non aspettava di certo visite a quell'orario, si affretto a raggiungere la porta. Rimase decisamente sorpresa nel ritrovarsi davanti il suo amico palesemente stanco e un po' malconcio.

''Han, è successo qualcosa?'' esclamò preoccupata.

''Nulla di preoccupante El, posso entrare?'' disse accennando un sorriso.

''Certo, accomodati.''
Eloise si spostò dall'uscio, consentendo al ragazzo di entrare in casa e raggiungere la piccola cucina, dove si accomodò su di una sedia.

''Mi dispiace disturbarti a quest'ora, ma ho bisogno del tuo aiuto per una questione importante.''

''Di che si tratta?'' chiese la ragazza, curiosa e al tempo stesso preoccupata.

"Da un po' di tempo io e Wayne stiamo lavorando a un caso speciale'' disse estraendo un bigliettino dalla tasca '' si tratta di un codice cifrato da decifrare urgentemente. Ormai non abbiamo più altro tempo e ci serve il tuo aiuto.''
La riccia sfilò il bigliettino dalle mani di Han, dandogli un'occhiata.

''So che sei già molto occupata..''

''Ho ancora un paio di ferie arretrate, potrei prendermi un giorno e darvi una mano'' sospirò.

Improvvisamente si ritrovò tra le braccia del moro, stretta in un caloroso abbraccio.
''Grazie El, grazie'' disse sorridendo.

Quella questione non le piaceva affatto: dopo gli studi le avevano proposto di provare a superare i test per entrare in polizia, anche più volte, ma lei aveva sempre rifiutato per tenersi alla larga da ulteriori casini. A maggior ragione, quando si ritrovava a cena con i suoi amici, evitavano quasi sempre di parlare di lavoro. Eppure, aveva capito dal tono di dove del suo amico e dal suo aspetto piuttosto malandato che avevano sul serio bisogno di un aiuto.



~


''Sai a che ora dovrebbe arrivare Eloise?'' chiese Ginevra a Han mentre finivano di sistemare la tavola per la cena.

''Sarà qui a momenti''.

Ormai erano sposati da alcuni mesi e la vita di coppia non si era rivelata sempre facile, ma il loro rapporto stava iniziando a maturare e addolcirsi. Quella sera avevano invitato a cena sia il fratello della rossa che la loro amica, la giovane aveva concluso di lavorare sul bigliettino e gliel'avrebbe consegnato a mano, era meglio non rischiare di far intercettare una cosa del genere.

''Eccoli'' disse Ginny andando ad aprire la porta.

Erano arrivati tutti in perfetto orario, incontrandosi davanti la porta di casa.

''Entrate sù'' disse Ginny mentre li abbracciava ''ma che siamo belli questa sera'' sorrise a Scorpius.
Si era affezionata a quel bambino come una vera e propria zia, gli voleva bene e si sentiva molto protettiva nei suoi confronti, anche se delle volte osava andare contro le indicazioni dell'amica per passargli qualche dolcetto in più pur di renderlo contento.

''Zia Ginny hai preparato il dolce?'' chiese il piccolo ricambiando l'abbraccio.

''Certo, ma solo se mangi anche tutto il resto.''

Prima di sedersi a tavola Eloise riconsegnò il bigliettino a Han, insieme a un foglio più grande ricoperto di appunti.

''Dovrebbe essere tutto giusto'' gli sussurrò.

''Grazie, non sai quanto ci sei stata d'aiuto'' la ringraziò lui.

La cena proseguì tranquillamente: Ginevra aveva preparato alcune pietanze davvero squisite e tutti erano fin troppo impegnati a mangiare e chiacchierare allegramente. L'atmosfera in quella casa era piuttosto tranquilla e rilassata nonostante le preoccupazioni degli ultimi giorni.


''Allora El, hai risolto quella cosa?'' chiese il rosso.

''Si, l'ho già consegnata a Han'' disse, continuando a mangiare ''per una volta almeno non potete dire che quei corsi avanzati erano inutili''.

"Effettivamente'' disse Han.

''A me sembra lo stesso una noia mortale'' sbottò Wayne, riempiendosi il piatto di cosce di pollo.

''Sarà'' sospirò Eloise ''ma intanto è stata utile''.

''Già'' disse Ginny ''senza El a quest'ora stareste ancora a piangere sui libri''.


~

 
Dopo cena Wayne se ne stava seduto nel giardino davanti la casa della sorella a guardare Scorpius che inseguiva le rane: il piccolo voleva andare a giocare fuori e lui si era offerto di dargli un'occhiata pur di non stare a sentire i discorsi dei suoi amici. Era stata una giornata catastrofica e concluderla a cena con Eloise, per la quale provava ancora troppo risentimento e tuttavia anche un po' di affetto, non era stata un'idea azzeccata. Quel piccoletto gli piaceva anche, non era lui il problema, in fondo anche lui stava imparando a volergli bene.

''Stai attento alle pozzanghere'' gli disse, mentre finiva di sorseggiare il suo bicchiere di Whisky.

Chissà chi era il padre, ripensava tra sé e sé. Nel corso degli anni ci aveva perso le notti e anche i giorni nel tentativo di scoprire la verità e prendersi la sua rivincita, ma alla fine aveva semplicemente scoperto che si trattava di qualche ragazzo finito chissà dove e aveva smesso di tormentarcisi su. Era assorto nei suoi pensieri, troppo preso a ricordare vecchi ricordi che lo rendevano felice e malinconico allo stesso tempo, quando vide un lampo azzurro colpire un lampione e rimbalzargli contro. Si trattava di una palla contenente del liquido, tirata da poco lontano, aveva mancato il bersaglio di almeno cinque metri dando il tempo al rosso di reagire e difendersi.


~


Il boato proveniente dall'esterno fece correre i ragazzi fuori di casa. Si erano spaventati all'improvviso, senza riuscire a capire cosa stava succedendo. Davanti a loro, Wayne aveva appena atterrato un uomo; mentre Scorpius se ne stava raggomitolato a terra con la testa tra le mani. Eloise e Ginny accorsero subito in suo aiuto mentre Han e Wayne immobilizzavo quell'uomo che non avevano mai visto prima.

''Cosa è successo?'' urlò Eloise a Wayne.

''Veleno di Agapanto, ma sono sicuro che non l'abbia colpito'' disse il rosso, accorgendosi solo allora della gravità della situazione.

''Dobbiamo portarlo subito in ospedale'' disse Ginny.

''Non abbiamo rimedi contro questo tipo veleno, ne arrivano da settimane'' disse Eloise, prendendo Scorpius in braccio e cercando di attutire il dolore.

''Forse so dove portarlo'' intervenne Han ''penso di conoscere chi può avere un antidoto adatto''.


~

 
Era l'ennesima sigaretta della giornata per Nathan, dopo settimane intere aveva finalmente trovato la formula giusta per la fialetta che serviva alla loro missione. Quella sera aveva però perso l'appetito, una brutta sensazione incombeva su di lui. Eppure andava tutto a meraviglia: ormai aveva potere, fama, denaro, donne e addirittura nuovi amici. Cosa poteva esserci di meglio per uno come lui.

Spense la sigaretta nel solito posacenere, giusto un attimo prima di sentire il suono del campanello. Odiava essere disturbato, in particolar modo a quell'ora della notte. Che fosse qualcosa di urgente? Avrebbero potuto inviargli un messaggio.

''Kitty'' chiamò, per vedere se la cameriera rimasta in casa loro era disponibile.

Aspettò altri due secondi, sentendo suonare nuovamente alla porta, prima di alzarsi e andare ad aprire.

Davanti ai suoi occhi, il *golden trio al completo, lo guardava senza emettere fiato.




*golden trio: come chiamavano Han, Eloise e Wayne ai tempi della scuola.

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