Parte 1 cronache anni 70
I gabbiani amano le città. I gabbiani amano le periferie delle città.Sopratutto quelle degradate,abbandonate da Dio e dagli uomini,la e' facile allestire le discariche ,tanto non c'e nessuno che protesti,come avrebbero potuto protestare tutte quelle persone abituate a vivere di espedienti? E perché' avrebbero dovuto farlo?in fondo ,avevano trovato un modo per prosperare ,a basso costo ,tra i rifiuti della grande citta',cercavano anzi di mantenere un profilo basso ,per continuare ad avere i loro magri privilegi affitti bassi,case popolari ,prese d'assalto da una progenie di diseredati,ville in rovina,che avevano conosciuto tempi migliori e che adesso si affacciavano ,mestamente ,su una spiaggia che e 'l'ultimo baluardo dei depuratori
Le ragazzine si erano nascoste dietro una pila di lavatrici ,aspettavano fremendo: d'un tratto si materializzo' davanti ai loro occhi impazienti,la somma di tutti i loro desideri:era una camion dell'immondizia,proveniva da una ben precisa zona della citta,un piccolo quartiere civettuolo,pulito,vagamente elegante,la pullulavano i negozi delle parrucchiere e delle estetiste,c'erano i tosatori per cani e i negozi per piccoli animali,vetrine colme di cappottini e panciere di lana vergine per i bassotti obesi e intirizziti
Il grosso veicolo ,accosto' sulla strada sterrata,la dove le gru e le ruspe avevano scavato enormi piscine rettangolari,che a mano a mano si riempivano di immondizie varie:i gabbiani cominciarono a stridere come impazziti,pure le ragazze cominciarono a strillare,e mentre il camion dell immondizia,sollevando il cassone,rovesciava tutto il nauseabondo carico,in contemporanea,sia le ragazze che i gabbiani ,si precipitarono sulla nuova preda,lottarono, le ragazzette armate di ombrelli e le belve dal becco allungato,e mentre le fanciulle isteriche si avventavano sulle riviste patinate ,ormai datate,,rifiutate dalle parrucchiere ,i gentili gabbiani si precipitavano sui gatti morti per strapparne gli occhi
Le giovani affannate fecero una cernita del loro bottino mormorando eccitate:
"_C 'e' Franco Gasparri"!
"_C'e' Franco Dani"!
-"C'e' Claudia Rivelli"!
-"C'e' Paola Pitti"!
Raccolsero amorevolmente i poster dei loro eroi e delle loro eroine e li portarono via per tappezzare le loro squallide stanze,la nella estrema periferia di una citta' che oltre ai rifiuti tradizionali, rifilava lori i resti maldigeriti di una sub cultura,quella dei fotoromanzi
Lina si affretto' a correre verso casa,non voleva che sua madre si accorgesse della sua assenza,altrimenti sarebbero stati rimproveri e mugugni,ma grazie a Dio sua madre era in tutt'altre faccende affaccendata, quando Lina la raggiunse, la cerimonia del maiale era al culmine:nella vecchia villa abbandonata ,il giardino all'inglese,ora ospitava un porcile,ed uno alla volta le onnivore bestiacce venivano immolate.
Il macellaio era un ragazzo di appena diciotto anni, bello come si può essere nel pieno della giovinezza, con i capelli lunghi e di un biondo pallido occhi grigi con le ciglia lunghissime, la madre di Jhonna lo guardava da dietro la finestra e non perdeva nessuno dei suoi gesti il marito le si avvicino e senza dire una parola con un gesto repentino le strappó l'orecchino dal lobo, il sangue comincio a scorrere sulla spalla della donna e poi fino all'incavo dei seni, ma lei non gridó, anzi fisso uno sguardo. tra il soddisfatto e il divertito sul marito che si limito a mormorare:
-guardi desiderando e desideri guardando.
Era stata una bella ragazza Sara ed aveva avuto un fidanzato bello e molto guappo,avrebbe voluto lasciarlo ,ma dopo che lui le ebbe dato diverse sonore sberle strappandole per giunta innumerevoli ciocche di capelli,Sara decise che era l'uomo della sua vita,lo,sposo,' nonostante l'incidente in cui era rimasto coinvolto e forse anche per quello:Gepo aveva perso una gamba e Sara sapeva ,anche non capendolo ,che ormai non poteva piu' lasciarlo.Ebbero cinque figlie.Tutte belle
Lina si allontano dal porcile, la, verso il tramonto aspettava il suo moroso strizzato nei jeans a vita alta e nel giubotto di pelle,si guardarono negli occhi:-"somigli a Paola Pitti " mormoro' lui
E Lina-"Sei identico a Franco Gasparri".
Crocache degli anni 70-il faro d'agosto
Era rimasto immune al degrado il faro sulla scogliera:costruito non si sa da chi e non si sa per quale scopo,svettava contro il cielo con il suo unico occhio,un mesto monocolo troppe volte spento:si accendeva solo di tanto in tanto,urlavano e gemevano gli ingranagggi e spesso ,in agosto per lo piu', il faro si accendeva di rosso e di arancio e come un riflettore impazzito dardeggiava sulle povere case popolari quasi a volerne carpire i segreti
Novello era l'unico inquilino del faro ,per tacita convenzione tutti lo lasciavano in pace e lui divideva le notti con il suo vecchio amico che si accendeva a fasi alterne
Novelle scese sulla spiaggia raccolse un pezzo di quotidiano portato dal vento:titoli cubitali,Aldo Moro era stato rapito dalle Brigate Rosse,doveva essere successo qualcosa di davvero brutto si disse Novello,perche' il suo faro' in quei giorni si era acceso, aveva gemuto sui cardini occulti ,piangendo quasi come una bestia ferita.
Il suo faro sapeva come farsi capire e anticipava le disgrazie meglio di un profeta della Bibbia
Ora in queste ultime ore aveva lanciato, muto ,sprazzi di luce rossa e Novello,in preda all'inquietudine era sceso in spiaggia:la fogna deturpava come al solito il litorale, ma il mare ,il mare era diverso,era come arretrato,era scivolato indietro di diversi metri,era come raggrumato,,coagulato,condensato,come un gatto in attesa di saltare, ed aveva un brutto colore cioe' piu' brutto del solito:dopo la banda marrone del liquame c'era una striscia verde ,verde piombo, se un simile colore puo' esistere
Il vecchio si nascose istintivamente,aveva sentito delle voci:una bella ragazzina comparve d'un tratto,era alta,gracile ancora,ma molto bella era Pina una delle figlie della Sara ,l'uomo maturo la seguiva cauto e mellifluo"-Pina ,Pina," sussurrava,"vuoi vedere il mio braccialetto? non e ' bello"? e agitava il monile d'oro pesante ,una vera cafoneria,adorno di pendagli vari
Pina lo guardo ' per un attimo ,poi scorgendo l'ombra di Novello nascosto dal muro gli si avvicino',sollevata,Novello si paleso'grande e grosso com'era,vestito con abiti vecchi e rabberciati,l'uomo elegante e maturo si fermo' interdetto,poi rinculo'
Novello e la ragazzina sedettero sul muricciolo:oltre la fogna il tramonto era davvero bello
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