1.

La pioggia picchiettava sulla finestra dell'aula di Chimica, producendo un rumore costante e rilassante.
La professoressa Cardel stava illustrando alla classe come creare un composto che sfidasse le leggi di Newton.
Axel guardò fuori, verso il cortile e gli parve di vedere una figura incappucciata in un saio grigio che lo fissava

Lo so che mi puoi vedere, tutti i Cacciatori possono. Nessuno escluso.

Gli parve di sentire nella sua testa, chiuse gli occhi un secondo e l'attimo dopo la figura era sparita; spinse controvoglia lo sguardo verso la cattedra e vide la professoressa fissarlo
"Anderson risponda. Le ho fatto una domanda"
"Mi scusi professoressa. Non l'ho sentita"
"Molto bene. Qualcun'altro sa rispondere?"
Axel vide una mano alzarsi, avrebbe scommesso tutto che sapeva chi era il proprietario di quell'arto; si girò.

Ovviamente Andrea Huster; il secchione che piuttosto di fare bella figura studia 48 ore al giorno Si ritrovò a pensare Ovviamente adesso ci illustrerà le sue "meravigliose" conoscenze con una spiegazione da Oxford

"Mi scusi professoressa Cardel; ma credo che Axel sia sovrappensiero per la morte della madre."

Axel si alzò di scatto e lo fulminò con gli occhi
"Non sono affari che riguardano la tua persona"
"Il tuo compagno sta solo mostrando la sua compassione signorino Anderson"
"Beh non la voglio la sua compassione."
Si ritrovò a dire mentre aveva oramai messo un piede fuori dall'aula, puntando verso gli spogliatoi dove posò il camice e si diresse in bagno.

Si sciacquò il volto e uscì solo al suono della campanella. Prese il corridoio alla sua destra e si diresse verso il bar dell'Istituto

"Ehy Axel... Ci dici perchè hai reagiro così? Andrea voleva solo essere gentile"
"Non mi serve il suo essere gentile. È fastidioso" disse al gruppo di ragazzi che si erano fermati appena fuori dall'uscita del bar

"E così il moccioso ha il coraggio di definire il mio fratellino "Fastidioso"

Ci mancava solo questo.
Axel si giró pronto a fronteggiare un ragazzo alto 1.80m; tutto muscoli e niente cervello.

"Mi spiace Alex. Non sono in vena di prendere a calci il tuo fondoschiena oggi" rispose.

Tutti rimasero spiazzati dalla sua risposta. Gli occhi fi tutti continuavano a passare dal gigante ad Axel che era comodamente appoggiato contro il muro.

"Ripetilo se ne hai il coraggio?"
"Che c'è sei diventato sordo adesso? Strano, perché i miei calci li sentive bene" Axel sorrive mentre rispondeva. Era questione di minuti prima che il bulletto avrebbe reagito come sperava e fu così.

Alex perse la pazienza e tirò due pugni contro Axel, il quale li schivò.
La montagna di muscoli urlò e si lanciò contro Axel.
Axel gli mise un piede davanti e Alex cadde come un sacco di patate.

"Guarda che hai fatto. Hai rovinato il mio ciuffo. Adesso come farò a sistemarlo prima del funerale?"
Gli disse prima di lasciarlo a terra.

Axel tornò nell'aula di chimica giusto in tempo per vedere un'ombra all'interno.
"Ehi. La lezione della Cardel è finita"
Disse per poi ritrovarsi l'essere più deforme che aveva mai visto: aveva l'aspetto di un uomo ma dalla sua bocca o meglio, dalla cavità che comprendeva naso e bocca, gli uscivano otto lunghi tencacoli le cui terminazionierano tre aculei che si aprivano e chiudevano come una specie di tenaglie; il busto era occupato per lo più da spuntoni e peli, ma la cosa più orribile erano le gambe; quell'essere aveva delle zampe d'asino come gambe.

Axel guardò dietro l'essere e notò il corpo di Andrea a terra, mentre un fiume di sangue gli usciva dal fianco.

"Signorino Anderson lei non dovrebbe essere qui. Si allontani"
"Professoressa? Ma cosa... Diamine... È quello?"
"Un demone" disse la professoressa prima di lanciarsi contro la creatura sfoderando una spada di vetro luminosa
La creatura la prese e la fece sbattere contro una colonna a muro.

La spada cadde sul pavimento e scivolò fino ai piedi di Axel che la raccolse.
Subito l'arma iniziò brillare come mai prima d'ora.
L'ultima cosa che Axel vide prima di svenire fu il demone lanciarsi contro la spada.

"Signor Herondale giurò sull'Angelo, so quello che ho visto"
"Allora ridillo davanti a fratello Enoc e a fratello Jeremya; Moira se quello che dici è vero allora..."
"Jace lasciala parlare. Moira, dimmi cosa hai visto?"
"Ho visto il ragazzo prendere la spada; ho visto la spada illuminarsi di una luce celeste per poi esplodere in mille frantumi; ho visto lo Spirito dell'Angelo sul ragazzo e una voce profonda come il mare ma calma come la quiete ha iniziato a parlare"
"Cosa ha detto?"
"Il figlio dell'Angelo è rivelato. Ad esso il compito di proteggere il Mondo delle Ombre"
"Proteggere il Mondo Nascosto? Da che cosa poi? La guerra contro Sebastian è finita oramai"
"Non lo so Clary, ma il ragazzo è la chiave"

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